TASSE E MULTE PER I TUDERTI DAL RENDICONTO DI BILANCIO 2020

Manuel Valentini Capogruppo Pd in Consiglio Comunale

 

Nell’ultimo Consiglio Comunale è stato portato dall’Amministrazione di Todi, in approvazione, il rendiconto finanziario relativo all’anno 2020. Il rendiconto è il documento per mezzo del quale si effettua l’analisi dei risultati di bilancio dell’azione amministrativa per l’anno di riferimento.

Il dato che spicca più di tutti sul bilancio 2020 è quella che, ai tuderti, è toccato l’aumento della TARI più alto in assoluto, ovvero del 6.6%. Dopo la delibera dell’ AURI (Autorità Unica Regionale per i Servizi Idrici e per il Servizio Rifiuti), della quale Antonino Ruggiano è Presidente, si è sancito per i Comuni dell’Umbria aumenti che andavano da un minimo del 1,4% ad un massimo del 6.6%. A Todi, guarda caso, è toccata la stangata maggiore! Gli aumenti però sono stati attenuati dall’utilizzo di parte del cosi detto “fondone covid”: risorse inviate ai Comuni dal Governo per fronteggiare e rispondere alle criticità causate dalla pandemia. Todi ha potuto usufruire di risorse per 1milione e 400mila euro; di questi ben 400mila € l’Amministrazione li ha utilizzati per mitigare il corposo aumento della tassa sui rifiuti, del quale loro stessi erano primi responsabili. Va da se che se i 400mila € non fossero stati spesi per mitigare l’incremento della tassa, avrebbero finanziato politiche a sostegno di coloro che nell’anno 2020 hanno subito maggiori difficoltà derivanti dalla crisi iniziata con la pandemia. Si sottolinea che per i prossimi anni, senza fondi aggiuntivi come quelli per il Covid sfruttati in questo bilancio, il salasso TARI per i tuderti si paleserà in tutto il suo peso.

Non abbiamo condiviso che nell’anno del covid si siano spesi 30mila € per il trenino del Natale 2020, che la maggior parte delle volte ha viaggiato privo di passeggeri e 54mila € per luci e addobbi; ci è sembrato, visti i tempi, fuori luogo ed inopportuno. Sarebbe stato molto meglio spendere quelle risorse per sostenere i bisogni delle famiglie in difficoltà e le necessità delle imprese in affanno causa pandemia. I buoni spesa per le famiglie con figli da 0 a 10 anni di 30€ per ogni bambino, senza nessun discrimine di reddito (ovvero vi potevano accedere anche famiglie con redditi molto alti) hanno dimostrato, per l’ennesima volta, che l’Amministrazione sceglie sempre la strada che porta al facile consenso invece di perseguire il principio di uguaglianza sociale aiutando veramente le famiglie più in difficoltà. Come diceva Don Milani “non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra diseguali”.

Questi provvedimenti rimarcano come l’attuale Amministrazione non abbia una visione strategica per la città e come non abbia saputo rispondere ai bisogni scaturiti dall’avanzare della pandemia.

Un dato non secondario di come la Giunta considera i propri concittadini è che nel bilancio di previsione per l’anno 2020, Ruggiano, aveva previsto 450mila € derivanti dalle multe; una somma esorbitante. Nonostante un importante lockdown e le pesanti limitazioni alla circolazione affrontate, a Todi nell’anno del covid, sono state emanate, per infrazione al codice della strada, multe per un importo pari a 144.569,92 €. Non è un caso che i tuderti si siano sentiti particolarmente vessati da un atteggiamento persecutorio da parte dell’Amministrazione, teso a sanzionare il più possibile per fare cassa sulle spalle dei malcapitati. Le multe per infrazione al codice della strada dovrebbero essere uno strumento per correggere e non per rimpinguare le casse comunali!

Un Sindaco e una Giunta degni di questo titolo devono considerare le persone che amministrano come cittadini e non come sudditi!