Todi, una nuova squadra per il decoro delle frazioni

“Frazioni al centro”: è il nome del progetto che il Comune di Todi, grazie al lavoro dell’assessore Elena Baglioni e del consigliere Andrea Nulli,  ha messo a punto in collaborazione con Gesenu e che è entrato ora nella sua fase operativa. Si tratta di un’iniziativa che è partita dalla forte consapevolezza che le 37 frazioni del territorio comunale hanno un’esigenza quotidiana di attenzione durante tutto l’anno.
La necessità deriva innanzitutto dal loro essere tutte ancora ben abitate ed anche dal rispetto dovuto a luoghi dalla forte identità storico-culturale. “Un territorio così vasto, di oltre 230 chilometri quadrati – sottolinea Andrea Nulli, consigliere comunale delegato al decoro – richiedeva da tempo misure e risorse dedicate”.
Il progetto “Frazioni al centro” prevede una consistente estensione dell’attività di pulizia nelle 37 frazioni comunali. Il gestore metterà a disposizione ulteriore personale, dotato dei mezzi e delle attrezzature necessarie, che incrementerà il servizio in tutte le realtà frazionali. Nella giornata di martedì 11 luglio le nuove forze sono entrate in servizio, dopo un breve incontro di coordinamento con la squadra incaricata facente capo alla cooperativa “Sopra il Muro”.
“L’accordo che siamo riusciti a trovare con Gesenu – spiega il Sindaco – riuscirà a dare una risposta più tempestiva alle tante richieste che pervengono ogni giorno agli uffici e, soprattutto, a far meglio fronte ad andamenti stagionali anomali, come quello dei mesi scorsi, che impediscono interventi in contemporanea su tutto il territorio comunale, all’interno del quale ogni borgo e località deve essere meritevole della stessa attenzione da parte dell’Amministrazione comunale”.

“Questa soluzione – aggiunge il consigliere Andrea Nulli – ci permetterà di concentrare la forza lavoro interna al reparto manutenzioni sul centro storico della città e sulle situazioni che richiedono un intervento urgente, dalle strade alle scuole, dai parchi all’arredo urbano”.

Comunicato stampa Gruppo Civici x Todi – Fabio Catterini

” Eravamo pieni di cinesi, ma non ce ne siamo accorti “

 

