SICI E GEPAFIN SOSTENGONO LO SVILUPPO DEL BIRRIFICIO ARTIGIANALE FLEA Investimento di un milione di euro tramite la sottoscrizione di un Titolo di debito

Sici Sgr Spa tramite il Fondo ‘Rilancio e sviluppo’ e Gepafin Spa annunciano l’investimento di 1 milione di euro in Flea Società agricola a responsabilità limitata, azienda umbra attiva nel settore della produzione di birra artigianale.

Il Birrificio artigianale Flea nasce nel 2012 a Gualdo Tadino da un’idea dell’imprenditore Matteo Minelli con l’obiettivo di creare un prodotto artigianale di alta qualità, dall’identità fortemente legata al territorio umbro. Il birrificio adotta una rigorosa politica di qualità: i malti utilizzati per la produzione derivano da orzi coltivati nell’azienda agricola di famiglia che, una volta raccolti, sono inviati per la lavorazione a una malteria di fiducia per garantire uno stretto controllo della materia prima e la filiera agroalimentare ‘corta’. Il birrificio ha realizzato nei primi anni di vita una crescita importante, passando da una produzione di 120mila litri nel 2013 a una produzione di 550mila litri nel 2015 e di circa 800mila litri nel 2016.

L’ingresso del Fondo ‘Rilancio e sviluppo’ e di Gepafin è avvenuto tramite la sottoscrizione di un Titolo di debito, sottoscritto rispettivamente per 750mila euro e 250mila euro, che prevede

accanto ad una remunerazione periodica fissa, una variabile in funzione del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo della società.

“Credo molto – ha commentato Minelli – nell’importanza di creare sinergie tra imprese del settore agroalimentare e sono convinto che questa operazione avrà tra i benefici proprio quello di mettere in contatto e creare cooperazione tra la nostra azienda e altre imprese del settore. Siamo molto soddisfatti di questa operazione realizzata con partner finanziari specializzati in strumenti alternativi di finanziamento delle imprese e complementari al tradizionale sistema bancario”.

“Siamo molto soddisfatti di questo investimento – ha dichiarato Daniele Taccetti, presidente di Sici-Fondo ‘Rilancio e sviluppo’ – in un’attività ideata e realizzata da un giovane imprenditore che ha saputo coniugare la tradizione dei propri territori, l’innovazione produttiva e un’organizzazione d’impresa che hanno consentito al Birrifico Flea di distinguersi nel contesto del proprio mercato di riferimento. Con questa operazione, Sici continua a sostenere gli imprenditori che conformano le proprie aziende alle ‘best practice’ dettate da una forte cultura di impresa orientata all’eccellenza e alla creazione di valore”.

“Con questo ulteriore investimento – ha commentato Salvatore Santucci, presidente di Gepafin –, confermiamo il sostegno alla filiera dell’agroindustria che rappresenta in Umbria un settore tra i più qualificanti e strategici sia da un punto di vista industriale che agricolo e turistico. L’operazione nel Birrificio Flea, iniziativa promossa dal giovane e dinamico Matteo Minelli, è stata perfezionata utilizzando una struttura contrattuale flessibile e innovativa che consente di adattare il costo finanziario ai risultati aziendali che saranno via via raggiunti. Grazie a tale nuovo investimento congiunto Sici-Gepafin, si rafforza in Umbria una partnership finanziaria importante, efficace e strategica per l’intero tessuto imprenditoriale della regione”.

“REDDITO DI INCLUSIONE: PRIMA GLI ULTIMI “Comunicato Stampa Partito Democratico – Circolo Todi Centro

 

L’amministrazione comunale di centrodestra, ormai sempre più intenta ad occuparsi di altre questioni, ha ritenuto di non dover dare ampia informazione ai suoi cittadini che, dal 1° dicembre 2017 è a disposizione il nuovo sussidio universale nazionale contro la povertà delle famiglie il cd. Reddito di Inclusione (ReI). Gli aventi diritto, in possesso di determinati requisiti di reddito e di residenza, possono già farne richiesta mediante una domanda da inoltrare al Comune di Todi anche se tale contributo, verrà erogato a partire da gennaio 2018 per un massimo di 18 mesi in una misura che varierà in base al numero dei componenti il nucleo familiare e le risorse economiche possedute.

