Lettera aperta di Claudio e Tiziano Bartolini,i problemi della strada di Cordigliano

 

“Siamo gli abitanti della frazione di Cordigliano, nel comune di Todi e volevamo mettere alla Vs attenzione la situazione in cui versa la strada comunale che arriva all’abitato di Cordigliano.

A seguito delle abbondanti piogge primaverili, del frequente passaggio di mezzi pesanti, della manutenzione comunale fatta alla bene e meglio, 1 volta all’anno se va bene e soprattutto del raddoppio della conduttura dell’acquedotto comunale da parte di Umbra Acque (Ha svolto dei lavori a dir poco imbarazzanti con la compiacenza del geometra del Comune!) nell’anno passato, la strada sterrata di accesso alla frazione versa in uno stato pietoso.

Nonostante le numerose segnalazioni fatte pervenire agli enti competenti il comune si è mosso poco e male e la strada continua ad essere disastrata: le cunette di raccolta delle acque sono ostruite o parzialmente distrutte, la massicciata stradale risulta scoperta in molti punti, il cemento dei nuovi pozzetti di Umbra Acque si sbriciola a oggi pioggia e sono presenti numerose e profonde buche.

Alleghiamo alcune foto fatte oggi pomeriggio.

Il comune di Todi è ben a conoscenza della situazione (viste le numerose segnalazioni fatte pervenire), ma l’unica risposta (quelle rare volte che ha risposto!!) che ha saputo dare è stata tramite una pagina su Facebook o tramite qualche loro dipendente, in maniera molto vaga e non risolutiva.

Nel mese di maggio, a seguito di una bomba d’acqua, la barriera in ferro posta da anni ai lati di uno dei ponticelli presenti lungo il tracciato, è stata spazzata via dall’acqua e si creato un principio di frana. Inutile dire che senza tale ponte è impossibile accedere al paese di Cordigliano. Il Comune si è limitato a mettere dei New Jersey in plastica a delimitare la zona. Da un paio di giorni 2 di questi sono caduti nel fosso sottostante.

Nel mese di luglio, dopo l’ennesima segnalazione, è stata fatta una minima manutenzione (per non dire ridicola) consistente nel riempiere le buche più grosse con un po’ di materiale e non per tutti i 3,5 km di lunghezza della strada (sarà stato un caso che la “manutenzione” si sia interrotta all’altezza dell’ingresso della casa di campagna del Sindaco Antonino Ruggiano).

Inutile dire che lo scarso mantenimento della strada protratta nel tempo, la pessima manutenzione “effettuata” e le piogge degli ultimi giorni abbiamo accentuato la situazione già di per se poco sostenibile per gli abitanti della frazione. (Faccio notare come nella frazione siamo presenti anche persone anziane che potrebbero necessitare di cure urgenti).

La situazione è molto grave ed è Inutile ripetere (Viene ripetuto tutte le volte!!!) che la guida risulta molto difficile nonché particolarmente pericolosa (soprattutto nei tratti dove le buche interessano l’intera carreggiata), e che corrieri postali, medici di famiglia e soprattutto ambulanze si trovano in difficoltà nel percorrere la strada di accesso a Cordigliano e si creano numerosi disservizi agli abitanti del paese. Nell’ultimo caso potrebbero essere fatali.

MIGRANTI : INTERVIENE IL CIRCOLO PD DI FRATTA TODINA

 

Nonostante gli annunci fatti durante la campagna elettorale dell’attuale governo di centro destra, gli sbarchi migratori anziché diminuire sono triplicati rispetto al 2022.

Tutto ciò ha portato al collasso dei sistemi di accoglienza.

Il (C.A.S.) Centro Accoglienza Straordinario individuato dalla prefettura per la Media Valle del Tevere ricade solo nel Comune di Fratta Todina amministrato dal Centro Sinistra.

Il nostro Comune dal 2016 ad oggi ospita con continuità i richiedenti asilo.

Per poter gestire al meglio questa situazione è però necessario che il numero dei migranti sia proporzionato alla dimensione del territorio  e al numero degli abitanti.