Il nostro intervento sull’analisi dei flussi turistici nel comprensorio di Todi nel periodo gennaio – maggio 2023 ha imposto la replica del Comune, ma la pezza è di gran lunga peggiore del buco.
Ricapitolando, i dati regionali certificano che nel periodo gennaio – maggio 2023, rispetto al 2019 (ultimo anno pre–pandemia), a fronte di un dato Regionale medio di arrivi pari a +3% e di presenze pari a +9% , Todi ha fatto registrare rispettivamente – 22,1% e – 6,7%.
A soffrire sono soprattutto le strutture alberghiere, che hanno sostanzialmente dimezzato gli arrivi (-48,1%), con il crollo degli arrivi degli stranieri (-77,4%, quindi 2.515 arrivi contro gli 11.124 del 2019).
E’ il dato di gran lunga peggiore di tutta la Regione!
L’ineffabile duo Ruggiano-Ranchicchio, si è trincerato dietro al dato del 2022 (quando erano ancora presenti le restrizioni covid-19) che vede complessivamente un +21,7% di arrivi e +16,2% di presenze, senza però menzionare la media regionale, ossia rispettivamente di +33% e +30,5%, quindi con un saldo negativo di almeno 12-15 punti.
Quanto all’impietoso raffronto con il 2019, ecco il colpo di scena: il calo di 9.000 unità circa è dovuto al mancato arrivo dei cinesi che alloggiavano presso una struttura del territorio!
Si trattava, questo è vero, di tour cinesi che sostavano per la notte a Todi, in forza di una convenzione con una struttura locale (i 9.000 cinesi dichiarati dal Comune su 5 mesi corrispondono all’incirca ad un autobus al giorno).
L’incidenza dei cinesi sull’economia locale era evidentemente limitata alla struttura interessata, in quanto arrivavano a sera tardi e partivano la mattina.
Che il dato statistico fosse falsato da questa particolarità, o anomalia, era noto a tutti, ma quando serviva a gonfiare i numeri, nessuno lo sottolineava.
Aspettando che il Comune confermi il numero preciso dei cinesi tramite i dati della tassa di soggiorno, le dichiarazioni del Vicesindaco con delega al Turismo, devono comunque farci riflettere, in quanto fanno luce sulla situazione del turismo.
Significano infatti che la capacità attrattiva del Tuderte, con riferimento agli stranieri, è limitata a poco più di 2.515 unità unità negli alberghi (la Valnerina, che è diventata la nostra diretta concorrente, ne conta 3.931 e l’Alta Valle del Tevere, altra nostra concorrente a livello di statistica, ne conta 3.756).
E’ il dato più basso della Regione (peggio di noi solo l’Amerino).
Quindi o abbiamo poche strutture e quelle che ci sono non sono concorrenziali (circostanza che può essere vera solo per target molto elevati), oppure la nostra proposta turistica non è attrattiva.
Quanto agli alberghi, è insoddisfacente anche il dato degli italiani, che conta 7.338 arrivi con una permanenza di 2 giorni, ancora una volta il dato regionale più basso dopo l’amerino.
Quindi complessivamente la domanda è: il piano turistico del territorio può reggersi su 26.036 arrivi ossia una media, su cinque mesi, di 173 turisti al giorno? Sarebbe il caso di interrogare, sul punto, gli operatori del settore.
La verità è che il Tuderte sia in arrivi che presenze è sotto alla media regionale e sta scendendo in tutte le statistiche. Ma di questo il duo Ranchicchio-Ruggiano non si rende conto.
Vedasi le dichiarazioni di alcuni mesi fa quando si è gridato al miracolo perché durante il fine settimana di Pasqua il circuito museale di Todi ha staccato, badate bene, addirittura 960 biglietti.
Peccato che, per dire, l’Opera del Duomo di Orvieto nei ponti di aprile e maggio ha staccato quasi 20.000 biglietti.
Ma allora è veramente tutta colpa dei cinesi?

Turismo a Todi, arrivi al +21,7% rispetto al 2022

Rispetto all’anno precedente, al 31 maggio 2023, i dati turistici della Regione Umbria segnalano per il comprensorio del Tuderte una crescita del 21,7% negli arrivi e un + 16,2% nelle presenze.
Dati dunque positivi, con un aumento molto più sensibile della componente straniera (+37,2% negli arrivi) rispetto a quella italiana (tra il +16% e il 18%). Crescono, rispetto al 2022, sia il settore alberghiero (arrivi + 10,7%) che l’extralberghiero (+32,3%).
“Stiamo parlando di una crescita certificata a due cifre nei primi cinque mesi dell’anno, solitamente i meno generosi Todi”, commenta il vice sindaco Claudio Ranchicchio. “Se non sono stati ancora raggiunti i livelli del 2019 – prosegue – è per il venir meno, come più volte spiegato, delle comitive asiatiche, ma la tendenza anno su anno è positiva”.
Andando nel dettaglio e attingendo ai dati ufficiali della Regione è possibile verificare che rispetto al 2019 c’è appunto il venir meno di quasi 9mila arrivi e 11mila presenze straniere, facilmente riconducibili, grazie all’incrocio con i pagamenti della tassa di soggiorno, proprio alla struttura alberghiera che è stata privata da quella tipologia di turismo straniero per il quale funzionava da hub di passaggio.
Che il fenomeno non sia un caso isolato a Todi lo si ricava anche dai documenti del “China Outbound Tourism Research Institute” diffusi da European Travel Commission e riprese da ENIT.
“Consultando queste fonti – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – si apprende che al momento il flusso dei cinesi in Italia è pari al 30% dei livelli del 2019 e che solo dal 15 marzo 2023 l’Italia è entrata a far parte della lista delle destinazioni autorizzate anche per i gruppi. Gli stessi autorevoli studi indipendenti prevedono che soltanto nel 2024 il numero di viaggi outbound dalla Cina potranno superare i livelli del 2019″.
Per Todi si apre ora la stagione dei festival e dei grandi eventi: dal Festival del cinema agli Internazionali di tennis, dalle Mongolfiere al Todi Festival, della rassegna Note d’Estate alla Masterclass del tenore Gianluca Terranova, dalle escursioni di Media Valle Tour agli altri eventi dell’estate tuderte.
“La tendenza è favorevole alla nostra città e stiamo già lavorando alla partecipazione alle fiere di settore del prossimo anno. Le iniziative promozionali messe in campo dalla Regione stanno dando risultati eccezionali, con Todi sempre più parte del sistema turistico del cuore verde d’Italia”, conclude Ranchicchio.

