A Todi, un cittadino spara agli operai dell’Enel scambiandoli per ladri e alcuni impavidi rappresentanti della sedicente organizzazione “Todi città aperta” (nel 2017 in occasione delle elezioni amministrative, lista in appoggio al candidato sindaco Carlo Rossini) ne approfittano per strumentalizzare l’accaduto.
A sollevare la questione è la Lega Todi che punta il dito contro un post social dell’organizzazione “Todi città aperta” che prima accusa Salvini reo di incutere terrore tra i cittadini e di banalizzare poi ogni cosa con selfie propagandistici e poche ore dopo, rimodula abilmente il post con un approccio molto più soft.
“Todi città aperta” ha perso una buona occasione per stare zitta e fare bella figura – scrivono dal Carroccio – nel vano tentativo di fare strumentale propaganda politica ha dimostrato di essere una realtà effimera che fomenta allarme tra i cittadini per inseguire sterili obiettivi finalizzati al discredito dell’avversario politico. Prima di diffondere informazioni sbagliate, questa organizzazione dovrebbe documentarsi: il fatto di cronaca da cui prende spunto per attaccare noi e il Ministro Salvini, non rientra nelle dinamiche del decreto sicurezza, ma in quelle della legittima difesa, proposta, che a breve ci auguriamo possa essere approvata. Riteniamo infatti assurdo, negare la possibilità di potersi difendere da delinquenti che entrano in casa propria mettendo a repentaglio le vite di cittadini onesti.
Detto ciò, non ci risulta nemmeno che il Ministro Salvini abbia mai incitato qualcuno a sparare contro chiunque passi davanti la propria casa. Quanto accaduto a Todi è un fatto isolato che con la politica non ha nulla a che vedere. Le accuse farneticanti di “Todi città aperta” le rispediamo al mittente e contestiamo a questi signori un atteggiamento palesemente strumentale ed ideologico. Quando si parla di problematiche estremamente delicate come la sicurezza, è opportuno mantenere un atteggiamento più responsabile. Inoltre – concludono dal Carroccio – ci risulta che il soggetto autore del fattaccio che ha coinvolto gli incolpevoli operai dell’Enel non abbia in tasca la tessera della Lega, noi condanniamo comunque il fatto a prescindere dal nome e dalle idee politiche del soggetto, pretendiamo onestà intellettuale da parte di chiunque e non accettiamo lezioni da chi in buona fede non è!
(Vice sindaco Di Todi,Adriano Ruspolini e Consiglieri comunali Peppucci e Marconi).