Il ReI ha lo scopo di dare risposte al bisogno delle persone che si trovano in una grave condizione di fragilità economica e sociale ed è composto da un beneficio economico, che verrà erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta ReI) e da un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà.

Il Progetto, che verrà predisposto dai servizi sociali del Comune operanti in rete con altri soggetti pubblici e privati, riguarderà l’intero nucleo familiare e indicherà specifici impegni che verranno individuati da operatori sociali opportunamente identificati dai servizi competenti, sulla base di una valutazione delle problematiche e dei bisogni. Verranno infatti, prese in considerazione le condizioni personali e sociali; la situazione economica; la situazione lavorativa e il profilo di occupabilità; l’educazione, l’istruzione, la formazione; la condizione abitativa; le reti familiari, di prossimità e sociali.

E’ evidente che questo strumento, che mette al centro la persona, attribuisce ai comuni un ruolo fondamentale per la sua concreta attuazione e sarà massimamente efficace se raggiungerà gli aventi diritto in larga misura che sarà garantita da una informazione diffusa. Non vi è dubbio che gli operatori preposti al funzionamento dell’istituto agiranno con competenza e responsabilità ma allarmante è la distanza tra il Palazzo e la comunità, l’assenza di una politica che non si preoccupa di essere al servizio dei cittadini.

Il silenzio di chi governa la nostra città che ritiene di combattere le situazioni di disagio e di difficoltà con l’agevolazione della tariffa tari limitata ai nuclei familiari che contano tre figli minorenni senza alcun vincolo di reddito, o attraverso il rilascio di card agevolate per l’accesso agli impianti sportivi solo ai cittadini residenti a Todi da più di cinque anni, fa emergere la necessità di riconquistare il significato dell’azione politica intesa come strumento attraverso il quale costruire risposte adeguate ai problemi reali, in una rinnovata responsabilità verso i bisogni della gente.

Una buona amministrazione contribuisce a rendere la città una casa abitabile da tutti quando si preoccupa di indirizzare il suo operato verso il bene comune nell’utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione, compreso quello di informare, resistendo così alla tentazione di fare solo scelte ideologiche e discriminatorie.

Il baratto amministrativo e la consulta delle frazioni.