Comunicato stampa Gruppo Civici x Todi – Fabio Catterini : “Todi maglia nera del turismo regionale”

” I dati dei flussi turistici del periodo gennaio – maggio 2023 certificano il crollo del turismo nel comprensorio tuderte…”

 

Una disfatta che la Giunta Ruggiano cerca di far passare in secondo piano con la mirabolante candidatura di Todi a Capitale italiana della cultura 2026 (a due mesi dalla scadenza del bando, il 27 settembre, senza che la Giunta o il Consiglio si siano mai pronunciati in merito e, sembrerebbe, all’insaputa deli stessi Uffici!) e con la presentazione di Umbria Cinema 2023 (60.000 euro per tre giorni!)
Passiamo ai numeri.
A confronto con il 2019 (ultimo anno pre – pandemia), a fronte di un dato Regionale medio di arrivi pari a +3% e di presenze pari a +9% , Todi ha fatto registrare rispettivamente – 22,1%   e  – 6,7%.
Insomma, l’Umbria ha recuperato tutte le presenze, mentre noi siamo crollati; addirittura – 61,6% negli arrivi dei turisti stranieri.
A soffrire sono soprattutto le strutture alberghiere, che hanno sostanzialmente dimezzato gli arrivi (-48,1%).
E’ il dato di gran lunga peggiore di tutta la Regione; abbiamo perso, tanto per dire, il doppio dei turisti di Orvieto!
Se è vero che rispetto ai primi mesi del 2022 (quando erano ancora presenti le restrizioni covid-19) abbiamo un +21,7% di arrivi e +16,2% di presenze, è altrettanto vero che la media regionale è rispettivamente di +33% e +30,5%, quindi siamo sotto alla media di almeno 12-15 punti.
Abbiamo toccato il record negativo del 3% del flusso regionale, superati dalla Alta Valle del Tevere e dall’Eugubino  (Orvieto è irraggiungibile al 5,9!), quando prima della pandemia eravamo al 4,3%.
Quanto agli arrivi siamo stati superati anche da Cascia e siamo usciti dalla top 10 delle destinazioni per i turisti stranieri!
Noi siamo più attrattivi e gli altri ci hanno superato.
Dobbiamo quindi interrogarci, tutti, sul motivo di questi numeri disastrosi.
In primis dovrebbe porsi qualche domanda la Giunta, in quanto il fallimento del piano turistico / culturale del duo Ruggiano-Ranchicchio è sotto gli occhi di tutti, tanto che neanche il solerte Ufficio Stampa del Comune ha avuto il coraggio di commentare.
Questi risultati sono la prova che tra investire e spendere c’è differenza.
Soldi spesi (tanti!) per iniziative culturali con poco senso e nessun ritorno, desertificazione del centro, mancata promozione del territorio.
I soldi vengono spesi in parte (molti) per compiacere amici (leggasi associazioni pseudo culturali o sportive foraggiate con migliaia di euro); in parte per autocompiacersi (leggasi Umbria Cinema, con l’immancabile codazzo di vip a scrocco!); per aggirare problemi organizzativi e di programmazione (leggasi Natale a Todi appaltato a terzi con costi folli e nessun ritorno!); in parte per certificata incapacità di rinnovare o innovare (leggasi Todifestival!)
Ho chiesto più volte se il Comune avesse adottato un metodo, un criterio, per valutare il ritorno economico, in immagine o prestigio delle varie iniziative: nulla!
E’ un quadro di parte e fazioso?
No, è certificato dai numeri e i numeri non mentono mai.”

