SALUTE, A PERUGIA INAUGURA IL NUOVO ISTITUTO PEDIATRICO SANT’ANNA

 

Già aperto e operativo da qualche tempo, l’Istituto pediatrico Sant’Anna sarà inaugurato ora ufficialmente venerdì 23 settembre con una cerimonia pubblica che si terrà alle 12, nei locali rinnovati al civico 3 di viale Orazio Antinori.

“L’istituto Sant’Anna – spiega il direttore sanitario Mauro Bambini – è un centro clinico pediatrico che offre un percorso diagnostico-terapeutico, completo e rapido, all’interno della stessa struttura. Si avvale di tutte le figure specialistiche e delle principali e più moderne strumentazioni sanitarie”. Il centro è ospitato in un edificio completamente ristrutturato ed è fornito di un parcheggio privato situato di fronte all’ingresso.

Al taglio del nastro, oltre al personale dell’istituto e allo stesso Bambini, l’assessore comunale di Perugia allo sviluppo economico Michele Fioroni, l’assessore a salute e welfare della Regione Umbria Luca Barberini e il presidente della III Commissione Sanità e servizi sociali dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Attilio Solinas.

Saranno presenti inoltre il professor Alessandro Ventura, direttore Irccs materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, il dottore Mauro Lodolo, neurologo della Boston University, il dottor Enrico Chiappa, dirigente di cardiologia pediatrica dell’Ospedale Meyer di Firenze, il dottor Francesco Colautti, ex medico sportivo Roma Calcio, il dottor Giancarlo Barboni, ex direttore Cliniche di neonatologia e pediatria dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, la dottoressa Graziana Bambini, ex responsabile del servizio di riabilitazione e psicologia della Clinica della Media valle del Tevere, e il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Perugia.

Polino a fianco delle popolazioni terremotate

 

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Popoli di montagna uniti anche nelle calamità. È con questo spirito di solidarietà e vicinanza che l’Amministrazione di Polino, di concerto con l’organizzazione del Progetto Rocche Albornoziane, ha inteso programmare per sabato 24 settembre una cena sociale il cui intero ricavato verrà messo a disposizione delle popolazioni colpite dal terremoto. Un piccolo segnale che vede i cittadini di uno storico borgo umbro, celebre per la sua storia e per le sue note caratteristiche monumentali, vicino e solidale con popolazioni colpite da gravi eventi sismici. Procede inoltre l’organizzazione di un programma che nelle intenzioni di coloro che lo hanno progettato, dopo un’intensa analisi, porterà, come sottolinea Fabrizio Desantis, ad una valorizzazione europea delle Rocche Albornoziane insistenti nel nostro territorio

Il Dalai Lama non invitato ad Assisi.Il Vaticano e la Comunità di Sant’Egidio non rispondono alla polemica. Nessun invito per non far arrabbiare la Cina

Dalai Lama non ha ricevuto «alcun invito» per l’evento di Assisi. Lo rivela ad AsiaNews il segretario personale del leader buddista, Tenzin Taklha.Sul sito inglese premier.com è spiegato che Bergoglio «non ha invitato il Dalai Lama» e la ragione sarebbe da ricercare in «un tentativo di migliorare le relazioni del Vaticano con la Cina». Prosegue il servizio: «Mentre i tibetani sostengono il Dalai Lama come il loro leader spirituale la Cina lo vede come un pericoloso separatista. L’esclusione del Papa è stata percepita da alcuni come un tentativo di accattivarsi il loro favore». Non è la prima volta che il Dalai Lama è stato ignorato dall’attuale Papa. Già nel 2014 il gesuita Papa Francesco ha  rifiutato di incontrarlo quando ha partecipato ad una riunione di premi Nobel della pace a Roma. Un gesto incredibile quello del Vaticano, che lascia perplessi e dimostra come la Chiesa sia vincolata al rapporto con i potenti di turno, in questo caso la Cina

 

‘IL SIGNOR BRUSCHINO’ CHIUDE II EDIZIONE DEL PAN OPERA FESTIVAL A PANICALE La messa in scena sabato 24 alle 21 e domenica 25 settembre alle 17.30 al teatro Caporali

 

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Una team di professionisti e un cast di rilievo internazionale per la terza e ultima proposta della seconda edizione del Pan Opera festival, il capolavoro rossiniano ‘Il signor Bruschino’. La messa in scena, nel teatro Caporali di Panicale, casa del giovane festival diretto da Virgilio Bianconi e dedicato all’opera da camera, è sabato 24 settembre alle 21 e domenica 25 inreplica alle 17.30.

