Chiediamo a Marsciano di prestarci un Sindaco….tanto i vicini si stanno prendendo tutto !!!

 

Nella vicenda sul Cinema Jacopone siamo forse giunti alla svolta decisiva che certamente risolverà tutti i problemi. E’ intervenuto infatti Abati, gestore del cinema di Marsciano, su un quotidiano online, a spiegare come si fa il cinema e a candidarsi come futuro gestore.

Sarà forse la soluzione giusta. E’ ora che si capisca che Todi non è più governabile e non riesce a risolvere il più piccolo dei problemi. E’ giusto che arrivino gli imprenditori marscianesi a spiegarci come fare una vera zona industriale, come riorganizzare l’artigianato, come far vivere il centro storico e infine anche come si fa spettacolo e cultura.

I nostri governanti non ne sono capaci: la zona industriale è senza industrie, gli artigiani scappano e, per quanto riguarda il centro storico, basta percorrere la centralissima via Roma-via Matteotti per vedere come funziona il terzo e ultimo cimitero di Todi: tutto chiuso.

Anche la chiesa di Todi è stata giustamente affidata a Orvieto, con un economo orvietano e un parroco di San Venanzo.

E dunque è bene che intervenga Marsciano, sembra sollecitato proprio da illustri esponenti della amministrazione comunale e della  proprieta che hanno finalmente capito come risolvere i problemi: i vecchi gestori vanno giustamente rottamati: il loro livello culturale è dubbio e poi sono vecchi. E Marsciano ci salverà.

Ma la proposta marscianese è ancora incompleta: facciamo ai nostri vicini un’altra proposta: niente elezioni a Todi, ci sono troppi tuderti! A Marsciano hanno avuto due  sindaci,  Chiacchieroni e Todini; chiediamo loro di prestarci anche un sindaco, in modo da avere quello che può essere un gigante in confronto con il nostro sindaco piccolo piccolo…..

   L’osservatore tuderte ( amico di Stravos )

 

Teoria gender nelle scuole: il “sì” di Rossini, il “nì” di Forza Italia, il netto “no” della Lega Nord Todi. Toni Aiello: “Strumentalizzazione politica ed ideologica”

 

Non lo nascondiamo: ci è venuto da sorridere quando abbiamo letto le recenti dichiarazioni del partito di Forza Italia che sostiene il candidato Ruggiano, a proposito dell’insegnamento delle teorie gender all’interno delle scuole di Todi.

Nel comunicato stampa viene ribadito “il netto no” del partito a tale pratica, così come si sottolinea il fatto di non voler “accettare i soliti “nì” a cui ci ha abituato il sindaco Rossini”. Vogliamo ricordare a Forza Italia che sono stati proprio loro a votare “nì” rispetto alla legge sui gender che di recente è passata all’esame della Regione Umbria. In quella occasione, infatti, come si può facilmente evincere da questo link (http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/lavori-daula-3-approvata-la-legge-contro-le-discriminazioni-e-le-violenze), il consigliere regionale Raffaele Nevi espresse un voto di astensione che tutto ci è sembrato tranne “il netto no” che chiedono gli esponenti locali di Forza Italia.

Nel corso del consiglio regionale di cui sopra furono, invece, i consiglieri della Lega Nord a criticare il testo, opporsi strenuamente e produrre una serie di ostacoli allo scopo di impedire l’approvazione del documento.

Ora veniamo a sapere che il sindaco uscente Rossini, se riconfermato, cercherà di promuovere la teoria gender nelle scuole di Todi. Ma questo non accadrà perché noi faremo di tutto per impedirlo, in quanto siamo assolutamente contrari alle strumentalizzazioni politiche ed ideologiche che sono alla base di una legge che aumenta le tensioni e le discriminazioni, anziché ridurle. Noi siamo per il “no” netto, mentre altri, a quanto pare, sono molti confusi riguardo al tema ed è proprio da loro che, in questo caso come in molti altri, temiamo un “nì” di finta opposizione al centrosinistra.

In questa campagna elettorale la Lega Nord si dimostra unica alternativa seria e concreta al centrosinistra, invitando nuovamente i cittadini ad opporsi a questi personaggi che hanno amministrato Todi negli ultimi 20 anni.

