RUGGIANO ATTO SECONDO? L’OVVIO DEI POPOLI: SENZA PROGRAMMI, CORRE AI RIPARI CON USCITE BANALI E SENZA CONTENUTI

 

Ruggiano, nonostante siamo alla fine della campagna elettorale, si è accorto di non aver proposto un vero programma e tenta con altri mezzi comunicativi di riparare elencando una serie di punti che sono semplicemente una accozzaglia di parole, di slogan e di promesse senza parlare di tempi e risorse.

A parte la rincorsa con alcuni punti copiati (malamente) dal programma del centrosinistra, a parte i diktat ideologici imposti dalle liste apparentate, il risultato finale non cambia: ancora impegni generici, promesse e tante parole che ormai abbiamo sentito da anni. E fa sorridere la proposta, più volte portata nei comizi e nei proclami, che tutto si può risolvere con l’amore! Amore, senza idee e senza risorse: un puro esercizio di retorica!

Sulla banalità e genericità degli impegni vorremmo richiamare l’attenzione degli elettori, perché Todi ha bisogno di amministratori concreti, capaci di reperire risorse, individuare priorità. Insomma che sappiano governare e non promettere.

Todi non può permettersi di andare incontro a governi di ammucchiate disomogenee, a rallentamenti degli investimenti, all’isolamento e al ritorno della demagogia parolaia della destra che tanti danni ha già fatto in cinque anni di governo che tutti ricordiamo.

All’ovvio dei popoli di Ruggiano, rispondiamo con l’unità nei valori e nei programmi e con la concretezza di un Sindaco che ha dato prova di capacità, impegno continuo, onestà, lungimiranza: Carlo Rossini.

Coalizione di centrosinistra di Todi per Carlo Rossini Sindaco

Monteluce: inaugurata la nuova sede dello Spi Cgil

 

Una spazio sociale al servizio del quartiere: è quello che sarà la nuova sede sindacale di Monteluce (Perugia), inaugurata oggi pomeriggio (20 giugno) dalla Lega Spi Cgil di Perugia, Corciano e Torgiano in piazza Coppoli. Nei locali del sindacato pensionati (nuova sede legale della Lega Spi) troveranno spazio infatti una serie di sportelli e servizi, da quelli fiscali e previdenziali (Caaf e Inca) a quelli per la casa (Sunia), la difesa dei consumatori (Federconsumatori) e il volontariato (Auser). “Ma oltre a questo la nostra sede sarà aperta alle associazioni del quartiere e alle cittadine e ai cittadini che vorranno animarla e viverla con iniziative, incontri e attività – spiega Luciano Campani, segretario della Lega Spi di Perugia – il tutto con l’obiettivo di contribuire alla rinascita di un quartiere importante per la nostra città”.

Particolarmente emozionante, durante l’inaugurazione alla quale hanno partecipato Graziano Massoli, segretario generale dello Spi Cgil di Perugia, e Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia,il momento dell’intitolazione della sala principale della nuova sede ad Enrico Colloca, già segretario della Spi Cgil di Perugia, Corciano e Torgiano, recentemente scomparso.

COMUNICATO STAMPA della lista “Todi per la famiglia” Un’altra accoglienza è possibile

 

Minori in difficoltà, famiglie in crisi, giovani stranieri non accompagnati: un’altra accoglienza è possibile.
In questo le famiglie possono diventare protagoniste e la città di Todi trasformarsi in un laboratorio che segni una rivoluzione nel campo del sostegno e della solidarietà, così come nel modo di ripensare l’imposizione fiscale o la promozione del diritto alla vita.

Va anzitutto fatta una differenza partendo da due termini che possono sembrare simili, ma non lo sono. Ospitare significa infatti fornire «vitto, alloggio e assistenza, con riferimento sia a persone amiche e conoscenti, sia, più raramente, a estranei, in tal caso dietro compenso, o anche gratuitamente» (cit. Enciclopedia Treccani).

