ARONC ONLUS ASSEGNA AL PROCURATORE CARDELLA IL PREMIO ‘ISTITUZIONI E SOLIDARIETÀ’

Sei anni di volontariato a fianco dei pazienti della Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Perugia con l’impegno di proseguire la strada intrapresa per concretizzare altri importanti progetti di solidarietà. Più di duecento tra soci e sostenitori della Associazione A.R.ONC.onlus hanno partecipato a una serata di beneficenza e scambio di auguri in vista delle festività natalizie. Durante la conviviale è stato assegnato il riconoscimento ‘Istituzione e solidarietà’ al procuratore generale della Repubblica di Perugia Fausto Cardella, “esempio di rappresentate della pubblica amministrazione nella vicinanza al mondo della solidarietà”. Fuori sede per motivi istituzionali, Cardella è intervenuto telefonicamente esprimendo sentimenti di ringraziamento: “sono orgoglioso per il riconoscimento attribuitomi da A.R.ONC.e confido di poterlo meritare; come magistrato ho sempre pensato che abbiamo l’obbligo di vicinanza alle aspettative del cittadino, soprattutto verso i più deboli, anche come conseguenza della malattia”.

Nel corso della serata alla quale sono intervenuti il sindaco di Perugia Andrea Romizi, l’assessore alla cultura del Comune di Corciano Lorenzo Pierotti, il rettore dell’Università di Perugia Franco Moriconi, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini, il consigliere regionale Attilio Solinas, la senatrice Nadia  Ginetti , il vicesindaco di Perugia Urbano Barelli, il presidente Roberto Rosignoli ha comunicato che, dopo la donazione di un sistema informatico per la gestione dell’attività assistenziale dei pazienti oncologici alla struttura di Radioterapia Oncologica del Santa Maria della Misericordia, diretta dalla professoressa Cynthia Aristei, è previsto a breve l’ammodernamento delle sale di accoglienza del reparto con nuovi arredi e logistica.

Immigrati: sfatiamo i luoghi comuni Lo Spi Cgil dell’Umbria dedica la sua assemblea generale a Todi al tema delle migrazioni (di ieri, oggi e domani).

 

Un’assemblea interamente dedicata al tema delle migrazioni, quelle di ieri, che portavano ad esempio gli italiani nelle miniere del Belgio, quelle di oggi, che spingono tante persone in fuga da guerre e povertà a raggiungere l’Europa, e quelle di “domani”, ovvero dei giovani italiani che non trovando sbocco nel nostro paese se ne vanno con il loro bagaglio di competenze ed entusiasmo. Lo Spi Cgil dell’Umbria ha deciso di dedicare a questo tema fondamentale il suo più importante appuntamento regionale, l’assemblea generale, chiamando tutte le leghe del sindacato pensionati a Todi, alla presenza della segretaria nazionale Mina Cilloni, per un confronto aperto anche a molti contributi esterni, tra i quali quelli di Caritas, Anci Umbria e Ires Cgil Umbria.

