Approvato l’assestamento del bilancio 2017 e finanziate nuove spese d’investimento.

 

Il Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesi nella seduta del 29 novembre scorso ha approvato l’assestamento generale del bilancio di previsione 2017 assicurando il pareggio finanziario e gli equilibri di bilancio sia di parte corrente che in conto capitale.

Sono stati effettuati gli adeguamenti delle previsioni di entrata e degli stanziamenti di spesa che ogni anno si rendono necessari nel corso della gestione corrente e, soprattutto, si è riusciti anche quest’anno a destinare risorse proprie ad ulteriori investimenti.

Il fabbisogno per il rimborso dei capitali in passato presi in prestito dalle banche per investimenti ammontava, nell’anno 2017, a 196.329 euro  e allo stesso si è riusciti a far fronte in gran parte con introiti derivanti soprattutto dall’importante riconversione patrimoniale di un’area sportiva in Orvieto Scalo che per la sua destinazione produceva una rendita insignificante e che, dopo una storia ultradecennale di trattative, incontri e, da ultimo, anche di aste pubbliche deserte questo Ente è riuscito a cedere al Comune di Orvieto e anche da un maggior esproprio sempre in Orvieto e dall’aggiudicazione  di un piccolo lotto dell’asta annuale, per l’importo complessivo di 180.939 euro. La restante parte della rata 2017 di ammortamento dei mutui, per la somma di 15.390 euro, è stata finanziata mediante destinazione di pari quota dell’avanzo di amministrazione accertato a fine luglio scorso con l’approvazione del conto consuntivo 2016.

La conclusione dell’importante e appropriata operazione immobiliare con il Comune di Orvieto appena una settimana prima ha reso possibile, in sede di assestamento, destinare una parte di risorse dell’avanzo 2016, che in sostanza è il risparmio accertato nella gestione finanziaria dell’anno precedente, anche a nuove spese d’investimento necessarie e indifferibili.

Pertanto il Consiglio di Amministrazione ha destinato 12 mila euro dell’avanzo al finanziamento dei lavori di realizzazione della nuova camera mortuaria all’interno della Residenza protetta, per il necessario adeguamento della struttura socio-sanitaria alle prescrizioni vigenti in materia, stranamente non effettuato nel corso dei grandi lavori di adeguamento del 2008-2011.

Il Consiglio ha poi destinato 44 mila euro dell’avanzo al finanziamento dei lavori di rifacimento del piano stradale del viale alberato di accesso alla Residenza protetta, in quanto l’attuale piano viario risulta notevolmente deformato dalle radici dei pini laterali e con un intervento volto, per quanto possibile, ad evitare il ripetersi del fenomeno.

E’ stato inoltre aumentato fino a 2.000 euro lo stanziamento nel capitolo di bilancio, appositamente istituito nel 2015, per l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche utili a migliorare le condizioni e la qualità di vita degli anziani e inabili ospiti della Residenza Protetta mediante applicazione di un’altra quota di avanzo per l’importo di 1.900 euro.

 

Tali ultime applicazioni al bilancio dell’avanzo di amministrazione 2016 si aggiungono a quella già disposta a fine agosto scorso per l’importo di 12.800 euro destinati a finanziare il progetto definitivo-esecutivo di 2° stralcio della realizzazione di un sistema di videosorveglianza presso la Residenza protetta.

In conclusione la parte dell’avanzo di amministrazione, accertato a fine luglio scorso in 208.422 euro sull’esercizio precedente, che è stata applicata al bilancio di previsione 2017 risulta ammontare complessivamente ad oltre 86.000 euro e di questi è stato scelto di destinarne senza, appunto, ricorrere a nuovo indebitamento, quasi 71 mila ad investimenti sulla più grande struttura residenziale socio-sanitaria per anziani della città di Todi e della Media Valle del Tevere e tra le maggiori dell’Umbria.

Il Presidente Gentili

Festival della Famiglia, sesta edizione

 

L’assessore Alessia Marta, su delega del Sindaco Antonino Ruggiano ed in rappresentanza della intera Amministrazione Comunale di Todi, sta partecipando alla sesta edizione del Festival della Famiglia, in programma a Trento dal 27 novembre al 2 dicembre.

Durante il festival, troverà spazio specifico il tema della “rete territoriale”.

