Todi: nuova struttura a servizio delle piste di ruzzolone a Pontenaia

 

 

ruzzoSono in corso i lavori per la ristrutturazione della struttura di accoglienza a servizio delle piste di lancio del ruzzolone a Pontenaia, area che ospita il complesso degli impianti sportivi di Todi.

L’intervento di ristrutturazione, pari a circa 50.000 euro finanziati con risorse comunali, prevede lo smantellamento della struttura esistente e la sua ricostruzione con una tipologia costruttiva sostanzialmente coincidente con quella attuale. La nuova struttura, più funzionale, sarà composta da tre locali: uno spazio polifunzionale, uno ad uso archivio ed un servizio igienico.

Sempre a Pontenaia, stanno per essere completati anche i lavori di riqualificazione dello stadio comunale “Franco Martelli”, pari ad un investimento di 187.000 euro, con interventi di manutenzione straordinaria sulla gradinata, l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire l’accessibilità alle persone con disabilità ed opere di adeguamento normativo degli impianti e dei locali a servizio dell’area sportiva (spogliatoi, centrale termica, infermeria, servizi igienici).

Altro importante cantiere in corso sul territorio è quello di Ponterio, dove proseguono i lavori, per 295.000 euro finanziati con fondi del Contratto di Quartiere, per la riqualificazione dell’area verde e sportiva delle Bodoglie, che sarà presto dotata di una nuova pista ciclabile, un campo da calcetto e degli spazi pubblici con giochi per bambini.

Lettera Aperta all’opinione pubblica di Roberto De Vivo

 

devivoProprio oggi leggevo un articolo di un Blog locale, Todinforma, riguardante un problema, posto dallo stesso, rispetto al flusso di persone, rifugiati di guerra, immigrati regolari e così via, che arriva costantemente in Italia e di conseguenza a Todi. E’ sotto gli occhi di tutti il numero esorbitante di persone che ogni giorno approda, con chissà quale sogno e speranza, nel nostro paese. Da attivista politico, quale sono, vorrei chiedere al Vescovo della Diocesi Todi-Orvieto, come scrive Todinforma: è possibile utilizzare le strutture di Montesanto e del Sacro Cuore? Possono essere, in qualche modo, adeguate a questo scopo? Attendo fiducioso una risposta da parte del Vescovo e al contempo lo ringrazio anticipatamente.

Roberto De Vivo

Movimento Civico Todi

MACULAN: UN VINO PER FESTEGGIARE 40 VENDEMMIE

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Accoglienza ai rifugiati:perchè non utilizzare le strutture di Montesanto e del Sacro Cuore ? Cosa ne pensa il Vescovo di Orvieto ?

 

todiAumentano i migranti e servono sempre più strutture per ospitarli con conseguente aggravio di costi per lo Stato italiano.Degli interrogativi sempre più stringenti si pongono quindi sulla scelta dei luoghi per ospitarli. A fronte di chiare prese di posizione al riguardo della Chiesa Cattolica che giudica doveroso accogliere giustamente persone in difficoltà, non si comprende perchè non siano utilizzate le strutture di cui è proprietaria. Va bene che appartengono a ordini religiosi differenti, ma il fine dovrebbe essere lo stesso.  Perchè utilizzarli a volte con finalità di utile economico ?

Per essere ancora più chiari perchè i migranti non vengono accolti in realtà conventuali come Montesanto o il Sacro Cuore in Via Cesia ? Se guardiamo su internet la voce relativa al Convento Sacro Cuore si trova, tra le varie indicazioni, qualcosa di interessante : ” Accoglienza pellegrini e turisti per singoli, gruppi, famiglie; in struttura religiosa” . Quindi anche accoglienza per turisti ! Perchè non accoglienza anche per i migranti in modo da assisterli senza metterli a carico della comunità locale ? Un problema di cui forse non ci si accorge e che sfugge….. Ci si pone anche un interrogativo:queste strutture hanno avuto soldi pubblici con il Giubileo del 2000 per essere sistemate e ristrutturate ?

Cosa ne pensa,come abbiamo scritto sul titolo, il Vescovo di Orvieto ? Si dice che sia anche il Vescovo di Todi, ma è stabilmente residente più in quel territorio che nel nostro, per cui forse i problemi di Todi li conosce sommariamente. O forse non gli vengono esposti in modo completo. ma d’altronde ben altri soggetti sembrano indirizzare la vita ecclesiale tuderte…..