La presenza di oltre 150 profughi presso l’hotel Altieri crea numerosi problemi per i residenti e per la sicurezza pubblica e personale degli stessi.

Si chiede che gli altri Comuni della Media Valle del Tevere si facciano carico dell’accoglienza.

Fratta Todina non deve diventare il (C.A.S.) Centro Accoglienza straordinario della Media Valle del Tevere.

Si chiede quindi alle autorità competenti di intervenire

Todi, riaprono gli asili, tutte le novità per le famiglie

Aumentati i posti, estesi gli orari e i servizi complementari

Pronti al via a Todi i servizi educativi all’infanzia con i bambini pronti a tornare negli asili da lunedì 4 settembre. Durante la pausa estiva si è lavorato ad una serie di migliorie all’offerta complessiva. Da segnalare, innanzitutto, l’aumento di cinque posti all’asilo nido del Broglino e pure nella sezione lattanti, con l’aggiunta nel plesso di Santa Maria di una nuova sezione lattanti.
E’ stato poi prolungato di 30 minuti l’orario della seconda uscita, venendo così incontro alle richieste dei genitori al fine di una migliore organizzazione familiare. Nella stessa direzione va anche la novità di una apertura serale mensile dalle ore 19:30 alle 22:30.
A livello generale è prevista inoltre l’apertura di un centro bambini e famiglie e di uno sportello di sportello di counseling pedagogico per i genitori con apertura mensile, nonché un accordo di collaborazione con asilo nido pubblico privato “I Primi Passi” per l’ulteriore abbattimento delle liste d’attesa.
Al momento a Todi il servizio assicura una copertura del 40% rispetto all’utenza rilevata, contro una media nazionale del 27,2%.
“Quello all’infanzia – sottolinea l’assessore Alessia Marta – è una punta di eccellenza del sistema di servizi a domanda individuale, sul quale come Amministrazione comunale abbiamo riposto una particolare attenzione che si concretizza in un’altissima qualità, nella professionalità del personale e in tutta una serie di servizi complementari di sostegno alla famiglia”.
A livello di rette mensili, ferme dal 2012 e che quest’anno subiranno un aumento del 10%, il Comune si fa carico del 60% del costo reale, con il 40% coperto dalle famiglie, le quali possono  usufruire del bonus asilo nido dell’INPS (fino a 25.000 di ISEE euro 3.000 euro; tra 25.000 e 40.000 euro di ISEE 2.500 euro; oltre 40.000 euro di ISEE 1.500 euro) o del bonus asili della Regione Umbria, annullando minimo o nulla il contributo diretto dell’utenza.

“Durante tutto il periodo pandemico e post-pandemico si è reso necessario un intervento importante del Comune per permettere un accesso agevolato al servizio – evidenzia l’assessore Marta. Si rende ora necessario un allineamento dei costi anche per poter destinare altre risorse ai bisogni delle famiglie con fragilità”.

“Marsciano Democratica ” e “Todi Civica ” intervengono sull’Ospedale della Media Valle del Tevere

