Popolo della Famiglia: “Niente lavoro, niente bonus maternità. Sembra una delibera del Partito democratico”

“…La Giunta regionale umbra erogherà 1200 € alle neo mamme “

 

«Non riusciamo ad accogliere con soddisfazione questa pur piccola iniziativa in favore delle politiche familiari che assegnerà un contributo regionale in denaro alle neo mamme. Una iniziativa, quella annunciata dalla Presidente Tesei, che dopo le firme e controfirme su patti e manifesti su vita e famiglia, avremmo voluto giudicare in modo diverso», ha dichiarato Saimir Zmali coordinatore regionale del Popolo della Famiglia.

«Sono passati quasi 3 anni dalla proposta di modifica della LR n°11/2015 (Testo unico sanità e servizi sociali) con cui l’Assemblea Regionale avrebbe dovuto mettere in campo quel pacchetto famiglia per far fronte ad una crisi demografica che, in Umbria, mostra dati ancora più allarmanti. Una proposta però che sembra destinata a rimanere nel cassetto e da rispolverare, forse, a fine legislatura prima delle prossime elezioni».

«Premiare solo le donne che lavorano è una soluzione contro la natura stessa della maternità e quindi irrispettosa delle donne, soprattutto di quelle che non ce la fanno a conciliare lavoro e maternità, scegliendo di accudire i figli. Per questo dal 2020, come Popolo della Famiglia, avanzammo la proposta di un reddito di maternità regionale, una soluzione strutturale che non avrebbe dimenticato di premiare e riconoscere il valore stesso della maternità», ha concluso Zmali auspicando modifiche sostanziali alla neo-proposta della Regione Umbria con la consapevolezza che i ritmi ed i tempi del mondo del lavoro di oggi sono spesso incompatibili con i tempi della maternità dei primi anni di vita dei bambini.

 

Todi, avvisi TARI: rimborso per il 37% dei cittadini

“…Dei 4.918 avvisi a saldo, il 54% sono di somme fino ai 100 euro, mentre solo il 9% sono di importi superiori ai 100 euro…”

In arrivo in questi giorni nelle case dei residenti e delle aziende di Todi gli avvisi per il saldo della TARI, la tassa sui rifiuti, riferiti al 2022, anno durante il quale cittadini e imprese erano state chiamate a pagare un acconto, rispettivamente, del 90% e del 70% rispetto a quanto versato nell’annualità precedente. 8.272 le comunicazioni inviate, di cui 424 oggetto di ricalcolo per variazioni dei dati dell’utenza; tra i restanti 7.848 avvisi vi è la gradita sorpresa per 2.930 utenti (37,3%) che non hanno non solo alcun saldo da versare ma addirittura un credito. “Gli importi verranno scalati sull’importo dovuto per il 2023 – comunicano dagli uffici competenti – a meno che nel frattempo non sia stata cessata l’utenza, ad esempio per trasferimento, nel qual caso si avrà diritto al rimborso in denaro”.
Nello specifico a livello di utenze domestiche, sono 8 coloro ai quali è stato riconosciuto un credito superiore a 500 euro, 11 sopra a 400, 25  sopra a 300, 71 sopra a 200 e 459 sopra i 100 euro. Risultano poi quasi 700 le famiglie con un rimborso compreso tra i 50 e i 100 euro, con altri 1.600 beneficiari di un rimborso sopra sotto i 50 euro. Nel complesso, in percentuale il 54% vanta crediti fino a 100 euro e il 7% oltre i 100 euro.
Dei 4.918 avvisi contenenti la richiesta di un saldo, il 54% prevedono somme fino ai 100 euro, mentre solo il 9% sono di importi superiori ai 100 euro. Ancora più in dettaglio, 559 devono pagare fino a un massimo di 10 euro, 668 da 10 a 20 euro, 756 da 20 a 30 euro, 649 fino da 30 a 40 euro, 581 fino da 40 a 50 euro, 415 da 50 a 60 euro, 296 fino da 60 a 70 euro, 140 da 70 a 80 euro, 116 da 80 a 90 euro, circa 500 oltre i 100 euro.
“Si tratta di una situazione che ha pochi riscontri in ambito regionale e nessuno a livello storico comunale – sottolinea l’assessore all’ambiente Elena Baglioni – con un risultato tanto più significativo se si tiene conto del balzo dell’inflazione e, soprattutto, del venir meno nel 2022 dei contributi dello Stato degli anni precedenti nell’ambito dell’emergenza Covid”.
Nel frattempo il Comune di Todi, per il secondo anno consecutivo, è stato premiato da Legambiente Umbria come “comune riciclone 2022”, un riconoscimento legato alla precentuale di raccolta differenziata raggiunta nell’anno precedente, pari al 74,3%, un dato ulteriormente migliorato nel 2022, quanto il dato, in attesa di validazione definitiva, ha toccato il 75,64%.