Todi non è soltanto una città di grande interesse storico e culturale, è anche il gioiello più prezioso incastonato in una galassia di piccoli paesini che da sempre contribuiscono al prestigio e allo sviluppo di tutto il nostro territorio. Per questo il MoVimento tuderti 5 stelle si augura che: nel pieno rispetto dei regolamenti, si proceda con la massima determinazione verso il completamento e la messa a punto della “CONSULTA DELLE FRAZIONI”. Ricordiamo che è stato un punto fondamentale anche del nostro programma elettorale, infatti, ci siamo sempre impegnati per la partecipazione, la trasparenza e la equa distribuzione delle risorse su tutto il territorio, per questo vigileremo affinché si intraprenda un procedimento trasparente e libero dai condizionamenti politici per la creazione dei regolamenti e la selezione dei cittadini che dovranno rappresentare le frazioni.
Vogliamo ricordare che, tra i tanti punti del nostro programma elettorale, strettamente collegato alla CONSULTA DELLE FRAZIONI vi era anche
 “IL BARATTO AMMINISTRATIVO”:
Il baratto amministrativo è un contratto che viene stipulato tra una pubblica amministrazione e un cittadino, quest’ ultimo può svolgere piccoli lavori di manutenzione o attività socialmente utili che non saranno retribuite ma andranno a generare un bonus che andrà sottratto ai tributi dovuti al Comune.
Il Comune così avrà un minor esborso diretto di denaro a favore delle azioni di decoro pubblico ma dovrà calcolare una diminuzione relativa delle entrate fiscali. Tali interventi, possono riguardare la «pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano»  L’esenzione dal pagamento delle tasse locali grazie al baratto amministrativo, può essere concessa solo per un periodo di tempo limitato, a seconda del tipo di tributo da pagare e dell’attività di lavoro socialmente utile, criteri questi che devono essere decisi adesso direttamente dal Comune.
Il Movimento 5 stelle Todi intende ribadire, oggi più che mai, che in un comune vasto e con tante frazioni, come il nostro, il baratto amministrativo possa promuovere la cittadinanza attiva, ed essere una fonte di convenienza sia per i cittadini che potranno offrire lavoro invece di sborsare denaro, sia per l’amministrazione che potrà evitare di inviare una o due persone da una parte all’ altra del nostro Comune anche per piccoli interventi di ordinaria manutenzione.
Con il nostro consueto spirito propositivo e la nostra solita determinazione chiediamo di cogliere quella che crediamo essere una ottima opportunità per ottimizzare il lavoro dei nostri amministratori:
Il Movimento 5 Stelle Todi chiede che durante giro di consultazione per le frazioni si proponga e si valuti l’applicazione del Baratto amministrativo per poter capire in quale misura e con quali modalità si possa procedere poi alla creazione di un regolamento serio e completo che permetta ai nostri cittadini di interagire al meglio con l’amministrazione comunale.
“Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella gestione dei rapporti col territorio, che non verrà più lasciato a se stesso ma potrà tramite i propri rappresentanti nella Consulta essere continuamente in contatto con l’amministrazione”.
Vogliamo ribadire questo concetto offrendo alla città una proposta che riteniamo sensata al momento opportuno, perché crediamo che oggi più che mai occorra collaborazione e rispetto, non soltanto tra le forze politiche ma anche tra cittadini ed istituzioni.
Diego Giorgioni
MoVimento tuderti 5 stelle

Coccoliamo i turisti per farli ritornare: arriva la WELCOME BAG

 

Se i turisti che arrivano a Todi ricevono un trattamento speciale, torneranno di nuovo e soprattutto parleranno bene di Todi ad amici e parenti: Il PASSAPAROLA è alla base dell’iniziativa WELCOME TO TODI.

Ogni turista che arriverà a Todi nel 2018 troverà in camera una borsa di stoffa (la WELCOME BAG) piena di offerte speciali create ad hoc dagli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa, che è stata ideata da WE ARE TODI, l’Associazione di imprenditori turistici che intende non solo promuovere Todi, ma favorire e incrementare le spese dei turisti che arrivano in città..

Allesandro Fiorini, art director e responsabile di WE ARE TODI, afferma che non si tratta dell’ennesimo volantinaggio, ma di un’azione mirata e molto diretta perché il turista, trovando la borsa sul proprio letto, la prenderà come un regalo, e leggerà con calma e attenzione le schede che gli consiglieranno dove mangiare, acquistare cose per il soggiorno ma anche regali da portare a casa.

E poi la borsa, in se stessa, è un messaggio promozionale per Todi: realizzata in cotone naturale (ecologico), verrà riutilizzata dal turista per fare la spesa anche quando sarà tornato nel suo Paese, portando in giro per il mondo il nome di Todi  e l’aquila che lo simboleggia.

Da Pasqua 2018 fino a Marzo 2019, 10 mila welcome bag saranno distribuite ai turisti.  E’ un’azione impegnativa, che richiede uno sforzo imponente, ma può assicurare risultati concreti e soprattutto duraturi nel tempo.

Un altro elemento importante è che all’interno della WELCOME BAG ci sarà anche un questionario/indagine di mercato che permetterà di capire meglio che tipo di turista viene a Todi (età, interessi, capacità di spesa) e quale sia la sua percezione della nostra città (punti di forza e di debolezza). Questi dati saranno molto utili, per migliorare e per  crescere.

C’è stato un ottimo riscontro con gli operatori incontrati nella fase preparatoria e a giorni avverrà la presentazione ufficiale.

