Roberto De Vivo ringrazia la Protezione Civile locale “La Rosa dell’Umbria”

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Orgoglioso dello splendido lavoro che la nostra Protezione Civile locale, “La Rosa Dell’Umbria”, ha svolto in questi due giorni estremamente difficili e delicati, dal punto di vista meteorologico. Ragazzi straordinari, motivati da un unico grande scopo: l’amore per la propria comunità. Per me sono eroi, non persone. A loro va tutta la mia stima. Ringrazio nuovamente il Coordinatore locale, Claudio Serrani, per il suo immediato intervento. Ancora una volta si è potuto dimostrare l’ennesimo fallimento e immobilismo da parte della nostra amministrazione comunale. Il Sindaco però, dal canto suo, attraverso mezzo facebook, informava i cittadini rispetto al duro lavoro di alcuni operai comunali che, durante la notte del 5 gennaio, hanno dato prova che a prescindere da chi ci amministra la differenza la fa sempre il cittadino! Colgo l’occasione per ribadire un concetto: se la comunità vuole, può! Insieme a molti cittadini sto portando avanti la battaglia “Umbra Acque”, quella sulla sicurezza, la gestione della nettezza urbana e delle aree verdi. Molti sono stati, fino ad oggi, i risultati raggiunti. Molti altri ancora saranno raggiunti a breve. Chi fa politica per passione vive il proprio operato in modo chiaro, sereno e trasparente. Chi, al contrario, agisce politicamente secondo scopi particolari è costretto poi a vivere in solitudine. Ancora una volta grazie. Grazie a chi ama la propria Città.

Roberto De Vivo


Movimento Civico Todi

Denuncia di CasaPound: “Cittadini bloccati da neve e ghiaccio , che fine ha fatto l’amministrazione?”

Ancora una volta ci troviamo a dover denunciare le mancanze di un’amministrazione che ha abbandonato i propri cittadini e le proprie frazioni – dichiara in una nota Andrea Nulli responsabile Casapound Todi – ieri mattina infatti ci sono giunte segnalazioni riguardo le condizioni del manto stradale da diversi cittadini (Piazza e zona Cappuccini) e da alcuni residenti in varie frazioni del Tuderte. Le nevicate e il forte freddo nella notte dell’Epifania hanno reso impraticabili molte strade ricoperte di neve e di lastre di ghiaccio pericolose, da Camerata a Casemasce passando per Pontecuti fino alla Todi stessa , Collevalenza e cosi via. Ciò che fa sgomento e crea sdegno – prosegue Nulli – è la totale assenza e mancanza di intervento da parte dell’amministrazione. Sarebbe bastato far fare agli addetti del comune un semplice giro per spargere sale ma nemmeno ciò è avvenuto. Va invece un plauso alla protezione civile “La Rosa dell’Umbria” che a differenza di comune e provincia si è messa subito in moto con i suoi volontari intervenendo in moltissime situazioni dove la strada era impercorribile. I cittadini – conclude Nulli – sono stanchi di un’amministrazione che tutto fa meno che gli interessi della città e dei suoi abitanti, questa è l’ennesima mancanza di un’amministrazione fallimentare che va mandata a casa”.

Spumante italiano, capodanno 2016 da record.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per le feste correnti in Italia si è stimato  che sono saltati circa 52 milioni di tappi di spumante Made in Italy con consumi in ripresa del 4% per cento. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che è record storico per lo spumante italiano con 242 milioni di bottiglie stappate tra Italia ed estero per le feste di fine anno. Se all’estero salgono a 190 milioni le bottiglie di spumante italiano consumate, con un balzo del 13 per cento nelle bottiglie esportate, in Italia si è di fronte ad una storica inversione di tendenza dopo sette anni di progressive riduzioni. L’ottantasei per cento degli italiani non rinuncia allo spumante, mentre appena il 14 per cento sceglie lo Champagne. A prevalere tra le bollicine italiane sono quelle ottenute con il metodo Charmat che rappresentano circa il 95 per cento della produzione. Il resto con il metodo classico (Champenoise), che prevede la fermentazione in bottiglia con l’introduzione del liqueur de tirage e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni, con un prezzo finale più elevato.

IL PROSECCO
Nella classifica delle bollicine italiane piu’ consumate nel mondo ci sono il Prosecco, l’Asti, il Trento Doc e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Se lo spumante è il prodotto irrinunciabile del cenone di capodanno quest’anno molto gettonati sono tornati ad essere il cotechino o lo zampone che vengono gustati a tavola da piu’ di due italiani su tre (67 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (80 per cento). Sul 59 per cento delle tavole c’è stata anche l’uva, ma il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 13 per cento degli italiani, anche se il 58 per cento non rinuncia al salmone, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Sulle tavole del Capodanno serviti piatti per un totale di 95 euro a famiglia, il 25 per cento in piu’ dello scorso anno.