 

Toni Aiello

Portavoce Lega Nord Todi

Intervento di Manfredo Retti, Presidente dell’Associazione Culturale “Iacopone

 

Intervengo ancora sul  Cinema Iacopone per smentire  un’ipotesi  già circolante e poi involontariamente confermata dalle dichiarazioni del collega gestore marscianese Romolo Abbati, che comunque ringrazio per il contributo di idee e  al quale, però,  devo cordialmente ribattere  che gli  “utilizzi più disparati” da lui consigliati, lo Iacopone li pratica  comunemente e da sempre.  Certo, nei  limiti della sala, che, gli ricordo, non è  paragonabile a quella di Marsciano, struttura polivalente di autentico cinema-teatro ( a Todi i veri teatri sono altrove) con i suoi trecentocinquanta posti contro i centodieci della sala diocesana tuderte. Ma li  pratica, e in linea con le voci che lui cita:  matinées per le scuole, saggi di danza,  convegni,  e persino teatro, malgrado una fettina di  palcoscenico senza ribalta né sipario. Anche in quest’ ultimo anno: due recite  e un festival di quattro giorni. Ma non è polemica,  è, come ho detto, la necessità di confutare un’ipotesi, e cioè che   l’abbandono derivi da problemi connessi all’attività, tipo crisi di spettatori o altro.   Prego vivamente di intendere, una volta per tutte,  che  non  è vero: questo aspetto  esiste,  qui come altrove, ma nell’attuale vicenda  non c’entra per niente. C’entra, come già  dichiarato, il mutato rapporto tra i gestori e l’Ente proprietario.  Per chiarirlo,  è necessario un breve spaccato di recente storia cinematografica umbra.  Sei   anni fa chiusero  i cinema  di Deruta e di Bastia, alla svolta digitale  del 2014 si sono  fermati il Perla di Amelia, l’Italia di Gubbio e il  Corso di Spoleto, seguiti poco dopo  dall’Eden di Città di Castello: evidentemente dissuasi dal  caricarsi di spese per la  nuova macchina.   Spoleto e Città di Castello hanno rimediato   riadattando piccoli ambienti,  Gubbio è rimasta con un solo locale, Bastia ha operato una riapertura parziale,  Amelia e Deruta sono a secco:  senza più cinema, presumibilmente per sempre.  Lo Iacopone  ha retto,  accettando di diventare una delle due o forse tre monosale di  centro storico rimaste in Umbria, intendendo per questo tipo di monosala un ambiente con caratteristiche precise:  schermo unico,  posizione defilata, accesso impervio, problemi  di parcheggio.

Per quale e quanto pubblico?  Misurato in termini aritmetici, tale da aver autorizzato già da tempo la chiusura;  giudicato in altro modo,  tale da indurre a continuare, nella percezione che a Todi un pubblico di cinema c’è ancora, e  va tutelato. Il problema è che non è più un pubblico numericamente  adeguato a sostenere, da solo, l’attività, come avveniva in altra epoca, come è avvenuto per decenni.  Ma non soltanto a Todi, ovunque.  Nessuna  monosala vive ormai di introiti propri,  nemmeno là dove esiste un bacino  di utenza superiore a quello tuderte.  Gli esempi sono a due passi da noi.

Ma  lo Iacopone  fa  eccezione, si disse,  perché  ha una   gestione  privata e quindi  non  può accogliere risorse pubbliche: e l’obiezione  che il cinema non lo fa privatamente per sè, ma pubblicamente per la città, non può essere accolta. Così si disse e si ribadì anche nel difficile passaggio del  2014, quando arrivò il digitale e, in mancanza di aiuti, la cosa più logica  sarebbe stata, veramente, di chiudere.  Lo Iacopone decise, invece,  di  proseguire, potendo  ancora  contare su   quello che è stato, negli ultimi quindici  anni, l’unico vero sponsor, seppure indiretto, e cioè la Curia, che, su iniziativa del vescovo Grandoni, poi confermata da Scanavino e avallata dai sacerdoti di  una sede ancora prevalentemente tuderte,  cessò  di richiedere la  cifra d’affitto, regolarmente corrisposta dal 1983 in avanti.      Perché, se qualcuno non lo ricordasse, questa è  una gestione che parte dal 1983, da quando il disastro del  Vignola  aveva obbligato tutti i locali alla chiusura, lo Iacopone era un antro informe e il destino cinematografico di  Todi poteva già allora allinearsi a quello di altre città, anche più grandi (vedi Assisi) dove il cinema tace da una vita. Invece  qualcuno si fece  avanti e il cinema è potuto durare altri trent’anni e oltre. Ma tolto, oggi,  questo sostegno, e  ipotizzata addirittura una ricognizione del  pregresso, è evidente  che le condizioni per continuare non ci sono più.  Questi sono i motivi, e non altri.

