APPROVATA IN REGIONE NORMA CONTRO DISCRIMINAZIONI SESSUALI CHE PROMUOVE LA TEORIA GENDER NELLE SCUOLE

 

TONI AIELLO (PORTAVOCE LEGA NORD TODI): “LA LEGGE CONDIZIONA GENITORI ED INSEGNANTI SUL TEMA DELL’ORIENTAMENTO SESSUALE E CONDIZIONA RAPPORTI TRA LAVORATORI ED IMPRESE”

 

“Con i voti favorevoli del Partito Democratico e dei Cinque Stelle e l’astensione di Forza Italia, è stata approvata in Consiglio Regionale la norma contro le discriminazioni sessuali che promuove la teoria gender nelle scuole. Una legge, secondo noi, assurda e che i consiglieri regionali Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, hanno provato in tutti i modi a cancellare o modificare. Uno spreco di tempo (ci sono voluti tre sedute di consiglio per approvarla) e di risorse pubbliche (40mila euro) che i rappresentanti della maggioranza (e parte dell’opposizione) potevano dedicare ai cittadini umbri in difficoltà economica, ai terremotati, ai giovani senza lavoro, agli anziani, ai disabili.
Questa legge pretende di condizionare genitori, alunni e insegnanti sul tema dell’orientamento sessuale e allo stesso modo, tramite l’Osservatorio costituito e le associazioni LGTB, si tenta di condizionare rapporti tra lavoratori e imprese”.

TONI AIELLO (PORTAVOCE LEGA NORD TODI)

Condividiamo quanto dichiarato sul sito ufficiale della Lega Nord Umbria, dal senatore Stefano Candiani e dai consiglieri regionali Lega Nord, Fiorini e Mancini in occasione della fiaccolata lungo corso Vannucci per dire No al Gender, promossa dalle varie associazioni a difesa della Famiglia prima del voto in Aula:

 

http://www.leganordumbria.org/la-lega-nord-umbria-presente-alla-fiaccolata-in-difesa-della-famiglia-naturale/

TUDERTI 5 STELLE,CONFERENZA STAMPA SABATO 8 APRILE ORE 17,30

 


La cittadinanza tutta è invitata a partecipare alla conferenza stampa in cui il Movimento 5 Stelle presenterà il suo candidato Sindaco e la lista dei candidati alla carica di consigliere.
La conferenza è fissata per il giorno Sabato 8 Aprile alle ore 17:30 presso la sala della giunta.
Dopo la conferenza stampa tutti i presenti, simpatizzanti o comuni cittadini, potranno partecipare ed intervenire alla riunione del nostro gruppo (Meetup) Tuderti 5 Stelle .

Todi: nuovo servizio per la raccolta domiciliare di pannolini e pannoloni

 


L’Amministrazione comunale di Todi potenzia la raccolta differenziata con un nuovo servizio specifico dedicato alla raccolta domiciliare dei rifiuti igienici assorbenti.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Todi in collaborazione con Gesenu, è rivolta alle famiglie ed ai cittadini che, dovendo smaltire un numero notevole di pannolini, pannoloni ed assorbenti, possono usufruire di un ritiro aggiuntivo dedicato esclusivamente a queste tipologie di rifiuto.

Al fine di migliorare la qualità della raccolta dalla frazione organica e l’efficienza degli impianti di recupero, tali materiali non potranno essere più conferiti nel contenitore dei rifiuti organici umidi. I rifiuti igienici assorbenti vanno conferiti nel contenitore per il rifiuto secco residuo (indifferenziato).

Comune e Gesenu forniranno agli utenti che ne faranno richiesta un ritiro con cadenza settimanale, nella giornata di martedì.

L’attivazione del servizio è su richiesta dell’utente tramite la compilazione di un apposito modulo, scaricabile dal sito internet istituzionale www.comune.todi.pg.it (sezione “raccolta differenziata”) e disponibile anche presso l’Ufficio Nettezza Urbana.