Da qualche giorno appaiono comunicati stampa e servizi giornalistici su un incontro che la direzione sanitaria dell’ospedale di Pantalla ha tenuto con alcuni rappresentanti dei comitati per la difesa dei servizi sanitari territoriali. Con tutto il rispetto per questo incontro, ci chiediamo  intanto se la stessa iniziativa sarà intrapresa anche per aggiornare i rappresentanti delle istituzioni comunali che, in questi anni, con decine di atti hanno chiesto delucidazioni sul futuro della struttura ospedaliera.
Tuttavia rispetto a quanto si legge, le valutazioni che a noi giungono ( e vorremmo avere numeri e dati per dire il contrario) non sono così positive come quelle apparse a margine dell’incontro.
A noi risulta che la radiologia  funzioni ancora ad un terzo delle sue possibilità.
Il punto nascita  è scomparso e come esso la pediatra. Non si effettuano ricoveri in chirurgia né  urgenze chirurgiche.
Di notte e nei giorni festivi non è presente l’anestesista e pertanto non si capisce, ad esempio, chi possa usufruire della terapia intensiva senza questa figura medica.
Il Pronto soccorso funziona, ma senza il supporto  di specialisti,  a cui si può ricorrere, come spesso capita, dirottando il paziente verso altri ospedali.
La gastroenterologia, che pur ha continuato a lavorare, è impossibilitata a svolgere attività di secondo livello e gli  esami di laboratorio  urgenti sono eseguiti da personale non laboratoristico.
Infine qualcuno dovrebbe chiarire come mai se l’operatività attuale è quasi totalmente rispristinata, il personale  sottratto in fase covid non è  stato ancora completamente  reintegrato.
Se a fronte dei tanti servizi non più effettuati c’è chi può parlare di un ospedale con funzionalità al 90% , noi ci possiamo spingere a dire, che prima del COVID, il nostro ospedale funzionava al 200% !

Emergenza immigrazione:Fratta Todina rischia il collasso

L’intervento allarmato del primo cittadino Gianluca Coata

 

Se si continua in questo modo, si arriva al collasso: abbiamo un totale di 120 immigrati, di cui 50 arrivati a Fratta Todina da gennaio e 35 solo negli ultimi due mesi”. Il Sindaco di Fratta Todina, Gianluca Coata, interviene in relazione ad una delle più annose problematiche del paese. “Fratta Todina è uno dei pochi piccoli Comuni che da sempre, ma soprattutto negli ultimi tempi, sta fronteggiando l’emergenza immigrazione” – spiega non senza preoccupazione – e se perdurerà questo enorme afflusso costante di migranti si rischia il collasso”.
“Dobbiamo domandarci – propone Coata – perché si stanno muovendo interi popoli dai loro paesi di origine verso l’Europa: questa migrazione senza precedenti ci deve far riflettere sulle cause di questi spostamenti di massa, soprattutto di giovani, verso i nostri territori. E’ necessario intraprendere delle strategie internazionali al fine di interrompere lo spostamento di massa di intere popolazioni di diverse etnie. Probabilmente dietro a questo fenomeno, potrebbe esserci la destabilizzazione dell’Europa da parte di altri Stati”.
“Fratta Todina, insieme ad altri pochissimi comuni, sta supportando, su indicazioni della Prefettura, l’emergenza con un numero elevato di accoglienze rispetto ai residenti della popolazione comunale (che ricordiamo essere circa 1800), tramite il CAS – Centro Accoglienza Straordinaria – presente nel territorio”, spiega il primo cittadino, “ormai siamo ad una situazione emergenziale senza precedenti, davvero critica, e per questo serve un’ azione sinergica con tutti i comuni dell’Umbria”. “Ogni territorio deve fare la sua parte – propone – se siamo in emergenza, tutti i comuni, in base alla propria popolazione, devono individuare strutture idonee all’accoglienza, altrimenti il rischio è e sarà quello delle tendopoli”.
E conclude: “la Prefettura, insieme alla Regione e ai sindaci, deve intraprendere un nuovo percorso condiviso al fine di risolvere il problema del sovraffollamento localizzato solo in alcuni comuni, mediante l’individuazione anche di edifici di proprietà dello Stato come le ex caserme. Infatti, in base alla attuale situazione, non si riuscirà più ad accogliere ogni giorno questo numero elevato di persone solamente nelle strutture attuali, servono urgentemente ulteriori piani di ricollocazione presso altri comuni dell‘Umbria”. L’appello di Coata è a tutta la Media Valle del Tevere: “serve nell’immediato una soluzione di ricollocamento ulteriore poiché Fratta Todina non può essere l’ HUB dell’intera Media Valle del Tevere: anche i comuni limitrofi devono fare la loro parte perché ad oggi in nessuno di questi territori è presente un CAS per l‘accoglienza”.
Per giovedì 31 agosto è stata organizzata l’assemblea dei Sindaci della Media Valle del Tevere al fine di trovare una soluzione condivisa per l’inclusione dei richiedenti asilo anche in altri Comuni.