A ritirare il premio, nella cerimonia svoltasi a Spoleto, l’assessore comunale Elena Baglioni, che ha sottolineato come si tratti di un risultato di “squadra” che premi tutti i soggetti coinvolti, a partire ovviamente dai cittadini, primi protagonisti dell’ottimo andamento della raccolta differenziata.
Nell’occasione, oltre a confermare l’impegno nell’attività di sensibilizzazione e di miglioramento della qualità del servizio, l’assessore ha sottolineato come, oltre ai vantaggi da un punto di vista ambientale e di sostenibilità, il Comune di Todi sia tra i primi a poter avviare una politica di progressiva riduzione delle tariffe.

Todi, bilancio 2023 pronto al varo del Consiglio

La Giunta comunale ha adottato nell’ultima riunione il bilancio di previsione 2023, documento che verrà portato per iniziativa del Sindaco alla partecipazione della conferenza dei capigruppo consiliari, al fine della presentazione di eventuali emendamenti anche da parte delle forze di minoranza. L’obiettivo è di arrivare all’approvazione del bilancio in Consiglio comunale entro la fine di febbraio, nonostante il termine ultimo fissato dalla legge indichi come scadenza il 30 aprile.
L’Amministrazione comunale ha caratterizzato il bilancio puntando sulla invarianza di imposte e tariffe: confermate per l’IMU le aliquote e le detrazioni dell’anno precedente; confermate anche le agevolazioni per la TARI; ferme anche le aliquote differenziate e progressive dell’addizionale IRPEF, con soglia di esenzione per i redditi inferiori agli 11 mila euro; nessun aumento neppure per Tosap, Cosap e imposta sulla pubblicità e affissioni. Invariata anche l’imposta di soggiorno, il cui gettito è destinato per metà alla pulizia della città e per il restante al piano di marketing.
Le entrate in conto capitale destinate agli investimenti assommano a 25 milioni e 272 mila euro per il 2023, a 8 milioni per il 2024 e a 4 milioni e 189 mila euro per il 2025. Con specifico riferimento ai fondi del PNRR sono iscritti 8 milioni e 795 mila euro per il 2023 e 2 milioni e 845 mila per il 2024. Significativa la quota di contributi regionali, quasi 11,5 milioni per il solo 2023, e ministeriali, pari a 1 milione e 158 mila euro.
“In totale – tiene a sottolineare il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – nel 2023 sono previsti investimenti per 30 milioni di euro, un importo che non ha precedenti nella storia della città e che ci permetterà di dare soluzione a problemi atavici, a partire da quello dei parcheggi e della mobilità”.
L’Amministrazione prevede di proseguire nell’azione di recupero dell’evasione tributaria in misura di oltre 1 milione di euro all’anno. Il mutuo assunto per l’ascensore da Porta Orvietana, essendo stato lo stesso interamente coperto da finanziamenti regionali, viene destinato alla realizzazione del nuovo plesso scolastico di Collevalenza, quale quota di co-finanziamento dell’ente.
“Ritengo che la gestione economico-finanziaria del Comune – commenta l’assessore al bilancio Elena Baglioni – sia da ritenersi equilibrata e orientata a sostenere lo sviluppo di Todi . Nonostante gli aumenti che gravano sull’ente, a partire dai costi energetici, siamo riusciti ad evitare aumenti di tariffe, imposte e servizi, un risultato“.

