Ospedale della Media Valle Tevere tra il dire e il fare….

Comitati di Marsciano e Todi in difesa Ospedale MVT

 

I rappresentanti dei Comitati di difesa dell’Ospedale e dei servizi territoriali della Media Valle Tevere martedì 26 settembre si sono riuniti per verificare, dati in mano e avendo raccolto le informazioni necessarie, lo stato di ripresa dei Servizi interrotti dalla chiusura del lungo periodo “COVID”.

Il tavolo, tenuto conto che i Servizi di Punto Nascita, Ostetricia e Pediatria non sono stati riaperti per scelta politica della Regione, non crede che la previsione dei Direttori dott. Giuseppe Vallesi (direttore sanitario Ospedale Media Valle Tevere) e dott. Luigi Sicilia (direttore Distretto Sanitario Media Valle Tevere) sulla riattivazione dei Servizi all’ 80/90% entro il 2023 sia una cosa realistica.

Pertanto, si muovono le seguenti obbiezioni:

  • CHIRURGIA

Da verifiche si rileva che presso l’Ospedale della Media Valle Tevere l’U.O. di Chirurgia effettua il 50% degli interventi rispetto agli anni pre-Covid e questi sono solo quelli programmati.

CHIEDIAMO la ripresa degli interventi relativi alle urgenze e le relative attività di ricovero compatibili presso l’Ospedale della Media Valle Tevere Pantalla.

  • MEDICINA

l’U.O. di Medicina registra l’assenza di un servizio cardiologico almeno H12.

Tale situazionenon ha senso, rendendo il reparto simile ad una RSA e NON è quello che si merita questo territorio.

CHIEDIAMO la presenza del servizio cardiologico almeno H12 meglio H24!

  • PRONTO SOCCORSO ACCESSO E TRASFERIMENTI

Preso atto che i codici rossi ad oggi sono trasferiti, con medico, all’Ospedale di Perugia registriamo che TUTTI gli altri codici, che rappresentano oltre il 90% degli accessi e che necessitano di ricovero, sono oggetto di trasferimenti in altri nosocomi dell’Umbria fino a 100km di distanza! TUTTO CIO’ È INACCETTABILE!

CHIEDIAMO che i pazienti siano trasferiti nella struttura più vicina in grado di erogare le cure adeguate. Gli Ospedali di riferimento devono essere PERUGIA o TERNI.

QUALORA non siano soddisfatte immediatamente tali richieste saremo costretti ad intraprendere oltre alle azioni di lotta anche ogni iniziativa legale per tutelare la salute dei cittadini.

Ricordiamo che il Piano Sanitario Regionale identifica l’ospedale di Pantalla come hub dell’azienda ospedaliera di Perugia poi stringe accordi di collaborazione con Branca. L’incoerenza è totale e la condanna ferma e decisa sino ad esposto in Procura in presenza di evento avverso e/o incidente sanitario.

Ci giungono notizie poco rassicuranti su alcune disposizioni in atto presso l’ospedale di Pantalla che non abbiamo modo di verificare puntualmente come fatto nella precedente occasione ma che riteniamo opportuno segnalare e contestare fermamente.Tali notizie riguardano la gestione dei trasferimenti che interessano le U.O. di chirurgia e che danno subito un nuovo duro colpo.

Sembra che si sia ampliato e rafforzato il legame di collaborazione tra gli ospedali di Gubbio – Gualdo Tadino (Branca) e Media Valle Tevere (Pantalla) eleggendo il sito di Branca come ospedale di riferimento di I° livello per interventi chirurgici su pazienti pre-ospedalizzati a Pantalla.

Inoltre, l’ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino (Branca) offrirebbe anche per ospitare la degenza postoperatoria. Ciò rappresenterebbe l’anticamera alla chiusura del reparto di Pantalla e non possiamo accettarlo!