Tra gli altri appuntamenti, infatti, uno specifico evento è stato dedicato alla presentazione ufficiale del primo Network nazionale dei Comuni amici della famiglia.

Hanno partecipato oltre 130 comuni italiani e 5 comuni europei da Portogallo, Spagna, Polonia, Germania e Ungheria.

La regia del Network è in mano a tre attori principali: l’Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento, il comune di Alghero e l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose.

Obiettivo dell’accordo sarà, in una prima fase, riorientare e sensibilizzare le amministrazioni comunali nazionali ed europee alle politiche di benessere familiare e, parallelamente, avvicinare le stesse all’acquisizione della certificazione “Comune amico della famiglia”, tramite l’adesione al Network.

La scelta dei membri costituendi il Network è ricaduta sulla Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento, che si occuperà operativamente di coadiuvare i Comuni interessati nel processo di acquisizione dello standard “Comune Amico della famiglia”, vista la consolidata esperienza di settore, mentre l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose si occuperà della promozione sul territorio nazionale del progetto e di sensibilizzare nuove amministrazioni comunali ad aderire al Network.

Il comune di Alghero, infine, farà da capofila all’iniziativa in quanto primo comune italiano ad aver acquisito il marchio “Comune Amico della famiglia”.

Il Network è stato ufficialmente presentato giovedì 30 novembre, ore 14.30, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Trento (via Belenzani n. 20).

Presenti i tre soggetti promotori del progetto e i rappresentanti dei Comuni nazionali che hanno presentato domanda di adesione al Network: Feltre, Cerete (BG), Rovetta (BG), Songavazzo (BG), Onore (BG), Fino Del Monte (BG); e che hanno manifestato interesse ad aderire: Albignasego (PD), Perugia, Reggio Calabria (che rappresenta la Città Metropolitana di 96 comuni), Ferrara, Tricesimo, Sassari, Piacenza, Todi (PG), S. Martino Siccomario (PV), Bergamo, Olmedo (SS), Este (PD), Decimo Putzu (CA), Nuoro (con 20 comuni dell’Unione dei comuni). A questi si aggiungono i primi 5 comuni europei che intendono aderire al Network e sono di nazionalità: portoghese, spagnolo, polacco, tedesco e ungherese.

L’obiettivo non è quello di incentivare le forme esistenzialistiche di Welfare a cui siamo abituati negli ultimi tempi, ma a sostenere la Famiglia in termini di benessere come comunità educante, vera promotrice dello sviluppo sociale ed economico.

“Si apre per Todi un nuovo corso della politica, la cui attenzione viene concentrata sulla famiglia come tema trasversale a tutti gli assessorati e di coinvolgimento di soggetti privati, che come dimostrano i dati dei Comuni Family Friendly hanno effetti a caduta positiva sulla vita economica e sociale di tutta la comunità.”

                                                                     L’Amministrazione Comunale

CNA: LE IMPRESE DEL TERREMOTO AD “ARTIGIANO IN FIERA” DI MILANO

 

Ci saranno anche le imprese delle zone umbre colpite dal sisma dello scorso anno all’edizione 2017 dell’Artigiano in Fiera, storica mostra mercato internazionale per la promozione delle produzioni artigiane e tipiche dei territori, che apre i battenti questa mattina (2 dicembre, ndr) a Milano Rho.

All’interno del villaggio Umbria, che nei suoi 900 metri quadri ospita il meglio delle produzioni artigianali e dell’offerta turistica della regione, saranno ancora le aziende di Norcia e della Valnerina che non si arrende le protagoniste morali della manifestazione. E, protagonista tra i protagonisti, ci sarà anche una piccola e giovanissima impresa: giovanissima non solo perché nata da poco, ma perché a costituirla sono stati quattro ragazzi di Castelluccio di Norcia che hanno un’età compresa tra i 14 e i 21 anni. «Perduta Nursia», questo il nome scelto per la loro avventura imprenditoriale, nasce dalla volontà caparbia di questi ragazzi di ripartire da un territorio ferito per valorizzarne tutta la ricchezza e le potenzialità. A cominciare dai fiori, dalle erbe e dai cereali con cui hanno dato vita a profumatori d’ambiente e a una linea di prodotti per la cura della persona. Un percorso appena iniziato ma con tante idee per farlo crescere e consolidare. Nel loro cammino questi ragazzi hanno trovato anche il sostegno di Cna Umbria, che da anni cura l’organizzazione del padiglione riservato al cuore verde d’Italia e che ha fortemente voluto la loro presenza alla manifestazione fieristica.