TODI CIVICA: POLITICHE CENTRO STORICO.

APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. SI APRA UN TAVOLO FRA TUTTE LE FORZE POLITICHE E LE ASSOCIAZIONI.

 

Todi Civica ha letto con attenzione il comunicato stampa della Confesercenti di Todi ( e la nota inviata ai Consiglieri comunali dalla Presidente Francesca Chiara Chiavari), attraverso il quale, l’associazione chiede all’amministrazione comunale un confronto sulle politiche di gestione del centro storico. Altresì abbiamo preso atto della nascita del Comitato “Vivi il Centro” e delle proposte ( inviate al Consiglio Comunale) da esso elaborate in questi mesi. Condividiamo molte delle valutazioni presenti nei rispettivi documenti, tanto nell’analisi delle ( antiche ) problematiche, quanto sul piano delle proposte e pensiamo che possano offrire spunti importanti agli amministratori, ponendo sul tavolo questioni che non sono più rinviabili. Todi Civica si è sempre rapportata con i diversi governi cittadini in maniera responsabile e costruttiva, ma, al di là delle singole tematiche, ha soprattutto posto a monte una questione di metodo. Non si può infatti gestire un centro storico se non si considera la necessità di trovare un punto di equilibrio tra tutti i soggetti che lo vivono quotidianamente. Residenti, commercianti, operatori e turisti devono essere parimenti messi in condizione di poter fruire del centro storico attraverso un piano di viabilità, di accesso e di utilizzo degli spazi, che non favorisca nessuno a discapito di altri, perché è solo nell’armonia di tutte le sue componenti che si garantisce vivibilità, crescita e sviluppo.Pertanto, volendo valorizzare il contributo delle suddette ( e di altre ) associazioni, senza strumentalizzazioni politiche, chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di Todi di convocare quanto prima una Conferenza dei Capigruppo per valutare un percorso politico-istituzionale che coinvolga, oltre a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale e al Sindaco ( o suo delegato), anche i diversi soggetti interessati al miglioramento delle politiche di gestione del centro storico al fine di definire strumenti condivisi per affrontare e risolvere concretamente e rapidamente le questioni poste. Riteniamo che questa sia la strada giusta da percorrere ed invitiamo tutti i consiglieri ad una fattiva collaborazione offrendo sin da subito la nostra piena disponibilità.

La città di Todi sulle tracce del Perugino

 

A Todi, collegato al viaggio immersivo, fresco di inaugurazione, alla scoperta dell’Incoronazione della Vergine, con il relativo progetto di valorizzazione della Pala dello Spagna esposta nella Pinacoteca Civica, il Comune e Coop Culture hanno predisposto anche un programma di visite guidate legate alle opere degli allievi del Perugino a Todi.
Si tratta di una ulteriore iniziativa ricompresa nel programma delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del “Divin Pittore” che sta animando tutta la regione.

