Intervento di Floriano Pizzichini “RIORGANIZZAZIONE SISTEMA SCOLASTICO MVT. SI TROVI UN PUNTO DI EQUILIBRIO “

 

Leggiamo con amarezza e perplessità il dibattito e le polemiche che da qualche giorno emergono sul tema del dimensionamento scolastico della Media Valle del Tevere e comprendiamo le preoccupazioni espresse dalla comunità marscianese. Da tuderti conosciamo la qualità del polo scolastico cittadino, le capacità dei dirigenti scolastici che lo guidano, la qualità del corpo docente e dei collaboratori scolastici  e siamo consapevoli di quanto fondamentale sia questo comparto per la tenuta sociale nonché economica del territorio, per la crescita culturale e la formazione dei nostri figli e per le famiglie che ad essi si affidano. Proprio per tali ragioni, che riteniamo possano essere fatte anche nei territori limitrofi, riteniamo poco opportuno aprire percorsi di riorganizzazione e ridefinizione della rete scolastica senza la condivisione piena di tutti i Comuni interessati. Portare avanti processi e scelte che non siano realizzati in piena armonia con tutti i Comuni della Media Valle del Tevere (e a maggior ragione con il Comune più popoloso del comprensorio), non solo non favorisce il nostro polo scolastico, ma addirittura rischia, paradossalmente di danneggiarlo.

Questo in considerazione del fatto che per avere un’offerta formativa ampia, di qualità e attrattiva, tutti i comuni del comprensorio devono fare sintesi e lavorare in sinergia al fine rendere il sistema scolastico del territorio, integrato, complementare e omogeneo. L’atteggiamento, anche solo percepito, da parte di un territorio di essere penalizzato a discapito di un’altro, determina condizioni e reazioni che non favoriscono l’integrazione,  l’interscambio e la collaborazione fra le diverse realtà e che, alla fine, quindi, incidono negativamente su tutti. Data la rilevanza e la delicatezza del tema non ci interessa individuare responsabilità né acuire le frizioni nate sulla vicenda, ma invitiamo tutti gli amministratori locali coinvolti e la Regione Umbria a riaprire un tavolo di confronto entro il quale ricondurre le istanze di ogni territorio per predisporre un piano che trovi soluzioni equilibrate e condivise.