“Invitiamo i visitatori a venire a scoprire queste imprese coraggiose e quanto di meglio produce e può offrire ai turisti una regione come l’Umbria – si legge in una nota della Cna – con le sue tante tipicità agroalimentari, le sue eccellenze artigianali, le sue bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali, le sue strutture ricettive.”

Accanto agli stand delle imprese, grazie ai GAL dell’Umbria ed ATI 3, ci saranno ampi spazi dedicati all’offerta turistica della regione, che all’indomani delle scosse ha visto radicalmente diminuire i flussi di visitatori, non solo nelle aree colpite dal terremoto, ma in tutto il territorio regionale. Un fenomeno che, per fortuna, è finalmente in controtendenza

“L’Umbria è una bella addormentata che presto subirà un brutto risveglio”,precisa Franco Zaffini Segretario Regionale di Fratelli d’Italia

 

Si terrà sabato 2 e domenica 3 dicembre a Trieste il congresso nazionale di Fratelli d’Italia.In un periodo oramai pre-elettorale abbiamo pensato di intervistare il Segreaario Regionale Franco Zaffini per comprendere anche il vento che tira nella ipotizzata coalizione di centrodestra.

 – Le elezioni nazionali sono imminenti.Come verrà preparata la campagna elettorale di FdI in Umbria?

” Bah …noi siamo un bel gruppo, un giusto mix di novità ed esperienza, una buona capillarità di referenti sul territorio per cui, molto semplicemente, ci prepariamo alla prossima tornata elettorale, come sempre, allertando tutti e confidando sulla “bontà” del nostro messaggio. La legge elettorale poi prevede i collegi uninominali con candidature di coalizione per cui il Partito affiancherà e sosterrà tutti i candidati a cominciare da quelli di FDI. “

– Le differenti indagini economiche e sociali mostrano un Umbria in costante arretramento.Possiamo dire ad oggi che è la regione più esposta ai drammi della crisi che investe ormai l’Italia da anni. Quali secondo Lei le motivazioni?

” L’Umbria è una “bella addormentata” che, presto, subirà un brutto risveglio. I dati economici e sociali sono tutti in costante peggioramento, dal PIL alla DENATALITÀ, e raccontano una gran brutta storia. Le cause: una democrazia bloccata dalla mancata alternanza, un PD concentrato sul suo ombelico, una maggioranza che si tiene insieme solo con la “paura di rompere”, una gestione dell’oggi senza alcuna “visione”. Prendiamo ad esempio la cronica denatalità che ci affligge da anni e ci pone in testa alle regioni italiane, come certificato dall’ISTAT proprio in questi giorni. Ogni anno perdiamo migliaia di nati, nel 2000 appena eletto per la prima volta, proposi un “sussidio alla maternità” ben strutturato fino al terzo anno di vita, bocciato; nel 2010 e nel 2015 replicai la proposta aggiustandola alle nuove drammatiche notizie statistiche: stesso esito. Non c’è niente da fare sono sordi e ciechi, con tutto il rispetto per chi lo è veramente.”

– Parliamo ora dei rapporti con gli altri componenti del centrodestra in Umbria.Quali i punti di contatto operativi e quali invece le differenziazioni ?

I rapporti di coalizione in UMBRIA rispecchiano, con alti e bassi, quelli nazionali:  parenti serpenti! No scherzo…. semmai una sana concorrenza e una competizione a crescere però per linee esterne cioè recuperando astensionismo e voto in uscita dalla sinistra: su quest’ultima realtà FDI è particolarmente brava! Le prossime politiche saranno un bel banco di prova in bilico tra giuste aspirazioni e vecchi velleitarismi, eresia e follia consueto mix esplosivo del nostro mondo. Vedremo.” 

–  Lei è il Segretario Regionale di Fratelli d’Italia. Si candiderà alle elezioni politiche del 2018 ?

