Istituto Veralli Cortesi di Todi, Spi Cgil: grande preoccupazione per il futuro

 

Lo SPI CGIL della Media Valle del Tevere esprime preoccupazione per la situazione che sta venendo a crearsi nell’Istituto Veralli Cortesi di Todi.
Infatti, l’appalto per l’affidamento dei servizi di assistenza socio sanitaria ai 75 utenti della casa di riposo, fiore all’occhiello della città tuderte, scade il 30 giugno.
La necessaria gara per l’assegnazione del nuovo appalto ad una nuova cooperativa non è stata ancora espletata e la cooperativa uscente cesserà il servizio, sembra improrogabilmente, appunto il 30 giugno.
L’Ente Veralli ha provveduto a bandire un affidamento diretto e provvisorio per il periodo di vacanza, ma, a tutt’oggi e a pochi giorni dalla fine di giugno, ancora non si conosce da chi e come sarà gestita la struttura, quali servizi saranno offerti alle persone anziane e bisognose che si trovano lì ospitate. Senza considerare il disagio e la preoccupazione del personale, che non conosce ancora con chi e come andrà a lavorare e con quali livelli occupazionali, nonostante, comunque il ccnl preveda salvaguardie che però non sono state ancora discusse con le rappresentanze sindacali dei lavoratori. E sappiamo benissimo che la serenità e le condizioni di lavoro possono influire notevolmente sulla qualità dei servizi erogati.
Ci sembra evidente che le risorse messe a base dell’offerta non rispondano alle necessità di personale e di servizi, condizione indispensabile per assicurare, appunto, la piena e corretta operatività dell’Istituto. Senza considerare che si aspettano ribassi da parte dei partecipanti alla gara e si assegnerà il servizio secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa che, troppo spesso, nasconde nei termini il massimo ribasso.
Inoltre, la struttura era già carente di personale e di altri servizi che rendessero la vita degli assistiti non solo un’area di parcheggio, ma favorissero momenti e situazioni di aggregazione per persone che soffrono già, oltre che per le loro malattie, anche per la lontananza dai propri cari e dal proprio domicilio.
Questa situazione si è acuita nel periodo del Coronavirus ed ancora gli ospiti debbono riabbracciare, anche se solo simbolicamente, le proprie famiglie.
Dobbiamo un plauso all’amministrazione dell’Ente per le metodiche di gestione dell’emergenza pandemia che ha visto la struttura covid free. Ed è proprio per questo e perché i cittadini di Todi hanno a cuore le sorti della struttura e delle persone che ne usufruiscono che ci dispiace constatare che anziché ripartire in condizioni ottimali e anzi migliorative, si dia voce al dio denaro e non si ascolti invece la voce, anche se a volte nell’impossibiltà di essere espressa, di chi ha bisogno, di chi soffre, di chi chiede una mano tesa per vivere serenamente e in piena sicurezza l’età della vecchiaia.
Come sindacato dei pensionati della CGIL vigileremo affinché questa incresciosa situazione sia risolta nel migliore dei modi e nei tempi più brevi.