Comunicato stampa CivicxTodi

 

Sembra che l’amministrazione comunale si sia accorta solo adesso della crisi che,da tempo, investe le attività economiche e commerciali,in particolare, quelle del centro storico della nostra città. In realtà, non è bastata  nemmeno l’aggravante pandemica a metterla sull’avviso visto che,nei lunghi mesi della serrata forzata dal lockdown, si è preferito elargire contributi per “ il non necessario” invece di veicolare risorse in un fondo per sostenere gli esercenti in difficoltà.

Il Comune di Todi finalmente si è attivato e concederà quella che ha definito misura straordinaria e,cioè,uncontributo a fondo perduto, una tantum, ad alcune attività commerciali al dettaglio che, a causa delle misure di contenimento del Covid 19, hanno subito una sospensione parziale o totale.

Con  deliberazione della Giunta Comunale  n. 181 del 24/06/2021, sono stati adottati i criteri per individuare i beneficiari e la quantificazione del contributo, per la vigenza dell’art.12 della L. n. 241/1990.La predetta norma, infatti, subordina la concessione dei vantaggi economici alla predeterminazione dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni concedenti devono attenersi, in modo che sia assicuratal’imparzialità dell’azione amministrativa e il rispetto dei principi di eguaglianza sostanziale di tutti i cittadini.

In data 13 luglio ha fatto seguito la pubblicazione del bando.

È ovvio, ben venga l’intervento pubblico,ma la scelta dei criteri che è stata fatta suscita qualche perplessità in ordine alla  loro effettiva esaustività  e completezzae richiede, pertanto, qualche delucidazione.

Ci chiediamo perché  per individuare le attività beneficiarie si è adottato un criterio generico (sospensione parziale o totale dell’attività)oltretutto sfornito dell’elemento temporale che, così,rischia di rendere arbitraria la distinzione a cui è preordinato che, invece, troverebbe, adesempio, nella percentuale di perdita di fatturato riferita ad un periodo ben determinato, un parametro evidentemente più oggettivo.

Non possiamo non domandarci quale ratio ha ispirato la graduatoria in cui sono elencate le condizioni/requisiti ulteriori eventualmente posseduti dai beneficiari, in base ai quali è previsto l’aumento delle soglie minime predeterminatedel contributo, da €.1.000 e €.2000 fino a €.8.000. Non si comprende neppure perché saranno premiate“le attività che hanno fatto nuovi investimenti sugli spazi commerciali in relazione all’eventuale riqualificazione di spazi  con affaccio sul suolo pubblico con decorrenza 01/01/2020”

Il predettorequisito/condizione,che è descritto in modo più minuziosorispetto agli altri tre,attribuisce 60punti, un punteggio moltopiù alto dei 10 puntiassegnati alle attività costituiteda almeno una componente donna ocon età inferiore a 35 anni e dei 20 punti assegnati a quelleattività che occupano almeno un residente nelComune Todi.

A fronte di un contributo pubblico, la cui misura è variabilee aumenta in maniera crescente, non si comprende l’omissione di criteriche specificano lanatura degli investimenti posti in essere dalle attività commerciali edi quelli che mettono in relazioneil loro costo con la misura del contributo concesso.

Così, come risultaomessa per tutti i requisiti l’indicazione delle percentuali di aumento del contributo in relazione al punteggio complessivamente ottenuto.

Per concludere, si fa cenno alla possibilità che, il breve tempo intercorso tra la pubblicazione  della delibera di adozione dei criteri (24/06) quella del bando (13/07)ed il termine ultimo per la presentazione delle domande ivi fissato (23/07),non sia sufficienteper permettere a tutti i potenziali beneficiari di attivarsi perrichiedere la concessione del contributo pubblico.

Probabilmente i nostri interrogativi, che sono mossi soltanto dall’esigenza di fornire maggiore chiarezzaaffinché  possa beneficiare del contributo il maggior numero possibile delle attività commerciali e non sianoescluse le attività che ne hanno effettivo diritto, troveranno una rispostache ci tranquillizzerà.

Cosìnessuno potràdire, mutuando una famoso frase di Giulio Andreotti,che “ a pensare male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina”.

CivicxTodi