“Sono il segretario regionale e quindi sono a disposizione del mio Partito e della mia coalizione. So di poter ben rappresentare la mia terra e i suoi enormi problemi, qualora fossi candidato. Chi decidesse di votarmi sa perfettamente che può contare su di me, conosce la mia storia e il mio numero di cellulare. Ma questo oggi è davvero prematuro! “

Cae Nestlé: sempre più Europa e meno Italia

 

Nei giorni 27 e 28 si è tenuta la riunione del Cae Nestle in Losanna (Svizzera) con all’ordine del giorno la vertenza Froneri, la riorganizzazione della Nestle Zona Europa, il progetto Nbe, la vertenza Galderma (mercato Francia).

I punti di diretto interesse per il mercato Nestle Italia hanno riguardato il progetto Nbe e la riorganizzazione della Zona Europa,

Il progetto Nbe prevede una razionalizzazione dei servizi condivisi all’interno della Zona Europa che mira all’individuazione di sedi centralizzate in alcuni paesi europei, dove far convergere appunto tali servizi. Le conseguenze sono lampanti dal punto di vista occupazionale e gestionale, le “ondate” di cambiamento investiranno le varie sedi periferiche creando opportunità, ma al contempo serie e reali difficoltà per le lavoratrici e i lavoratori del settore. Per l’Italia ancora, come è stato ribadito al Coordinamento nazionale ultimo scorso, sono in atto le verifiche e quindi l’“ondata” ancora non è arrivata, ma di certo non è stata scongiurata.

Rispetto alla riorganizzazione della Nestlé Zona Emena, il progetto “Emena “2020” consiste in una definizione di competenze e responsabilità per le varie divisioni, tra cui il Confectionery, non più periferiche – e quindi mercato per mercato, paese per paese – ma trasversali, con l’individuazione di Business Manager, capi divisione europei che avranno responsabilità per tutti i mercati dove insistono le divisioni di competenza (in poche parole non più un responsabile per paese).

Sulla vertenza Froneri durante la riunione con i rappresentanti della Nestlé abbiamo richiamato la multinazionale alla responsabilità sociale verso le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento di Parma, che sono stati inseriti nella procedura di licenziamento collettivo con la chiusura dell’intero sito.

Un comportamento da parte di Froneri lesivo di ogni minima forma di rispetto verso i lavoratori e verso lo stesso tavolo negoziale. Con protervia l’azienda mostra chiusura anche alla richiesta minima di accedere agli ammortizzatori sociali, che garantirebbero nell’immediato una copertura per 120 famiglie.

Gli eventi che stanno caratterizzando la vertenza Froneri Parma, simili se non peggio a quello che accade in paesi come la Germania e altri ancora, hanno ripercussioni sui consumatori dei prodotti che comunque sono a marchio Nestle. Per questo abbiamo chiesto con forza un impegno preciso – anche perché Nestlé è azionista al 50% della joint venture – ad attivarsi nei loro confronti, per ricomporre vere e costruttive relazioni industriali.

Di certo ci aspettiamo che venerdì nella riunione dei sindacati europei e mondiali coi vertici della Froneri che si terra ad Amsterdam dei segnali in questo senso giungano per l’occasione.

In merito alla vertenza Perugina, nell’intervento del delegato Turcheria è stata messo l’accento su alcuni temi riguardanti la fabbrica e il suo quotidiano rispetto alla vertenza in atto. L’alta tensione tra i lavoratori, la complessità di una vicenda che non trova percorsi positivi nei tavoli di trattativa, perché qualcuno mira a svuotare ogni proposta sindacale finalizzata alla salvaguardia dei posti di lavoro. Come la richiesta di formazione che abbiamo più volto avanzato, finalizzata alla valorizzazione delle competenze e alla riqualificazione del personale all’interno della fabbrica.

Turcheria ha poi posto l’accento sul clima di paura e di insicurezza tra i lavoratori che lede la loro dignità e in alcuni rischia di cancellare d’un colpo una storia personale fatta di oltre 30 anni di lavoro in quella fabbrica

Ancora sulla vicenda Perugina, ma più in generale sul confectionery nulla di nuovo sul riassetto europeo che era stato anticipato nella riunione di giugno: ci stanno lavorando, ma di certo le difficoltà del settore cioccolato, confermate anche nelle slides presentate sulla penultima trimestrale del 2017, ci fanno pensare ad un ritardo voluto, dato da un mercato difficile, altamente competitivo, che rimette in gioco il certo per l’incerto nel volgere di pochi mesi.

