Todi città da matrimoni, sono stati 80 nel 2022

Todi sempre più città da matrimonio. Alla fine del 2022 verrà raggiunta quota 80, un numero che dopo il “vuoto” del 2020 e la ripresa dello scorso anno, quando le celebrazioni, tra civili e religiose, furono 61, sopravanza di una decina di unità la media del triennio pre-pandemia 2017-2019.
Entrando nello specifico, mentre restano pressochè stabili le nozze di coppie residenti a Todi (32 unioni, 18 con rito civile e 14 religioso), risultano in crescita i “fiori d’arancio” di quelli che, da altre parti d’Italia, scelgono la città di Jacopone per sposarsi: sono 43, quindi più della metà del totale, i riti celebrati, 19 civili e 23 religiosi. Nonostante il forte innamoramento degli stranieri per Todi, pochi quelli che ne fanno la sede del loro matrimonio: appena 3 coppie, un numero leggermente più basso rispetto agli anni precedenti, probabilmente ancora per l’effetto post-Covid.
“L’apprezzamento registrato da parte dei non tuderti – sottolinea l’assessore ai servizi demografici Raffaella Pagliochini – è un elemento confortante per la città, viste anche le ricadute economiche che comporta a livello di ristorazione, ospitalità e servizi connessi; anche per questo un impegno dell’Amministrazione sarà quello di qualificare sempre di più la proposta”.
Al momento il Comune mette a disposizione per la celebrazione di matrimoni civili la Sala Affrescata del Museo-Pinacoteca, la Sala del Consiglio Comunale, il Ridotto del Teatro, la Sala della Giunta e il Terrazzo delle Lucrezie. A seguito di richiesta secondo quanto previsto dallo specifico regolamento comunale, è prevista la possibilità di essere sposati presso alcune strutture quali separati uffici di stato civile. Tra questi figurano il Relais Todini, Roccafiore, Villa del Broglino, Borgo Petroro, il Bramante e l’Eremo di Santa Barbara. Una lista questa che, a richiesta di siti di particolare rilevanza storico-culturale-artistica e ambientale, potrebbe essere ampliata per aumentare ulteriormente l’offerta.