“Lo Spi Cgil lavora da tempo sul territorio per sfatare alcuni luoghi comuni che su questo tema rischiano di alimentare la guerra tra poveri – ha detto nella sua relazione Rita Paggio, segretaria generale dello Spi dell’Umbria – luoghi comuni sui numeri, che non sono affatto quelli di un’invasione, ma sono anzi sostanzialmente stabili per quanto riguarda i residenti nel nostro paese, circa 5 milioni, dato che non ci pone affatto nelle prime posizioni tra i paesi europei. Oppure – ha aggiunto Paggio – luoghi comuni sui costi sociali, visto che in realtà gli stranieri danno al nostro paese, in termini di tasse e contributi, più di quanto ‘prendono’ in termini di servizi per accoglienza e pensioni. Infine – ha sottolineato la segretaria Spi – non possiamo dimenticare il contributo fondamentale che le donne migranti danno al nostro welfare, visto che l’assistenza domestica e il cosiddetto badantato è una loro attività quasi esclusiva”.
Secondo i dati illustrati da Lorenzo Testa, ricercatore dell’Ires Cgil Umbria, la popolazione straniera residente in Umbria ammonta a 95.935 unità (73.014 in provincia di Perugia e 22.921 in quella di Terni), con un’incidenza pari al 10,8%, in calo per il quarto anno consecutivo (in particolare in provincia di Perugia). Non a caso, negli ultimi anni, dopo una crescita ininterrotta dal 1972, la popolazione generale dell’Umbria è diminuita (-3.581 unità nel 2015 e -2273 unità nel 2016). Al contrario, è in costante aumento il fenomeno degli espatriati, ovvero dei residenti in Umbria che si cancellano dall’anagrafe per trasferirsi all’estero: nel 2015 sono stati 1228, la metà dei quali aveva tra i 18 e i 39 anni.
Molto significative sono state poi le testimonianze dei migranti, quelli italiani andati in Svizzera o in Belgio per lavorare, e quelle degli stranieri che per lo stesso identico motivo sono arrivati nel nostro paese.
“Il nostro è una paese con la memoria troppo corta – ha detto nelle sue conclusioni Mina Cilloni, dello Spi Cgil nazionale – ed è compito anche nostro, come sindacato dei pensionati, quello di coltivare questa memoria per decostruire una narrazione distorta del fenomeno migratorio, utile solo a chi vuole usarla strumentalmente per fini politici. Lo Spi – ha aggiunto la segretaria – vuole contribuire a costruire una diversa narrazione prima di tutto attraverso la conoscenza reciproca, perché solo conoscendosi e aprendosi all’altro è possibile abbattere i muri della separatezza e della diffidenza reciproca”. Cilloni ha infine ribadito la necessità della rapida approvazione, nel nostro paese, della nuova legge sulla cittadinanza, “aspettata da anni da almeno ottocentomila ragazze e ragazzi, italiani in tutto, salvo che nei documenti”.

Fai gli acquisti di Natale a Todi… il parcheggio te lo regaliamo noi!

 

Grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, Confcommercio di Todi e Federalberghi, è stato raggiunto un importante accordo con SIS, la società che gestisce i parcheggi cittadini, che permetterà ai commercianti e agli albergatori tuderti di acquistare, ad un prezzo ridotto, i ticket per il parcheggio di Porta Orvietana da regalare, poi, ai propri clienti.

Durante tutto il periodo natalizio, quindi, chi farà acquisti o albergherà negli esercizi aderenti, potrà usufruire di un ticket di un’ora da utilizzare presso il parcheggio di Porta Orvietana; il biglietto avrà validità di un anno e potrà, pertanto, essere utilizzato fino a dicembre 2018.

L’assessore comunale Elena Baglioni – che ha curato l’accordo con SIS per conto dell’amministrazione comunale di Todi – tiene a sottolineare come questa sia la prima delle tante iniziative che si dovranno intraprendere per creare quel “gioco di squadra” necessario affinché Todi torni a ricoprire il ruolo che merita.

Il ticket potrà essere acquistato dal 1° dicembre prossimo presso il parcheggio di Porta Orvietana e potrà essere utilizzato solo presso questo parcheggio, poiché, al momento, è l’unico fornito di un particolare sistema di lettura dei “biglietti promozionali”.

Di certo, per il futuro, tale iniziativa verrà estesa anche agli altri parcheggi cittadini.

“Spero che l’iniziativa raccolga un buon numero di adesioni, non solo dai commercianti del centro ma di tutti gli esercenti della città – spiega l’assessore Elena Baglioni – perché questo significherebbe un cambio di rotta per una città che è stata per troppo tempo divisa. Regalare la possibilità di accedere alla piazza e ai suoi tesori deve essere un punto di forza per tutti, anche per chi ha un’attività in una zona periferica”.

“Ritengo che questo sia il primo passo per arrivare a rendere la città più viva e a fare fruire il centro storico ai cittadini e ai turisti. L’idea del ticket come “regalo” ai propri clienti da parte dei commercianti, albergatori e ristoratori è stata accolta con entusiasmo. L’adesione a questa iniziativa sarà segnalata con una locandina che abbiamo predisposto e che sarà affissa in tutti gli esercizi coinvolti”, commenta Nunzia Frustagatti, presidente di Confcommercio Todi e responsabile sul territorio di Federalberghi.

Al progetto ha partecipato anche l’assessore al Turismo e Commercio Claudio Ranchicchio, il quale sta lavorando ad un rilancio della città dal punto di vista dell’accoglienza turistica e della vivacità commerciale.

“Esprimo grande soddisfazione per l’accordo raggiunto, che è  da interpretare come il punto di partenza per una serie di possibili accordi condivisi che potranno avere grande impatto anche sulla programmazione turistica della nostra città”.

