Comunicato stampa : ” WELFARE DI COMUNITÀ PER IL DOPO COVID 19 “

 

Si è tenuto questa mattina in modalità online il Convegno incentrato sul tema dello Smart Working promosso dall’Osservatorio regionale del Welfare aziendale, costituitosi a Todi nel 2018, su iniziativa del Comune di Todi e del Movimento per la vita Umbria.

Dopo il Saluto del Sindaco Ruggiano che ha introdotto le modalità e i risultati con cui la pubblica amministrazione ha accolto questa nuova modalità lavorativa, l’Assessore Alessia Marta ha esposto le forme di sostegno attivate dal Comune durante l’emergenza Pandemica,  come il sostegno e la riduzione della retta dei centri estivi presenti sul territorio comunale e il corso per baby sitter che ha visto la formazione di circa quaranta ragazze,  oltre allo sforzo che si sta compiendo nel rimodulare e ripensare i servizi alla luce dei nuovi bisogni e dei nuovi parametri di sicurezza imposti dall’emergenza.

La Prof.ssa Garzi e la Prof.ssa Federici dell’Università degli studi di Perugia hanno affrontato il tema dei risvolti sociali e sociologici che derivano dall’avere relazioni mediate da uno strumento tecnologico e del rischio dell’isolamento, delineando i limiti e i benefici che questa modalità può generare nel capitale sociale dell’azienda in termini di fiducia, reti e cultura. Le riflessioni odierne hanno fatto emergere la necessità di colmare un vuoto normativo (la legge 81 del 2017 appare infatti del tutto insufficiente) per regolare il lavoro agile dopo che il lockdown ne ha imposto la repentina applicazione. Su questo proposito è intervenuto il consigliere regionale Valerio Mancini come primo firmatario del progetto di legge regionale per la costituzione di un osservatorio permanente a livello regionale, proposto con forza dal Dott. Silvestrelli, vice presidente dell’osservatorio nato a Todi. L’organo diventerebbe strategico nello studio della realtà regionale e la predisposizione di nuovi strumenti fondamentali per aumentare il livello di benessere della comunità, aiutare la crescita del Pil regionale, in sofferenza da anni, invertire gli indici negativi di natalità e incentivare l’occupazione giovanile.

Di grande interesse sono state infine le esperienze dell’Agenzia provinciale per la famiglia, della provincia autonoma di Trento, che oltre ad aver rilevato l’insufficienza del welfare state ad arrivare puntualmente ai nuovi bisogni e dare risposte efficaci, ha delineato un percorso di compenetrazione tra quest’ultimo, welfare familiare e welfare aziendale, introducendo il concetto nuovo di economia della saturazione, che permette un aumento di fruizione di alcuni servizi non determinando l’aumento di costi. Anche l’azienda Accenture rappresentata da Salvatore Liberato ha affrontato le nuove necessità dei lavoratori istituendo uno sportello di sostegno psicologico per i dipendenti e il nucleo dei familiari di primo grado.

“Queste due significative esperienze possono essere messe a frutto anche nelle nostre comunità ed essere declinate sul nostro tessuto sociale ed in base al nostro sistema dei servizi. Nei prossimi mesi lavoreremo certamente su questo e sull’implementazione dei servizi di conciliazione dei tempi famiglia e lavoro, con l’apertura di uno spazio gioco pomeridiano per lavoratori ed utenti di servizi pubblici e privati”.