Per la regia spumeggiante e divertente di Marco Bellussi, lavorano a questa rappresentazione Carlos Tieppo, costumista del Teatro la Fenice di Venezia, e cantanti di grande spessore presenti nei cartelloni dei più importanti teatri d’Europa. “La direzione musicale di Patrick Murray – ha spiegato Bianconi – e l’orchestra del Pan opera Festival, formata da solisti dall’eccellente curriculum, restituiscono alla partitura rossiniana la freschezza e l’agilità originaria”.

La particolarità de ‘Il Signor Bruschino’ è infatti data da comicità e facilità di ascolto. “Nel capolavoro rossiniano – ha aggiunto Virgilio Bianconi – la celebre ricetta del delirio controllato trova la più alta espressione e il gioco scenico scorre fluido e frizzante”.

La storia comincia quando Florville, amante di Sofia, intenzionato a sposarla è ostacolato dal fatto che la ragazza sia stata promessa al figlio di un certo signor Bruschino.  Da qui si sviluppa la trama che tra bugie e fraintendimenti porta in maniera rocambolesca al matrimonio tra i due amanti e al perdono finale.  “Tra inganni, intrighi e astuzie nella migliore tradizione della farsa veneziana – ha concluso Biaconi –, la partitura del Bruschino rivela una fattura estremamente accurata e funziona come una perfetta macchina teatrale. La condotta vocale e la strumentazione delle arie e degli insiemi è di grande perizia ed è improntata a una gioiosa leggerezza che trascina l’esile ordito drammaturgico, senza una battuta d’arresto, verso il vorticoso finale”.

 

Le suore di Borgo lasciano definitivamente il convento e la città.Un addio significativo dell’inarrestabile decandenza di Todi

 

portaperuginaLe Suore dell’Ordine dei Servi di Maria, presenti nel Monastero della Santissima Annunziata, in Borgo fin dal 1554, lasceranno per sempre il convento e la città, con la struttura che funzionerà soltanto come casa per ferie gestita da laici.Un addio significativo dell’inarrestabile declino di Todi, a cui questa amministrazione non sa ovviamente cosa rispondere. E Borgo, uno dei rioni storici di Todi,sarà ancora più desolato.

Floriano Pizzichini e Claudio Serafini:riqualificare la strada di accesso all’Ospedale di Pantalla

 

