Comunicato stampa Gruppo consiliare PD

 

Ce lo immaginiamo il vice sindaco Ruspolini che studia le carte in cerca del cavillo, che gli consenta di replicare alle nostre prese di posizione sulla scelta di cacciare dieci poveri Cristi dal Comune di Todi. Lo vediamo mentre  sfoglia le pagine delle delibere, delle determinazioni, fa i conti, e alla fine… eureka!, Scopre l’acqua calda! Il progetto per l’accoglienza di dieci minori straniere non accompagnate è cofinanziato dal Comune di Todi per il 5% dell’importo preventivato, circa 20.000 euro in due anni.

Informiamo il vice sindaco che, di regola, l’accesso a finanziamenti pubblici per la realizzazione di servizi o di opere pubbliche, può prevedere il cofinanziamento da parte dell’Ente proponente, fa punteggio. Se ne sarà accorto, per esempio, per i progetti del GSE, lasciati bell’e pronti anche questi dalla precedente amministrazione.

Bene! Notizia: questa regola vale anche in ambito sociale. Ambito nel quale la precedente amministrazione di centro sinistra ha attivato molteplici progetti e finanziamenti a favore delle fasce più deboli dei cittadini tuderti. Negli anni dell’amministrazione Rossini, a sostegno delle famiglie, oltre ai fondi comunali, sono state attivate le risorse regionali e nazionali, per combattere le nuove povertà. In collaborazione con la Zona sociale abbiamo dato il via al Sostegno all’Inclusione Attiva, progetto precursore del Reddito di Inclusione; abbiamo contribuito ad elaborare i Progetti di Vita Indipendente, per costruire percorsi di autonomia delle persone con disabilità; abbiamo collaborato con le associazioni di volontariato per garantire inclusione ed integrazione delle persone in difficoltà. Abbiamo attivato il Punto di ascolto della Rete Antiviolenza Umbra e abbiamo avviato l’esperienza, innovativa per il nostro territorio,  del Centro di  documentazione delle buone prassi per le disabilità in ambito familiare e sociale.

Ecco, questi sono solo alcuni dei progetti e dei finanziamenti che abbiamo messo a disposizione dei cittadini di Todi, che hanno prodotto effetti reali e positivi sul territorio, al pari del Centro per MiSNA. Sia chiaro, per l’accesso a queste misure di sostegno non abbiamo mai fissato criteri o requisiti discriminatori, come invece ha proposto di fare la Lega tuderte da quando è al governo della città. Per capirci noi non abbiamo distinto tra poveri di serie A e poveri di serie B nell’accesso ai servizi pubblici, dei fratelli più poveri, tutti, pensiamo debba farsi carico la comunità.

Il vice sindaco di Todi ha poi scoperto (solo ora, sic!)  che se un bambino ha bisogno di cure particolari, per vedere assicurato il suo diritto a crescere sano e libero, come tutti gli altri bambini, con le stesse opportunità degli altri bambini, anche se non ha una famiglia con tutti i crismi!, anche di questo se ne può  far carico la comunità. E’ capitato anche noi sa?

Solo che a noi non è venuto in mente di contrapporre lo sforzo economico che abbiamo profuso per rispondere a più di un provvedimento del tribunale per i minori, che ci obbligava a prenderci cura di bambini e madri italianissimi (anche più di un nucleo alla volta), alla scarsità delle risorse da utilizzare nella manutenzione delle strade. Siamo andati a cercarle altrove le risorse per le opere pubbliche, cofinanziando i progetti, appunto, rispondendo a entrambe le necessità!

Ora però governa lei vice sindaco, aspettiamo fiduciosi di vedere quali progetti e finanziamenti saprà mettere a disposizione di chi ha bisogno.

Finora, però, la Lega di Governo ha dimostrato solo di saper far crescere l’odio sociale alimentando la guerra fra poveri, senza alcuno scrupolo! E la concreta azione di governo ha prodotto provvedimenti pericolosi per la sicurezza sociale del Paese: un decreto insicurezza che crea nuovi irregolari tra i migranti che sono già in territorio italiano, una legge di bilancio che ha previsto il raddoppio dell’IRES ai soggetti del Terzo settore (con imbarazzata marcia indietro di fronte alle proteste di tutto il mondo del volontariato) e il taglio delle risorse per l’edilizia residenziale, solo per citarne alcuni di quelli che penalizzano chi è in difficoltà o povero, in Italia e a Todi.

Noi abbiamo un’altra idea welfare e di comunità, un’idea che non ci permette di sentirci estranei o indifferenti davanti ai bisogni delle persone umane, anche di giovani minori straniere non accompagnate, con tutto il loro bagaglio di sofferenza. Noi pensiamo che sia giusto combattere le cause delle disuguaglianze e per farlo occorra lavorare a sostenere la coesione sociale, il senso di comunità, in cui tutti si aiutano vicendevolmente. Lei e il suo partito, invece, pensate che dividere, escludere le persone dai diritti e dai servizi sia la giusta strada, seguitela. Noi continuiamo a tracciarne un’altra.

Gruppo consiliare PD Todi