Maurizio Pierdomenico : ” Nascite,non è un problema solo sanitario “

 

Si parla molto, e giustamente, del problema del punto nascita (con tutto il collegato sanitario) presso l’ospedale di Pantalla, ma questo non è un problema solo sanitario.

Penso che il tema sia molto più ampio e dovrebbe essere collegato.

Proviamo ad immaginare.

Se il trend delle nascite restasse quello attuale o, peggio, dovesse risentire ancor di più della paura che ci pervade in questa fase pandemica e registrasse ulteriore calo, a che servirebbero tanti punti nascita sul territorio?

Per questo aspetto sanitario e politiche per la famiglia dovrebbero andare di pari passo dove l’aspetto sociale dovrebbe essere dominante. Se non si interviene, pesantemente, sul tema nascite restituendo fiducia ai giovani, alle famiglie tutte non ha senso ragionare di punti nascita. Ne avremo sempre meno. Non è la presenza di un punto nascita che incentiva la procreazione ma la prospettiva futura che determina le scelte.

Il presidente dell’ISTAT Blangiardo evidenzia, durante il convegno a Todi sulla famiglia, come l’Umbria è già tra le regioni più anziane e il trend degli over 65 anni e 90enni è in crescita.

Ciò rende evidente come vada concepita una strategia della tutela della salute caratterizzata di forte presenza di servizi territoriali e strutture residenziali per situazioni più complesse.

Una sanità territoriale efficiente, ben strutturata consentirebbe di assistere le persone nei luoghi di residenza riducendo ricoveri e/o accessi alle strutture ospedaliere liberando risorse e generando una migliore gestione. Inoltre anche dal punto di vista di rapporti umani curare in ambito locale, famigliare consente una migliore qualità di vita.