Stanziamento di € 12.000,00 reperiti dal bilancio comunale per il completamento del percorso pedonale da Via Termoli a Porta Orvietana

 

 

Il percorso pedonale più diretto che, alternativo all’ascensore, collega Via Termoli con il sottostante parcheggio di Porta Orvietana potrà finalmente essere ripristinato. Una frana durante gli eventi alluvionali del novembre 2012 lo aveva interrotto e da allora non era stato più possibile il transito in sicurezza.

La riapertura del percorso pedonale diventa ancora più importante in quanto lo stesso, posto ad una quota topografica maggiore, consente di passare direttamente nella parte retrostante di Porta Orvietana e dunque fa conoscere, a turisti e residenti, tutte le opere eseguite durante il recente restauro.

Un primo stralcio di lavori sul percorso è stato eseguito, in concomitanza con i lavori di restauro della Porta Orvietana, utilizzando un finanziamento residuo messo a disposizione dalla Regione dell’Umbria e connesso con le opere di consolidamento del Colle di Todi.

Le opere del primo stralcio sono state specificatamente rivolte a definire un percorso pedonale stabile nel tempo e che non risentisse degli eventi atmosferici e della specifica franosità dell’area ed hanno riguardato la posa in opera di un’inferriata che fa vedere il rudere di Porta Orvietana ma impedisce l’accesso alla porta nel rispetto della prescrizione contenuta nell’autorizzazione a fini sismici rilasciata dalla Regione dell’Umbria.

I fondi messi a disposizione dalla Regione dell’Umbria (euro 35.000) non hanno consentito il completo ripristino del percorso pedonale ma oggi, grazie all’opera sinergica dell’Amministrazione e dei dipendenti degli uffici comunali, utilizzando fondi propri del bilancio comunale per 12.000 euro sarà possibile completare i lavori eseguendo tutta la finitura superficiale del percorso pedonale, e dunque, nel rispetto dell’aspetto esteriore di prima della frana, si potrà raggiungere il parcheggio di Porta Orvietana con un gradevole percorso ombreggiato, in sicurezza in qualsiasi condizione meteorologica, ammirando anche un importante elemento della storia di Todi appena restaurat

Assessore

Moreno Primieri

Grazie al crowdfouning stanno per realizzare 10 colonnine per auto elettriche diffuse in tutta l’Umbria.Il progetto è frutto di un felice sodalizio tra una azienda di Marsciano “Techne Srl” e InfinityHub, un conglomerato di startup che ha base in Trentino

 

Sono stati raccolti oltre 70 mila euro in tre settimane. Venti gli investitori da ogni parte d’Italia e anche dall’estero che sono andati sul sito wearestarting.it per dar vita alla raccolta fondi secondo la modalità del “crowdfounding”. L’obiettivo è quello di arrivare a quota  120mila euro. Questi i numeri della neonata startup innovativa SmyUmbria che mira, una volta raggiunto il target, a realizzare dieci stazioni di ricarica per auto elettriche in altrettanti comuni delle due provincie umbre. Questo progetto che vuole fare dell’Umbria il “cuore della mobilità elettrica d’Italia”  è proposto, tra gli altri, dall’accelleratore di startup trentino Infinityhub Spa, che all’inizio del 2017 ha aiutato, mediante una campagna di equity crowdfunding, tantissimi progetti green in giro per l’Italia.

L’Umbria però non è solo spettatore e beneficiaria di questo progetto innovativo. L’azienda marscianese Techne Srl, società di servizi orientati all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità globale, alla progettazione e realizzazione di sistemi energetici efficienti, è stata la prima insieme all’accelleratore InfinityHub a gettare le basi di SmyUmbria.

“Siamo ad un passo e un numero crescente di possibili investitori guarda con sempre maggior interesse al progetto. L’Umbria può  e deve diventare il cuore della mobilità elettrica d’Italia e  leader nel turismo green”, ha spiegato Luciano Zepparelli amministratore di Techne Srl. “Crediamo- ha aggiungo Zepparelli- che scegliere la sostenibilità significhi scegliere il futuro.”.

In Umbria attualmente ci sono  cento  colonnine di ricarica tra  pubbliche e  private ad uso pubblico, diffuse mediamente ogni 50Km.  Ma dove andranno queste colonnine di ricarica che la startup SmyUmbria vuole costruire? “Vogliamo costruire questi punti di ricarica- ha specificato Zepparelli- in quelle location in grado di ospitare un elevato numero di persone, che nel loro tempo di permanenza nella struttura possano usufruire del servizio di ricarica; in sostanza strutture come centri commerciali e zone di interesse pubblico”.