Basti pensare che le Unità Operative di cui si parla coinvolte in tale processo sarebbero Chirurgia Generale, Ginecologia, Ortopedia ovvero tutte! Il tutto con relativo trasferimento di equipe da Pantalla a Branca. Anche in questo caso rappresenterebbe l’anticamera per la definitiva scomparsa dei professionisti di Chirurgia.

Comunicato stampa “FIGURACCIA EPOCALE SU TODI CAPITALE DELLA CULTURA”.RUGGIANO E MARTA RASSEGNINO LE DIMISSIONI

Comunicato stampa firmato da :

PER TODI CON RUSPOLINI – PD  – TODI CIVICA  –  SINISTRA PER TODI  –  CIVICI X

Siamo, purtroppo, abituati allo stile di governo fanfarone e gradasso della giunta Ruggiano, tanto attenta alla comunicazione e ai social quanto poco avvezza alle fatiche amministrative e ai risultati concreti.
Tuttavia, non possiamo non evidenziare come sulla vicenda della candidatura della nostra città a “Capitale della Cultura 2026” si sia passato ogni limite. Annunci su annunci, tonnellate di inchiostro e vagonate di ridondanti post sui social per poi venire a scoprire che, al termine limite del 27 Settembre, tra i 16 dossier delle città e delle Unioni di Comuni candidati per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026 pervenuti al Ministero della Cultura non risulta quello della nostra città, nonostante il Comune di Todi avesse presentato la relativa manifestazione d’interesse.
Un vero e proprio schiaffo alla cittadinanza e a tutte le energie della società, dell’imprenditoria e della cultura – chiamate in causa dall’amministrazione comunale per sostenere la causa – che nelle scorse settimane si sono spese pubblicamente difronte ai cittadini e alle istituzioni umbre.
La virata fuori tempo della giunta che prova a recuperare la pessima figura aprendo il progetto alla partecipazione della Città nelle sue diverse espressioni altro non è che il goffo tentativo di giustificare un evidente fallimento.
Tale posizione infatti si sarebbe dovuta assumere prima della scadenza del bando, anche a fronte della collaborazione che, con senso di responsabilità, era stata offerta dalle forze di opposizione.
Ma nel nostro Comune, più che gli atti amministrativi, sembra che ormai contino solo  i post della pagina Facebook dell’ente e gli spin passati ai quotidiani locali. Un vero e proprio commissariamento della politica e dell’amministrazione da parte della comunicazione (fatta, peraltro, in malo modo), a scapito di una visione di lungo periodo tesa a conseguire risultati solidi per il bene comune.
Una pessima figura che danneggia la nostra città, che le fa perdere una importante opportunità e che dimostra l’inadeguatezza della giunta, a fronte del quale il Sindaco, l’Assessore Marta e l’assessore Ranchicchio dovrebbero immediatamente rassegnare le proprie dimissioni.