 

Manfredo Retti

Presidente  dell’Associazione Culturale  “Iacopone

Incontro con i Commercianti del Centro Storico

 

 

Antonino Ruggiano, già Sindaco di Todi nelle precedente legislatura amministrativa

Il candidato Sindaco del Centrodestra Antonino Ruggiano incontrerà i commercianti ed esercenti del Centro Storico Martedi 23 Maggio, alle ore 14,30 presso la Chiesina di San Benedetto, Sala Convegni dell’Hotel Fonte Cesia. Nell’incontro verrà presentato il programma del candidato e verranno dibattute ed ascoltate le proposte e le necessità per il Centro Storico di Todi.

Saranno presenti all’incontro anche i candidati Claudio Ranchicchio, Nadia Proietti, Mattia Sbrenna e Angelo Picciolo.

 

 

 

Coordinamento Ruggiano Sindaco

comunicato Forza Italia Todi. ” Todi città aperta a cosa ? “

Leggiamo con vivo interesse, dalle pagine dei quotidiani locali, il programma elettorale della lista “Todi Città aperta” a sostegno del Sindaco Rossini. Tra i punti fondamentali del programma c’è un richiamo esplicito ad un cambio di rotta per quanto riguarda i percorsi educativi dei nostri bambini, con lo stanziamento di risorse e programmi incentrati sulla parità di genere.

Cosa si maschera dietro questa dichiarazione di intenti?
Come si sostanzia quello che viene definito “un approccio aperto ed innovativo sia sotto il profilo teorico sia sotto il profilo operativo e didattico “? E’ diritto dei cittadini tuderti sapere, fin da subito, in cosa si concretizza questo “nuovo approccio aperto ed innovativo”, quali saranno le iniziative che verranno messe in atto, quali “modelli culturali” verranno presi in considerazione.

Sindaco Rossini, in sostanza, intende promuovere quelle che comunemente vengono definite le “teorie gender” all’interno delle nostre scuole?
Forza Italia, unitamente alle altre forze della coalizione a sostegno del Candidato Antonino Ruggiano, hanno presentato ai cittadini tuderti un programma pienamente condiviso in cui viene espressamente ribadito il “no” alle teorie gender all’interno delle scuole.
Riteniamo assolutamente necessario che il Sindaco Rossini si esprima sull’argomento prendendo una
posizione netta sul tema.
Questa volta non permetteremo che su un argomento così importante, come l’educazione dei nostri figli ed i loro percorsi didattici, il Sindaco Rossini assuma il solito atteggiamento tiepido, ibrido, fumosamente lacunoso.
Vogliamo saperlo oggi ed in maniera chiara.
E’ intenzione della coalizione a sostegno del Sindaco Rossini promuovere teorie gender nelle nostre scuole?
Attendiamo fiduciosi una risposta chiara e precisa, ribadendo che non accetteremo i soliti “NI” a cui ci ha abituato il Sindaco Rossini.
Vogliamo un SI o un NO e lo vogliamo ora!

Todi Fiorita: si chiude nella luce e nella musica l’edizione 2017. Soddisfatti gli organizzatori che ringraziano l’amministrazione comunale e le tante realtà che hanno reso possibile l’iniziativa. La dichiarazione del Presidente di Verdetodi Luigi Frassineti

 

Ha chiuso in un crescendo di luce, musica e visitatori la X edizione di “Todi fiorita”, apprezzatissima mostra-mercato del florovivaismo specializzato organizzata dall’Associazione “Verdetodi” con il contributo e il sostegno del Comune di Todi.

Oltre al ricco dispiegamento degli espositori (florovivaisti e artigiani) nelle diverse piazze e vie del centro storico, la giornata di domenica si è riempita di eventi indovinati.

Originale la degustazione, realizzata alle 12.00 nei locali della “Società dell’Orto”, delle tre “glorie agroalimentari” del territorio tuderte: il fagiolo di Camerata, il fagiolo di Collelungo e il vino da uve Grero. Lo chef veneziano, Stefano Zonin, è riuscito a elaborare una sequenza di sorprendenti portate (dagli antipasti ai burgher vegetariani passando per una ministra di legumi della tradizione lagunare), trasformando con eleganza una materia prima obbligata. Ad accompagnare le portate, il vino da uve Grero, il vitigno tuderte che, seppur ancora oggetto di ricerca e sperimentazioni, sembra serbare una notevole versatilità.