Abbiamo tempo fino a giugno, sembra tanto, ma non lo è. È necessario ricomporre tutti pezzi, dall’Europa in giù. La nomina di manger capi divisione a livello europeo, tra cui quello del confectionery può essere letta in vari modi, di certo allontana dall’Italia il luogo delle decisioni, si entra sempre più nel Risiko europeo delle scelte e delle strategie commerciali e produttive.

Solo attraverso un rafforzamento del sito e del valore dei nostri marchi, così come stabilito nell’accordo del 2016 forse avremo una chance in più per navigare nel mare magnum del mondo Nestlé.

 

Michele Greco, segretario generale Flai Cgil Umbria

ANDREA NULLI, (CASAPOUND) : OGNI MESE RACCOLTA ALIMENTARE PER LE FAMIGLIE ITALIANE IN DIFFICOLTÀ.

Parte il progetto della “raccolta alimentare” che verrà distribuita gratuitamente alle famiglie italiane colpite dalla crisi.
“Con questa iniziativa – spiega Andrea Nulli, capogruppo di CasaPound Italia – vogliamo offrire un aiuto concreto e costante alle famiglie e denunciare il costo della vita  che sta diventando insostenibile. Una crisi economica che continua a colpire duramente l’Italia e anche la nostra regione”.
“Ultimamente abbiamo assistito ad interrogazioni parlamentari che accusano il nostro Movimento di voto di scambio tramite le raccolte alimentari. A Todi come nel resto d’Italia svolgiamo queste attività da anni, elezioni o no. Queste accuse ci danno ancora più energia e forza per andare più avanti ancora, convinti di essere l’unico Movimento politico a sostenere ed aiutare concretamente il nostro popolo, senza prendere finanziamenti pubblici, ma solo autofinanziandoci e con le nostre forze”.
“Ci troverai nei punti di raccolta il primo sabato di ogni mese, a partire da questo sabato 2 dicembre. Cercheremo con l’aiuto dei cittadini di raccogliere soprattutto generi di prima necessità come pasta, zucchero, sale, farina, alimenti in scatola e a lunga conservazione”.

Giovani Imprenditori Confindustria Umbria in assemblea, ospite Vittorio Malingri, navigatore e progettista italiano Venerdì 1°dicembre 2017 Sala Apollo, Corso Cavour, 9 – Foligno

 

Sarà Vittorio Malingri, navigatore e progettista, l’ospite dell’Assemblea annuale del gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria in programma venerdì 1° dicembre nella Sala Apollo in Corso Cavour, 9 a Foligno.

L’assemblea si svilupperà in due momenti: una parte privata, che quest’anno non prevede attività elettive, durante la quale saranno illustrate le attività del Gruppo e soprattutto i progetti per il prossimo anno, cui seguirà una parte pubblica che vedrà la partecipazione di Vittorio Malingri.

Classe 1961, Malingri, figlio di Franco, vulcanico progettista e nipote di Doi, apripista italiano della moderna vela oceanica, racconterà i successi ottenuti dal Team Malingri nel campo dei record velici. “Abbiamo pensato che la figura poliedrica di Malingri – ha sottolineato Ilaria Caporali, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria – e le sue coraggiose imprese potessero rappresentare per noi una fonte di ispirazione. Anche gli imprenditori infatti, sono chiamati a scelte che richiedono lo stesso coraggio e la stessa intraprendenza delle sfide condotte da Malingri”.

La parte pubblica dell’assemblea avrà inizio alle 18.30 e sarà chiusa dall’intervento del presidente di Confindustria Antonio Alunni. La serata si concluderà con la tradizionale cena di natale all’Auditorium Santa Caterina di Foligno.

A Todi il fascino degli ‘Amori Regalati’. Incontro con l’autore Olimpio Talarico.