A Todi tutto pronto per la Disfida di San Fortunato

” Protagonista la rievocazione d’epoca e il corteo storico dei cortei d’Italia “

Quattro giornate di festa a Todi in occasione della festa del patrono San Fortunato, la cui ricorrenza cade il 14 ottobre. Per iniziativa dell’Arcus Tuder, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Todi, dell’Associazione Umbra Rievocazioni Storiche e della Fondazione Perugia, la manifestazione “La Disfida di San Fortunato” propone eventi che si articoleranno nella giornate dell’8, 13, 14 e 15 ottobre, con un grande coinvolgimento popolare.
Domenica 8 ottobre, presso la chiesa di San Filippo Benizi, ci sarà alle ore 17:30 la rappresentazione sulla storia e la vita del Santo Filippo, che è in qualche modo il secondo “patrono” della città, nominato nel XVII secolo “Gonfaloniere di Giunta”, “Filippo. Il libro e il velo” a cura dell’Associazione ARTò, progetto Kamaleontis. Regia Silvia Imperi (ingresso gratuito, prenotazione entro 7 ottobre presso lo IAT di Todi, tel. 0758956227).
Venerdì 13 ottobre, in piazza del Popolo, la manifestazione entrerà nel vivo con i rievocatori degli antichi mestieri e i banchi didattici di liutaio, tessitore, funaro, tintura, cardatura e filatura della lana, la banca nel medioevo (a partire dalle ore 8:30). Alle ore 10 conferenza “Il cappello di Robin Hood e altri copricapo medievali” a cura  di Sara Paci Piccolo, docente di storia del costume e della moda, storia dell’arte, antropologia culturale e sartoria storica con l’introduzione di Federico Fioravanti,direttore del Festival del Medioevo. Chiuderà la giornata, alle ore 21, il concerto per San Fortunato eseguito dalle giovani promesse di Todi e dall’ensemble di ottoni “Billi Brass Quintet” (sala delle Pietre, ingresso gratuito).
Sabato 14 ottobre, festa del patrono, la giornata si aprirà alle ore 9 con la XVesima mostra-mercato “Tipico Todi”, la rievocazione degli antichi mestieri e un’estemporanea di pittura della scuola media Cocchi-Aosta di Todi, con alle ore 11 “A scuola di danza medievale”, la “Barba Gianna e il Gufiere” e l’esibizione dei falconieri del Re. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, il Palio dell’Aquila, con la sfida tra i sei Rioni della città con protagonisti gli arcieri dell’Arcus Tuder. Alle 17 corteo storico con arrivo sulla scalinata del tempio di San Fortunato. Alle 18 la Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi Monsignor Gualtiero Sigismondi, con l’offerta del cero votivo al Santo Patrono.
La lunga giornata proseguirà alle 19:30 con l’esibizione del Gruppo Musici e Sbandieratori dell’Arcus Tuder e quindi, alle ore 20, con il banchetto medievale in costume presso la Sala delle Pietre, allietato dalla Compagnia Medievale e il Gruppo Musici e Sbandieratori di Todi.
Domenica 15 ottobre tornerà il mercato “Tipico Todi” con, alle ore 9, “La Disfida di San Fortunato” per le vie della città, gara amichevole di tiro con l’arco storico e tradizionale alla quale parteciperanno oltre 160 arcieri in costume medievale. In programma spettacoli di giullari e magia, la coniatura della moneta ricordo della Disfida e la parata e giostra musicale di tamburini, con i Falconieri del Re che chiuderanno la mattinata e apriranno il pomeriggio. Alle ore 15 ci sarà la premiazione dei vincitori “La Disfida di San Fortunato” e la Giostra dell’Aquila.
Alle 16 gran finale con il Corteo Storico dei Cortei d’Italia, che si muoverà da Via Matteotti per Via Roma e Corso Cavour fino a Piazza del Popolo. Al primo corteo se ne accoderà un secondo che muoverà da Largo De Sanctis e proseguirà per Largo d’Acquasparta, Via del Duomo, Piazza del Popolo, Via Mazzini, Via Ciuffelli, per tornare indietro sino a Piazza Jacopone, Via Lorenzo Leoni, Via San Fortunato. I figuranti si disporranno poi sulla scalinata della Chiesa di San Fortunato. Sciolto il Corteo, tutti di nuovo in Piazza del Popolo dove si esibiranno la Compagnia Medievale Todi, la Compagnia del Grifoncello e la Compagnia della Ruggine.
“Il Comune di Todi è riuscito quest’anno ad avere il sostegno sia del Ministero della Cultura che della Fondazione Perugia – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – un risultato che da una parte conferma il rilievo ormai assunto nel panorama delle rievocazioni storiche dalla manifestazione tuderte, dall’altra è uno sprone per la crescita ulteriore dell’iniziativa, che da quest’anno assumerà anche una funzione di rappresentanza con la partecipazione istituzionale dei rappresentanti delle realtà dell’antico territorio di Todi.”