Toni Aiello, replica al capogruppo del Pd Valentini sulla questione relativa agli insulti in consiglio comunale.

 

“Ritengo opportuno dedicare qualche parola in merito alle dichiarazioni del capogruppo del Pd in consiglio comunale a Todi. Non è mia abitudine ribadire concetti ed affermazioni che sono sotto gli occhi di tutti, non è mia abitudine mistificare i fatti, lascio tale opera a chi ha una lunga tradizione in tal senso. Tuttavia,dato che si insiste pervicacemente sul punto ignorando l’antico adagio “sbagliare è umano, perseverare è diabolico”, si rendono necessari alcuni chiarimenti. Dire che è stato in consiglio “ infuocato” non corrisponde alla verità dei fatti in quanto offese, anche dal contenuto razzista, non possono e non debbono entrare nel dibattito politico di un civilissimo consiglio comunale, in secondo luogo suggerisco di evitare le arrampicate sugli specchi , anche perché si rischia di cadere, per giustificare un comportamento non degno del consiglio comunale. Sul piano politico affermare che in linea di principio si era d’accordo sull’ordine del giorno, anche perché, sempre secondo il capogruppo di minoranza in consiglio comunale, nella passata legislatura il Pd aveva presentato un provvedimento simile, fa nascere il serio sospetto sulla coerenza dei consiglieri di minoranza e se, prima di votare un punto all’ordine del giorno, questo viene letto o votato,a  seconda dello schieramento politico. In poche parole la proposta del Pd, quando era maggioranza riguardava un accordo con le società sportive per la promozione dello sport, ovviamente come tutte le iniziative del PD sono rimaste lettera morta e non hanno travato riscontro, né tra le società sportive, né tra i cittadini. Dunque caro consigliere Valentini , capisco che diventa difficile giustificare il suo atteggiamento in consiglio comunale, comprendo il tentativo di ribadire la contrarietà agli atti che in questi mesi la maggioranza ha portato a casa , ma mi consenta di ricordare che in alcuni casi si fa più bella figura a chiedere scusa piuttosto che perseverare nell’errore. In ogni caso sono sempre disponibile per un confronto pubblico sul diverso modo di fare politica e sul rispetto della democrazia da voi continuamente umiliata e calpestata per le logiche di partito.

Le regole democratiche valgono sempre, anche e soprattutto quando si è in minoranza.

COLDIRETTI UMBRIA, PIZZA: IMPORTANTE IL RICONOSCIMENTO UNESCO

 

L’inserimento dell’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, assume un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e l’arte della pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale. È quanto afferma Coldiretti Umbria, che ha partecipato, con le federazioni di tutt’Italia, alla più grande raccolta di firme (oltre 2 milioni in 100 Paesi) a sostegno di una candidatura mai realizzata prima, insieme all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde.

Un risultato importante, dopo la mobilitazione Coldiretti e un cammino durato complessivamente sette anni, che arriva alla vigilia del 2018 che è stato proclamato l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo.

La tutela dell’Unesco è stata riconosciuta – spiega Coldiretti – per il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende, tra l’altro, oltre alla capacità di maneggiare l’impasto della pizza, gesti, espressioni visuali, gergo locale.

L’arte dei pizzaiuoli napoletani – ricorda Coldiretti – è l’ottavo “tesoro” italiano ad essere iscritto nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Accanto al patrimonio culturale immateriale, l’Unesco – continua Coldiretti – ha riconosciuto nel corso degli anni anche un elenco di siti, e proprio l’Italia è lo Stato che ne vanta il maggior numero a livello mondiale. Significativamente però – evidenzia Coldiretti – gli ultimi elementi, ad essere inseriti negli elenchi, dallo Zibibbo di Pantelleria alla Dieta Mediterranea, fanno riferimento al patrimonio agroalimentare made in Italy, a testimonianza della sempre maggiore importanza attribuita all’alimentazione.

La pizza genera un business di 12 miliardi di euro in Italia dove sono almeno 100 mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50 mila nel fine settimana, secondo i dati dell’Accademia Pizzaioli.