ospedale-pantalla_Come già anticipato i­n un precedente comun­icato, in relazione a­l progetto di riquali­ficazione della strad­a di Buda di accesso ­all’Ospedale Comprens­oriale della Media Va­lle del Tevere, risco­ntrate alcune critici­tà, abbiamo ritenuto ­di formulare delle p­roposte, a nostro avv­iso, migliorative del­ progetto stesso. Vog­liamo anche ringrazia­re la Consigliera Pro­vinciale Erika Borghe­si, con delega alla v­iabilità e gli uffici­ della Provincia per ­la disponibilità al c­onfronto dimostrata. ­Riteniamo che il Comu­ne di Todi, nella prossima  confere­nza dei servizi, possa­ portare due suggerim­enti che decliniamo d­i seguito. Essendo pr­evisto che i mezzi pe­santi in uscita dalla­ zona industriale/art­igianale di Pantalla ­verranno fatti transi­tare dal tratto strad­ale che si immette sulla Ti­berina in prossimità ­della Elcom System, s­uggeriamo, al fine di­ evitare un notevole ­aumento di mezzi nel ­centro abitato, che s­ia previsto un obblig­o di svolta a destra ­per gli autocarri sup­eriori a 35 quintali.­ Questo determinerebb­e che i mezzi raggiun­gano la E45 attravers­o l’uscita successiva,  evitando il flus­so degli autocarri su­ un tratto stradale m­olto trafficato, ric­co di attività e abitazioni. Inolt­re, tale ipotesi, evi­terebbe che l’immissi­one dei tir sulla pro­vinciale ( tanto in e­ntrata che in uscita)­ crei disagi e perico­li in considerazione ­dei modesti spazi di ­manovra esistenti sugli attuali incroci. In­oltre riteniamo di ap­profondire una ipotes­i, già al vaglio degl­i uffici e in esame p­er il costo di realiz­zazione, che preveda ­l’allargamento di una­ strada che collega l­a zona industriale al­la strada di buda, se­nza fa passare i mezz­i pesanti dalla roton­da antistante l’osped­ale. Anche in questo ­caso si eviterebbe di­ appesantire il traff­ico in un tratto che ­deve rimanere quanto ­più agibile possibile­, essendo di immediat­o accesso al nosocomi­o. Formuleremo tali s­uggerimenti agli enti­ che valuteranno il p­rogetto in conferenza­ di servizi, fiduciosi c­he  verranno presi ­in considerazione in un ottica di migliora­mento del progetto co­mplessivo.
I consiglieri ­Comunali
Floriano Pizzichini
Claudio Serafini ­

Turismo in crisi. La generalizzazione sul terremoto colpisce Todi e l’Umbria. Quando una campagna promozionale per rilanciare Todi ?

 

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Assistiamo perplessi alla passività con cui l’Amministrazione Comunale di Todi tratta la grave disinformazione che vede l’intera Umbria,e quindi anche il nostro territorio, colpito dagli ultimi fenomeni sismici. Fenomeni che, seppur ben avvertiti, non hanno provocato danni.  La generalizzazione ad opera di organi d’informazione nazionale ed internazionale stanno portando ad un drastico calo del flusso turistico. L’attuale Amministrazione di centrosinistra che governa Todi non passerà positivamente negli annali della storia locale e lo avevamo già scritto, ma che nessun rappresentante dell’opposizione presenti, illustri, ipotizzi un progetto promozionale per rilanciare l’immagine della città e del territorio non lo avevamo messo nel novero delle posibilità ! Eppure è così ! Ci sono fior di giornalisti che abitano a Todi e altri che conoscono la nostra città per mille motivi. Nessuno sembra aver pensato a chiedere loro di visitare Todi e il territorio quali graditi ospiti per illustrare poi la reale situazione. Ci vuole “Archimede Pitagorico” per studiare un educational tour ?  ” Ahi,serva Todi,di dolore ostello,  nave senza nocchiero in gran tempesta...”  scusate se scomodiamo Dante in una versione terra terra…..

MOLINI POPOLARI RIUNITI INAUGURA L’AGRI GARDEN ‘POLLICE VERDE’ A MAGIONE Apertura a un anno dall’acquisizione della Cantina Terre del Carpine

 

alcuni-prodotti-allinterno-dellagri-garden-pollice-verde“Con l’inaugurazione del negozio Garden, proseguono gli investimenti della Molini popolari riuniti per realizzare su Magione un polo della cooperazione agroalimentare e di servizio in grado di dare risposte competitive ai bisogni dei soci e dei produttori agricoli del territorio”. Così Dino Ricci, presidente della Molini popolari riuniti, saluta l’inaugurazione dell’agri garden ‘Pollice verde’ avvenuta sabato 17 settembre, in via Forma nuova 87. Al taglio del nastro era presente il sindaco di Magione Giacomo Chiodini. Un’intenzione, quella di fare di Magione un polo cooperativo importante, già resa esplicita al momento dell’incorporazione della cooperativa Cantina Terre del Carpine avvenuta nel dicembre 2014.

“Dopo la realizzazione del negozio Garden, – ha proseguito il presidente Ricci –, qui a Magione è previsto, infatti, il trasferimento dell’Oleificio di Passignano sul Trasimeno e la creazione di una struttura di servizio ai soci. È stato un impegno, anche finanziario, significativo. Auspichiamo che la risposta di soci e produttori sia positiva”.

