Comunicato stampa PD Todi : ” ABBIAMO UN SINDACO O UN FEDERALE? SUL FESTIVAL LETTERARIO NESSUNA TRASPARENZA “

” La destra tuderte rappresentata in consiglio comunale ha bocciato la nostra richiesta di ritirare il patrocinio e il contributo economico a “Todi – Città del libro”. Le motivazioni, va detto sinceramente, hanno del surreale.
Il capogruppo di Forza Italia e il sindaco Ruggiano hanno difeso l’indifendibile, dichiarandosi in imbarazzo perché la nostra proposta di ordine del giorno sancirebbe la volontà di limitare il diritto di espressione del libero pensiero. Niente di più falso.
Abbiamo messo in chiaro, ancora una volta, che nessuno ha chiesto di non far svolgere la manifestazione, ma che questa, essendo smaccatamente di parte, non goda del patrocinio delle istituzioni pubbliche. Il patrocinio, infatti, si riconosce a quelle iniziative che si rivolgono all’intera comunità rappresentata dal Comune o dalla Regione e “Todi – Città del libro”, kermesse di estrema destra, organizzata dalla casa editrice contigua a CasaPound, non può essere considerata tale.
Abbiamo chiesto di chiarire, poi, chi sia il rappresentante legale di “Castelli di carta”, l’associazione organizzatrice dell’iniziativa libraria, e come mai i nostri illuminati governanti non abbiano notato, al contrario nostro, che il numero di telefono indicato nel sito della manifestazione era quello della casa editrice Altaforte (che edita, tra gli altri, “Il Primato Nazionale”, periodico politico di CasaPound ). Come mai, inoltre, non abbiano verificato che il dominio dell’indirizzo mail della succitata associazione è di proprietà dell’azienda di abbigliamento Pivert srl, il cui amministratore è un esponente di CasaPound  noto alle cronache per iniziative violente non proprio edificanti.
Nessuna risposta su queste problematiche che ineriscono la trasparenza amministrativa.
Visto che la manifestazione ospiterà, tra i relatori, noti bufalari e persone che non hanno remore a dichiararsi fasciste, abbiamo anche rivendicato il diritto di opporci alle idee in questione, che nulla hanno a che fare con la moderazione ed il liberalismo di cui straparla il sindaco Ruggiano.
Neanche l’indagine dei Ros per offese e minacce al Presidente della Repubblica su Marco Gervasoni, uno degli ospiti della kermesse, ha tuttavia scalfito le certezze del sindaco sulla neutralità di “Todi – Città del libro”. Anzi, egli, dismettendo i panni di primo cittadino per indossare quelli di federale, ha colto l’occasione per sferrare attacchi disdicevoli agli esponenti del Partito Democratico, appellandosi a principi costituzionali che conosce solo sulla carta e mettendo in evidenza tutta la sua incoerenza istituzionale, incapace di rappresentare l’intera comunità cittadina.
Ruggiano si scandalizza oggi di chi chiede di revocare il patrocinio ad un’iniziativa di parte, ma non si è vergognato di ritirare il patrocinio all’Anpi il 25 Aprile 2018. Ricordiamo tutti che, allora, Ruggiano accampò la motivazione che la manifestazione organizzata dall’Anpi fosse di parte perché, contemporaneamente, si raccoglievano firme per l’appello nazionale “Mai più fascismi”. E che dire del suo incitamento a non aver paura dei libri oggi, quando la giunta da lui presieduta approvò la famosa direttiva che chiedeva all’allora direttrice della biblioteca di redigere una lista nera di libri per bambini?
La realtà è una ed è sotto gli occhi tutti. “Todi – Città del libro” è una manifestazione paracadutata sulla città per motivi politici, estranea alla sua cultura e alla sua storia, e nonostante questo otterrà sostegno economico e istituzionale. Ruggiano (appena endorsato da Todi Tricolore, creata per celare l’immagine ormai inservibile di CasaPound) appare sempre più succube di una maggioranza in cui la destra estrema la fa da padrona ed incapace di rappresentare l’intera comunità, dividendo i cittadini tuderti in buoni, quelli che lo hanno votato e che spera lo rivoteranno, e cattivi, quelli che non lo votano e che quindi non sono degni di alcuna considerazione. “