Claudio Serafini di ‘Todi Civica in Azione ‘ : “Una notizia che si commenta da sola “

Rivolto a Francesca Peppucci,Claudio Serafini afferma :” Ci fa piacere che a distanza di tre anni abbia cambiato idea su una questione che riteniamo sempre importante e di grande attualità e ringraziamo chi a Città di Castello ha sostenuto questo progetto “…
Il 24 Aprile del 2020 il Consiglio Comunale di Todi discuteva un ordine del
giorno presentato dal Gruppo consiliare Todi Civica nel 2018 e con cui si
chiedeva alla Giunta comunale di attivarsi al fine di istituire un ufficio per il
reperimento e la progettazione di bandi europei da mettere a disposizione
delle attività economiche della nostra città. Uno strumento per sostenere le
aziende ed aiutarle ad orientarsi in un complesso sistema che poteva e
potrebbe generare opportunità di sviluppo e occupazione per il territorio. La
maggioranza di centrodestra bocciò la proposta sostenendo che sarebbe stato
uno strumento inutile in quanto un analogo organismo esiste già in seno alla
Regione. In questi giorni la stampa locale riporta la notizia che
l’europarlamentare di Forza Italia Francesca Peppucci il 26 Agosto sarà
presente a Città di Castello per inaugurare un punto di informazione per fondi
europei. Notizia che ci fa molto piacere perché nel 2020 fra i consiglieri che
bocciarono la proposta di Todi Civica c’era anche l’allora Consigliera Comunale Francesca Peppucci.
Ci fa piacere che a distanza di tre anni abbia cambiato idea su una questione che riteniamo sempre importante e di grande attualità e ringraziamo chi a Città di Castello ha sostenuto questo progetto
.
Ci dispiace per Todi, invece, ancora una volta vittima di un modo di fare politica che ragiona solo per schemi di partito e mai per il bene della comunità.

Chiusura del Festival di Musica Sacra nel ricordo di Maria Assunta Toniacci

Chiesa della Consolazione, Domenica 10 settembre, ore 21

 

Chiude il programma dei festeggiamenti per la festa della Consolazione e del Festival di Musica Sacra a Todi un concerto benefico, un’iniziativa solidale-culturale nel ricordo di Maria Assunta Toniacci donna coraggiosa e artista, scomparsa venerdì 16 giugno 2023 a Viepri, nel comune di Massa Martana all’età di 55 anni.

Da 15 anni era malata di SLA. Non per questo si era fatta fermare grazie al sostegno dei familiari e su consiglio di tantissimi amici che ancora oggi testimoniano il suo messaggio e proseguono con le battaglie che Maria Assunta ha portato avanti negli ultimi anni di vita.

La sera del 10 settembre si esibirà l’ottetto vocale “ENSEMBLE LABYRINTHUS VOCUM” sorto con l’intento di esplorare la musica corale sacra e non dal XV sec. ad oggi; è costituito da cantori con una lunghissima esperienza nella polifonia e con una spiccata predilezione per il canto “a cappella” sotto la direzione sapiente del noto Maestro ALESSANDRO BARES (Editore, musicologo, direttore d’orchestra, compositore, un musicista a tutto tondo).

Il Befala trio (Angelo Benedetti, clarinetto – Stefano Falleri, chitarra – Sandro Lazzeri, chitarra) chiuderà la rassegna.

Al concerto è abbinata una raccolta fondi per favorire la ricerca contro la SLA che affligge anche altre persone anche della nostra comunità.

Si comunica che è possibile da subito aderire alla campagna di raccolta fondi in favore dell’Associazione AISLA Onlus (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) nata nel 1983 e divenuta come da intento statutario il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, favorendo l’informazione sulla malattia e stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati. L’AISLA ha ottenuto il riconoscimento da parte del Ministero della Sanità nel 1999. Dal 2008 è socio aderente dell’Istituto Italiano della Donazione.

