Claudio Serafini,capogruppo Todi Civica : “a Todi la legge si applica solo ai più deboli e non agli amici”

 

Il Sindaco Ruggiano scrivendo per una Forza Italia locale indebolita mostra il volto rancoroso di chi, coinvolto in primissima fila a salvare in ogni modo proprio sodale, se non per
convinzione forse per necessità da troppo viatico insieme, sa di non poter rispondere se non con eloquente insulto.
Non ce ne curiamo, avendo le spalle larghe, ma semplicemente gli rimarchiamo un paio di cose:
– L’opposizione fa il proprio lavoro ed è responsabilità del Sindaco di governare non avendo alibi in difetto, poiché l’attività dell’opposizione non ha capacità interdittiva di atti, salvo gli
stessi siamo viziati (come dimostreremo lo siano e siano stati in numerosissimi casi con rilevanti danni per l’Ente);
– il procedimento “spiaggiato” doveva essere concluso da mesi. Esso esiste (artt. 71 e ss.
DPR 445/2001, per il quale continuate a coinvolgere in termini onerosi – e forse non così
rituali – avvocato perugino) ed è la prova definitiva della inammissibile dichiarazione non
veritiera del vicesindaco, con erogazione di benefici ancora oggi non richiesti in restituzione
(andando a perdere interessi legali), che per rilievo economico potrebbero essere
immediatamente utilizzati per sostenere la spesa energetica dei nuclei familiari comunali più
deboli.
Ma certo: la legge con il Sindaco Ruggiano si applica solo ai più deboli e non agli amici;
– I tentativi di silenziare le voci fuori dal coro, a partire dalle estemporanee sollecitazioni fatte
in questi giorni dagli stessi Sindaco e vice sindaco, a fronte di posizioni legittime, verranno
vagliati attentamente.
Ora Sindaco risponda alle interrogazioni poiché gli slogan -come rimarca Lei stesso- sono
fuori tempo massimo.
Si informi anche, tramite polizia municipale (direttamente competente), se il suo vice ha
venduto un auto che non poteva circolare (e che sussistendo fermo amministrativo era
abitualmente usata senza assicurazione, nel consueto disinteresse della burocrazia
comunale) senza menzionare all’acquirente che avesse 12.000 euro circa di gravami con il
fisco: perché la legge non lo consentirebbe e, a casa delle persone con meno malizie, come
il sottoscritto, tali eventuali fatti avrebbero chiara definizione e non avallerebbero -per
semplice decoro dell’Ente- alcuna responsabilità rappresentativa amministrativa.

TODI CIVICA