Cinque i percorsi tematici
 tra i quali i turisti potranno scegliere per un approccio “tematico” alla visita della città.  Il primo, “I capolavori nascosti di Todi”, prevede un trekking urbano alla scoperta delle opere di maggior pregio della città dal Medioevo ai giorni nostri. Partendo dal Museo Pinacoteca, si prosegue alle Cisterne Romane, con le opere di Videoarte di Fabrizio Plessi, alla Chiesa di San Fortunato con gli affreschi di Masolino da Panicale, al Parco Beverly Pepper, ai Giardini Oberdan con gli scettri di Arnaldo Pomodoro per giungere infine al capolavoro indiscusso dell’architettura rinascimentale, la Chiesa della Consolazione.
Secondo proposta: “Todi all’epoca dello Spagna”, un tuffo nella Todi del ‘500, con un focus sugli artisti che l’hanno maggiormente definita. Partendo dalla Pala ospitata presso il Museo-Pinacoteca, si prosegue nella Cattedrale, con il maestoso Giudizio Universale di Ferraù Fenzoni, nella Chiesa della Nunziatina, opera barocca del Polinori, per chiudere la visita anche in questo caso al capolavoro bramantesco della Consolazione.
Terzo itinerario quello “Alla scoperta del paesaggio Peruginesco”, un trekking urbano guidata agli scorci del panorama umbro, protagonista dei dipinti di Perugino e dello Spagna. Dalla Pinacoteca si procede verso la Casa Dipinta, con il focus sulle “finestre” della camera da letto; a seguire i migliori punti panoramici della città: Chiostro delle Lucrezie, i Giardini Oberdan e infine Piazza Garibaldi.
“Sulle tracce del Perugino” è la quarta proposta pensata per ammirare il lascito del pittore pievese a Todi rappresentato nelle opere dei suoi epigoni. Dalla Pala dello Spagna in Pinacoteca alle opere custodite in Cattedrale, in particolare gli affreschi dello Spagna e le vetrate di Eliseo Fattorini. La visita si conclude nella chiesa di Sant’Antonio, che custodisce un bozzetto della statua di Perugino, eretta nel 1923 presso i Giardini Carducci a Perugia, opera del tuderte Enrico Quattrini.
I turisti potranno scegliere infine anche “Sulla via del tessile e del ricamo in Umbria”: ragionando sui diversi tessuti delle piante dipinte dallo Spagna, si sviluppa una visita all’interno del Museo Pinacoteca soffermandosi sulla Sezione Tessuti che testimonia l’antica tradizione tessile della città.
“Come Amministrazione comunale – sottolinea l’assessore alla cultura Alessia Marta – siamo impegnati affinchè Todi ben figuri tra le tappe di quanti stanno scegliendo l’Umbria in relazione alle celebrazioni dei 500 anni dalla morte del Perugino e del Signorelli, anche grazie ad un patto di collaborazione instaurato con Città della Pieve, Cortona e Orvieto”.

Confesercenti Todi : ” E’ ora di dire BASTA !!! “

“Serve una svolta per il futuro del centro storico della nostra amata città “

 

Un centro storico fatto di bellezza, di persone che quotidianamente lo vivono, di studenti che frequentano le ottime scuole dalle materne alle scuole superiori; di anziani residenti, bisognosi di nuove necessità; ricco di attività commerciali da sempre un elemento fondamentale per definire la qualità della vita e la sicurezza di tutti. Fatto anche di turisti affascinati dalle sue bellezze ma che da soli non possono bastare a definire il suo futuro.

Come commercianti di Todi pensiamo a questo insieme di vita quando ragioniamo di come dare un nostro contributo per invertire una tendenza che sembra non avere un freno verso un andamento drammaticamente negativo fatto di continue chiusure commerciali e riduzione dei residenti.

Todi si presenta magnifica, ma è la sua stessa bellezza che rischia di nascondere i problemi che ogni giorno si incontrano nel camminare per le sue vie, nel volerlo frequentare per un acquisto, nel doverlo raggiungere per andare a scuola.

Ed allora abbiamo deciso di muoverci e di organizzare una proposta che nasce dalle tante osservazioni e suggerimenti che provengono da molte parti e dove, il tema della facilità di raggiungere il centro è oggi centrale per riaprire qualsiasi altro ragionamento.