Le vendite di auto elettriche e ibride plug-in in Italia e nel mondo sono aumentate del 63% su base annua nel terzo trimestre del 2017, raggiungendo la cifra record di 287mila unità. Il dato è contenuto in un nuovo rapporto di Bloomberg New Energy Finance, che prevede vendite superiori a un milione di veicoli per l’interno 2017.

Dopo la Cina, il secondo mercato per i veicoli elettrici e ibridi plug-in è l’Europa, che rappresenta il 24% delle vendite complessive (circa 68mila unità). Segue il Nord America con poco meno di 60mila veicoli venduti.

Sabato 2 dicembre all’Hotel Tuder (Todi) alle ore 16,00 un incontro sulla storia del MSI. Il tema : “Pino Rauti,l’uomo,il politico,l’intellettuale,l’incendiario di anime”

 

Continuano gli incontri sulla storia e sugli uomini del M.S.I. a cura della “Fondazione Renzo De Felice – Ugo Spirito”. Dopo Almirante e Romualdi, dopo De Marzio, Nencioni e la scissione di Democrazia Nazionale, sabato 2 dicembre alle ore 16, presso l’Hotel Tuder di Todi, verranno approfonditi il pensiero e l’azione di PINO RAUTI.
Le relazioni saranno svolte dal Prof. Giuseppe PARLATO, presidente della Fondazione e ordinario di storia contemporanea alla Unint di Roma, e dall’avv. Riccardo ANDRIANI, già Segretario Nazionale del FdG, organizzazione giovanile missina, e stretto collaboratore di Rauti.

Si parlerà dell’uomo , del politico, dell’intellettuale, dell’”incendiario di anime”, come lo definì nel 1979 la Liternaturnaja Gazeta, organo ufficiale della cultura sovietica.
Se ne parlerà senza nostalgismi e senza retoriche di partito, ma con il rispetto e l’attenzione che merita un uomo che voleva “ andare oltre “ e le cui intuizioni e le cui analisi hanno spesso prefigurato il futuro ed hanno segnato in profondità la storia della Fiamma, conferendo un respiro culturale , una prospettiva ed una visione del mondo alla destra politica italiana.
Una buona occasione insomma, per un approccio non conformista alla storia recente della prima repubblica.
Coordineranno l’incontro Pier Francesco Quaglietti, editore di Oggistoria, e Cristiano Coccanari, direttore della web radio RBN

Partite Iva (imprese e professionisti), in Umbria in 7 anni in fumo 10,138 miliardi di euro, ossia un quarto del fatturato.La ripresa arrivata nel 2015, ma l’Umbria continua a perdere terreno rispetto alla media.

 

Fatturato imprese e professionisti, negli ultimi 7 anni l’Umbria ha visto sfumare quasi un quarto del fatturato (-23,4%), marcando il quinto peggior risultato in Italia (la media nazionale ha fatto -11,9%). In termini reali, nella regione è andato in fumo fatturato per ben 10,138 miliardi di euro. La ripresa tuttavia è arrivata, e nelle dichiarazioni presentate al fisco nel 2016 (anno di imposta 2015) in Umbria si registra una crescita del fatturato totale di imprese e professionisti dello 0,6% (+188,9 milioni di euro). L’Umbria continua tuttavia ad allargare il divario con la media nazionale, divario già esistente prima della recessione ma che durante la recessione si è di molto allargato, perché. Nelle dichiarazioni presentate nel 2015 rispetto a quelle del 2015, a fronte di una crescita del fatturato dello 0,6% nella regione, in Italia l’incremento è stato dello 0,8%. La crescita dei fatturato, secondo i preconsuntivi, si è rafforzata nel 2016 e 2017, e sarà importante vedere questi dati, quando il Ministero li fornirà, per verificare i numeri e vedere se l’Umbria sta ancora perdendo terreno o se sta recuperando rispetto alla media nazionale.