Comunicato stampa di “Sinistra per Todi ” sul senso unico via Ciuffelli

Andrea Caprini : “…Senso unico in via Ciuffelli: amministrazione si interessa del carico della strada solo a fine lavori. Giunta Ruggiano: poche opere e fatte coi “piedi”

Il comune di Todi, in occasione della ripavimentazione dell’unica via di accesso al centro storico della ci􀆩à, si
è interessato al problema del transito dei mezzi pesan􀆟 su Via Ciuffelli e Via Mazzini solamente a
conclusione dei lavori.
L’amministrazione comunale si è posta il problema solo il 23 maggio scorso, inviando una richiesta di parere
tecnico alla quale è stato risposto testualmente: “Si ritiene che la pavimentazione sia idonea ad un traffico
veicolare mediamente pesante con massa non superiore a 3,5 tonnellate”. Complimenti
Praticamente nessuno dei nostri lungimiranti amministratori ha pensato al trasporto pubblico per il centro
storico né in fase di progettazione, né in fase di affidamento, né in fase di esecuzione dei lavori, ennesima
prova di sciatteria e superficialità di sindaco e giunta.
Intanto continua ad essere prorogata l’assurda ordinanza che vieta il doppio senso in via Ciuffelli, con gli
autisti dei mezzi pubblici costretti ad una pericolosa manovra all’altezza dei giardini Oberdan in spregio alle
più elementari norme del Codice della strada.
Tutto questo senza considerare i disagi che cittadini e i commercianti sono costretti a subire, disagi aumentati con l’apertura delle scuole e senza prospettive di soluzioni concrete, stante l’imminente realizzazione di un’opera, l’ascensore – ecomostro, brutta e impattante quanto costosa e inutile
Poche opere e fatte coi “piedi”: questo è l’avvilente bilancio di un’amministrazione comunale tutta
social e propaganda, con buona pace di chi a Todi vive e lavora nonostante Ruggiano e la sua
giunta.

Todi Civica “CENTRO STORICO, È ORA DI TROVARE SOLUZIONI “

Todi Civica ha sempre affrontato le questioni legate alla gestione del centro storico intervenendo nel merito dei problemi e mai in maniera strumentale. Abbiamo assistito negli anni ad un dibattito teso sempre ad attribuire le responsabilità dei problemi irrisolti all’avversario politico, senza mai spostare il ragionamento sulle esigenze dei soggetti realmente interessati.

Le crescenti difficoltà che trovano i residenti per il posteggio della propria auto, le disposizioni sull’accesso dei mezzi superiori a 35 quintali, la soppressione delle linee di trasporto che servivano il centro storico, la proroga dell’ordinanza che sposta il capolinea dei minibus ai giardini Oberdan, la gestione e le implicazioni delle manifestazioni e degli eventi, la perenne indisponibilità dell’ascensore del parcheggio di porta orvietana, sono alcuni degli elementi su cui aprire il rapidamente il confronto.

Nel mese di Agosto il nostro gruppo consiliare ha depositato una mozione in Consiglio comunale per chiede l’istituzione di una commissione permanente che, coinvolgendo rappresentanti dei residenti, associazioni, comitati e commercianti, aprisse un dialogo organico e sistematico con l’amministrazione comunale, ritenendo che non ci possa essere una soluzione per tutto, ma che sia necessario trovare un punto di equilibrio che tenga conto delle esigenze di tutti. In attesa che il Consiglio Comunale discuta la nostra richiesta facciamo un appello a tutte le forze politiche di opposizione affinché si organizzi un incontro pubblico che faccia percepire l’urgenza delle questioni poste e affinché le tante persone che ogni giorno ci sollecitano trovino il modo di partecipare e manifestare con la propria presenza i disagi che ci rappresentano.