Il Centro storico non può diventare un proscenio per turisti. Sarebbe un proscenio che ospiterebbe non un paese vivo e vivace ma una realtà fatta di sempre più vetrine vuote; di case abitate dal turismo di massa; da residenti senza più neanche un servizio.

Questa proposta vuole essere un contributo alla costruzione del nostro futuro e non un mero strumento di contestazione delle scelte sbagliate fatte in questi anni.

Si è vero, gran parte delle attività commerciali temono per la loro esistenza. Temono che la progressiva chiusura delle modalità di accesso porti ad una accelerazione della crisi.

Perché non invertire questa tendenza con un sano confronto?

Abbiamo individuato alcune proposte che lanciamo con la sempre attuale forma del comunicato, ma anche con l’antica forma dei manifesti affinché tutto questo non scompaia con la velocità con cui si consuma un quotidiano.

Chiediamo all’Amministrazione comunale di rivedere la sua impostazione riguardo al futuro del Centro storico che sembra individuare in poche e specifiche attività, la dignità di una futura presenza.

Gli errori compiuti nel corso degli anni con la realizzazione di importanti superfici commerciali ai piedi della città, ha causato una marginalizzazione del commercio nella parte antica.

Le politiche sulla viabilità che vanno nella direzione di scoraggiare l’uso del trasporto pubblico a causa di scelte sbagliate che hanno diviso in due aree il Centro sta causando enormi disagi ai residenti, soprattutto i più anziani e scoraggiato molti a venire in Centro.

L’istituzione di una forma di pagamento per l’accesso dei genitori che portano i propri figli nella splendida scuola San Fortunato- Santa Prassede e lo spostamento del pulmino scolastico ai giardini pubblici, sta generando una drastica riduzione degli iscritti dopo che molte risorse pubbliche sono state spese per la sua bellissima ristrutturazione.

L’incomprensibile e poco chiaro sistema di accesso con le auto unito alla mancanza di un serio sistema di navette e di trasporto urbano marginalizza sempre di più il centro della città.

Chiediamo per tutte queste ragioni poche e semplici cose:

  1. Il ridisegno del sistema di viabilità urbana ricollegando in un tutt’uno unitario le sue diverse parti, attivando il servizio navetta elettrico a 8 posti.
  2. Il potenziamento del trasporto pubblico-urbano con la certezza che i tempi per chi vuole venire in centro non siano troppo lunghi ( linea E con ripristino fermata a Piazza Jacopone).
  3. Rendere l’accesso in centro con il trasporto privato più agevole, regolandolo non su un’astratta idea di città green ma sui reali flussi turistici, che per molti mesi dell’anno non esistono.
  4. La cancellazione della tassa per chi porta i propri bambini a scuola e rilanciando con apposite politiche di informazione l’offerta formativa della scuola San Fortunato-santa Prassede
  5. Prima mezz’ora di parcheggio gratuito a Piazza Garibaldi, nell’ottica di favorire soprattutto i cittadini, anche non residenti, che necessitano di una sosta breve.

Sappiamo che molto altro c’è da fare e proporre, abbiamo iniziato con la raccolta firme di commercianti e cittadini, proseguiamo con queste poche ma importanti proposte, necessarie e indifferibili per non ridurre la parte antica di Todi solo un luogo scenograficamente bello.

 

Un “Nido” per il cinema d’estate a Todi

 

Un luogo altamente suggestivo come la Terrazza inferiore del Nido dell’Aquila e una programmazione di film selezionati tra i migliori dell’ultima stagione con alcuni eventi dedicati a capolavori senza tempo: sono questi gli ingredienti principali della rassegna cinematografica proposta nell’Arena Estiva di Todi e pronta a partire. Da lunedì 3 luglio e fino al 25 agosto, ogni sera alle 21.30, ci saranno proiezioni da apprezzare con la migliore tecnologia audio-video.
La rassegna è organizzata dal cinema Nido dell’Aquila con il patrocinio del Comune di Todi. “Per la città è un vanto disporre di un cinema tutto l’anno con una proposta di così altissima qualità”, sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano. “Non solo si conferma la rassegna estiva – aggiunge l’assessore alla cultura Alessia Marta – ma addirittura viene potenziata con ulteriori iniziative”. Unica pausa nella lunga programmazione le serate del Cinema Umbria Festival diretto da Paolo Genovese. Pausa per modo di dire, ovviamente.