 

Col fascino dei suoi ‘Amori regalati’ sarà ospite della città di Todi Olimpio Talarico che venerdì 1 dicembre presenterà il suo romanzo, alle 17.30 nella Sala Giunta del Comune tuderte. Un momento per tutti gli amanti della lettura e per chi non rinuncia all’emozione dell’incontro con l’autore. Un’occasione per soffermarsi sul fascino e sul valore delle realtà locali con le loro dimensioni umane e la loro ricchezza di risorse contenute nella storia, nella cultura e nelle tradizioni. Come Todi, gioiello incastonato nei colli umbri, così Caccuri, splendida e suggestiva gemma della Sila calabrese, da cui prende le mosse la narrazione di Talarico. Realtà che nacondono fra i loro più intimi e fecondi segreti la capacità di guardare al mondo con la passione che sgorga dal legame con la propria terra. Ad accogliere l’autore con qualche rapida pennellata su Todi e su Caccuri, il professor Manfredo Retti e la maestra Nunzia De Rose, poi sarà Olimpio Talarico che, in ‘tour’ per la promozione del suo libro, proporrà alcuni spunti per la lettura di un’opera che sta avendo un bel successo. Nato a Crotone e vissuto a Caccuri, il romanziere vi è rimasto fino al 1994, quando si è trasferito a Bergamo dove attualmente vive e insegna materie letterarie. Già finalista del ‘Premio Tropea’ col suo primo romanzo ‘Il due di bastoni e del ‘Premio Kriterion’ con ‘L’assenza che volevo’, sua seconda opera. Dopo la pubblicazione di ‘Racconti fra Nord e Sud’ ha conquistato la giuria del prestigioso ‘Premio Carven’ che l’ha riconosciuto vincitore.

E’ emersa, nella riunione dell’AURI di questa mattina, con tutta la sua gravità la emergenza del sistema dei rifiuti in Umbria

 

A Foligno, nella locale sede dell’AURI, si è tenuta questa mattina una animata riunione, avente all’Ordine del Giorno la approvazione dell’assestamento del bilancio e la proposta dello stesso AURI, in relazione all’adeguamento dei costi da sostenere, per l’anno 2017, sulla base delle richieste formulate dal Consorzio GEST, che gestisce il servizio dal lontano 2009.

In questa sede, sono emersi drammaticamente i problemi che la nostra regione si porta dietro da anni, primo fra tutti la assoluta mancanza di autosufficienza nella gestione del ciclo dei rifiuti.

D’altro canto, la Regione Umbria, fino ad oggi, non è stata in grado di dare risposte chiare al problema dello smaltimento di rifiuti, ci troviamo ancora una volta nella condizione di dover gestire un’emergenza che viene definita sempre allo stesso modo: chiedere più soldi ai contribuenti.

Viviamo in una Regione in cui le discariche sono pressoché completamente esaurite, ci vantiamo di non avere inceneritori, la possibilità di avere impianti per la produzione CSS, ipotizzata nel 2014, è rimasta lettera morta e, pertanto, l’unica possibilità che abbiamo è portare i nostri rifiuti in altre Regioni, con enormi costi di trasporto che ricadono, inesorabilmente, sui cittadini che dovranno farsi carico di un aumento delle tariffe.

Il Comune di Todi non intende rimanere in silenzio dinanzi a questa situazione.

I cittadini non possono continuare a pagare per le inefficienze e l’incapacità di un sistema che, a tutti i livelli istituzionali, non è stato (e non è ancora) in grado di prendere decisioni.

Ci troviamo dinanzi all’assurdo di dover pagare ingenti somme per portare i nostri rifiuti in altre Regioni che, avendo già attuato politiche lungimiranti, saranno in grado di trattarli e trarne ricchezza; pagheremo, quindi, per conferire una “merce” che costituisce un guadagno per chi la riceve.

Oltre il danno anche la beffa.

Forza Italia si schiera a fianco del Sindaco Ruggiano chiedendo che i maggiori costi, dovuti esclusivamente ad un’incapacità amministrativa, non ricadano sui cittadini fin troppo vessati.

Torniamo, inoltre, a sollecitare con forza la Giunta Regionale di prendersi carico di un problema che è assolutamente urgente e chiediamo che venga accantonata ogni possibilità di ampliamento delle discariche attualmente presenti sul territorio, ipotizzando invece, immediati investimenti volti alla costruzione di impianti per la produzione di CSS da utilizzare in impianti industriali della Regione in luogo dei combustibili fossili.