Comunicato stampa dei “Tuderti5Stelle” sul ritardo nel riportare alla normalità il centro storico dopo la nevicata di ieri sera

cinquestelleIl maltempo annunciato da giorni (o settimane) è finalmente arrivato ieri sera, e il Sindaco ha aspettato fino oggi pomeriggio  per far spandere il sale nel centro storico.
Da stamattina abbiamo ricevuto segnalazioni di persone cadute sui lastroni di ghiaccio che sono presenti dappertutto, ma solo nell’imminenza dell’evento della discesa della Befana si sta facendo qualcosa.
Ma in che razza di mondo vivono i nostri amministratori?
Nel centro storico la logica e il buon senso richiedono un approccio particolare: non basta bloccare il traffico delle auto, bisogna permettere ai pedoni di circolare senza farsi male.
Ma che si può pretendere da chi qualche anno fa ha già bucato clamorosamente (e drammaticamente) l’allarme alluvione a Pian di San Martino, intervenendo non per avvisare preventivamente, ma solo per annunciare che l’acqua era già arrivata?

La prima neve dell’anno imbianca Todi. Una sorpresa a partire dalle 21,30 del 5 gennaio. La prima teatrale di Vincenzo Salemme non è certo fortunata:prima il rinvio per il terremoto e poi la sera di giovedi l’improvvisa nevicata mentre va scena in un teatro comunale pieno di spettatori

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Todi, tributi locali: nel 2016 recuperati 584mila euro

pipistrelliProsegue con successo a Todi il piano di contrasto all’evasione dei tributi comunali, dopo gli incoraggianti numeri del 2015, anno in cui, grazie a nuove procedure avviate, era stato possibile raddoppiare le cifre incamerate dal Comune. Dai 481 mila euro incassati nel 2015 si è passati, per l’anno appena concluso, a 584 mila euro.

Il gruppo multidisciplinare costituito nel 2015 da dipendenti comunali ha proseguito con successo anche nel 2016 nelle attività di incrocio di dati provenienti da diverse fonti ed accertamento di posizioni irregolari che sono state contestate.

Nel dettaglio, dei 584.000 euro recuperati nel 2016, 314.434 provengono dall’ICI, 180.480 dall’IMU, 82.827 dalla TARSU/TARI e 2.295 dalla TASI.

Oltre all’utilizzo delle cifre recuperate, l’attività degli uffici ha consentito, per l’anno 2016, una riduzione delle tariffe TARI di circa il 4-5% rispetto a quelle applicate nel 2014. Infatti l’Amministrazione comunale nel 2015 ha intrapreso un’azione di verifica e controllo delle posizioni tributarie dei contribuenti partendo dall’incrocio dei dati (catastali, anagrafici, fiscali). Questa attività di controllo e verifica è stata effettuata anche per l’anno 2016.

Nell’anno 2015 l’attività svolta ha portato alla scoperta di circa 100 nuovi contribuenti ai fini TARI (che erano sconosciuti alle casse comunali) i quali hanno contribuito per l’anno 2016, fermo restando il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ad allargare la base imponibile ed a ripartire i costi del piano economico-finanziario del Comune su un numero maggiore di contribuenti con il conseguente abbattimento delle tariffe.

“L’intensificazione dei controlli voluta da questa Amministrazione – dichiara l’Assessore Luca Pipistrelli – va dalla parte della stragrande maggioranza dei cittadini che pagano regolarmente quanto dovuto. Il contrasto all’evasione infatti, oltre ad innalzare il livello di equità, ci consente di rendere con le somme recuperate servizi ed opere ai cittadini. Un particolare riconoscimento va ai dipendenti che hanno lavorato a questo progetto, avvalendosi anche dei nuovi strumenti informatici adottati dal Comune”.

Lavori condotti in porto nell’anno 2016 alla Residenza Protetta Veralli Cortesi, comunicato stampa del presidente Alfonso Gentili

 

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Alla fine dell’anno 2015 e inizio 2016 sono stati ultimati i lavori contrattuali di primo stralcio relativi all’installazione di un sistema di videosorveglianza presso la Residenza protetta per anziani e della sbarra di controllo accessi nei pressi della guardiola, al fine di migliorare la vigilanza tutelare degli ospiti e la sicurezza generale degli operatori e dei beni patrimoniali custoditi all’interno della struttura residenziale.

Sono state poste in opera 5 telecamere e degli illuminatori supplementari in prossimità delle tre porte di ingresso/uscita della struttura residenziale, dei piazzali antistanti e nei pressi del cancello di ingresso/uscita del complesso immobiliare, nonché un sistema di videoregistrazione e monitor di controllo in un locale della Residenza frequentato dal personale in servizio anche durante le ore notturne.