Alla raccolta fondi si può aderire accedendo alla piattaforma AISLA https://www.aisla.it/dona-ora/# mettendo come causale “ETAB per Maria Assunta” o partecipando al concerto benefico di domenica 10 settembre 2023 alle ore 21 presso il Tempio della Consolazione a Todi.

In seguito saranno resi noti i programmi sul portale di ETAB con invito è a seguire le nostre pagine social e il sito di ETAB.

Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento, si prega di visitare il sito www.etabtodi.it

Claudio Serafini,capogruppo “Todi Civica in Azione”

” E’ obbligatorio distinguere l’informazione dalla propaganda e non
dovrebbe essere consentito fare la propaganda sulla pagina istituzionale
Facebook del Comune di Todi !!

La propaganda fatta sul lavoro del reparto manutenzioni del Comune di Todi e la martellante presenza sulla pagina Facebook del Comune di Todi, inizia ad assumere contorni surreali per due motivi molto semplici. Il primo è che l’attività di manutenzione che fa un Ente come il Comune è un atto di ordinaria amministrazione prodotto ai fini del controllo, della gestione, della conservazione e della custodia del territorio, di cui i cittadini usufruiscono ( o dovrebbero usufruire) in virtù della tassazione e dei contributi versati all’ente stesso. Non è pertanto una gentile concessione, né tantomeno un attività straordinaria di cui rendere edotto il cittadino quotidianamente ( come può essere ad esempio una ripavimentazione o l’asfaltatura di tratto viario), in quanto l’informazione, semmai, dovrebbe essere fornita nel caso di mancato servizio – a giustificazione di eventuali inadempienze o ritardi – e non per raccontare l’ovvio. In questo quadro al cittadino viene data la sensazione che quello che è un proprio sacrosanto diritto sia il risultato di un impegno straordinario per il quale deve essere grato a chi lo sta realizzando. Il secondo motivo attiene al rispetto di tutti altri uffici e lavoratori del Comune di Todi. Perché, se questo è lo schema, non si dovrebbe quotidianamente avere il report delle decine di pratiche lavorate
dai dipendenti del settore urbanistica? Perché non si dovrebbe informare la cittadinanza delle tante attività svolte dal servizio cultura? Perché non pubblicare i dati della mole di lavoro svolto dall’ufficio anagrafe o dai servizi sociali? E così per tutti i servizi portati avanti con serietà e professionalità dai dipendenti comunali.
Può l’immagine di un ente essere misurata esclusivamente, sul piano della produttività dei lavoratori, in virtù di quanto realizzato da un unico comparto? Le esigenze della politica sono comprensibili e chi svolge un ruolo amministrativo ha tutto il diritto di far conoscere il proprio impegno e i risultati raggiunti, ma tale volontà non può assumere vesti istituzionali e un Comune ha il dovere di distinguere l’informazione dalla propaganda.
Capogruppo Consiliare
Claudio Serafini
* CON

Todi, bilancio del primo mese di “Frazioni al centro”

Gli interventi di manutenzione hanno interessato 25 dei 37 borghi del tuderte

 