Da inguaribili ghibellini abbiamo inserito una foto laica appartenente all’intera comunità !

Stravos

JOHNNY PRESCIUTTINI, CASAPOUND: A DUE MESI DALLE ELEZIONI, DUESANTI È UN CANTIERE APERTO

casa“Lavori incompleti, transenne, recinzioni, scadenze non rispettate, insomma un vero e proprio cantiere aperto ad hoc giusto in tempo per le elezioni”. Lo afferma Johnny Presciuttini, candidato di CasaPound al consiglio comunale e residente a Duesanti, che aggiunge: “Il 22 novembre dello scorso anno avevamo già denunciato in un comunicato il degrado in cui versava la frazione: buche, fogne piene o logorate, cimitero fatiscente. La situazione non è cambiata, anzi, al degrado si sono aggiunti cantieri sparsi qua e là, nati evidentemente per tamponare la situazione e far credere ai cittadini che l’efficiente macchina comunale si stia adoperando per loro”.
“L’ennesima presa in giro insomma – continua Presciuttini – visto che è stata asfaltata solamente la circonvallazione lasciando incompleta la parte nuova, per non parlare della strada provinciale che porta al paese, dove invece di riparare il manto stradale lesionato sono solo state ridisegnate le righe, o come nel cimitero, dove è stato steso uno strato di breccino con l’intenzione di fermare gli allagamenti, che invece ci sono come e quanto prima. Non parliamo poi del sistema idrico della frazione: qui il cantiere non è stato nemmeno cominciato, meglio lasciare le cose come stanno, con acqua sporca e piena di ruggine che intasa i filtri ed arriva fino ai rubinetti delle case. I cittadini sono giustamente arrabbiati, un po’ perché i problemi non sono stati praticamente risolti, ed un po’ perché si chiedono quando termineranno veramente i lavori, visto che un vecchio ed ottimistico cartello posizionato in un cantiere riporta una durata di 20 giorni”.

MUSICA E FEDE, A PERUGIA LUCIA SETTEQUATTRINI PRESENTA IL SUO LIBRO SU AL GREEN

 

soulLa storia di un erede delle grandi voci soul americane degli anni Cinquanta e Sessanta. Di un uomo che è insieme cantante e ministro di Dio e che diffonde il messaggio dell’amore per la vita e del mistero divino attraverso la musica. È il racconto appassionato del libro ‘Al Green. Io sono un cantante’ scritto da Lucia Settequattini e dedicato a questo poliedrico personaggio, oggi reverendo di una piccola chiesa di Memphis che ha comprato negli anni Settanta quando era all’apice del successo della sua carriera artistica. Pubblicato da Vololibero Edizioni Milano, è inserito nella collana ‘Soul Books’ diretta da Alberto Castelli che parteciperà alla presentazione del volume a Perugia, venerdì 31 marzo alle 17.30 alla Libreria Grande in via della Valtiera 229 a Ponte San Giovanni, insieme all’autrice e al giornalista musicale Roberto Giuli.

“Un anno e mezzo fa – racconta l’autrice – mi  è stato chiesto di scrivere la storia di uno dei miei idoli di sempre, Al Green, divenuto vescovo della sua chiesa nel luglio scorso, subito dopo che è uscito il mio volumetto. Le sue messe sono famose ovunque e per assistervi vengono da ogni parte del mondo. Una vita come su un ottovolante la sua, tra le origini povere (quinto di dieci figli di un mezzadro dell’Arkansas negli anni Quaranta), il grande successo e clamorose avventure verso il ritorno alla ‘casa del padre’, la Chiesa, come tanta parte della comunità afroamericana a lui contemporanea. Il tutto in canzoni che sono parte della cultura non solo statunitense”.

Lucia Settequattrini è nata a Perugia dove vive e insegna inglese nelle scuole superiori.  È a anche conduttrice radiofonica a Umbria Radio, in diretta ogni giovedì sera con il suo programma ‘Solo per un’ora’, da sempre appassionata di musica, in particolare soul e r&b, di storie, anche da raccontare, e di miti come Marvin Gaye e Curtis Mayfield.