Il termine “accoglienza” presuppone invece una predisposizione all’inclusione di qualcuno che non viene più soltanto considerato come un ospite, ma diventa parte integrante di un gruppo o di una comunità.

Qualche numero per inquadrare meglio il tema. L’Umbria è una delle Regioni che – in proporzione alla popolazione residente – conta il maggior numero di minori fuori dalla famiglia di origine: sono 470, ossia 3,4 ogni mille minori residenti. La media nazionale è di 2,9, solo Sicilia (3,7) e Liguria (4,9) fanno registrare numeri più alti (fonte, Tavolo nazionale sull’affidamento famigliare). Todi ricalca il trend regionale: dopo Perugia (66), Terni (56), a pari merito con Assisi (27) è la città con il più alto numero di minori allontanati dalla famiglia di origine (27, ossia 3 under 17 ogni mille coetanei residenti). In media, il 50% di questi bambini e ragazzi vive in comunità o strutture di accoglienza. La situazione a Todi (gli ultimi dati resi disponibili dalla Regione fanno riferimento al 2009) è la seguente: 22 ragazzi vivono in strutture residenziali, 5 dovrebbero essere in affidamento famigliare. Interessante approfondire l’aspetto dei costi. La retta media giornaliera sostenuta per un minore in una struttura di accoglienza è in Umbria pari a 86,92 euro, che a Todi diventano 99,59, con picchi di 107,44 euro a Perugia e 110,08 ad Assisi. Se è vero che la spesa annuale sostenuta per l’inserimento dei minori nei servizi residenziali è stata pari a 120.189,04 euro, è altrettanto vero che alle famiglie è stato riconosciuto un contributo pari a 4.290 euro. Significa che ogni minore in comunità è costato oltre 5.400 euro, mentre per ogni minore in famiglia sono stati spesi 890 euro.

La legge che norma l’istituto dell’affidamento famigliare (numero 184 del 1983) al Titolo 1 bis dice testualmente che «…il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo (…) è affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno.Ove non sia possibile l’affidamento nei termini di cui al comma 1, è consentito l’inserimento del minore in una comunità di tipo familiare o, in mancanza, in un istituto di assistenza pubblico o privato, che abbia sede preferibilmente nel luogo più vicino a quello in cui stabilmente risiede il nucleo familiare di provenienza».

Va dunque rimesso in piedi il servizio di affidamento famigliare, individuando – nel rispetto della legge – le famiglie come soggetto principale a cui fare riferimento. Prevedendo percorsi di formazione e di sostegno che siano adeguati alle esigenze di un percorso tanto complesso ma, oggi più che mai, assolutamente necessario. Questo non solo nell’ottica di una ottimizzazione delle risorse e della creazione di un ambiente che sia più adeguato alle esigenze di un bambino o ragazzo allontanato dal proprio contesto famigliare.

Ma anche nella previsione di dovere fare fronte ad un altro tipo di emergenza: quella dei minori stranieri non accompagnati. Degli oltre 16mila minori non accompagnati sbarcati in Italia nel 2015, più di 12mila erano non accompagnati. Di questi, almeno 6mila hanno fatto perdere le loro tracce.

Trovare una casa che sia “accogliente” per tutti questi bambini e ragazzi significa provare almeno a costruire assieme a loro un futuro di speranza, fornire alle famiglie di origine un tentativo di riscatto ed evitare che l’accoglienza si trasformi in un giro d’affari e che questi ragazzi diventino carne da macello, utile solo a ingrassare fenomeni aberranti come la prostituzione minorile e la tratta degli esseri umani.

 

UmbriaEnsemble – Festa Europea della Musica Mercoledì 21 Giugno, ore 21, Villa di Colle del Cardinale (PG) “BuildingBridges”

 

 Nobile famiglia perugina, le cui origini risalgono già all’inizio del Duecento, i Della Corgna raggiunsero il loro massimo potere politico e fulgore culturale in pieno Rinascimento, in coincidenza con il pontificato di Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte), zio per parte materna dei due più importanti personaggi del casato: Ascanio I e suo fratello, il Cardinale Fulvio.