Con una perizia di variante redatta internamente e approvata dal Consiglio di amministrazione nel mese di aprile 2016, fermo restando l’importo complessivo dello stralcio pari a 14 mila euro, è stato possibile realizzare l’automatismo della sbarra di controllo e cancello, il potenziamento e miglioramento del sistema di chiamata citofonica e videocitofonica della struttura residenziale e l’illuminazione con faro a led della suggestiva facciata della Chiesa in cima al viale d’accesso.

Nell’area del cancello di ingresso principale con la perizia di variante  è stata anche realizzata,  mediante due  faretti led a terra, l’illuminazione dei pregevoli bassorilievi in marmo con i ritratti di Angelo Cortesi, Letizia Veralli e Giulio Cortesi e della lapide commemorativa in marmo dell’Istituzione del Ricovero di Beneficenza per inabili al lavoro, recante la scritta “Fondato dalla magnifica e illuminata carità di Angelo Cortesi – MCMXVIII” e lo stemma del comune di Todi, posti ai lati delle due colonne, anche queste in via di restauro, del cancello d’ingresso  secondo le volontà testamentarie di Cortesi. L’illuminazione è già in funzione da poco prima dell’inizio di questo anno 2017 in cui ricorre il centesimo anniversario della morte del grande Benefattore della città di Todi, Angelo Cortesi, “tuderte illustre”.

Nel corso del 2016, al fine di evitare future infiltrazioni di acqua, sono stati eseguiti anche i lavori di impermeabilizzazione del tetto e di sostituzione dei canali di gronda della Chiesa di Cappuccini, bene culturale della seconda metà del ‘500 fatta costruire dall’illustre Vescovo di Todi, Angelo Cesi, insieme al nuovo Convento, ed anche i lavori di stilatura della facciavista della parete sud della Chiesa stessa.

Tali lavori rientravano tra le Opere complementari, come da progetto esecutivo delle stesse approvato dal Consiglio di Amministrazione a fine anno 2015 per l’importo complessivo di 35 mila euro circa e facenti parte dei lavori di rifacimento della copertura della zona del retro Chiesa e di sistemazione dei locali del nuovo Archivio dell’Ente – Lotto A.

Durante l’anno appena terminato sono stati anche realizzati i lavori di restauro dei dipinti murali all’interno della Chiesa previsti nel lotto B dei lavori generali di cui sopra, come da progetto approvato dal Consiglio nel novembre 2015 per l’importo di oltre 43 mila euro.

Si è trattato, in sostanza, di una prima fase di intervento di restauro, autorizzato dalla Soprintendenza alle Belle Arti, sulle parti più degradate dello stupendo ciclo pittorico delle “Storie della vita di San Francesco” realizzato nei primi anni del ‘900 dal pittore perugino Gerardo Dottori e commissionatogli da Angelo Cortesi per abbellire la piccola Chiesa che aveva acquistato dalla Congregazione di Carità di Todi insieme al convento dei Cappuccini e al parco cinto da mura con rogito del 18 marzo 1884, trasformandolo in sua residenza o “Villetta”, come la chiama nel testamento e che, alla sua morte, lasciò in eredità, insieme a tutto il suo ingente patrimonio, al Comune di Todi e volle che fosse destinata a Istituto o Ricovero di Beneficenza per inabili al lavoro per infermità naturale o per vecchiaia.

Dei lavori di adeguamento alla normativa di prevenzione incendi e alle prescrizioni di natura igienico-sanitaria della Residenza protetta per anziani realizzati nel corso dell’estate 2016 per l’importo complessivo di oltre 50 mila euro è stata data informazione di recente.

Si tratta complessivamente di oltre 142 mila euro di investimenti, finanziati per oltre il 62 per cento con fondi bilancio dell’Ente e per il resto con fondi europei assegnati dalla Regione Umbria, che sono stati concretamente eseguiti e ultimati nell’anno appena terminato al fine migliorare la struttura residenziale socio-sanitaria per anziani e la Chiesa di Cappuccini, adibita ai servizi religiosi per gli ospiti della struttura stessa e anche aperta al culto soprattutto degli abitanti del quartiere.