“Comunicato stampa Partito Democratico – CivicixTodi- Todi Civica – Sinistra per Todi

“…”NON ACCETTIAMO LEZIONI DA CHI GOVERNA A SUON DI ACCORDICCHI E RICATTI DEGNI DELLA PEGGIOR VECCHIA POLITICA. I CONSIGLIERI DI “PER TODI” HANNO SCELTO LA LEGALITA’ E LA TRASPARENZA “

 

” È incredibile come la maggioranza ( o quello che ne resta!) di questa città si adoperi per ribaltare e mistificare la verità. Accusare le forze di opposizione e i consiglieri del gruppo “Per Todi” di tenere il sindaco sotto ricatto non solo è vergognoso, ma è esattamente il contrario di quanto avvenuto in questi mesi. Una compagine politica che si regge a suon di “accordicchi” e “messaggini” dai contenuti alquanto discutibili, che difende senza battere ciglio un amministratore che fa dichiarazioni false (pur condannando il suo comportamento in una relazione ufficiale), che accetta una gestione della vicenda quanto meno opaca e poco lineare, che usa gli enti di assistenza e beneficenza come merce di scambio per i giochini dei partiti e le ambizioni personali, vuole spiegare ai tuderti che ad usare l’arma del ricatto siamo noi dell’opposizione.

Noi che abbiamo sempre operato nel rispetto delle regole, che abbiamo verificato e approfondito ogni atto prima di esprimere giudizi, che prima di presentare una mozione di sfiducia, abbiamo offerto al Sindaco la possibilità di recuperare in ogni modo una situazione incresciosa che sta danneggiando l’immagine di Todi. Noi che le nostre posizioni le abbiamo rappresentate in Consiglio comunale, con la chiarezza e il rispetto delle regole che le istituzioni meritano, al contrario di chi è abituato a decidere in altre sedi e con i metodi della peggior vecchia politica.

L’uscita del gruppo “Per Todi”dal  “perimetro della maggioranza” non è stata certo determinata da cambiamenti di idea dettati dalle convenienze, ma dal fattoche due consiglieri comunali hanno preferito rimanere nel “perimetro della legalità e della trasparenza. In questi mesi non abbiamo mai usato e strumentalizzato le loro posizioni per rafforzare quelle dell’opposizione e continueremo a non farlo, nel rispetto di un percorso fatto con serietà e alto senso di responsabilità.Il nostro obiettivo non è sfasciare ciò che è già sfasciato, ma difendere la città e i suoi interessi.

Infine compendiamo la posizione di quei cittadini a cui le vicende sono state raccontate in maniera distorta e superficiale e che per tale ragione non hanno colto la gravità di alcuni fatti, davanti ai quali anche loro, siamo certi, avrebbero agito così come abbiamo fatto e faremo noi. ”

 

Comunicato di Claudio Serafini capogruppo di ” Todi Civica in Azione” : ‘Gli illegittimi, poiché arbitrari, contributi economici del sindaco Ruggiano e dell’assessore Ranchicchio ‘

 

 

 

 

 

 

 

 

Spiace dover far notare a Ruggiano, nel suo torpore istituzionale, come tale avviso intervenga dopo accesso agli atti del sottoscritto in materia e fosse previsione di legge e regolamentare comunale, in particolare agli artt. 10 e 11 del REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI,
(https://www.comune.todi.pg.it/s3prod/uploads/ckeditor/attachments/8/3/0/7/041_reg-concessionecontributi.pdf) CONTRIBUTI, SUSSIDI, AUSILII FINANZIARI E PER L’ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI DI QUALUNQUE GENERE A PERSONE ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI).