Per accedere al nuovo servizio, distinto, ma parallelo alla raccolta differenziata porta a porta, occorre fare richiesta di adesione, compilando il modulo a nome dell’utente intestatario della bolletta TARI, con allegata copia del documento di identità e/o eventuale delega qualora il richiedente non sia l’intestatario TARI. Il modulo può essere riconsegnato a mano all’Ufficio Nettezza Urbana di Todi in Piazza di Marte nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30 o inviato via email a gianfranco.eli@comune.todi.pg.it.

Per maggiori informazioni si può contattare l’Ufficio Nettezza Urbana del Comune di Todi ai numeri 075.8956500 – 8956317 o l’Ufficio Clienti Gest al numero verde 800.66.70.36 (solo da numero fisso) o allo 075.5917125 (solo da cellulare).

 

Presentazione progetto “Anche i sordi potranno telefonare”

 

Sabato 8 Aprile alle ore 10:00 a Todi presso il Distretto Sanitario ASL 1, in Via Giacomo Matteotti, 119 si terrà la conferenza stampa di presentazione del Progetto “Anche i sordi potranno telefonare” e la contestuale inaugurazione della Centrale Operativa Comunic@ENS.

Il Progetto verrà presentato dalla Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria,  Catiuscia Marini, dal Presidente Regionale dell’Associazione della Croce Rossa Italiana- Comitato Regionale Umbria, Paolo Scura e, dal Presidente del Consiglio Regionale ENS (Ente Nazionale Sordi) Luciana Rossetti e, prevede che, operatori qualificati, con conoscenza della Lingua dei Segni (LIS) per mezzo di una piattaforma digitale, metteranno in contatto il mondo degli udenti con quello dei sordi e viceversa, comunicando con  chat, SMS, mail.

La fattibilità del Progetto che nasce dall’analisi dei bisogni effettuata dall’Associazione della Croce Rossa Italiana- Comitato di Todi  sin dal 2013 è stata fortemente voluta dalla Giunta Regionale dell’Umbria e da ENS Nazionale e Regionale.

La Regione Umbria con questo tipo di servizio assolve alle Direttive Europee -European Accessybility Act-, in materia di accessibilità ai servizi e di diritti delle persone con disabilità e, potrà dare ai sordi la possibilità di accedere ai servizi sanitari come CUP, visite da programmare e specialistiche, sia per la ASL 1 che per la ASL 2, oltre ovviamente a mettere in contatto i soggetti interessati con i propri familiari o per effettuare le prenotazioni anche di altri servizi.

Quindi, a Todi e in Umbria nasce la prima centrale operativa gestita dall’Associazione della Croce Rossa Italiana- Comitato Regionale Umbria e dal Comitato di Todi accogliendo nella Nostra Regione un’eccellenza nazionale.

Non tutti i sindaci sono uguali !Gibilterra intanto…..

 

La dimensione è, grosso modo, quella di Todi,forse anche un po’ meno. La sua importanza però è di sicuro maggiore, anche se la nostra città ha una fama internazionale .  Gibilterra, controverso possedimento inglese in terra spagnola è più importante, per la sua posizione strategica. E soprattutto più interessante esteticamente: al termine delle elezioni municipali della settimana è stata eletta quale sindaco la vincitrice della   fascia di Miss Mondo 2009, Kaiane Lopez. Ora, a parte che sa l’inglese perfettamente, è la sua lingua, ma vuoi mettere andare a parlare con lei di qualsiasi problema invece che con Carlo Rossini o qualcuno dei suoi competitors?

UE: COLDIRETTI UMBRIA, SEMAFORO BOCCIA 85% MADE IN ITALY “DOC”

 

L’etichetta nutrizionale a semaforo indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze, porta a conclusioni fuorvianti arrivando a bocciare elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva. È quanto sottolinea Coldiretti Umbria nel ricordare come l’etichetta a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in Europa boccia ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop) che la stessa Unione Europea deve invece tutelare e valorizzare.