               In quell’epoca, i possedimenti dei Della Corgna si estendevano dal Trasimeno alla pianura del Tevere, vicino Perugia; tra i numerosi palazzi che la famiglia aveva fatto erigere, la Villa Del Colle del Cardinale rappresentava dunque tanto il cuore di una imponente azienda agricola, quanto – e soprattutto – la prestigiosa residenza estiva dell’alto porporato, il Cardinale Fulvio Della Corgna. In perfetto equilibrio tra esigenze imprenditoriali e sfarzoso simbolo di un ormai consolidato potere politico ed intellettuale, la Villa – probabilmente opera dell’architetto perugino Galeazzo Alessi o addirittura del Vignola, come altre residenze della famiglia – interpretava perfettamente quello spirito aperto e dinamico che distingueva tanto le gesta politiche e militari di Ascanio – riformatore nel suo feudo e trionfatore a Lepanto – quanto la vivacità culturale dei salotti del Cardinale frequentati da artisti ed intellettuali.

                    Un clima culturale che ancora oggi si respira nella raffinata residenza dei Della Corgna – insieme con il suo grande parco, particolarmente degno di interesse per la varietà e la ricchezza di specie botaniche che presenta – che negli ultimi vent’anni è stata oggetto di attento ed articolato restauro da parte della Soprintendenza prima ed attualmente del Polo Museale dell’Umbria, affinché la prestigiosa residenza possa offrirsi al pubblico come ideale luogo per fare e vivere la cultura. Ed è in questa sua privilegiata valenza che Villa del Colle del Cardinale Mercoledì 21 Giugno sarà uno dei palcoscenici che in tutta Europa celebreranno la Festa della Musica.

                        In particolare, a Villa del Colle del Cardinale il Concerto di UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, violini; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello), organizzato dal Polo Museale dell’Umbria, intende restituire proprio attraverso la Musica – linguaggio capace di comunicare oltre ogni confine – quella sempre attuale e benefica attitudine a costruire ponti tra culture, sensibilità, e persone diverse. In programma musiche italiane e canadesi (Boccherini e Straughan) per suggerire, attraverso l’ascolto, la contiguità tra geografie e storie solo apparentemente lontane.

L’AMMUCCHIATA DI RUGGIANO

 

Cominciamo a chiamare le cose con il loro nome e a guardare i fatti per quelli che sono: in vista del 25 giugno, Ruggiano ha costituito una vera e propria ammucchiata, lontana dalla coerenza politica e dalla condivisione di proposte per la città.

Non vi è più traccia né di forze liberali, né di forze popolari. Si potrebbe dire che è una sorta di rimpatriata tra persone della vecchia destra estrema. Ne è testimonianza la storia politica dei principali attori di questa alleanza: da Ruggiano a Ranchicchio a Ruspolini con l’aggiunta di Casa Pound.

Come possa reggersi un’alleanza tra liberali (Forza Italia) e statalisti ideologici ed identitari è difficile da spiegarsi. Come possa reggersi un’alleanza tra chi esprime il Presidente del Parlamento Europeo e chi vuole uscire dall’Europa per ricostruire uno stato etico di mussoliniana memoria è difficile da comprendere.

O è tutta una finzione, un inganno elettorale o è qualcosa di preoccupante. Perché, ci chiediamo: come si comporteranno di fronte ai problemi di una città? Chiuderanno le scuole private come vuole la destra estrema o continueranno a sostenerle? Ispireranno il loro agire alla Costituzione italiana o risponderanno ai dettati estremistici di Lega e Casa Pound? Il dirigismo sulle politiche culturali contenuto nei programmi della destra estrema come si concilia con la libertà di pensiero ed azione dei liberali?

Le nostre sono riflessioni, e non polemiche, che mettiamo a disposizione innanzitutto degli elettori e dei liberali e moderati della nostra città.

