Partito Democratico di Todi : ” MAGGIORANZA SFALDATA DOPO APPENA SEI MESI DI LEGISLATURA! “

Appreso della mozione di sfiducia nei confronti della sua giunta firmata da otto consiglieri comunali e motivata da ragioni di assoluta gravità – fatto epocale che fotografa un’assise comunale spaccata in due come una mela – il sindaco Ruggiano dà fiato alla solita retorica e alle peggiori volgarità verso chi osa contraddirlo. Facendo poi intervenire a ruota libera i suoi fedelissimi, invece di ammettere con la necessaria lucidità politica la propria posizione di debolezza, afferma senza alcuna aderenza alla realtà la solidità di una maggioranza oramai collassata e del tutto autoreferenziale, mantenuta in vita solo dal suo voto e piegata ai voleri di Todi Tricolore. Piccolo inciso: consigliere Nulli, visto che l’abbiamo “salvata” dall’anonimato politico in cui era sprofondato, ora che è diventato l’ago della bilancia almeno ci ringrazi!
Comprendiamo la necessità psicologica di ricorrere ad un meccanismo di difesa quale è la negazione di un fatto traumatico. Tuttavia, l’arrampicarsi sugli specchi dei custodi del verbo ruggianiano fa emergere la dignità intellettuale e personale dei pochi della maggioranza non disposti a rinnegare la verità emersa dalle carte, cioè quella di un vicesindaco del tutto inadeguato, ma blindato dal primo cittadino per motivi prettamente amicali e in barba al principio di parità di trattamento. Difatti, i comuni cittadini che hanno reso dichiarazioni inveritiere al Comune ben altro trattamento hanno ricevuto dagli uffici, con tanto di controlli della Guardia di Finanza, restituzione dell’indebito percepito e denuncia alla Procura della Repubblica.
Per l’ennesima volta, dunque, assistiamo basiti ad un sindaco che rinnega i propri atti e i propri scritti sfidando ogni logica razionale. Ruggiano, infatti, prima approva l’istituzione della Commissione di indagine; poi, avvedutosi della gravità dei fatti che lo coinvolgono direttamente, fugge poco onorevolmente dall’aula ed afferma che è tutto gossip (guardandosi bene, però, dal dire ciò i partiti che ancora lo sostengono hanno scritto di Ranchicchio nella loro relazione presentata in Commissione!), insultando le opposizioni e palesando una concezione di democrazia da Repubblica delle banane.
Ci si può affidare ad una logica tanto stressata quanto confusionaria che ha portato la nostra città alla paralisi amministrativa e che si adopera non per i comuni cittadini, ma per i propri sodali ed amici? Oggettività di valutazione intimano a Ruggiano di prendere atto che la sua stagione politica si conclude nel peggiore dei modi dopo appena sei mesi di legislatura, con una maggioranza che gli è letteralmente esplosa tra le mani e che, nella sua attuale composizione, non rappresenta più la maggioranza del corpo elettorale.
La vita sarà pure bella, ma la maggioranza, intanto, è a pezzetti!