Aggiudicati i lavori di restauro e nuova apertura ai visitatori di altri due vani delle Cisterne Romane del I° secolo a.c., con i quali si intende ampliare il percorso turistico della città sotterranea.
Todi ha un ricchissimo “patrimonio sotterraneo”, una vera e propria “città invisibile” con oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30 cisterne, preromane, romane e medievali, 500 pozzi di varie epoche: un articolato sistema di architetture ipogee che percorrono il colle nel suo interno, creato nei secoli sfruttando in modo sapiente le caratteristiche geomorfologiche del terreno che sono una caratteristica ed una attrattiva di immenso valore.
Con i lavori che stanno partendo il Comune di Todi intende completare una importante operazione di restauro e di recupero, dando la possibilità di visitare quattro ambienti della cisterna presente sotto il lato ovest di Piazza del Popolo, costituita da 12 vani a pianta rettangolare realizzati in opus caementicium.
L’intera costruzione (cisterna lato est e lato ovest) fu iniziata in epoca tardo repubblicana e proseguita
con ampliamenti per circa un secolo ed entrambe dovevano essere alimentate dalle acque sorgenti dalla sommità del colle, provenienti dalla zona della Rocca.
L’intervento è ispirato ai principi del minimo impatto e della totale reversibilità ed integrazione delle opere.
L’idea progettuale è quella di specializzare il primo ambito, quello in cui si scende attraverso la scala, facendone una sorta di piccolo museo delle cisterne dove iniziare ad esporre una serie di idonee opere di arte contemporanea che proseguono lungo il percorso. Sono previsti due pannelli informativi, contenenti testo, immagini, antichi documenti o ricostruzioni tridimensionali che raccontano al visitatore la storia e le caratteristiche tecniche del sito in cui si trovano (si può prevedere la stampa di qr-code per l’approfondimento e la presentazione di contenuti aggiuntivi non facilmente riportabili sui suddetti pannelli, come ad esempio ricostruzioni 3D in movimento).
Interventi di rivisitazione riguardano la scala di ingresso che sarà rivestita in lastre sottili di acciaio corten e un nuovo impianto illuminante lineare a scomparsa che da il risultato di un oggetto architettonico
semplice e continuo che meglio si adatta al luogo antico ed austero.
Un ultimo intervento previsto dal progetto, sempre teso a rendere alta la suggestione della visita alle
cisterne romane tuderti, è l’installazione di un impianto audio (utilizzabile anche per la sicurezza dei
luoghi), per diffondere lungo il percorso uno studiato “tappeto” sonoro (ad esempio acqua, mista ad
altre sonorità).