Una cooperativa molto attiva nei servizi qui a Todi sembra essere coinvolta nell’inchiesta di Terni.
Nessun giudizio anticipato da parte nostra, anche se sarà difficile per il PD parlare di “fumo” perché in presenza di arresti eccellenti (Sindaco e Assessore!) viene naturale pensare che gli inquirenti abbiano in mano qualcosa di più di semplici indizi.
In attesa degli sviluppi processuali non possiamo non ricordare al PD che chi semina vento raccoglie tempesta.
Da anni era stato sollevato, dapprima con semplici mugugni, il problema di un Consigliere comunale che sedeva anche, con ruoli operativi, nel CDA di quella cooperativa.
Poi c’è stata anche un’interrogazione in Consiglio, senza esito. Anzi, quel Consigliere è poi diventato anche Segretario del PD locale.
Nessun attacco alla persona, degnissima, da parte nostra. Solo una questione di opportunità in presenza di un potenziale conflitto di interessi.
A cui il PD ha risposto con arrogante indifferenza, con un’insensibilità che inevitabilmente ha portato la gente a perdere la fiducia, a fare di ogni erba un fascio domandandosi se lo stesso metodo aggira-appalti non sia stato usato anche a Todi.
Noi, ad esempio, ci siamo meravigliati e lamentati del fatto che i lavori di ristrutturazione dell’Ufficio turistico siano stati assegnati con procedura d’urgenza, con la motivazione dell’imminenza della stagione turistica.
Era Maggio 2016, siamo a Maggio 2017 e di stagioni turistiche, fra estive e invernali, ne sono passate 3 o 4, e quegli uffici sono ancora chiusi!
Dov’era l’urgenza?
Quando si fanno affidamenti diretti senza usare la massima trasparenza si rischia di non essere capiti, persino dalla gente che vede il bicchiere mezzo pieno.