Umbria malissimo durante la recessione anche per quanto riguarda il fatturato medio delle Partite Iva. Il calo umbro è stato oltre il doppio di quello medio nazionale (-19,8% contro -8,2%). Il divario tra fatturato medio in Umbria e in Italia è salito dal 26,5% al 33,2% (nelle dichiarazioni 2016 una Partita Iva presenta nella regione un fatturato medio inferiore di 260mila 600 euro rispetto aldato nazionale). La ripresa si fa sentire dal 2015, quando il fatturato medio è cresciuto in termini reali del 4,2% (in gran parte per la riduzione del numero delle Partite Iva, molto meno per la crescita del fatturato totale). Giuseppe Castellini, direttore del settore datajournalism di Mediacom 043: “Il crollo del fatturato di impresee professionisti durante la recessione in Umbria è stato drammatico, il doppio della media nazionale e in termini di fatturato complessivo e il 150% in più della media se si guarda al fatturato medio. Nella regione è andato in fumo quasi un quarto del fatturato pre crisi di imprese e professionisti, mentre in Italia è andato in fumo poco più di un decimo. Quello che preoccupa, poi, è che l’Umbria, pur essendo tornata a crescere, continua a perdere terreno rispetto alla media nazionale. Non deve invece preoccupare il calo delle Partite Iva, se questo significa avere imprese e professionisti attivi con più fatturato medio e quindi a maggiore produttività. Per verificare questo e vedere se l’Umbria stia ancora perdendo terreno o stia recuperando rispetto alla media nazionale, anche per quanto concerne il fatturato medio saranno cruciali i prossimi dati che ci fornirà il ministero delle Finanze”.

(Mediacom043, coordinato da Giuseppe Castellini)

Pronto il nuovo direttivo del Partito Democratico tuderte

 

Poche le novità nel nuovo direttivo del Partito Democratico riguardo ai soggetti che affiancheranno il segretario Andrea Vannini. I soggetti nominati già appaiono sulla scena politica da un po’ di tempo e molti erano in liste alle elezioni comunali di quest’anno.  Della vecchia guardia,se così possiamo definirla,rimane Catia Massetti, entrata in Consiglio Comunale nel 1994 senza ripescaggio….Rappresenta quella scuola politica proveniente dal PDS e poi DS. In pratica l’ultima presenza oggi nel Consiglio Comunale di Todi della storia del PCI tuderte. 

E’ quello un mondo che forse nemmeno i nuovi dirigenti del PD locale conoscono,ma che comunque ogni tanto dovrebbero ricordare perchè fa parte della storia di Todi. Non ne siamo mai stati “amici politici” nè tanto meno elettori,ma alcuni di essi meritano la giusta considerazione ed il giusto rispetto per la serietà amministrativa. E Catia Massetti è una di queste figure.

Andiamo allora  con l’elenco dell’esecutivo,abbastanza nutrito,sembra. Questi i nomi :  Massimiliano Gioffre: Coordinatore organizzazione; Chiara Pepi: Coordinatrice comunicazione;  Marco Battistini: tesoriere; Roberta Marchigiani: lavoro, sicurezza, legalità e centro storico; Giacomo Antonelli: portavoce Segreteria;  Elena Alcini: persona e famiglia, turismo, ascolto e partecipazione, infanzia; Lukino Marinelli: sport, associazioni sportive; Catia Massetti: diritti e pari opportunità; Claudio Bianchi: cultura, eventi e festa dell’unità;  Luana Caponi: infrastrutture, ambiente ed energia; Umberto Magni: bilancio, pubblica amministrazione; Simone Mattia Berrettoni: responsabile giovani democratici; Manuel Valentini: Capogruppo pd, istituzioni, associazioni; Francesco Maria Alvi: Presidente Unione comunale Todi.

 

UNO DEI POCHI DATI IN CRESCITA IN UMBRIA E’ IL LAVORO PRECARIO!CONTINUANO A CALARE INVECE I CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO! ANALISI DI MARIO BRAVI,PRESIDENTE IRES CGIL UMBRIA

 

L ‘aggiornamento a settembre dei dati dell’Osservatorio Nazionale sul Precariato dell’INPS conferma le valutazioni dell’IRES CGIL dell’Umbria. Continua a diminuire il lavoro a tempo indeterminato e dilaga il lavoro precario e povero. Potremmo dire che l’unico dato certamente in crescita in Umbria è proprio l’aumento del lavoro precario e senza diritti.