A sottolineare, senza volerlo, il legame con il protagonista del suo libro, l’anno 1967, in cui Lucia è nata mentre il ventunenne Al Green “pubblica – si legge sulla quarta di copertina del lavoro di Settequattrini – il suo primo disco con un gruppo di amici. È la prima tappa di un viaggio che porterà quel ragazzo, convinto di essere un cantante, a Memphis, Tennessee, dove ora possiede una piccola chiesa dove, per sentirlo cantare, la gente viene da ogni parte del mondo, quando non canta con e per” l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Gli studenti di Giurisprudenza hanno incontrato l’Ambasciatore Fabrizio Romano nell’ambito dell’iniziativa “Verso le professioni”, promossa dal Dipartimento

 

IMG_3097 (1)Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia ha promosso “Verso le professioni”, una serie di iniziative di orientamento per gli studenti allo scopo di illustrare la vasta gamma di opportunità accessibili con la laurea in Giurisprudenza al di là delle professioni legali.

Il primo incontro, venerdì 24 marzo, con l’ambasciatore Fabrizio Romano, che ha guidato le ambasciate italiane in Georgia e Ucraina, nonché l’Unità di crisi del Ministero degli Esteri.

 

L’ambasciatore, nell’incontro che si è svolto nella sede del Dipartimento in via Pascoli a Perugia, si è soffermato sui criteri di selezione per l’accesso nel corpo diplomatico e ha fornito i consigli per affrontare l’iter di preparazione e il conseguente concorso di selezione che individua i futuri membri della diplomazia. L’ambasciatore Romano ha sottolineato la difficoltà dell’esame di selezione, evidenziando l’importanza degli studi giuridici come chiave di accesso per comprendere le dinamiche che governano la società. Il diplomatico si è soffermato, inoltre, sugli aspetti che caratterizzano, in particolare, la carriera all’interno della diplomazia: la capacità di sviluppare e conservare ottime relazioni sociali all’interno del Paese nel quale si è impiegati; la necessità di comprendere a fondo il contesto politico nel quale ci si trova ad operare e l’abilità nell’individuare l’obiettivo di politica estera da perseguire a seconda della parte del mondo nella quale si è stati inviati.

L’ambasciatore ha così ripercorso la propria carriera: da giovane studente di Giurisprudenza a Roma, figlio di un addetto militare a Mosca; dagli incarichi a Berlino e Mosca fino alle sedi d’Ambasciata a Tblisi in Georgia e a Kiev, in Ucraina. In questo ambito, la relazione dell’ambasciatore ha assunto un connotato di storia contemporanea perché la sua presenza nelle ambasciate in Georgia e Ucraina ha coinciso con due momenti storici importanti per queste due nazioni. L’ambasciatore Romano ha così potuto assistere in primo piano alle rivoluzioni colorate che hanno coinvolto i due Paesi tra il 2003 e il 2004, i cui effetti geopolitici sono avvertiti ancora oggi nelle turbolenze che attraversano gli stati dell’Est europeo.

L’incontro si è concluso con le domande degli studenti che hanno sollecitato l’ospite a dare risposte, sia per quanto concerne gli aspetti più prettamente pratici per chi voglia intraprendere la carriera diplomatica, sia sui temi di più ampio respiro riguardanti la politica estera italiana.

Gli incontri di orientamento proseguiranno e il prossimo appuntamento in programma è con il Segretario generale del Comune di Roma, Pierpaolo Mileti.

VINITALY 2017: FIVI INSIEME COME UNA GRANDE FAMIGLIA

Saranno 115 i vignaioli aderenti alla FIVI che dal 9 al 12 aprile esporranno al Vinitaly nell’area collettiva riservata all’associazione all’interno del padiglione 8. Un banco informativo dell’associazione (stand B desk 1) sarà a disposizione per aggiornare i visitatori sulle ultime battaglie portate avanti dalla Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti. Molti i temi caldi affrontati nell’ultimo periodo: dall’approvazione del Testo Unico del Vino alla questione del voto nei Consorzi, alla discussione sul nuovo disegno di legge sull’enoturismo. Ma ci sarà spazio anche per le prossime iniziative, come il Mercato dei Vini di Roma (13-14 maggio 2017).
“Anche quest’anno gli stand a nostra disposizione sono andati a ruba – sottolinea Matilde Poggi, presidente FIVI – Il successo dello spazio collettivo FIVI a Vinitaly è la testimonianza di come i vignaioli che vi aderiscono si sentano parte di una grande famiglia dove si sta bene e si lavora per obiettivi comuni. Il solo rammarico è che non abbiamo potuto esaudire tutte le richieste”.
L’Area FIVI è al Padiglione 8, stand B8/B9, C8/C9, D8/D9, E8/E9.