La Casa Dipinta diventa museo della città di Todi

A meno di un anno dalla morte, avvenuta nel novembre 2022 nella sua casa di New York, la città di Todi rende omaggio a Brian O’Doherty, artista concettuale, accademico e critico per il New York Times e Art in America, tra gli  intellettuali più apprezzati della scena internazionale fina dagli anni Sessanta.
A Todi è però ricordato soprattutto come “padre” della Casa Dipinta, l’opera magna che ne ha segnato la piena maturità.
Ecco allora che mercoledì 27 settembre, alle ore 17:00, nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali, verrà presentato il libro “La Casa Dipinta. Il Museo Brian O’Doherty/Patrick Ireland a Todi” di Breanda Moore-McCann con foto di George Tatge e Fionn McCann. Alla presenza dell’autrice, oltre al Sindaco Antonino Ruggiano, interverrà Mary Pavlides, presidente della Società dell’Arte Contemporanea Irlandese (C.I.A.S.).
Dopo aver comprato a metà degli Anni Settanta, con la moglie e critica d’arte Barbara Novak un’abitazione nel centro storico, in via delle Mura Antiche, Brian O’Doherty l’ha fatta diventare nel tempo una grande opera immersiva, apprezzata dai cultori dell’arte contemporanea di tutto il mondo.
O’Doherty ha affrescato per quarant’anni le pareti dell’abitazione di tre piani creando con gli acrilici un grande ciclo di pitture che includono la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo.
Concessa in comodato al Comune di Todi e da questo inserita ormai da alcuni anni nel circuito museale cittadino, la Casa Dipinta è ora pronta per entrare nel patrimonio municipale, grazie all’atto di donazione al cui perfezionamento si è lavorato in questi mesi, nel pieno rispetto delle volontà di Brian e di Barbara.
“Siamo ormai pronti per ufficializzare l’atto” – anticipa il Sindaco Antonino Ruggiano – “che sancirà in eterno con questo monumento pubblico l’amore di queste due bellissime persone per Todi. Bryan con La Casa dipinta ci ha lasciato  non solo un unicum mondiale a livello di arte ma anche una testimonianza incredibile per sua moglie, per la città e per la vita”.
Numerosi i testi che negli anni sono state dedicati a livello internazionale all’arte di Brian O’Doherty ma quello che verrà presentato mercoledì è il primo libro dedicato alla sua casa-museo di Todi, che nei giorni scorsi  è stata anche visitata dall’Ambasciatrice d’Irlanda in Italia Patricia O’Brien.

Todi Civica : Sì ad un grande stile e senso civico e “no al mercato delle vacche”

I rumors sulla prossima elezione del Presidente della Consulta delle Associazioni di Todi non ci lasciano per niente tranquilli. La consulta dovrebbe essere un organo consultivo nato per garantire un rapporto costante e diretto con l’amministrazione comuna le ed incontrare le esigenze e le proposte delle associazioni in un quadro organizzato ed organico.
In questi giorni, dopo una prima riunione saltata per assenza del numero legale ( abbastanza scontata vista la data di convocazione in pieno agosto!) da più parti si ventila di guerriglie interne alla maggioranza per l’elezione di un Presidente piuttosto che un altro. Scaramucce fra correnti, correntine e
consiglieri che penserebbero di “mettere il cappello” sull’elezione di questa figura.
Addirittura si ipo tizzano personaggi legati a consiglieri comunali
da rapporti di parentela . Nulla di illegittimo, chiaramente, ma
sull’opportunità si potrebbe discutere a lungo e saremmo lieti di essere
smentiti dai fatti. Noi auspichiamo che il presidente della consulta d
elle associazioni sia invece una figura estranea quanto più possibile alla politica
di destra, di sinistra, di centro e civica.
Questo per evitare in futuro ogni tipo di polemica o speculazione sull’autonomia di un organismo che non può rischiare di essere tacciato di partegianeria, soprattutto nel rispetto della
pluralità dei soggetti che lo compongono. Una ipotesi secondo noi utile
anche agli amministratori comunali e alla maggioranza presente e futura,
che potrà sentirsi libera di valutare le proposte che  arrivano dalla consulta senza il timore di veder proiettate in chiave politica le proprie scelte. Ci auguriamo pertanto che le associazioni sappiano
sganciarsi dalle solite logiche finora esercitate dall’amministrazione comunale attraverso quel disgustoso “MERCATO DELLE VACCHE ” così a loro caro, per poi invece
individuare un percorso chiaro e lineare che porti ad una figura ( per noi ad
esempio una donna sarebbe un bel segnale sotto molti aspetti) quanto più
credibile possibile ed in grado di rappresentare tutte le associazioni, con
l’obiettivo di dare loro il giusto peso che devono avere sulle scelte
amministrative.