Impeccabile e davvero godibile l’esecuzione dell’Enseble Crispolti- Della Giacoma diretti dal M°. Claudio Baffoni. Tante le persone a Piazza Garibaldi ad ascoltare una ben eseguita selezione di brani per strumenti a fiato.

Todi Fiorita – ha detto il presidente dell’Associazione Verdetodi Luigi Frassineti – si conferma evento attrattivo e plurale. Per tre giorni abbiamo tenuto insieme florovivaisti, artigiani, artisti, musicisti e ricercatori seguendo il filo conduttore dell’uomo e del territorio inteso come intreccio tra natura, storia e cultura.  L’Associazione Verdetodi desidera ringraziare l’Amministrazione Comunale per il contributo e il fondamentale sostegno a Todi Fiorita, gli altri enti, le associazioni e le persone che hanno contribuito a realizzare il programma e i tantissimi cittadini di Todi che hanno partecipato, con il consueto entusiasmo, a queste tre giornate di festa. Un grazie a tutti e arrivederci al 2018”.

UmbriaEnsemble –ChinaTour2017 18-29 Maggio 2017

 

Sette tra le principali città della Cina – tra cui Pechino, capitale politica, e Shanghai, capitale economica – e molti tra i più prestigiosi Teatri e Sale da Concerto per il secondo tour concertistico che UmbriaEnsemble è stata invitata a tenere in Cina. Una conferma lusinghiera che arriva dopo il primo tour di Concerti tenuto con grande successo in Cina nel 2013.

                       Il repertorio scelto sarà ancora una volta  repertorio italiano classico (Boccherini, Rossini, Donizetti, Paganini) ed è proprio l’ inimitabile cifra stilistica dell’ensemble che ne ha ispirato la ricorrente definizione di “ambasciatori dello stile musicale italiano nel mondo”: fantasia, generosità, buon gusto e professionalità le qualità che caratterizzano UmbriaEnsemble e le sue interpretazioni, e che risuoneranno anche quest’anno in Cina portando il nome e la cultura dell’Umbria e dell’Italia anche in Oriente.

                       Primo appuntamento al Grand Theatre di Tianjin (nota anche come Tientsin), la città il cui nome suona come “guado del fiume del paradiso”, ma che a dispetto della poesia del nome è, con i suoi quasi sedici milioni di abitanti, una delle più popolose metropoli cinesi dopo Pechino, Shanghai e Chongqing. Il tour concertistico del quartetto d’archi di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Valentina Palazzari, violini; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello) prosegue poi nella favolosa, algida, Ha’erbin, la città del ghiaccio situata  a Nord Est, nel cuore dell’immensa pianura della Manciuria. Dopo un’altra tappa nella Concert Hall di Nankai, UmbriaEnsemble approderà finalmente a Pechino.

                       Nella millenaria capitale mandarina, il quartetto di UmbriaEnsemble si esibirà nella Mong Man Wai Hall, centralissima e rinomata sala da Concerto di Pechino. Un lungo volo verso Ovest, nel cuore della Cina, per il Concerto a Chongqing, nata dalle ceneri del semimitico regno di Ba, fondato più di tremila anni fa. Ancora una tappa intensa, un concentrato di storia e di cultura a Nanjing, Nanchino, l’antichissima “Capitale del Sud”, cuore del’impero Ming e famosa per la sua cinta muraria, la più lunga e antica al mondo. Culmine della tournée, Shanghai, la “città sul mare”, capitale economica della Cina e città più popolosa al mondo, dove una storia millenaria informa aspetti sempre nuovi di una realtà in costante evoluzione tecnologica e sociale.

www.umbriaensemble.it

www.wupromotion.com/it/great-china-tour/chamber-music/1021-umbria-ensemble-italy-2017

CONSUMI: COLDIRETTI UMBRIA, VOLA STREET FOOD, LO SCEGLIE 1 ITALIANO SU 2

 

Con l’arrivo della bella stagione, anche in Umbria, da Perugia a Terni fino ad Assisi, si moltiplicano le occasioni per assaggiare il cibo di strada che viene acquistato da più di un italiano su due (52%), secondo quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ sullo street food.