 

Coalizione di centrosinistra di Todi per Carlo Rossini Sindaco

Banchetto in Piazza del Popolo a Todi contro la legge sullo “Ius Soli” Ruspolini e Aiello (Lega Nord Todi) chiamano i cittadini a raccolta in vista del ballottaggio: “Con Ruggiano una condivisione dei programmi”

 

“Invitiamo coloro che ci hanno sostenuto al primo turno a darci nuovamente la fiducia al ballottaggio che ci vedrà protagonisti insieme alla coalizione di centrodestra”. Sono Adriano Ruspolini e il referente Toni Aiello della Lega Nord Todi a rivolgersi ai cittadini. “Quello con il candidato a sindaco, Antonino Ruggiano – proseguono – non è stato solo un apparentamento politico, ma una condivisione di obiettivi e di punti programmatici come la sicurezza, il rilancio del centro storico e della zona industriale, attenzione alle famiglie e alle fasce deboli, rivisitazione del Todi Festival. Sulla base di questi punti e forti di quasi il 10% degli elettori che ci hanno votato al primo turno, possiamo contribuire in maniera determinante alla battaglia per il rinnovamento di cui necessita la città”.

La Lega Nord Todi parteciperà alle attività promosse e concordate con il centrodestra e da mercoledì 21 giugno, inoltre, sarà presente con un banchetto, tutti i giorni in piazza del Popolo, dalle 18 alle 20, per esporre le linee programmatiche della nuova coalizione in vista del ballottaggio ed illustrare l’iniziativa di protesta contro lo “Ius Soli”, il decreto legge voluto dal centrosinistra che darebbe il diritto di cittadinanza incondizionato a coloro nati in Italia anche da genitori stranieri. “Una sostituzione etnica dell’italiano con lo straniero, un modo per il Pd di aumentare il proprio bacino elettorale e spalancare le porte dell’Italia a centinaia di migliaia di nuovi arrivi sulle coste”: ecco il perchè del voto contrario e della forte opposizione della Lega Nord che chiama tutti i cittadini a compattarsi contro questa legge.

Previsto per oggi alle ore 19 un confronto con Ruggiano e i militanti e simpatizzanti del carroccio e alle ore 21 un incontro con cittadini, commercianti e operatori del centro storico presso i Portici Comunali.

 

Comunicato stampa Todi Samorì ballottaggio – NESSUN ACCORDO POLITICO AL SECONDO TURNO: SAGGIA LA DECISIONE DI FLORIANO PIZZICHINI

“Inconciliabili differenze di metodo politico hanno reso impossibile sottoscrivere accordi con le forze politiche ancora in corso per il turno del ballottaggio!”

Lo ribadisce in una nota il direttivo umbro del movimento politico MiR (Moderati in Rivoluzione) che fa capo all’imprenditore di Modena Gianpiero Samorì e che a Todi si è schierato con una propria componente all’interno della lista “Todi Cambia”.

“Inaccettabile – per i moderati – sopratutto l’atteggiamento di Forza Italia e del centrodestra, che per cinque giorni ha “corteggiato” i singoli candidati del Movimento civico attraverso contatti personali, al fine di disgregare il gruppo. A fronte della compattezza dei candidati e della loro coerenza si è fatta una apertuta che ha visto proporre l’apparentamento a due delle tre liste. Questo nonostante il Movimento civico avesse espresso con chiarezza la volontà di non entrare in giunta, rinunciando a ruoli esecutivi di primo piano. Proposta ritenuta irricevibile sia per il rispetto dei candidati della terza lista e dei suoi elettori, sia perchè inconciliabile con i minimi principi etici ed il rispetto delle persone. Tale posizione è stata mantenuta nonostante sia stata offerto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, come se la dignità di 1500 elettori si potesse barattare con una poltrona. Purtroppo la verità è che l’ingresso del Movimento civico in maggioranza avrebbe, in caso di vittoria, fatto eleggere ai civici 3 consiglieri comunali, che sarebbero risultati determinanti per gli equilibri di governo ( maggioranza di 11 consiglieri, minoranza di 6 consiglieri). Pertanto si preferisce rischiare di perdere piuttosto dare il peso che la città ha riconosciuto al progetto guidato da Pizzichini. Nulla di nuovo, come evidente. Non possiamo non apprezzare la correttezza e la coerenza di Floriano Pizzichini – concludono gli esponenti del MiR –  cui va dato atto di non aver lasciato fuori un pezzo del Movimento civico per una poltrona. Cosa ben diversa da chi si era sperticato nel dire che non avrebbe mai fatto alleanze e che ha cambiato idea il giorno dopo sperando in un assessorato o per entrare in consiglio comunale”.