Ripresa l’attività del cinema “Nido dell’Aquila “. Lunedì 25 settembre docu-film su Nino Cordio

A Todi è ripresa da un paio di settimane la stagione del cinema “Nido dell’Aquila”, in pratica in piena continuità con quella dell’arena estiva alla terrazza inferiore dello stesso ex monastero delle Lucrezie.
Entrambi spazi di proprietà comunale, si caratterizzano per un’attività cinematografica tra le più interessanti della regione grazie alla competenza della direzione di Romolo Abbati.
Alla costante presenza in cartellone dei film appena usciti, si aggiungono infatti incontri con registi, attori e critici, la proiezione una volta a settimana di titoli in lingua originale, iniziativa particolarmente apprezzata dalla comunità di ospiti stranieri nel territorio, rapporti privilegiati con le scuole cittadine e un’attenzione particolare ad iniziative legate a Todi.
E’ stato il caso la scorsa settimana del documentario su Patrizia Cavalli, “Le mie poesie non cambieranno il mondo”, diretto da Francesco Piccolo e Annalena Benini, e lo sarà ancora lunedì 25 settembre con “Misteriosamente inventato” (ore 21:15, ingresso gratuito), il docu-film su Nino Cordio, artista, pittore e scultore molto legato a Todi del quale viene raccontata l’attività culturale anche attraverso testi e testimonianze di personaggi, quali Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Carlo Levi, Enzo Siciliano, Renato Guttuso, con i quali incrociò il percorso e che ne apprezzarono l’opera.
Nell’occasione la proiezione sarà preceduta da una presentazione a cura di Mino Lorusso, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, di Francesco Cordio, regista, figlio di Nino, e del critico cinematografico Michele Bellucci, giornalista de “Il Messaggero”.
“L’attività del Nido dell’Aquila – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – è un fiore all’occhiello della programmazione culturale della città,  ormaii piccola capitale regionale del cinema, grazie alla presenza del festival estivo diretto da Paolo Genovese e dall’essere di nuovo ormai da alcuni anni luogo prescelto per girare nuovi film, da “Uomini da marciapiede” a “L’età giusta”, da “La Befana vien di notte” a  “La leggenda di Kaira”, solo per citare i più recenti”.