Emerge a questo punto il seguente quesito: tra il 2017 ed il 2022, il Sindaco Ruggiano
e l’assessore alla cultura Ranchicchio, hanno elargito centinaia di migliaia di euro di
contributi pubblici in difetto di avviso necessario a sensi di legge?
Se così è stato, come lo è chiaramente, le erogazioni appaiono essere state
illegittimamente disposte e vi sono certamente significative responsabilità politiche
per non parlare di quelle -al momento potenziali- erariali (che verranno fatte valutare
agli organi competenti), considerato anche il danno da perdita di chances per tutte le
associazioni non beneficiate.

Tanto più che apparentemente simili erogazioni vedevano rendicontazioni
incomplete sempre a sensi regolamentari (e nel caso delle pluriennali non chiarivano
gli introiti dei soggetti beneficiari) con allegazioni addirittura di fattura del consigliere
comunale Baiocco (sotto lo sguardo indulgente di Sindaco e del collega di partito
Ranchicchio) ed apparentemente di attestazioni riconducibili tra gli altri alla cugina
dell’assessore alla cultura (essendosi chiaramente smarrito ogni scrupolo di minima
opportunità).
Questa cari concittadini è l’amministrazione Ruggiano: un amministrazione ipocrita
che afferma a parole il merito ed a fatti l’arbitraria clientela e che vive le norme con
fastidio facendone scempio come e quando può.

Si comprende anche in questo caso il perché Ruggiano non tolga le deleghe ad
assessore mendace a danno dell’Ente, se si considerano i benefici politici di una
gestione ad personam delle pubbliche finanze (nel silenzio gravissimi dell’assessore
alla cura delle stesse deputata).
Nei prossimi giorni chiariremo a chi voglia leggere senza pregiudizio di “casacca” come
un Sindaco avvocato, con il suo bagaglio di specifico conflitto d’interessi, non abbia
mai sentito il dovere di istituire l’apposito albo per l’affidamento degli incarichi legali
(ne’ in Comune ne’ presso le partecipate), pur nella certezza che egli stesso si sia
iscritto presso gli albi di molti altri Enti.
Perché a Todi la trasparenza di scelta secondo alcuni – interessati? – andava
evidentemente evitata!

Todi, nuovi patti di collaborazione Comune-cittadini

 

Il Comune di Todi è impegnato a promuovere la stipula di patti di collaborazione con associazioni del territorio per fini sociali, ai sensi del regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
In tale quadro, in data 2 febbraio, è stato disposto di rinnovare ed ampliare il patto di collaborazione con la Croce Rossa Italiana – Comitato di Todi per la gestione dello sportello di ascolto per il disagio sociale e l’erogazione di pacchi alimentari.
Alla stessa data, la Giunta ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione di due nuovi patti di collaborazione: uno con l’associazione VEGA, nell’ambito del progetto “Todigiovane”, per l’attuazione delle attività di sportello informagiovani, circolo giovanile, consulta giovanile, carta giovani, promozione e organizzazione di eventi; un altro con la Comunità Airone, gestita dalla cooperativa sociale “Il Quadrifoglio”, per l’assegnazione di spazi pubblici, di pertinenza comunale, per l’attuazione di attività di giardinaggio, pulizia parchi, manutenzione attrezzature.
Una delle principali peculiarità del patto di collaborazione sta nella sua capacità di coinvolgere soggetti, anche singoli, generalmente distanti dalle tradizionali reti associative, interessati principalmente alle azioni di cura di un determinato bene comune. L’alto tasso di informalità, che può ricomprendere anche gruppi informali, comitati, abitanti di un quartiere uniti solo dall’interesse nel promuovere la cura di un bene comune specifico, è la principale caratteristica che rende questo strumento diverso e più vantaggioso rispetto ad altri strumenti più noti a cui ricorrono normalmente le pubbliche amministrazioni (affidamenti, concessioni, adozioni e simili).
Sussidarieità, partecipazione, cittadinanza attiva, amministrazione partecipata e convidisa – sottolinea una nota del Sindaco di Todi – sono obiettivi da perseguire in quanto mettono più rapidamente in sintonia le istanze dei cittadini con l’attività dell’ente pubblico. L’Amministrazione comunale intende per questo motivo incentivare tale forma di collaborazione che permette di dare risposte conc