Scomparsa Carla Fendi, presidente Marini: addolorati per la morte di un’amica sincera dell’Umbria

“Con Carla Fendi scompare una straordinaria interprete della moda italiana, ma anche un’amica sincera dell’Umbria, della città di Spoleto e del suo Festival che ha amato tantissimo. La sua morte ci addolora tutti”. È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ricorda anche l’impegno della stilista per il restauro del Teatro Caio Melisso a Spoleto.

   “Esprimo tutto il mio sincero cordoglio – dice la presidente Marini – e quello della Giunta regionale per la sua scomparsa, certa di interpretare anche il sentimento di partecipazione di tutti gli umbri. Carla Fendi ha particolarmente contribuito a valorizzare il Festival di Spoleto, e con esso tutto il patrimonio culturale della nostra regione, mettendo a disposizione del Festival e della città, e dunque dell’Umbria, le sue competenze imprenditoriali, la sua immensa passione per l’arte e la musica. Non possiamo che dire ‘grazie Carla’ per tutto ciò che ha fatto per Spoleto e per l’Umbria”.

ALIMENTAZIONE, MPR: PANE ELEMENTO IMPRESCINDIBILE DELLA NOSTRA CULTURA Il direttore Minelli “Filiera corta da semina a trasformazione per andare incontro al mercato”

 

Da millenni alimento base della dieta mediterranea, il pane è stato al centro di un convegno organizzato ad Acquasparta, sabato 17 giugno, dalla società cooperativa agricola Molini popolari riuniti (Mpr). L’iniziativa dal titolo ‘Dalla nostra terra, il buon pane umbro: tradizione e salute’ si è svolta nell’ambito della Festa del Rinascimento e ha visto gli interventi di Paolo Minelli, direttore area panificazione della Mpr, Daniela Capezzali, coordinatrice del servizio dietistico dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, Marco Gobbetti, professore della facoltà di Scienze e tecnologie della Libera Università di Bolzano, Giovanni Laffi, direttore del Conase (Consorzio nazionale sementi) ed esperto di miglioramento della selezione delle sementi, Luigi Mancini, senior technical associated di Fare (Food and agricolture requirements), e Luciano Mazza, genetista.

“Nonostante si presti sempre maggiore attenzione alla qualità del cibo – ha commentato Minelli –, modelli alimentari troppo aggressivi e consumistici, mancanza di educazione a una sana ed equilibrata alimentazione, pervasività e omologazione culturale a nuovi stereotipi comportamentali stanno portando a una deriva dell’alimentazione che rischia di compromettere lo stile di vita e il gusto dell’Italia a tavola, di avere ricadute sanitarie, in termini di disturbi e malattie, e conseguenze sui consumi alimentari. Il pane è parte integrante e imprescindibile della nostra cultura, ma lo scompiglio alimentare di oggi lo sta lentamente allontanando dalle nostre tavole contribuendo al nostro smarrimento culturale. Eliminare il pane dalle nostre diete rischia di essere una grossa perdita dal punto di vista alimentare, culturale e salutare”. “La nostra azienda – ha sottolineato quindi Minelli – punta ad andare incontro alla richiesta del mercato di alimenti sicuri, genuini e salutari. Grazie alla nostra base sociale costituita dagli stessi produttori agricoli del territorio siamo in grado di controllare tutta la filiera, dalla semina alla raccolta fino alla trasformazione in farina e pane. Abbiamo, infatti, due impianti di panificazione, a Corciano e Umbertide, dove produciamo pane rispettando le tradizioni”. E in questo settore, due sono i marchi della Mpr: il ‘Pane di Ellera’ e ‘Le 5 spighe’. I relativi prodotti della cooperativa, che vanno dal pane fresco a quello cotto a legna fino ai pani tipici regionali, sono commercializzati in tutta l’Italia centrale, dall’Emilia Romagna alle Marche, in oltre mille punti vendita.