L’Unione Europea – afferma Coldiretti – deve intervenire per impedire un sistema di etichettatura, fuorviante discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

Il sistema di informazione visiva – aggiunge Coldiretti – sino ad oggi è stato adottato capillarmente da un solo paese, quella Gran Bretagna che si appresta ad uscire dalla Ue, ma sta per essere esteso anche in Francia dove sono state già portate avanti attività di sperimentazione.

Ad essere bocciati dal semaforo rosso ci sono tra gli altri – sottolinea Coldiretti – le prime tre specialità italiane Dop più vendute in Italia e all’estero come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, ma si arriva addirittura a colpire anche l’extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea.

Con l’inganno delle etichette a semaforo – continua Coldiretti – si rischia di sostenere, con la semplificazione, modelli alimentari sbagliati che mettono in pericolo, non solo la salute dei cittadini italiani ed europei ma anche un sistema produttivo di qualità che si è affermato pure grazie ai riconoscimenti dell’Unione Europea. In gioco c’è la leadership italiana in Europa nelle produzioni di qualità con 289 riconoscimenti di prodotti a denominazione (Dop/Igp). Il rischio riguarda interi settori chiave che vanno dai salumi ai formaggi fino all’olio di oliva.

POLITICA, SIGLATO L’ACCORDO TRA PARTITO SOCIALISTA E ALTERNATIVA POPOLARE

 

Si svolgerà venerdì 7 aprile, alle 12, nella sala Partecipazione di palazzo Cesaroni, a Perugia, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo fra il Partito socialista italiano e la nuova formazione Alternativa popolare in vista delle prossime elezioni amministrative.

Questo nuovo progetto politico, che vede coinvolte due delle forze che compongono l’attuale maggioranza del Governo Gentiloni, sarà impegnato nella costruzione di liste e programmi comuni.

La conferenza sarà tenuta dal segretario regionale del Psi Umbria Silvano Rometti e dal coordinatore umbro di Alternativa popolare Massimo Monni. Saranno presenti altri rappresentanti dei due movimenti politici.

Alain de Benoist: «Il populismo, oltre destra e sinistra» (tratto da blog.ilgiornale.it di Andrea Scarabelli)

 

Lo scorso 30 marzo a Milano si è tenuto un convegno, organizzato da Circolo Proudhon e Intellettuale Dissidente, tutto dedicato al populismo, cui hanno partecipato Luca Lezzi, Marcello de Angelis e Marcello Foa. Ne è nato un dibattito che ha utilizzato le idee fondamentali di questo(i) movimento(i) per scandagliare l’attualità politica. Perché, in fin dei conti, al di là di persone e movimenti, ciò che importa nell’analisi politologica è quel che i programmi veicolano, le tendenze e le linee di forza che i nuovi partiti “populisti” traducono, in modo più o meno consapevole. Dietro all’emergere di queste formazioni si agitano esigenze epocali, spesso misconosciute, se non proprio demonizzate, dall’establishment. Ma sono esigenze che richiedono attenzione e devono essere riconosciute e interpretate, non ridotte a vecchie categorie ormai in fase di “rottamazione”, per utilizzare un termine parecchio in voga oggi, ma semplicemente ascoltate. Ne abbiamo parlato con Alain de Benoist, teorico delle Nuove Sintesi, da decenni attento osservatore “controcorrente” della politica contemporanea e autore di un libro pubblicato in Francia da Pierre-Guillaume de Roux, il cui titolo è programmatico: Le moment populiste. Droite-gauche, c’est fini!. Abbiamo iniziato questa conversazione domandandogli, appunto, quali siano i principi e le esigenze sociali che emergono nel fenomeno “populista”…..

 

Il termine “populismo” ha una lunga storia alle spalle. Quali le peculiarità dei populismi di oggi rispetto a quelli che si sono affacciati sulla scena politica in passato?

Vi sono certamente caratteristiche nuove, ma sono il riflesso dell’epoca in cui ci troviamo più che testimonianze di una trasformazione del populismo in sé. Penso, per esempio, al ruolo di Internet come fonte alternativa d’informazione, oppure all’importanza assunta dalle reti sociali. È ormai cosa nota. Ma il tratto principale dei movimenti populisti, in fondo, è sempre lo stesso: l’idea di ricorrere al popolo (sia che certi partiti pretendano, a torto o a ragione, di parlare in suo nome, sia che il popolo stesso trovi i mezzi diretti per esprimersi in prima persona) al fine di destabilizzare e affossare la classe dominante…..