Coordinamento PD TODI “SFIDUCIA A RUGGIANO VOTO SPARTIACQUE CHE APRE UNA NUOVA PAGINA POLITICA A TODI “

“… perché il sindaco non ha ritenuto di revocare le deleghe al vicesindaco sostituendolo con altri esponenti di Fratelli d’Italia? “

La discussione della mozione di sfiducia avvenuta in Consiglio Comunale il 27 gennaio  ha visto quel che resta della maggioranza dare prova di tutta la sua fragilità ed incapacità di governo.
A fronte, infatti, di un atto politico grave e dettagliatamente motivato come la mozione di sfiducia al sindaco Ruggiano e alla Giunta presentata dalle opposizioni e dai due consiglieri del gruppo “Per Todi”,  Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore avrebbero dovuto prendere posizione sulle vicende riguardanti il vicesindaco Ranchicchio e il caos amministrativo in cui sta sprofondando il Comune di Todi, fornendo le dovute risposte agli interrogativi che una larga fetta di cittadinanza ha fatto propri.
Anziché entrare nel merito cercando di dimostrare l’inconsistenza delle motivazioni che hanno ispirato la mozione di sfiducia, però, i consiglieri di “maggioranza” hanno scelto la più penosa delle scorciatoie blindando sindaco e giunta, di cui hanno magnificato l’operato adoperando la tecnica del copia e incolla (alcuni addirittura dando lettura di testi da altri predisposti sfiorando il panegirico e la beatificazione).
Forse era troppo scomodo è sconveniente fare chiarezza sui seguenti punti di discussione:
– il vicesindaco Ranchicchio, con le sue dichiarazioni mendaci, ha svolto le proprie funzioni istituzionali in condizioni di incompatibilità tra il 2017 e il 2022?
– perché, pur sussistendone i presupposti, non è stata promossa un’azione da parte del Comune per recuperare le indennità di carica indebitamente percepite dal vicesindaco?
– perché con due comuni cittadini che hanno prodotto dichiarazioni mendaci al fine di ottenere un modesto contributo economico da parte del Comune non si è usato lo stesso metro di giudizio adoperato con Ranchicchio?
– perché il sindaco non ha ritenuto di revocare le deleghe al vicesindaco sostituendolo con altri esponenti di Fratelli d’Italia?
– quali provvedimenti di riordino della macchina amministrativa si intendono prendere dopo le vicende di questi mesi e le problematiche rispetto normativa sulla trasparenza e l’anticorruzione denunciate dal segretario generale del Comune nell’annuale relazione all’Anac?
L’ aver voluto omettere ogni risposta evitando accuratamente di entrare nel merito dei fatti giustifica ampiamente anche a posteriori il ricorso alla misura della mozione di sfiducia che, seppur respinta per un solo voto, comprova definitivamente la fragilità e le contraddizioni in cui versa ciò che rimane della maggioranza, incapace di tutelare i pubblici interessi alla faccia del conclamato amore per la città e di privilegiare le istituzioni rispetto alla casacca di appartenenza e agli interessi personali.
Una nuova pagina della politica si è aperta a Todi: alle opposizioni il compito di portarla avanti, con un progetto di alternativa senza steccati e pregiudizi che sia in grado di riportare il buon governo e la buona amministrazione a Todi.