ENOGASTONOMIA, ALLA LOCANDA DEL CARDINALE C’È LA ‘TAVOLA SENESE’

 

locandaVini del Chianti di grande spessore e delicatezza accompagnati da carni chianine e formaggi. Sono questi gli ingredienti che daranno vita a ‘La tavola senese’, la serata enogastronomica in programma venerdì 31 marzo, alle 20.30, al ristorante La locanda del cardinale di Assisi, nell’ambito del suo cartellone stagionale di eventi.

Il nuovo appuntamento del locale in piazza del Vescovado avrà come grande protagonista la cantina Capannelle di Gaiole in Chianti. “Nata nel 1974 – raccontano dal ristorante assisiate –, si distingue nel panorama chiantigiano per l’innovazione e la tecnologia che si uniscono al terroir toscano dando luce a grandi vini. Da segnalare due particolarità: la prima, il vino 50&50 prodotto unendo il Sangiovese di Capannelle al Merlot di Avignonesi; la seconda, la proprietà in capo al businessman angloamericano James B. Sherwood, proprietario tra l’altro del marchio Orient Express”.

Nel corso della serata saranno versati nei calici i vini Chardonnay, Chianti classico Riserva, Solare e 50&50. Il menù d’accompagnamento, realizzato dallo chef Enea Barbanera, prevede un aperitivo toscano, pici mantecati con ragù bianco di Chianina, lombata di Chianina e selezione di formaggi.

Per informazioni e prenotazioni si può telefonare ai numeri 075.815245 e 338.5718531.

 

‘COLTIVIAMO CAPOLAVORI’: CONFAGRICOLTURA UMBRIA PARTECIPA AD AGRIUMBRIA

 

logo_anga_big‘Coltiviamo capolavori’ è l’imperativo che accompagnerà la partecipazione di Confagricoltura Umbria ad Agriumbria, la mostra nazionale di agricoltura, zootecnia e alimentazione in programma a Umbriafiere di Bastia Umbra da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile. La confederazione sarà presente con un suo stand multimediale al padiglione 7, in cui dare conto dei progetti avviati e fornire informazioni utili agli interessati, e proporrà inoltre una serie di approfondimenti.

I convegni si apriranno, venerdì 31 marzo alle 11 nella sala A del centro fieristico, con  l’incontro dal titolo ‘L’agricoltura dal campo alla rete web’ a cura di Anga (associazione nazionale giovani agricoltori) Umbria in cui si parlerà dell’introduzione del digitale per la gestione e la valorizzazione dei prodotti agricoli. Nel pomeriggio, alle 15 in sala Europa si proseguirà con l’incontro dedicato al mondo dell’olivicoltura e in particolare alle nuove metodiche di controllo e difesa nel settore. Si discuterà di sistemi di gestione avanzati con impianti ad alta densità e con meccanizzazione integrale oltre che dei problemi legati alla mosca olearia. Si cambia pagina sabato 1 aprile con il focus, alle 10 in sala Europa, ‘Cooperazione, innovazione e sviluppo rurale: una nuova strategia per la competitività del settore agricolo regionale’ nel quale saranno illustrati i partenariati europei per l’innovazione di Confagricoltura Umbria con approfondimenti su agricoltura di precisione, agrometerologia e sistemi hi-tech a servizio delle principali colture umbre. Concluderà lo spazio dedicato all’approfondimento, nella stessa giornata alle 15.30 in sala A, l’incontro ‘Agricoltura conservativa: dalla teoria alla pratica’, tema che si configura come una sfida di sviluppo rurale tra sostenibilità, competitività, intraprendenza e capacità di innovazione.

Sempre sabato, alle 12.30, ci sarà spazio nello stand di Confagricoltura per un open day in cui approfondire con stakeholder e aziende le opportunità offerte dalla misura 16 del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020 dedicata alle produzioni agricole di filiera corta.