Un comunicato stampa di PD, CIVICI X, TODI CIVICA, SINISTRA PER TODI replica all’assessore Elena Baglioni

“…E’ come dire che se si considerasse il giro di affari della criminalità organizzata il PIL italiano sarebbe superiore del 2%! …”

 

“E’ davvero difficile esprimere un giudizio sulle parole dell’assessore Elena Baglioni, che nel comunicare l’attività di controllo delle strutture ricettive non autorizzate, utilizza le presenze riscontrate per vantare maggiori presenze turistiche nella nostra città. 

E’ ovvio che l’azione di controllo e di contrasto dell’abusivismo tra le strutture ricettive è necessaria e dovuta, soprattutto in un quadro in cui la discrepanza fra le attività censite e quelle pubblicizzate sui siti specializzati è ingiustificabile.

Tale azione è dovuta ed è fondamentale per la tutela di tutte le realtà che in maniera corretta e legale svolgono la propria attività.

Quello che riteniamo INACCETTABILE è il concetto espresso dall’Amministrazione comunale per bocca dell’assessore Baglioni.

L’assessore al bilancio, con tanto di comunicato stampa, scrive che le attività di denuncia degli illeciti “oltre a sanare irregolarità di diversa natura, stanno contribuendo a far emergere una capacità di ospitalità, in termini di posti letto, più alta di quanto risulta ufficialmente, con relativa ricaduta in termini di arrivi e presenze turistiche finora non registrati”. 

E’ come dire che se si considerasse il giro di affari della criminalità organizzata il PIL italiano sarebbe superiore del 2%! 

Una riflessione che un amministratore pubblico non può e non deve fare, in considerazione del fatto che quelle presenze fraudolente non portano vantaggio all’economia del territorio, ma, al contrario, danneggiano i professionisti onesti e tolgono lavoro alle attività autorizzate; falsano le regole di mercato del settore; usufruiscono di servizi pubblici pagati con tasse di chi non evade; producono immondizia che non si capisce che fine faccia e, last but not least, macchiano l’immagine di una città che deve dimostrarsi all’altezza della sua fama anche per il rispetto delle regole e della legalità. 

Che un assessore al bilancio, che dovrebbe conoscere il valore sociale di chi (spesso con sacrificio) rispetta le regole e paga tasse e tributi, faccia affermazioni così superficiali, ci sembra grave e meriterebbe una immediata rettifica del Sindaco che le ha affidato le deleghe. “