Todi, dalla “call” 25 nuove proposte-progetto

 

Sono state in totale 38 le proposte-progetto pervenute al Comune di Todi per lo sviluppo, nel corso del 2023, di iniziative socio-culturali e di promozione turistica, a seguito di un avviso pubblico aperto per 50 giorni. “L’idea di una call – tiene a spiegare il Sindaco Antonino Ruggiano – costituisce una importante innovazione soprattutto in termini di metodo: l’obiettivo è infatti quello di fare uno scatto in avanti in termini di programmazione e pianificazione, con l’Amministrazione che si impegna a concedere patrocini, spazi e contributi, nei limiti delle risorse disponibili, con maggiori certezze per gli organizzatori ma anche con un ruolo più forte di coordinamento e di supervisione del cartellone delle manifestazioni cittadine”.
L’esame delle proposte pervenute ha portato all’esclusione iniziale di sette domande, in quanto non ricevibili ai sensi del bando, alle quali se ne sono aggiunte altre sei valutate non coerenti con l’avviso. Delle restanti trentuno è stata stilata una graduatoria che, oltre alla valenza del progetto, ha permesso di mappare il tipo di supporto richiesto in termini di spazi e servizi, il periodo di svolgimento, indispensabile al fine di evitare sovrapposizioni, e il contributo economico richiesto all’ente pubblico, che non potrà comunque mai superare l’80% delle spese sostenute.
Nel merito, oltre alla conferma di alcune manifestazioni già note ed avviate, l’avviso ha fatto emergere una serie di nuove proposte, nell’ambito dell’arte, della musica ma anche della valorizzazione del mondo giovanile, destinate ad andare ad arricchire le attività che animano la città durante l’anno. Il tutto intersecato al cartellone dei grandi eventi – da Todi Fiorita agli Internazionali di Tennis, dall’Umbria Cinema Festival alle Mongolfiere, dalla Festa Europea della Musica al Todi Festival – che è stato varato già ad inizio 2023 e con il quale la città si presenterà alla BIT di Milano dal 12 al 14 febbraio.
“A fronte di una procedura particolarmente laboriosa – commenta l’assessore alla cultura Alessia Marta – ritengo si possa esprimere soddisfazione per la vivacità e qualità registrata. Spetterà ora agli uffici approfondire ulteriormente i dettagli di alcune proposte al fine di avere entro fine mese un quadro certo, sia per i promotori che per la città”.
Le presentazioni delle iniziative selezionate, con le relative date e programmi, saranno oggetto di distinte conferenze stampa. “Senza volersi precludere la presa in considerazione di altri progetti che dovessero venire a manifestarsi – conclude l’assessore – la filosofia dell’Amministrazione comunale è quella di rifuggire da proposte ‘spot’ a favore di scelte caratterizzate da una maggiore capacità

Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore intervenfono con un comunicato stampa sulla seduta del Consiglio Comunale del 27 gennaio.

“…La decisione del gruppo “Per Todi” di votare la sfiducia a Sindaco e Giunta pone per forza di cose i suoi esponenti fuori dal perimetro della maggioranza.Ne prendiamo atto con rammarico, ma con la consapevolezza che la città non può essere ostaggio di simili atteggiamenti….”

 

Forza Italia, Fratelli d’Italia e Todi Tricolore esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto nella seduta del consiglio comunale della scorsa settimana che ha visto respingere il tentativo dell’opposizione di annullare la volontà espressa appena 7 mesi fa dai cittadini attraverso il voto. Il voto consiliare premia il modo concreto, pragmatico e propositivo di fare politica del nostro Sindaco e dell’Amministrazione di centrodestra, uscita ancora una volta vincente alle scorse elezioni, e conferma la volontà di andare avanti per il bene della città, contro qualsiasi tentativo di ribaltare l’esito elettorale.