Il fenomeno del cibo di strada, protagonista in questi e nei prossimi giorni con varie iniziative in Umbria – ricorda Coldiretti – ha radici molto antiche che risalgono al tempo dei Romani dove gran parte della popolazione era spesso solita gustare i pasti in piedi e velocemente in locali aperti in prossimità della strada. Per questo l’Italia con le sue numerosissime golosità gastronomiche può vantare una tradizione millenaria come dimostrano le diverse specialità locali apprezzate dagli amanti dello street food come gli arancini siciliani, la piadina romagnola, le olive ascolane, i filetti di baccalà romani, gli arrosticini abruzzesi, la polenta fritta veneta, le focacce liguri, il pesce fritto nelle diverse località marittime e gli immancabili panini ripieni con le tipiche farciture locali che vanno dai salumi ai formaggi senza dimenticare per l’Umbria anche la intramontabile porchetta o la torta al testo farcita.

Un fenomeno che sta vivendo – sottolinea Coldiretti – una nuova stagione di successo anche grazie alle nuove tecnologie, perché concilia la praticità con il costo contenuto. Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito dal 69% per cento –  sottolinea Coldiretti – è il cibo della tradizione locale, mentre il 17 per cento sceglie quello internazionale e solo il 14 per cento i cibi etnici.

Con gli stili di vita salutistici spazio anche – aggiunge Coldiretti – all’innovazione nella tradizione con nuove pozioni naturali con la crescente offerta di prodotti salutistici come la frutta presentata in tutte le diverse forme, dai centrifugati ai frullati, dagli smoothies ai pezzettoni.

La crescita del cibo di strada deve essere accompagnata – sostiene Coldiretti – dalla difesa del radicamento territoriale per evitare un impoverimento della varietà dell’offerta: la scoperta dei nostri territori con i propri prodotti tipici rappresenta infatti un valore aggiunto inestimabile. A sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta alimentare in questo settore ci sono i mercati degli agricoltori che – conclude Coldiretti – si sono diffusi in molte grandi e piccole città grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha realizzato la più vasta rete di vendita diretta a livello mondiale.

Johnny Presciuttini nominato presidente regionale della Salamandra Umbria

Johnny Presciuttini è stato nominato nuovo presidente della “Salamandra Umbria – gruppo di protezione civile cpi”.  “Sono orgoglioso – dichiara  il neopresidente in una nota – di rappresentare e guidare in Umbria un gruppo che è attivo in tutta Italia fin dal terremoto dell’Aquila, ed è intervenuto tempestivamente in caso di sismi, alluvioni, calamità nell’intero territorio nazionale”.
“Anche il nostro gruppo regionale – afferma Presciuttini – si è già attivato da tempo portando aiuti e beni di prima necessità nelle zone colpite dal sisma che ha colpito recentemente la nostra regione. La nostra è un’attività di puro volontariato a favore della nostra Nazione, la cui unica ricompensa, che vale però moltissimo, sono i sorrisi e i ringraziamenti delle persone aiutate”.
“Accanto all’attività di soccorso e assistenza – conclude Presciuttini – la Salamandra si occupa anche di corsi di formazione e prevenzione e  solidarietà sociale, attività che verranno presto attivate anche nella nostra regione”.
Johnny Presciuttini, attivo anche in politica, è candidato alle prossime elezioni del consiglio comunale di Todi per la lista di CasaPound Italia.

Apre la sede elettorale della Lega Nord Todi in via Cortesi. Giovanna Fortunati (per Ruspolini sindaco): “Momento importante di confronto con i cittadini”

 

Apre la sede elettorale della Lega Nord di Todiin via Angelo Cortesi. Dal lunedì al sabato mattina, con orari 11-13 e 18-20, i cittadini potranno ricevere chiarimenti e informazioni riguardo il programma elettorale e i prossimi incontri, oltre a confrontarsi con i candidati che saranno sempre presenti. Sarà anche possibile fornire segnalazioni,relative alle problematiche della città di Todi, al candidato sindaco Adriano Ruspolini. “L’apertura della sede rappresenta un momento importante di dibattito con i cittadini e di presenza sul territorio – ha spiegato Giovanna Fortunati, candidata della lista Lega Nord di Todi per Ruspolini sindaco – Nonché un punto di riferimento fondamentale in una fase come questa dove la città ha bisogno di capire, informarsi e confrontarsi direttamente con le persone che saranno chiamate a governare