 

Stampa e forze politiche non cessano di applicare ai movimenti di cui stiamo parlando l’etichetta di “fascisti”. Un’espressione che, più che definire, in realtà sembrerebbe rivelare una mancanza di comprensione nei confronti del fenomeno…

Trattare i populisti alla stregua di “fascisti” è tanto patetico e stupido quanto lo è parlare d’“islamo-fascismo” o denunciare la “minaccia comunista” venticinque anni dopo il tracollo del sistema sovietico. Chi utilizza questo termine lo fa in genere per ragioni squisitamente polemiche: l’intento è quello di delegittimare il populismo attraverso una retorica discorsiva imperniata sull’anatema. Altri lo fanno solo per ignoranza: semplicemente, non sanno cos’è il populismo, non sanno cos’è il fascismo… Non comprendono ciò che accade e cercano di colmare la loro incompetenza, paralisi intellettuale o incapacità di analisi interpretando la novità con il già visto – cosa che, evidentemente, non impedisce al populismo di prosperare. Il tempo dei fascismi e dei comunismi è alle nostre spalle. E la demonizzazione non funziona più!

I primi populisti moderni apparvero alla fine del XIX secolo: in America, con il movimento dei grangers, e in Russia, con quello dei narodniki. Tali movimenti precedono, dunque, il fascismo, e non ne costituiscono la prefigurazione. Ma vi sono state anche ideologie fasciste senza populismi ad esse collegati. Il populismo, insomma, non è un’ideologia, quanto piuttosto uno stile (e una modalità di articolare la necessità politica e sociale) che può combinarsi con qualsiasi ideologia. Basti pensare alla differenza tra Podemos o Syriza da un lato, e Nigel Farage o Geerd Wilders dall’altro! Il leader populista, nel quale chiunque deve potersi riconoscere, è a sua volta completamente diverso dal carismatico leader fascista. A differenza del fascismo, il populismo non ha alcuna ambizione di creare l’“uomo nuovo”. Infine, se il populismo critica la democrazia liberale è per richiedere più democrazia, non meno – cosa che non mi pare sia avvenuta nei fascismi…

 

Inaugurazione ufficiale della mostra “Sassoferrato. Dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita”

 

La mostra “Sassoferrato. Dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita”, allestita nella Galleria “Tesori d’Arte”, verrà inaugurata ufficialmente per il grande pubblico venerdì 7 aprile 2017,  alleore 17,  nell’Aula Magna del Complesso Monumentale di San Pietro.

Interverranno il Magnifico Rettore Franco Moriconi, presidente della Fondazione per l’Istruzione Agraria, Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato Beni e attività culturali e turismo, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Andrea Romizi, sindaco della Città di Perugia, Marica Mercalli, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, Abate Giustino Farnedi, Giampiero Bianconi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Galassi e Vittorio Sgarbi, curatori della mostra.

L’esposizione è organizzata dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria, Università degli Studi di Perugia e Regione dell’Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e della Regione, e il patrocinio del Comune.

Oltre a tutte le 17 opere eseguite dal Sassoferrato per il complesso benedettino di San Pietro – fra cui anche l’Immacolata Concezione del Louvre – la mostra raccoglierà una quarantina di dipinti, sia di Sassoferrato sia di famosi maestri ai quali l’artista si ispirò, provenienti da varie raccolte pubbliche e private italiane e straniere, quali Pietro Perugino, con straordinarie opere di proprietà della Fondazione, di Tintoretto, presente in mostra la bellissima Maddalena dei Musei Capitolini, insieme a confronti con maestri contemporanei a Sassoferrato, come lo Spadarino, stretto seguace di Caravaggio.

 

 

Fiereggiando Mostra Mercato 9 Aprile 2017