Chiusa questa parentesi della quale la maggioranza dei tuderti avrebbe volentieri fatto a meno, si può finalmente tornare a discutere di progetti per la città, per le frazioni, per le famiglie e per le attività produttive del nostro territorio. Le sfide che ci attendono sono sicuramente difficili ma anche entusiasmanti e il nostro impegno deve essere quello di concentrarci sui problemi concreti che i cittadini ci chiedono di affrontare . Resterà comunque agli atti un tentativo, grave e irresponsabile, che una parte del Consiglio Comunale avrà il pesante compito di giustificare alla città.

Se da un lato ciò non ci stupisce – siamo abituati ad un’opposizione che difficilmente riesce a proporre idee alternative e preferisce tentare di bloccare il lavoro di una Giunta a danno della città – ci ha molto rammaricato la scelta del Generale Ruspolini e del Consigliere Sordini, che hanno inteso associarsi al voto di chi era risultato sconfitto alle elezioni, nonostante l’opposto mandato ricevuto da chi li aveva votati per appoggiare il Sindaco Ruggiano e l’attuale maggioranza.

La coalizione di maggioranza sta continuando a lavorare sulla base del programma sottoscritto prima delle elezioni, mentre Ruspolini e Sordini hanno evidentemente modificato le loro priorità, in un modo che non sembra consono a chi governa la città. Bene il confronto e la diversità delle idee, ma, tra coloro che sono chiamati ad assumersi il pesante fardello della responsabilità amministrativa, non può esserci spazio per atteggiamenti che escludono qualsiasi forma di mediazione. La decisione del gruppo “Per Todi” di votare la sfiducia a Sindaco e Giunta pone per forza di cose i suoi esponenti fuori dal perimetro della maggioranza.

Ne prendiamo atto con rammarico, ma con la consapevolezza che la città non può essere ostaggio di simili atteggiamenti. Tante cose ci sono da fare: il nostro compito, come forze di maggioranza coerenti e responsabili, non può che essere quello di supportare il Sindaco e la sua Giunta nella realizzazione di un programma di governo che ha già ricevuto la fiducia dei cittadini.

Comunicato stampa del coordinamento tuderte PD ” FRATELLI D’ITALIA, OVVERO I TURISTI DELLA DEMOCRAZIA (A ROMA COME A TODI)”

La vergognosa gazzarra messa in scena martedì dall’on. Giovanni Donzelli (vicepresidente del Copasir e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia) alla Camera, dove egli ha accusato il Partito Democratico e alcuni suoi parlamentari di contiguità con mafia e terrorismo (su tutti il sen. Walter Verini, cui va la nostra solidarietà e da sempre in prima fila nella lotta alle mafie) mentre si stava discutendo nella massima concordia l’istituzione della Commissione Parlamentare Antimafia, ha svelato plasticamente tutto l’analfabetismo istituzionale di Fratelli d’Italia e dei cosiddetti “nuovi al potere”.
Il fatto, poi, che l’oscena boutade di Donzelli fosse basata su documenti riservati fornitigli dal sottosegretario e compagno di partito Andrea Delmastro Delle Vedove rende ancora più grave e drammatica la vicenda in questione, visti i risvolti di sicurezza nazionale. Comportamenti da turisti della democrazia che la Presidente del Consiglio Meloni e lo stato maggiore di Fratelli d’Italia hanno ritenuto di non dover censurare, risultando, quindi, tacitamente approvati.
D’altronde, l’abitudine di Fratelli d’Italia a mettere gli interessi della propria casacca davanti a tutto difendendo anche l’indifendibile è ormai nota. Il caso di Todi ne è l’emblema, visto che per blindare la poltrona del vicesindaco Ranchicchio non si è esitato a determinare un blocco dell’azione amministrativa e a calpestare il Consiglio Comunale.
Il Partito Democratico si colloca all’opposto di questo modo di fare politica, orgoglioso di difendere le istituzioni prima di ogni cosa, lasciando volentieri a Fratelli d’Italia la bava alla bocca di Donzelli e l’attaccamento alla poltrona di Ranchicchio.