Ogni giorno solo in Italia – ricorda Coldiretti – si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

Nata a Napoli, la passione per la pizza – conclude Coldiretti – è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.

“Turismo umbro frenato dal terremoto, ma con buone prospettive di crescita”

 

“E’ stato un anno difficile, impegnativo, un anno importante per mettersi in discussione e guardare cosa succede intorno a noi. Il turismo in Italia sta andando forte; ci sono regioni che crescono a due cifre. Noi abbiamo avuto il terremoto. In termini di prospettiva, in Umbria, siamo però in linea con il trend nazionale. Dobbiamo lavorare in questa direzione”.

Vincenzo Bianconi, presidente Federalberghi Umbria Confcommercio, ha salutato così i 110 albergatori, provenienti da tutta la regione, che si sono dati appuntamento all’Hotel ristorante La Rosetta di Perugia per la tradizionale Cena degli Auguri. Assieme a Simone Fittuccia, da poco eletto alla presidenza di Federalberghi della provincia di Perugia.

Parte del ricavato della serata, grazie alla generosità di Simone Fittuccia titolare dell’Hotel Ristorante La Rosetta, è stato destinato alla istituzione di borse di studio, che gli istituti scolastici della Valnerina, rappresentati all’evento Federalberghi dalla dirigente scolastica Rosella Tonti, assegneranno agli studenti più meritevoli al termine dell’anno scolastico in corso.

Federalberghi Umbria ha inoltre voluto premiare imprenditori e dipendenti degli alberghi umbri che, pur in questo periodo molto difficile, hanno saputo distinguersi.

In particolare, il premio ai dipendenti è stato consegnato a Patrizia Ricci dell’Hotel Tuder di Todi e a Fabrizio Tosti dell’Hotel Ilgo di Perugia.

L’Hotel Signa di Perugia ha ricevuto un riconoscimento come impresa più longeva nel settore turistico, dove la famiglia Signa opera da tre generazioni.

In un anno così problematico per il turismo umbro, c’è anche chi avvia con coraggio una nuova impresa. Così il premio per l’albergo “più giovane” è andato alla Locanda Stella di Perugia di Silvia Pasticci.

Mentre l’Hotel Palazzo Seneca di Norcia è risultata la struttura che più di ogni altra si è fatta conoscere quest’anno in Italia e nel mondo, grazie all’ambito riconoscimento internazionale «Best of the Best Award» assegnato da Virtuoso Travel, il network mondiale più importante per professionisti del turismo di lusso.

Riconoscimenti speciali sono stati consegnati ad Andrea Barberi dell’Hotel Ilgo di Perugia, nominato consigliere onorario di Federalbeghi Umbria, e a Giorgio Mencaroni, che ha guidato la struttura per tanti anni con mano ferma e decisa.   

Cemento in crisi: sindacati in piazza a Perugia Presidio di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Umbria e Toscana sotto la prefettura: “Il futuro dell’edilizia è in un nuovo modello produttivo”

 

Hanno manifestato in piazza Italia sotto la prefettura di Perugia stamattina, 7 dicembre, i sindacati dei lavoratori del cemento, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, di Umbria e Toscana, ottenendo un incontro con il viceprefetto nel quale i sindacato hanno illustrato le forti preoccupazioni alla base della mobilitazione indetta oggi a livello nazionale dalle stesse organizzazioni sindacali.