A Todi bellezza e cultura sono di casa, così la sua Arena Estiva estiva saprà soddisfare i gusti più disparati, a partire dai bambini per arrivare ai meno giovani, grazie a un programma ricco e variegato. Da titoli d’essai come “Rapito” di Marco Bellocchio o “Le buone stelle” di Hirokazu Kore’eda, fino all’ultima versione de “La sirenetta” firmata da Rob Marshall, passando per film pluripremiati come “Le otto montagne” (vincitore al Festival di Cannes e di 4 David di Donatello) o “Empire of light” di Sam Mendes (candidature ai Premi Oscar e ai Golden Globe). Non mancheranno appuntamenti speciali come il ritorno sul grande schermo di John Landis con il suo “Animal House” o del capolavoro di Gene Kelly “Singing in the rain”, fino all’attesa “Barbie” con Margot Robbie e Ryan Gosling. Nell’ultima domenica di luglio poi, il 30, sarà invece protagonista la musica con “Emisferi”, Giovanni Baglioni in concerto.

Nelle serate di mercoledì la rassegna di cinema all’aperto si arricchirà di una serie di degustazioni di vini che metteranno al centro alcune tra le più apprezzate cantine del territorio. Nell’ora che precederà la proiezione prevista sarà possibile incontrare 8 diversi produttori locali, uno per ogni serata, e assaggiare i loro vini guidati dai sommelier di Assosommelier degustando anche alcuni dei più pregiati oli extravergine di oliva prodotti nel tuderte. Per un piccolo aperitivo sotto il segno dell’enogastronomia a km0, proprio nelle serate che prevedono proiezioni in lingua originale sottotitolata. Le degustazioni sono organizzate dalla Strada dei vini del Cantico in collaborazione con la delegazione tuderte di Assosommelier e il supporto del Comune di Todi.
La rassegna aderisce al progetto del Ministero dei Beni Culturali “Cinema revolution” grazie al quale il biglietto d’ingresso per i film italiani ed europei è pari a 3,50 Euro (per tutti gli altri titoli il costo sarà di 6,50 Euro).
Sarà possibile acquistare i propri biglietti anche online suwww.cinemanidodellaquila.it oltre che al botteghino prima della proiezione.
Da segnalare che sarà possibile raggiungere la terrazza incastonata nella città medievale superando le barriere architettoniche grazie al supporto della protezione civile di Todi “La rosa dell’Umbria”. Un modo per consentire a tutti di godere dell’Arena Estiva (basterà un messaggio WhatsApp al numero 348.7104238).

Todi rende omaggio a Giuseppe Cerasa

 

Il nome di Giuseppe Cerasa, giornalista di lungo corso, verrà iscritto nel registro dei cittadini benemeriti della città di Todi di recente istituzione.
L’onorificenza gli verrà conferita venerdì 30 giugno, alle ore 17, nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali. Un rapporto, quello di Giuseppe Cerasa con Todi e l’Umbria, lungo ormai trent’anni, durante i quali il legame di reciproco affetto tra il giornalista di origini siciliane e la città è andato sempre crescendo.

