E’ emersa, nella riunione dell’AURI di questa mattina, con tutta la sua gravità la emergenza del sistema dei rifiuti in Umbria

 

A Foligno, nella locale sede dell’AURI, si è tenuta questa mattina una animata riunione, avente all’Ordine del Giorno la approvazione dell’assestamento del bilancio e la proposta dello stesso AURI, in relazione all’adeguamento dei costi da sostenere, per l’anno 2017, sulla base delle richieste formulate dal Consorzio GEST, che gestisce il servizio dal lontano 2009.

In questa sede, sono emersi drammaticamente i problemi che la nostra regione si porta dietro da anni, primo fra tutti la assoluta mancanza di autosufficienza nella gestione del ciclo dei rifiuti.

D’altro canto, la Regione Umbria, fino ad oggi, non è stata in grado di dare risposte chiare al problema dello smaltimento di rifiuti, ci troviamo ancora una volta nella condizione di dover gestire un’emergenza che viene definita sempre allo stesso modo: chiedere più soldi ai contribuenti.

Viviamo in una Regione in cui le discariche sono pressoché completamente esaurite, ci vantiamo di non avere inceneritori, la possibilità di avere impianti per la produzione CSS, ipotizzata nel 2014, è rimasta lettera morta e, pertanto, l’unica possibilità che abbiamo è portare i nostri rifiuti in altre Regioni, con enormi costi di trasporto che ricadono, inesorabilmente, sui cittadini che dovranno farsi carico di un aumento delle tariffe.

Il Comune di Todi non intende rimanere in silenzio dinanzi a questa situazione.

I cittadini non possono continuare a pagare per le inefficienze e l’incapacità di un sistema che, a tutti i livelli istituzionali, non è stato (e non è ancora) in grado di prendere decisioni.

Ci troviamo dinanzi all’assurdo di dover pagare ingenti somme per portare i nostri rifiuti in altre Regioni che, avendo già attuato politiche lungimiranti, saranno in grado di trattarli e trarne ricchezza; pagheremo, quindi, per conferire una “merce” che costituisce un guadagno per chi la riceve.

Oltre il danno anche la beffa.

Forza Italia si schiera a fianco del Sindaco Ruggiano chiedendo che i maggiori costi, dovuti esclusivamente ad un’incapacità amministrativa, non ricadano sui cittadini fin troppo vessati.

Torniamo, inoltre, a sollecitare con forza la Giunta Regionale di prendersi carico di un problema che è assolutamente urgente e chiediamo che venga accantonata ogni possibilità di ampliamento delle discariche attualmente presenti sul territorio, ipotizzando invece, immediati investimenti volti alla costruzione di impianti per la produzione di CSS da utilizzare in impianti industriali della Regione in luogo dei combustibili fossili.

I CSS, infatti, sono i rifiuti che, al termine del ciclo di raccolta differenziata, non possono essere recuperati; nei Paesi del Nord Europa tale materiale è largamente utilizzato dai cementifici al posto dei combustibili derivati dal petrolio, in quanto tale soluzione aumenta il loro bilancio energetico senza alcuna conseguenza negativa sul fronte delle emissioni.

La vera scommessa, quindi, è trasformare un problema in un’opportunità, un rifiuto non riciclabile in energia; continuare a risolvere il problema chiedendo sempre maggiori sacrifici ai cittadini a fronte di un servizio sempre più scadente non può più essere tollerato.