Vediamo i dati sull’Umbria relativi al periodo gennaio-settembre 2017. Assunzioni a tempo indeterminato 8.453, assunzioni a tempo determinato 45.282, stagionali 2.534, apprendistato 4.149 per un complesso di attivazioni pari a 60.418. Le cessazioni complessive sono state 50.773. Tenendo conto anche delle trasformazioni a tempo indeterminato da altri contratti il complesso dei nuovi rapporti a tempo indeterminato è pari a 12.111 unità, il 20,5% del totale, una percentuale più bassa della media nazionale che corrisponde al 23,7%. Inoltre, il saldo, sempre per quanto riguarda i tempi indeterminati, è negativo. Infatti, le cessazioni (13.433) sono superiori alle attivazioni sommate alle trasformazioni (12.111). Sappiamo che il numero dei contratti non corrisponde al numero delle persone che proprio per la estrema precarietà e durata temporale sono costretti ad attivate più contratti anche nell’arco di pochi mesi, non a caso in Umbria nel 2^ trimestre 2017 (dice l’ISTAT) l’occupazione complessiva è diminuita.

Questo dato relativo ai primi 9 mesi conferma l’allarme occupazione in Umbria e l’esigenza di ridare dignità e diritti al mondo del lavoro,soprattutto giovanile e non solo.

Finita la politica degli incentivi alle imprese crollano i tempi indeterminati, ma è evidente che non si può costruire il futuro dell’Umbria e del paese sul lavoro povero e precario.

È allarmante anche il fatto che nei primi 9 mesi dell’anno a livello nazionale il lavoro a chiamata è aumentato del 133%!

I dati dimostrano il completo fallimento del “Jobs act” che non ha raggiunto l’obiettivo propagandato di creare lavoro stabile e nel frattempo ha visto dilapidare 18 miliardi di risorse pubbliche.

Da questa consapevolezza occorre ripartire per cambiare profondamente le politiche del lavoro in Italia e in Umbria.

Perugia,li 24 novembre 2017                                         MARIO BRAVI

Presidente IRES CGIL Umbria

L’Italia che dà il buon esempio vive nel progetto “IoSonoUnaPersonaPerbene”

 

A Terni, presso un Salone Bazzani mai così gremito, è andata in scena la premiazione della seconda edizione di “IoSonoUnaPersonaPerbene”. L’ideatore, Sauro Pellerucci: «Il nostro futuro passa da storie normalmente straordinarie»

Undici persone. Profili diversi con due denominatori comuni: il bene collettivo e l’essersi ritrovati al PalaSì per una giornata di festa. Quello che emerge dalla cerimonia di premiazione di “IoSonoUnaPersonaPerbene” (ISUPP) è lo spaccato di un Paese che può, e deve, dare l’esempio.

Dalla ex manager impegnata in un progetto di recupero sociale, da giornalisti che si battono per i diritti dei più deboli, passando per volti noti dello sport che nell’altruismo hanno costruito la loro vittoria più bella. E poi, ancora, attivisti e volontari, imprenditori illuminati e semplici cittadini. Storie di donne e di uomini che hanno avuto l’opportunità di raccontarsi, di fare rete e di “contaminare” i presenti con le loro idee.

È così che sono stati premiati Luciana Delle Donne, Astutillo Malgioglio, Marco Bartoletti, Antonino Maria Mira, Andrea Caschetto, Giovanna Rossiello, Sergio Crocco, Bruno Pizzul, Roberto Mirabile, Vincenzo Ferrara e Santiago Maldonado (riconoscimento alla memoria). Chi non ha potuto partecipare direttamente, come l’ex telecronista Rai, ha raggiunto telefonicamente la platea per un saluto. Oppure, come nel caso di Andrea Caschetto e Marco Bartoletti, ha inviato un videomessaggio. Sempre in video sono apparsi due amici di ISUPP: Giampiero Ghidini, presidente della Onlus “il pesciolino rosso” e Don Roberto Berruti.

A consegnare i riconoscimenti è stato Sauro Pellerucci: «È sulle persone perbene, sulla maggioranza a volte troppo silenziosa, che si regge il nostro apparato sociale – ha spiegato il presidente di ISUPP – occorre dare voce a queste persone. Il nostro premio, la nostra attività, va esattamente in questa direzione».

Il saluto delle istituzioni è stato portato da Francesco De Rebotti, Presidente dell’ANCI dell’Umbria,che ha rilevato “l’importanza della partecipazione dei cittadini alla vita quotidiana della comunità,attraverso atti ed iniziative che meritano un grande plauso” In questo contesto,ha concluso, si inserisce il Premio ‘IoSonoUnaPersonaPerbene’