Il Presidente Gentili

Todi, Epifania: la Befana scende in piazza. Venerdì 6 gennaio appuntamento in Piazza del Popolo. Fino a domenica la pista di pattinaggio su ghiaccio e la Casa di Babbo Natale, presepi artistici e viventi, mostre d’arte e visite guidate al circuito museale

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TERREMOTO: “DOPO DUE MESI NUOVE CASETTE NON ANCORA PRENOTATE E CONTRIBUTI LEGATI A ULTERIORI ESAMI” – INTERROGAZIONE DI ANDREA LIBERATI (M5S) SUL “CORTOCIRCUITO DEI SOPRALLUOGHI FAST”

 

liberati-326x245“La Giunta regionale spieghi se è vero
che, dopo la scossa del 30 ottobre, non è ancora stato individuato il
fabbisogno delle nuove casette Map/Sae e, conseguentemente, nemmeno prenotate
le medesime soluzioni provvisorie”. Lo chiede, con una interrogazione
all’Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo del Movimento 5 Stelle
all’Assemblea legislativa dell’Umbria, Andrea Liberati, che nell’atto
ispettivo domanda anche “se la Regione Umbria abbia espresso riserve sul
meccanismo ‘Fast’, dato che sarebbe stato più opportuno seguire le procedure
standard, per avere velocemente contezza dei danni e del numero di persone
bisognose di soluzioni abitative provvisorie, risparmiando ai cittadini
ulteriori passaggi burocratici, con lunghe, inutili attese e un inverno in
sistemazioni di fortuna”.

Nell’interrogazione Andrea Liberati spiega che “il dipartimento di
Protezione civile, il 4 novembre 2016, ha attivato la procedura ‘Fast’
(rilevamento su fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto), che
consiste in sopralluoghi ‘sintetici’ di agibilità e possono essere redatte
anche da tecnici non abilitati alla compilazione delle schede ‘Aedes’
(agibilità e danno nell’emergenza sismica). Le schede Fast possono dare
esiti di agibile, non utilizzabile o non utilizzabile per rischio esterno e
nella sola Norcia il 71 percento degli edifici analizzati dopo il 30 ottobre
con modalità Fast risulta ‘non utilizzabile’ o ‘non utilizzabile per
rischio esterno’. A differenza delle intenzioni iniziali – spiega
Liberati – la procedura semplificata ha comportato sperperi di tempo e il
trionfo della burocrazia. Infatti dopo oltre due mesi dal sisma del 30
ottobre e dall’avvento del sistema Fast il dipartimento di Protezione civile
ha imposto che ora siano gli stessi cittadini a incaricare tecnici privati
per i sopralluoghi Aedes. Nell’ordinanza della ProCiv si ricorda che tale
passaggio rappresenta la condizione abilitante per ottenere i contributi per
la ricostruzione privata”.

“Secondo la stessa ordinanza – continua il consigliere regionale di
opposizione – si prevede che potranno richiedere il sopralluogo Aedes,
entro 30 giorni, solo quei cittadini che abbiano ricevuto esito di non
utilizzabilità dai sopralluoghi Fast. Nessuna indicazione specifica, invece,
per le zone rosse, inizialmente escluse dai controlli Fast”.

Todi, viabilità: lavori alla pavimentazione di Via Ciuffelli

 

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Il 2017 a Todi si apre con un nuovo investimento sulla viabilità. Dopo l’affidamento dei lavori, stanno per partire le opere di manutenzione straordinaria che saranno eseguite su alcuni tratti della pavimentazione di Via Ciuffelli per migliorare e riqualificare la principale via di accesso al centro storico che dai Giardini Oberdan conduce fino a Piazza Jacopone.

L’intervento, pari a 53.000 euro di lavori finanziati con risorse comunali, prevede il rifacimento puntuale di alcune zone della pavimentazione stradale. In particolare, il progetto prevede la sostituzione delle pietre maggiormente rovinate sia sulla strada che sul marciapiede. È inoltre prevista anche la sostituzione di alcuni cordoli del marciapiede ed il riposizionamento di alcuni chiusini e caditoie stradali sia per rimetterli in asse con i sottostanti pozzetti che in quota con la pavimentazione circostante.

Il progetto è stato elaborato a seguito di accurati sopralluoghi e rilievi effettuando anche dei saggi al fine di verificare i tipi di materiali presenti, gli spessori e la loro provenienza affinché tutti i lavori di ripristino vengano effettuati con lo stesso tipo di materiale e con le stesse modalità di posa. Sono state inoltre studiate anche le modalità con cui dovranno essere effettuati i lavori al fine di garantire la permanenza del traffico veicolare seppur opportunamente regolamentato e la percorrenza dei pedoni.

“Con questo nuovo intervento – commenta il Sindaco Carlo Rossini – completiamo i lavori di viabilità tra il Tempio della Consolazione ed il centro storico. Dopo i lavori di impermeabilizzazione, ripavimentazione e bitumatura, eseguiti un anno fa, sulla strada comunale delle Cerquette che collega il viale della Consolazione ai Giardini Oberdan, ora pensiamo al tratto in pietra; la zona è di particolare importanza per la città e le sue condizioni chiedevano una risposta che, anche in questo caso, è arrivata”.