L’agri garden, dove si potranno trovare prodotti per agricoltura, enologia, olivicoltura e apicoltura, giardinaggio e irrigazione, mangimi, alimenti e accessori per animali da compagnia, è stato realizzato nell’area adiacente la Cantina Terre del Carpine.

“Abbiamo lavorato in questi anni – ha proseguito Ricci – per rilanciare l’attività della cantina attraverso un’operazione di razionalizzazione sul versante dei costi produttivi e valorizzazione delle produzioni sul piano commerciale anche in sinergia con il Gruppo Cevico, società cooperativa agricola di Lugo di Ravenna. Attraverso la rete dei nostri tecnici, ci siamo impegnati per un ampliamento dei conferimenti delle uve e soprattutto per favorire una maggiore produzione a ettaro per i nostri soci, condizione indispensabile per un  miglioramento della redditività dei produttori”. “Siamo soddisfatti – ha aggiunto il presidente Dino Ricci – perché in questo anno e mezzo dalla fusione si sono concretizzati molti degli obiettivi che ci eravamo posti”.

La cooperativa è impegnata in un programma di crescita e sviluppo molto importante al fine di rispondere in termini sempre più competitivi ai bisogni di soci e produttori agricoli e alle sfide del mercato.

“Con l’acquisizione, avvenuta nel mese di dicembre 2015, dell’impianto molitorio e del centro stoccaggio di Amelia – ha aggiunto Ricci –, concentreremo tutta l’attività molitoria del grano tenero su tale impianto. Contestualmente, siamo impegnati a sviluppare l’attività di servizio ai produttori nel territorio amerino narnese, con l’obiettivo di rilanciare la presenza della cooperazione”. Nella struttura di Amelia sono in corso i lavori di ristrutturazione e l’inizio dell’attività è previsto per i prossimi mesi. “Siamo impegnati – inoltre – ha concluso Dino Ricci – a completare nei tempi più brevi possibili il progetto di delocalizzazione degli impianti di via della Repubblica  e stiamo lavorando a una valorizzazione di questa area”.

Il TAR dell’Umbria dà piena ragione a Veralli-Cortesi nel contenzioso sull’affitto di terreni boschivi.

 

gentiliaNel procedimento per l’affitto, mediante asta pubblica, di terreni boschivi per usi venatori di proprietà dell’Ente, siti in fraz. Montenero di Todi, per una superficie di 39 ettari, la durata di 5 anni e il canone annuo a base di gara di € 5.868,00, il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Umbria, con sentenza n. 572 del 6 e 20 luglio 2016, ha respinto il ricorso presentato dalla ditta concorrente che si era aggiudicata tali terreni nell’asta del giorno 27 novembre 2015 e che, regolarmente convocata, non si era, però, presentata alla stipula del contratto nel giorno stabilito adducendo, tramite la sua legale, argomentazioni varie e proponendo per la stipula una data diversa da quella stabilita dall’Ente secondo le previsioni dell’Avviso pubblico.

L’Azienda pubblica Veralli-Cortesi nella vicenda in questione è riuscita a tenere la barra dritta sulla strada del rispetto rigoroso, dapprima, delle norme di legge che disciplinano la materia nella fase di individuazione delle modalità di scelta del contraente, effettuata tramite il sistema dell’asta pubblica con la precisazione, nello schema di contratto pubblicato, dell’esistenza di altri diritti sui terreni oggetto d’asta e, poi, delle regole contenute nell’Avviso d’asta (lex specialis della gara)  nella successiva fase procedurale compresa tra l’aggiudicazione e la stipula del contratto e quindi in una fase che avevamo ritenuto a ragione rientrante ancora nella sfera del diritto pubblico, come poi confermato dal TAR che, proprio su tale presupposto, ha affermato la giurisdizione del giudice amministrativo.

