Fabrizio Baffoni,Coordinatore Comunale Fratelli d’Italia :”…Parafrasando Nanni Moretti dovremo cominciare a dire e fare qualcosa che possa identificare il nostro modo di essere di destra…”

 

Con questa intervista a Fabrizio Baffoni apriamo un ciclo di interviste ai vari coordinatori comunali delle forze politiche tuderti. Oggi,ancor più dopo il Coronavirus,amministrare e proporre quindi soluzioni a problemi che assillano quotidianamente la vita di una comunità non è semplice. Spesso abbiamo cercato di evidenziare argomenti che viviamo in prima persona e che quindi sono gli stessi degli altri concittadini. Non sempre certe segnalazioni sono state percepite  come logica di un’informazione indipendente e libera. Anzi, si passa più per “scocciatori” , forse non percependo che il peggior difetto di chi  amministra è quello di chiudersi nel “Palazzo” e giudicare chiunque parli “controvento” un soggetto non amico. La cosa ci lascia indifferenti alquanto…  Ma per essere i più obiettivi possibili, allora  cerchiamo di comprendere meglio cosa raccontano le forze politiche tuderti sulla loro attività e cosa propongono per risolvere,secondo noi,vari problemi prima della fine della legislatura.

  • Il rapporto di Todi con FdI. Una crescita elettorale che pone il partito in una posizione di rilievo all’interno della coalizione di centrodestra. Quali i fattori alla base di questi risultati?

“Non sono giovanissimo. Ho 67 anni quindi classe 1953.Da ragazzo sono stato iscritto al M.S.I. Periodo di stasi dovuto a famiglia e lavoro, poi dal 1994 ho iniziato ad occuparmi dell’amministrazione della città nelle liste di A.N. Con quel simbolo siamo riusciti ad essere anche il partito più votato a Todi. Ho attraversato, come Consigliere Comunale, la reggenza di Ottavio Nulli Pero e della prima Catiuscia Marini. Abbiamo sempre avuto una posizione di rilievo all’interno delle diverse coalizioni di centrodestra che si sono susseguite dal 1994. Nel far questo abbiamo sempre cercato di favorire gli interessi della Città al di sopra di ipotetici vantaggi personali o di partito. Ed è questo che, durante le riunioni con collaboratori ed amici, ricordo sempre: l’interesse della Città e quindi dei suoi cittadini, deve essere preminente su qualsiasi altra cosa. E’ forse questa la chiave di lettura per capire la positività di certi risultati elettorali.”

  • Todi ed il territorio: quali i problemi ancora da affrontare e risolvere prima della fine della legislatura nel 2022?

“Se per territorio si vuole identificare il luogo dove la popolazione risiede è assodato che negli ultimi decenni la situazione si è capovolta. Oggi almeno l’80% dei cittadini risiede al di fuori delle mura urbiche. Ci sono delle zone urbane intorno alla città che si sono espanse in modo importante oltre che in alcune frazioni. I problemi di un territorio come quello tuderte se prima erano improntati quasi esclusivamente su Todi, ora sono da riproporre al contrario e cioè quello che Todi può fare per le frazioni. Questa inversione di tendenza ha portato alla scelta di riqualificare le frazioni, più popolate, e cercare di far diventare Todi una città storico-culturale. E’ un progetto importante, che non si può realizzare in pochi anni ed ha bisogno di interventi economici europei che richiedono tempo e progetti finalizzati. Ci vuole pazienza ed alcuni errori possono starci, non per questo la scelta deve essere disattesa. Non crediamo ci possano essere alternative serie. Dobbiamo sempre, comunque, coinvolgere le varie rappresentanze cittadine, dialogare con loro e, se possibile, aiutare chi ne ha necessità.”

  • Come sono i rapporti politici con gli alleati dell’Amministrazione Comunale?                                                 “Quando si fa parte di una coalizione è fondamentale accettarne la cooperazione. All’inizio è facile, poi subentra la routine e, come è fatale, alcune personalità prevalgono. Spero che la cooperazione iniziale possa riproporsi prima possibile.” 
  • Come coordinatore comunale che messaggio si sente di dare ai suoi colleghi di centrodestra?

” Se per colleghi si intende i componenti del Nostro Direttivo, siamo in 10, nel quale sono elementi decisivi il Presidente del Consiglio Comunale l’Avv. Raffaella Pagliochini e l’Assessore Claudio Ranchicchio, è facile poter affermare che c’è unione di intenti e le nostre periodiche riunioni sono vivaci e leali. Se per colleghi si intendono i diversi rappresentanti delle altre forze politiche di centrodestra è più complicato. Non ci sono state riunioni cosiddette “politiche”. E’ tutto un po’ appiattito sull’Amministrazione Comunale e se questo può essere anche logico, secondo me non è ottimale, anche in funzione delle future e non lontane elezioni comunali. Se a questo aggiungiamo il commissariamento della Lega tuderte, credo sia il caso di ricominciare a parlarci.”

Come partito che rapporto avete con il territorio e gli elettori?

“Abbiamo sostenitori ed amici in tutto il territorio. Dobbiamo sicuramente, però, non adagiarci sugli allori e cercare di creare occasioni di incontro. Parafrasando Nanni Moretti dovremo cominciare a dire e fare qualcosa che possa identificare il nostro modo di essere di destra. Stiamo lavorando per questo, ci riusciremo.”