“Frazioni al centro”, il progetto messo in campo dal Comune di Todi per assicurare adeguata attenzione alla manutenzione dei borghi frazionali, ha tagliato a metà di agosto il traguardo del primo mese di vita.
Dodici i paesi che hanno già visto l’intervento della squadra dedicata: Frontignano, Cacciano, Loreto, Pian di San Martino, Rosceto, Torrececcona, Chioano, Pontecuti Vecchio, Pontecuti Nuovo, Porchiano, Collevalenza e Duesanti.
Un elenco che si aggiunge a quello altrettanto lungo frutto dei precedenti interventi effettuati da inizio estate direttamente dal reparto manutenzioni. In totale 25 frazioni su 37 complessive, il numero più alto di tutti i Comuni della regione.
“Il progetto – spiega il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – è nato proprio dalla consapevolezza che vista l’estensione del territorio fuori le mura, ben 235 km quadrati, era necessario dotarsi di una squadra esterna di manutenzione, da affiancare a quella interna che può dedicarsi così stabilmente al centro storico e a tutte le altre esigenze, da quelle scolastiche a quelle legate alle manifestazioni e alla gestione del patrimonio”.
Complice la piovosità dei mesi di maggio e giugno, il programma dei lavori ha subìto dei ritardi che si sta cercando ancora di recuperare. “Quella che stiamo effettuando – evidenzia Andrea Nulli, consigliere delegato alle frazioni – non si limita al taglio dell’erba ma vede anche potature e altri interventi necessari per restituire il giusto decoro a luoghi spesso densamente abitati. Completato il primo importante intervento in tutte le frazioni – aggiunge Nulli – ripartiremo con un secondo giro che sarà di certo più veloce e puntuale”.
Una decina i borghi che restano da attenzionare dopo ferragosto, partendo da quelli di Torreluca, Torregentile e Asproli, secondo un programma che tiene conto anche dello svolgimento di feste paesane, momenti importanti per le rispettive comunità.
“L’obiettivo – sottolinea l’assessore al bilancio Elena Baglioni – è di assicurare risorse perché il progetto “Frazioni al centro” si configuri come una prassi stabilmente inserita nella programmazione comunale, così da poter assicurare una manutenzione continuativa sia al centro storico che a tutte le realtà frazionali”.

Claudio Serafini,capogruppo consiliare “Todi Civica in Azione ” esprime dubbi sul comunicato del Sindaco di Todi

Il comunicato stampa del Sindaco Ruggiano sulla questione della possibile
riapertura della sede distaccata del tribunale di Todi mi lascia esterrefatto
per due motivi. Il primo è la (strana) coincidenza con cui il comunicato è uscito,
guarda caso proprio nel pomeriggio dello stesso giorno in cui i
Consiglieri di opposizione (il riferimento è al comunicato apparso venerdì
mattina a firma del Consigliere Pizzichini) avevano posto la questione della
riapertura della sede distaccata del tribunale di Todi. Una strana coincidenza
che fa sorgere il dubbio sul fatto che il Sindaco, preso atto della posizione
espressa dalla minoranza, abbia in fretta e furia provato a recuperare una sua
posizione su una vicenda di cui invece probabilmente non era al corrente.
E che non fosse informato dei fatti è grave dato il rapporto di grande
collaborazione più volte sventolato da Ruggiano con la Regione, che,
invece, ci fa pensare, non abbia tenuto in alcuna considerazione
l’amministrazione comunale tuderte. L’altro sussulto lo ho avuto nel leggere
le motivazioni con cui il Sindaco si prepara alla battaglia per riavere la sede
del tribunale. Ruggiano scrive: “L’ estensione geografica, le caratteristiche
geomorfologiche di alcuni territori e l’oggettiva difficoltà di raggiungere gli
uffici giudiziari da parte dell’utenza di riferimento costituiscono le giuste
ragioni per una revisione di quel sistema organizzativo”. Parole che
condivido pienamente e che però non calzano con la linea politica
del Sindaco sull’ospedale di Pantalla. Infatti non si capisce perché se la struttura
morfologica della nostra regione impone di riaprire i tribunali chiusi,
contemporaneamente, il ragionamento non valga per il nostro ospedale.
Non sono anche gli ospedali difficilmente raggiungibili? O chi si deve curare può
girovagare l’Umbria meglio di chi si deve fare processare? Probabilmente la
fretta non ha consigliato al Sindaco motivazioni più articolate e più coerenti
con la sua visione dell’Umbria e della sanità. Io, al contrario, ho sempre
ritenuto che anche per motivi logistici e geografici l’ospedale di Pantalla
andasse difeso e valorizzato, così come, se possibile, si deve provare a
riaprire il distaccamento del Tribunale nella nostra città, perché ai cittadini
vanno garantiti servizi di prossimità sempre e in ogni settore. Io la penso
così sempre, chi ci governa, mi sembra di no.