“In quasi 10 anni di crisi che ha colpito violentemente l’edilizia – spiegano le tre sigle sindacali – il settore del cemento ha visto ridursi la produzione da 47 milioni a 19 milioni di tonnellate. Inoltre, la riorganizzazione della struttura produttiva ha determinato la chiusura o la trasformazione di numerosi siti e processi di acquisizione con conseguenze pesantissime sul piano dell’occupazione, anche in Umbria”.
“Il nostro territorio che conta realtà importanti (anche di livello nazionale) come Colacem e Barbetti di Gubbio oltre a Cementir di Spoleto – continuano Fillea, Filca e Feneal dell’Umbria – è stato fortemente colpito da questi processi. Questo settore ha e deve avere un futuro soprattutto imperniato sulla innovazione e sulla sostenibilità. Infatti il futuro dell’edilizia e del cemento è in un nuovo modello produttivo: rigenerazione e recupero urbano, messa in sicurezza del patrimonio ambientale, storico – artistico e del costruito, innovazione e ricerca sui materiali, economia circolare”.
I sindacati hanno dunque presentato al rappresentante del governo sul territorio le proprie richieste: interventi volti al rilancio delle costruzioni; una politica industriale a difesa del sistema produttivo cementiero italiano per spingere le imprese ad investire in ricerca e innovazione, avviando un nuovo ciclo del cemento, nel segno della sostenibilità; un tavolo interministeriale tra i ministeri dello Sviluppo, del Lavoro, dell’Ambiente che non è stato ancora convocato. Per i sindacati, va contrastato il rischio di messa in discussione dei tre siti umbri, che possono e debbono svolgere un ruolo propulsivo per contrastare il declino della regione.
Uffici stampa CGIL CISL UIL Umbria

Aeroporto: Fly Volare restituisce 250 mila euro

 

SASE SpA comunica che nella giornata di  martedì 5 dicembre, a seguito dell’avvenuta restituzione di una prima tranche di 250mila euro, è stato raggiunto un nuovo accordo con Blu Jet/Fly Volare.
La validità del contratto in essere è stata quindi prorogata al 30 aprile 2018. Se entro tale data la società non effettuerà i voli programmati da/per Perugia, procederà con il versamento dei rimanenti 250mila euro.

Concerto di Natale nel Duomo di Todi del Coro “Madre Speranza” sabato 16 dicembre ore 18,00

 

Si preannuncia un evento straordinario il Concerto di Natale offerto alla città di Todi dal Coro “Madre Speranza” di Collevalenza con il patrocinio del Comune, sabato 16 dicembre alle ore 18, nella suggestiva cornice del Duomo di Todi.
Una serata di gala che vedrà la partecipazione di molti artisti umbri di fama mondiale, come il tenore ternano Paolo Macedonio, che con la sua voce ha deliziato le platee internazionali nella tradizione belcantistica italiana anche oltreoceano, e la soprano cosentina Nicoletta Guarasci, grande promessa del panorama lirico che ha già collaborato con il Coro “Madre Speranza” lo scorso anno.

I due solisti saranno accompagnati, oltre che dal Coro, anche dall’Orchestra “Madre Speranza”, composta interamente da musicisti umbri.

Il programma prevede l’esecuzione delle più famose arie del repertorio sacro corale e solistico, dal Panis Angelicus alla Vergine degli Angeli, fino al gran finale con le più tradizionali melodie natalizie riarrangiate in versione corale e sinfonica: Adeste Fideles, Silent Night, Joy to the World e molte altre.

Direttore della serata sarà il M° Marco Venturi, artista tuderte noto sia come pianista che come direttore di coro e orchestra, nonché nipote di don Mario Venturi, figura cara a Todi e stimato docente per molti anni presso il Conservatorio di Perugia.

Marco Venturi è fondatore e Maestro di Cappella del Coro “Madre Speranza” che, oltre ad animare le liturgie più solenni del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, viene chiamato frequentemente anche ad esibirsi in concerto: la grande partecipazione di pubblico in occasione del concerto tenutosi lo scorso Natale presso il Santuario di Collevalenza e del Concerto per il Nuovo Anno, a gennaio 2017, presso un Duomo di Cosenza gremito, sono la dimostrazione che l’eccellenza artistica può passare anche attraverso le risorse locali troppo spesso relegate in secondo piano.

La serata, fortemente voluta dal Comune e dal M° Venturi, vuole essere un omaggio alla bellezza: sia quella della grande musica che verrà eseguita che quella di Todi, città che mantiene intatto il fascino che l’ha resa celebre in tutto il mondo e che ne fa il palco ideale per l’esecuzione di opere musicali di una bellezza fuori dal tempo.