“E’ arrivato il momento di cambiare e mettere la parola fine a questo sistema marcio”,intervento di Roberto De Vivo

 

listenerTodi ha un potenziale enorme. Non smetterò mai di dirlo. E’ una Città straordinaria, unica al mondo, per il suo patrimonio artistico, culturale, ambientale e umano. Purtroppo, fino ad oggi, non si è fatto nulla per valorizzare questa grande eredità. Siamo fortunati a vivere in una comunità come questa e sfortunati nell’avere amministratori incapaci di comprendere l’eccezionalità del proprio paese. Mentre il centro storico cittadino muore, il Sindaco e la sua giunta discutono, insieme ai consiglieri di maggioranza e opposizione, di come modificare un regolamento in Consiglio comunale per quanto  riguarda il “grande problema” dell’emergere di nuovi gruppi e capigruppo. E’ assurdo tutto questo! Assurdo, soprattutto se a preoccuparsi di tali argomenti, sono consiglieri comunali anagraficamente giovani. Forse la gioventù, come affermò un vecchio filosofo, non è una proprietà legata all’età anagrafica ma un modo di essere. Essere giovani politici oggi, secondo il mio modestissimo parere, significa essere in grado di saper comprendere l’essenza delle problematiche che affliggono le nuove generazioni, che loro stesso hanno l’onore di rappresentare, e cercare al contempo di risolverle. Una generazione completamente allo sbando, senza lavoro, senza alcuna prospettiva, perché il futuro si presenta loro come minaccia e non come progetto! Una generazione lasciata a se stessa, utilizzata solo e soltanto per scopi meramente strumentali, oltre che di consenso politico. Si promette loro un lavoro, una famiglia, un futuro. Gli si chiede di continuare a studiare, di prendersi un foglio di carta, una laurea. E poi? Poi incombe la cruda realtà: nessun lavoro, nessuna famiglia, nessun futuro. E’ questa la realtà dei fatti! Una classe dirigente che illude i propri giovani, è una classe dirigente vile e crudele al tempo stesso. Questo modo di fare politica deve sparire dal nostro paese. E’ lo stesso modo che ci ha regalato uno dei debiti pubblici più grandi al mondo. E’ lo stesso modo che ci ha reso schiavi e non cittadini liberi. I partiti sono tutto questo. Non si vota più da un po’ di tempo in Italia, perché si procede a nominare direttamente personaggi, nominati a loro volta dai loro rispettivi partiti. E’ vergognoso tutto ciò. Come vergognosi sono i nostri attuali amministratori. E’ arrivato il momento di cambiare e mettere la parola fine a tutto questo sistema marcio. Marcio dalle proprie fondamenta. E’ giunto il momento di smetterla di starsene a sedere su delle poltrone. E’ giunto il momento di fare meno chiacchiere, pensare di più e trasformare nel più breve tempo possibile quel pensiero in fatti! I cittadini, se si possono definire ancora tali, visto che hanno, di fatto, perso il loro diritto costituzionale a eleggere i propri rappresentanti politici, sono stufi e nauseati dalle chiacchiere. Non ce la fanno più a sentire i soliti discorsi di palazzo. La gente vuole vivere dignitosamente! Chiede troppo? Dopotutto questo è o non è uno dei paesi con la più grande pressione fiscale al mondo? Oggi, in Italia, vivere equivale a pagare le tasse. Si uccidono imprenditori, chiudono aziende, fuggono giovani laureati all’estero e i nostri governanti cosa fanno? Nulla se non continuare a parlare e promettere cose che non si realizzeranno mai, come il ponte sullo stretto di Messina o la Salerno-Reggio-Calabria! E’ un paese gattopardesco questo, dove si dice di cambiare tutto per non cambiare nulla. Tutto è immobile, perché l’immobilismo è utile a qualcuno! Per questo motivo faccio un appello ai giovani della mia Todi: alle prossime comunali, quando andate a votare fatelo con coscienza e responsabilità. Todi ha bisogno di voi. Todi ha bisogno dei giovani. Solo attraverso la nostra generazione questa Città straordinaria può riappropriarsi del proprio futuro. Conto su di voi. Conto su chi ha voglia di cambiare sul serio. Conto su chi non ha messo da parte i propri sogni, ma crede che sia ancora possibile realizzarli. Forza allora. Partiamo da qui. Partiamo da noi.

 

Roberto De Vivo

Movimento Civico Todi