“Il pane – ha spiegato Capezzali – è un alimento importante per la nostra dieta basata su carboidrati costituiti da amidi. È fatto con ingredienti naturali, farina, acqua e lievito, e contiene pochissimi grassi. Avendo un buon apporto calorico, però, bisogna mangiarne una quantità adeguata ai fabbisogni. Oggi, purtroppo, spesso viene sostituito da prodotti industriali che contengono tanti ingredienti che devono permettere al prodotto stesso di durare nel tempo”. “Con Mpr – ha raccontato Laffi – siamo impegnati nella ricerca di varietà di sementi sempre più adatte alla produzione di farine e pane di qualità ma anche adatte, dal punto di vista agronomico, al territorio umbro, poiché comunque anche il socio agricoltore deve trarne reddito”. A prendere la parola, infine, sono stati Mancini sull’importanza di una comunicazione da parte delle aziende “il più possibile pulita e onesta” e sulla collaborazione intrapresa, in quest’ottica, con la Mpr, Gobbetti sul tema della lievitazione e Mazza sul lavoro portato avanti per ottenere genotipi con migliori caratteristiche agronomiche, di resistenza e produttività.

 

‘LA DISABILITÀ È DI MODA’, ECCO LA ‘SFILATA DIVERSA’ DI RE.LEG.ART

 

Una ‘sfilata diversa’ sarà quella che avrà luogo sabato 24 giugno alle 18 nei locali di Umbrò, a Perugia. La sfilata di moda, al suo secondo anno consecutivo, rientra nell’ambito dell’iniziativa ‘La disabilità è di moda’ e ha come protagonisti persone con disabilità, le stesse di cui si occupa Re.leg.art, cooperativa organizzatrice dell’evento e aderente a Legacoop. L’obiettivo è sostenere il progetto ‘Good & Trendy, quando il sociale crea’ raccogliendo fondi per consolidare la nuova produzione di borse e accessori in pelle della cooperativa che offre nuove opportunità di lavoro per persone con disabilità. Nel corso della sfilata verrà presentata la nuova collezione realizzata in collaborazione con l’artista di fama internazionale Francisco Còrdoba. Seguirà un aperitivo il cui ricavato, in parte, andrà a sostegno del progetto così come quello derivante dalla vendita delle stesse borse.

“Grazie alla sua grande generosità e attenzione per l’impegno sociale – hanno spiegato da Re.leg.art – è nata tra Francisco Còrdoba e la cooperativa una naturale condivisione di intenti e l’artista si è subito reso disponibile a dipingere alcuni pezzi unici della collezione ‘Geometry’”. “Re.leg.art – hanno spiegato ancora gli organizzatori – sarà supportata dai danzatori della compagnia Inc Innprogress Collective che attraverso la loro professionalità aiuteranno i ragazzi a tirare fuori le loro doti e a mostrare il frutto del loro lavoro. Contribuirà a rendere l’esperienza ancora più articolata la scuola di ballo Happy Feet, un gruppo di ragazzi che hanno fatto dello swing la loro passione”.

Ecco, dunque, il fine ultimo dell’iniziativa: “Ciò che ci preme – hanno concluso da Re.leg.art – è soprattutto l’intenzione di riuscire ad abbattere le barriere mentali che esistono nella nostra società dove la persona disabile è vista e vissuta, ancora, come improduttiva e debole e per questo da emarginare. Con questa sfilata noi intendiamo rafforzare il concetto di integrazione. La passerella, uno dei luoghi ritenuti off-limits per coloro che non corrispondono esattamente ai ‘normali’ canoni estetici, diventerà il 24 giugno simbolo della nostra speranza di un mondo migliore: diverso”.