In anni recenti Cerasa, attuale direttore de “Le Guide di Repubblica”, ha dedicato proprio a Todi la prima Guida riservata ad un “centro minore”, una novità rispetto alle tradizionali guide regionali e delle grandi città d’arte.
Un esperimento di successo, che ha aperto le porte ad una nuova collana all’interno del progetto editoriale, che vanta la pubblicazione di 50 volumi all’anno sulle più importanti realtà turistiche italiane.
Non meno apprezzato è stato il suo impegno a favore della città sotto il profilo culturale ed artistico, facendone un punto di riferimento per iniziative di valore nel campo dell’arte contemporanea.
“Il conferimento della cittadinanza benemerita votata all’unanimità dal Consiglio Comunale – sottolinea il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – vuole essere un segno di riconoscenza alla persona, ancora prima che al professionista, e un segnale di attenzione a quanti hanno scelto e adottato Todi quale luogo privilegiato della propria vita”.
“Sono onorato di ricevere questo riconoscimento”, ha dichiarato Giuseppe Cerasa nel ricevere la notizia. “Sono legato a Todi da tanto tempo e sono consapevole del ruolo che questa città può giocare in Italia e all’estero. Città unica, avvolgente e compatibile con i nuovi stili di vita. Una città che può avere un grande futuro, pari al suo straordinario passato”.

L’incontro pubblico di venerdì pomeriggio, grazie anche alla presenza di altri autorevoli giornalisti nazionali costituirà l’occasione, a margine della cerimonia di conferimento, per un dibattito sul presente e sul futuro dell’informazione e un riconoscimento non solo per Cerasa ma per l’intera professione giornalistica.
Giuseppe Cerasa ha iniziato la sua brillante carriera a soli 23 anni con il quotidiano “L’Ora” di Palermo, giornale che ha segnato la storia dell’informazione italiana, dove si è occupato di politica, economia, mafia e cronaca giudiziaria, fino a diventare capo della cronaca.
Nel 1987 è stato chiamato da Eugenio Scalfari a “la Repubblica” e per dieci anni ha lavorato alla cronaca nazionale. Nel 1999 l’allora direttore Ezio Mauro lo ha promosso caporedattore, invitandolo a dirigere la cronaca di Roma, incarico che ha mantenuto per 18 anni.

Dal 2016 è direttore de “Le Guide di Repubblica”, un’iniziativa editoriale nata nel 2004 da una sua intuizione e che oggi rappresenta la punta dell’informazione turistica, con oltre un milione di copie vendute all’anno.
Nel 2018 è stato insignito all’Università La Sapienza di Roma della laurea honoris causa in giornalismo e comunicazione multimediale. L’Accademia della Cucina Italiana gli ha assegnato nel 2021 il premio “Gianni Fossati” per l’impegno nella salvaguardia del patrimonio gastronomico italiano, mentre è del 2022 il “Premio Comunicazione” da parte di Assoenologi nazionale.
Una carriera dunque straordinaria dal punto di vista professionale, cui si aggiunge ora il riconoscimento di Todi, da ora ancora di più la sua città.

Comunicato stampa ” TARI : il consiglio approva le nuove tariffe ma non si accorge che sono sbagliate “

Nella seduta del Consiglio del 28/04/2023, la maggioranza, presente il Sindaco e l’Assessore Baglioni, ha approvato le nuove tariffe TARI, nonostante il sottoscritto abbia evidenziato la presenza di un errore grossolano, che andrà a gravare, ingiustamente, sui cittadini.
In particolare, per gli utenti residenziali, la tariffa prevede un addebito anche in caso di assenza di conferimento, nonostante la modifica al regolamento TARI, approvato dalla maggioranza nella medesima seduta, dove questo addebito è stato eliminato (art.22 co.3).
Quindi gli utenti residenziali che per qualsiasi motivo nel corso dell’anno non effettueranno conferimenti (es. seconde case o case non abitate), si vedranno addebitate un importo che, in base al regolamento, non è dovuto.
La circostanza però non deve meravigliare, considerato che al momento dell’approvazione delle tariffe, i consiglieri di maggioranza, nonostante avessero appena votato il regolamento, su mia esplicita domanda hanno avuto difficoltà nel capire quale testo fosse stato approvato (punto 7, minuto 2:34:40)!
Purtroppo, funziona così: si alza la mano a comando!
Invito gli scettici a riguardare la diretta del Consiglio Comunale del 28/04/2023.