I CSS, infatti, sono i rifiuti che, al termine del ciclo di raccolta differenziata, non possono essere recuperati; nei Paesi del Nord Europa tale materiale è largamente utilizzato dai cementifici al posto dei combustibili derivati dal petrolio, in quanto tale soluzione aumenta il loro bilancio energetico senza alcuna conseguenza negativa sul fronte delle emissioni.

La vera scommessa, quindi, è trasformare un problema in un’opportunità, un rifiuto non riciclabile in energia; continuare a risolvere il problema chiedendo sempre maggiori sacrifici ai cittadini a fronte di un servizio sempre più scadente non può più essere tollerato.

 

Cisl, delegati di Toscana e Umbria in assemblea insieme venerdì ad Arezzo

 

Una grande assemblea con i delegati e i dirigenti Cisl della Toscana e dell’Umbria, per spiegare la valutazione positiva della Cisl ai risultati della trattativa sulla previdenza con il Governo, che ha portato a disegnare un percorso di modifiche significative alla legge Fornero, con lo stanziamento di 300 milioni nella legge di bilancio.

E’ l’appuntamento in programma Venerdì prossimo, 1 Dicembre, ad Arezzo. L’incontro si svolgerà a partire dalle 9,30 al Teatro Tenda di viale Amendola e vedrà la partecipazione di delegati provenienti dalle due regioni, dei Segretari generali della Cisl Toscana, Riccardo Cerza e della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra e dei Segretari confederali della Cisl nazionale Gianluigi Petteni e Piero Ragazzini.

Assemblee come quella di Arezzo sono in corso in questi giorni in tutta Italia, con lo scopo di informare giovani, lavoratori e pensionati, sui contenuti dell’intesa con il Governo, anche attraverso un volantino che la Cisl ha predisposto sui cambiamenti ottenuti con la trattativa sulle pensioni, presenti e future (in allegato).

“La Fornero non l’abbiamo certo voluta noi” dice il Segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza. “Ma grazie al nostro impegno sarà meno iniqua, perché non tutti i lavori sono uguali. Segnalo due risultati su tutti: l’allargamento del numero dei lavori gravosi a cui non si applicherà l’allungamento dell’età della pensione e il cambiamento in meglio del sistema di calcolo dell’aspettativa di vita che riguarderà tutti. Con il Governo che sta concludendo il suo mandato abbiamo ottenuto questo. Con il prossimo, di qualunque colore sia, la grande battaglia sarà per costruire pensioni dignitose per i giovani di oggi. E’ curioso – conclude Cerza – che alcuni di quelli che hanno approvato la legge Fornero in Parlamento, oggi accusino noi di non aver fatto abbastanza per modificarla. La Cisl è un sindacato al 100% e, passo dopo passo, punta a costruire equità, giustizia e diritti.”

“L’intesa raggiunta con il Governo – dice il Segretario generale della Cisl Umbria, Ulderico Sbarra – deve essere letta come il frutto di una complessa trattativa sindacale e sarebbe ingiusto caricarla di aspettative e strumentalizzazioni politiche, piuttosto deve essere considerata come una fase positiva di un percorso sul tema della previdenza, che dovrà continuare con il prossimo Governo e il prossimo Parlamento. Un percorso che ci vedrà ancora impegnati per migliorare alcuni aspetti rimasti aperti dalla Piattaforma unitaria, in particolare per ciò che riguarda la garanzia di una pensione dignitosa per i giovani, il riconoscimento del lavoro di cura per le donne, la diffusione dei fondi pensione contrattuali.”

“Per il resto – continua Sbarra – rimane aperta la stagione delle riforme che dovrà impegnare Governo e sindacati, oltre che sulla previdenza, anche sul tema di un welfare rinnovato e sostenibile. C’è poi la riforma del fisco dalla quale passa la vera lotta alle disuguaglianze crescenti nel Paese, argomento su cui la Cisl ha presentato una proposta di legge popolare. Dovremo quindi lavorare per realizzare una nuova stagione della contrattazione e condividere rinnovati modelli e patti sociali. Ciò che serve è un impegno concreto, appassionato e responsabile, mentre ciò che va evitato è la demagogia e la strumentalizzazione politica di temi quali la previdenza, che sono vitali per i lavoratori e che dovrebbero essere per questo trattati con la dovuta sensibilità e concretezza.”