A Perugia, incontri per sostenere le persone affette da Alzheimer

Presentato il progetto ‘Caffè al parco’ grazie a Ada, Asad e IntesaSanpaolo. Al parco della Pescaia  dal 20 gennaio al 18 giugno. Iscrizione gratuita

Venerdì 10 gennaio, è stata presentata la seconda edizione del progetto ‘Caffè al parco’, nome che ha subito un restyling rispetto a quello dello scorso anno, ‘Caffè Alzheimer’, per ampliare il raggio dei destinatari e consentire dunque maggiore partecipazione. Organizzata dall’Associazione per i diritti degli anziani (Ada) Umbria,  in collaborazione con la cooperativa sociale Asad e il patrocinio del Comune di Perugia, l’iniziativa è volta a contrastare il declino delle persone affette da Alzheimer o da qualsiasi altro tipo di ritardo cognitivo, offrendo un aiuto concreto.

Moderati dal giornalista Miki Russo, ad illustrare i dettagli del progetto sono stati la responsabile Rosella Carroli e Liana Cicchi, presidente di Asad. Sono intervenuti anche Francesco Ciurnella, vicepresidente di Ada Umbria, ed Edi Cicchi, assessore ai Servizi sociali del Comune di Perugia.

Si organizzeranno incontri bisettimanali alla casa del parco della Pescaia di Perugia per due gruppi di 12/13 persone, dalle 15 alle 18. Il programma si svolgerà dal 20 gennaio fino al 18 giugno. Si è specificato inoltre che gli appuntamenti saranno coordinati e gestiti da operatori professionali quali psicologi, medici ed esperti di queste delicate tematiche.

“Punto di forza – ha precisato la responsabile del progetto – è la location: una struttura piacevole, che ricorda una vecchia casa di campagna”.

Il parco, conosciuto anche come ‘la Verbanella’, è un luogo facilmente fruibile dalle persone con disabilità motoria, dotato di ampio parcheggio, di servizi accessibili e di grandi spazi comuni. La partecipazione ai corsi, grazie al sostegno del Fondo di beneficenza di IntesaSanpaolo, sarà totalmente gratuita e le iscrizioni si potranno fare direttamente nella sede di Ada Umbria all’interno del parco della Pescaia, in via XX Settembre 132.

Ricco il programma con una serie di appuntamenti che, oltre a stimolare la socializzazione e la valorizzazione delle capacità personali, prevedono attività ludico-ricreative, educative e riabilitative come lettura, musica, cucina, feste, apericene, ginnastica dolce e giochi di gruppo. “Faremo con i nostri ospiti – ha aggiunto Rossella Carrioli – un grande lavoro sull’alimentazione e sull’attività fisica. Per favorire la socializzazione utilizzeremo anche i bambini con cui gli anziani riescono a rapportarsi meglio”.

Durante la presentazione si è posta l’attenzione anche sui familiari dei soggetti partecipanti, infatti saranno presenti durante il progetto esperti esterni, come assistenti sociali, operatori socio sanitari e educatori, che avranno lo scopo di informare e dare sostegno ai parenti coinvolti. “Questi incontri saranno un momento di socializzazione e di riposo per i parenti – ha ricordato Liana Cicchi – non ci sono cure per queste patologie, ma si può migliorare la qualità della vita dell’anziano e quindi dei familiari”.

Rosa Quaglietti