UNA MAGGIORANZA SPACCATA ANCHE SULLE ENERGIE ALTERNATIVE, VUOLE NEGARE IL CONFRONTO PUBBLICO SUL TEMA

I gruppi consiliari del PD, Todi Civica, Per Todi con Ruspolini, Civici X e Sinistra per Todi hanno depositato in questi giorni una richiesta di Consiglio Comunale Aperto per discutere di come conciliare la necessaria transizione energetica con l’altrettanto necessaria tutela del paesaggio.
Il documento nelle premesse sottolinea con forza come la transizione energetica, nel favorire il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, sia uno strumento fondamentale e necessario per la salvaguardia dell’ambiente, per prevenire e combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e per un più sostenibile modello di sviluppo economico. In tale ottica, i Comuni, che attraverso i piani regolatori dettano le regole urbanistiche, si trovano a dover gestire una complessa fase in cui la potenziale corposa nascita di impianti fotovoltaici e agro – voltaici, deve necessariamente trovare uno sviluppo armonico con il territorio. Questo affinché, parallelamente alla transizione energetica, sia garantita la tutela di ambiente e paesaggio, che oltre ad essere principio costituzionale, rappresenta per tutti la protezione di un enorme valore in termini sociali, culturali, economici e di qualità della vita. La rilevanza del tema e l’interesse generale correlato, meritano pertanto di essere condivisi e approfonditi dando spazio ai cittadini nella massima assise tuderte, anche in considerazione delle scelte che l’amministrazione comunale sta adottando sugli impianti in fase di realizzazione.
La proposta è stata discussa nell’ultima seduta della conferenza dei capigruppo, nel corso della quale i consiglieri di maggioranza si sono opposti alla convocazione del Consiglio grande, accampando motivazioni che non riteniamo credibili. Ciò che invece è emerso chiaramente è che su una questione così delicata e vitale per la nostra comunità, il centro-destra è spaccato e prova ad evitare il confronto pubblico, avendo al proprio interno forze politiche contrarie alle energie rinnovabili. Auspichiamo che il Presidente del Consiglio Comunale Tenneroni, prenda atto della richiesta firmata dalla metà dei consiglieri, e, interpretando appieno il ruolo istituzionale che ricopre, convochi in tempi rapidi il Consiglio Grande, nel rispetto dello Statuto comunale e soprattutto dei cittadini, che non possono pagare ogni volta i dictat dei singoli consiglieri di ciò che resta della maggioranza del Sindaco Ruggiano

Todi : la Società Operaia di Mutuo Soccorso ha ricordato il 20 settembre con una cerimonia pubblica nella Sala del Consiglio Comunale

” La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Todi ringrazia l’Ass.ne degli Ex dipendenti e amici Banca Popolare di Todi, il Comune di Todi, i rappresentanti di tutte le Associazioni che sono intervenute e tutti i partecipanti.”

 

 

L’incontro si è aperto con il saluto del Sindaco Antonino Ruggiano, cui è seguito il primo intervento del Presidente della Soms Fabio Catterini, il quale ha ripercorso i tratti fondamentali dello sviluppo del fenomeno delle società operaie dalla nascita, dopo il 1848, sino al periodo di massima diffusione ossia a cavallo dei due secoli.
È seguito una descrizione delle caratteristiche demografiche, economiche e sociali del comprensorio tuderte negli anni 60 dell’800, ossia nel momento in cui nacque la società operaia (1861).
L’intervento del Consigliere della società operaia Giorgio Tenneroni, è stato incentrato sulla descrizione dell’ambiente tuderte dell’epoca, con particolare riferimento al declino della vecchia classe dirigente, l’aristocrazia e la nobiltà terriera, costretta a cedere i propri patrimoni, all’avanzata di una nuova classe borghese e di piccoli industriali, che prenderanno le redini della città ed ai quali si deve sia la fondazione della Società Operaia che della Banca Popolare di Todi.
Graziano Barberini, Consigliere dell’Associazione ex dipendenti ed amici della BPT, ha narrato la genesi dell’Istituto, soffermandosi, anche lui, sul carattere, sulle motivazioni e sugli ideali dei fondatori, sottolineando l’unità di intenti tra uomini di estrazione, sia sociale che politica, anche molto diversa.
Ha concluso la serata il Prof.Manfredo Retti, con la memoria del bivacco sociale, ossia la tradizionale festa che la società operaia organizzava annualmente il 20 settembre, giorno della presa di Roma e quindi dell’unificazione d’Italia, giorno che la società operaia ha scelto, da subito, come propria ricorrenza.
Di seguito la serata si è chiusa con un momento conviviale, proprio a ricordare il tradizionale bivacco sociale.