Sotto il “fuoco” incrociato delle due società agricole che hanno partecipato all’asta e dei loro legali che hanno “bersagliato” Veralli-Cortesi di lettere contenenti rilievi, congetture e affermazioni anche sgradevoli, comunque non molto convincenti, l’Ente non si è lasciato condizionare né intimorire ed ha portato a conclusione il procedimento amministrativo senza ripensamenti e nel rigoroso rispetto delle regole prestabilite, rispondendo a tutte le lettere e rilevi ma, appunto, procedendo speditamente sulla strada tracciata in sede di bando d’asta fino alla stipula del contratto di affitto avvenuta il 30 dicembre 2015.

A seguito del ricorso giurisdizionale presentato in data 18 gennaio 2016 dalla società dichiarata aggiudicataria ma poi decaduta per mancata stipula del contratto entro i termini, l’Ente con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 12 del 29.01.2016 ha deciso di resistere in giudizio per difendere il proprio operato e ha nominato un legale di Todi per la rappresentanza e difesa in giudizio.

Ora possiamo leggere con soddisfazione la parte dispositiva e la parte “DIRITTO” della sentenza pronunciata dal TAR, che dichiara infondato e pertanto da respingere il ricorso, confermando pienamente la legittimità e la correttezza dell’operato dell’Ente.

In particolare ci interessa sottolineare le considerazioni del giudice amministrativo secondo cui l’affidamento dell’affitto dei terreni boschivi in questione esula dall’ambito oggettivo di applicazione del Codice dei contratti pubblici trattandosi di contratto c.d. attivo disciplinato tutt’oggi dalla normativa di contabilità di Stato di cui al R.D. n. 827/1924 e, specificamente, dall’art. 37 contenente la regola generale del pubblico incanto per i contratti da cui derivi un’entrata, articolo da questo Ente invocato già nelle premesse della deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 46 del 26 agosto 2015, autorizzativa dell’operazione immobiliare e le parole che sanciscono “l’obbligo per l’Azienda intimata di uniformarsi alla suindicata normativa avendo natura di ente pubblico”.

Come pure dobbiamo sottolineare la parte della motivazione della sentenza in cui il giudice afferma che “va rigettata anche la subordinata domanda di condanna risarcitoria, sia in considerazione della legittimità della “revoca” impugnata che della correttezza dell’operato dell’Azienda intimata in sede di trattativa ai sensi degli art. 1337 e 1338 c.c.”  e che “ nel caso di specie anche a voler prescindere dal rilievo -invero assorbente- della non riconducibilità della “revoca” impugnata all’autotutela con funzione di riesame (quanto piuttosto sussumibile nella categoria della revoca sanzionatoria o decadenza per inadempimento degli obblighi codificati dalla lex specialis della gara finalizzati al celere perfezionamento del rapporto contrattuale, come si legge in altra parte della sentenza), va del tutto esclusa la pretesa scorrettezza professionale dell’Azienda intimata, avendo essa conformato il proprio operato nella fase della gara alle precise regole imposte dall’avviso pubblico.”

Il TAR Umbria ha, pertanto, sentenziato che il ricorso è infondato e non solo lo ha respinto ma ha anche condannato la ricorrente alla refusione delle spese in favore dell’A.P.S.P. Veralli-Cortesi nella misura stabilita, come peraltro già avvenuto anche in sede cautelare sulla domanda di sospensiva con l’ordinanza n. 34 dell’11 febbraio 2016.

di Alfonso Gentili  –  Presidente CdA Veralli-Cortesi

A Ponte Rio di Todi un SuperEnalotto da 35.000 euro

 

possibilita-di-vincita-superenalotto-lotto-gratta-e-vinci-win-for-life1La fortuna si è fortemente avvicinata allo sconosciuto giocatore che presso la Tabaccheria di Paola Ursini a Ponte Rio di Todi ha infilato un “cinque” all’estrazione del SuperEnalotto di giovedì 15 settembre.  Non è diventato milionario perchè non è riuscito a centrare i 6 numeri di un Jackpot fantasmagorico,dovendosi accontentare di soli 35.000 euro. Tutto dipende da come si guarda la vincita:sorridere al bicchierer mezzo pieno o piangere per l’altra metà rimasta vuota ? Intanto la notizia invita a dire:” Giocate gente,giocate….”