Nel piccolo paese di Configni di Acquasparta (Tr) una microlibreria nata completamente da un crowdfunding circa un anno fa, rilancia la sfida della prossimità e del fare comunità attraverso una giornata evento completamente (di nuovo) autofinanziata.
La proposta è dell’Associazione Bottegart, Bottega Artigiana della Creatività e dei Diritti Umani che da un decennio propone attività di promozione sociale sul territorio senza contributi pubblici e senza sponsor privati affermando il principio del sostegno collettivo dal basso fondato sulla condivisione delle idee. Ed è così anche questa volta.
La manifestazione si chiama “Come l’Acqua e la Farina” e richiama al cuore dei confignani il passato glorioso della “Sagra del Picchiarello”, pasta fatta a mano della tradizione di questa porzione di Umbria in cui acqua e farina sono gli ingredienti che, metaforicamente, hanno tenuto uniti i suoi abitanti per decenni.
La metà degli anni ’90 ha portato con se molti cambiamenti: norme sanitarie più stringenti per la salute pubblica, giovani che si allontanavano dal paese in cerca di opportunità lavorative e la naturale scomparsa delle persone più anziane hanno segnato l’epilogo di una festa rinomata e riconosciuta da tutto il comprensorio.
Nel 2018, grazie al coinvolgimento dell’Università di Galway e della ONG Tamat nella figura di un ricercatore italiano, Dott. Andrea Ciribuco, Bottegart ha potuto riportare, seppur per pochi giorni, i picchiarelli a Configni proponendo la chermesse “Come l’Acqua e la Farina – progetto di mantecanza sociale” rinunciando alle dinamiche della Sagra e consegnando un percorso di conoscenza culturale facendo dialogare, durante le giornate di produzione della pasta, ragazzi migranti in residenza ad Acquasparta con i senatori del paese, cuochi e factotum della storica Festa, che si sono messi a disposizione per insegnare ai giovani locali ed a coloro che venivano da diverse parti del mondo, il modo di impastare, ma soprattutto, la meraviglia della quotidianità che scorre in un luogo senza tempo, propria di Configni. (Qui il promo/ edizione 2019 https://www.youtube.com/watch?v=wvfUJ86h3O8).
Ne è uscito un progetto di grande calore umano, una restaurazione del tessuto sociale che ha portato questo piccolo paese di pochi abitanti a punto di riferimento di attività di inclusione sociale, quali appunto So’Stare – microeditoria del borgo consapevole, uno spazio ricco di storie da raccontare per recuperare il piacere della sosta, del fermarsi a riflettere sulle piccole cose che consegnano alle nuove generazioni un testimone importante: il dialogo costante tra innovazione e tradizione, punto chiave di sviluppo per un mondo nuovo, ricco di identità culturali ed aperto alle novità, ai saperi, alla conoscenza.
L’edizione 2021, ancora purtroppo legata allo stato di emergenza sanitario, non permette di entrare nelle case del paese per impastare e condividere insieme i frutti del lavoro pomeridiano con una tavolata conviviale condivisa, ma conserva comunque un ricco programma completamente finanziato con gli utili ottenuti dalla microlibreria nel suo (quasi) anno di vita.
Di seguito il ricco programma della giornata con attività per bambini, presentazione di un libro ed un concerto legati tra loro dall’esigenza di raccontare la nostra società che deve ancora fare i conti con il diverso, lo straniero, quello la.
L’Acqua e la Farina si incollano insieme e si amalgamano, creano un profondo legame che si trasforma in una straordinaria pietanza, semplice, come semplice è il linguaggio utilizzato dagli albi illustrati, dalle storie narrate nei romanzi, dalle note di un jazz che ci racconta come la musica e l’arte siano stati veicolo di inclusione e riscatto sociale in momenti in cui le differenze avevano la necessità di essere affermate per conquistare il giusto spazio nel complesso, quanto meraviglioso e colorato genere umano.