AMBIENTE: “DA NUOVI DOCUMENTI EMERGONO TASSI ELEVATISSIMI DI CROMO ESAVALENTE NELLE ACQUE SOTTERRANEE DI TERNI. THYSSEN NE RISPONDA, LE PROCURE SI ATTIVINO” – NOTA DI ANDREA LIBERATI (M5S)

 Per Andrea Liberati “Thyssen ne deve rispondere e le
Procure si devono attivare”.

 

“Nuovi e sconvolgenti documenti
ufficiali attestano tassi elevatissimi di cromo esavalente nelle acque
sotterranee di Terni. Thyssen ne risponda e le Procure si attivino”. È
quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea
Liberati.

“Cosa altro deve accadere affinché i responsabili di Thyssen paghino per
il disastro ambientale in corso da anni? La settimana scorsa – spiega
Liberati in una nota firmata anche dal senatore M5S Stefano Lucidi – abbiamo
ascoltato le bugie di un politico regionale che ha sostenuto un’inverosimile,
quanto ampia ‘assenza di contaminazione’ dalla discarica industriale
Thyssen di vocabolo Pentima-Valle. In seguito il M5S ha diffuso dei documenti
del Tribunale, perizie tecniche attestanti l’esatto contrario. Renderemo
presto noti altri atti ufficiali di rango ministeriale a conferma della
gravità della questione. Criticità di lunga data che porterà
inesorabilmente alla chiusura e al sequestro immediato della discarica, con
doverose richieste di risarcimento danni”.

“Oggi – prosegue Liberati – siamo perfino dinanzi a notizie ancor più
sconvolgenti, le più gravi di sempre sul cromo esavalente nelle acque
sotterranee di Terni: stando alle ultime analisi, altri sei pozzi su sette
risultano contaminati da cromo esavalente, con una nutrita serie di velenosi
metalli pesanti aggiuntivi. E non è certo la prima volta che emerge cromo
esavalente dai campioni collocati nell’area stabilimenti-discariche, come
purtroppo sappiamo. Un prelievo, tra altri, presenta un tenore di cromo pari
a 1.200 volte il limite; un tasso di ferro oltre 1.950 volte la soglia; un
tasso di nichel superiore a 225 volte, e così via anche con il manganese,
l’arsenico, i fluoruri e altro. Risulta che la Procura locale sia stata
ampiamente e ripetutamente informata di questi e altri fatti da vari
organismi, ma nulla sembra muoversi in concreto, vicenda che spinge i
sottoscritti non solo a rivolgersi altrove, ma a operare sul piano politico
nazionale, con contatti diretti in seno al Governo, vista l’emergenza in
corso. Arpa ha trasmesso tali documenti anche ‘alla Asl anche ai fini della
valutazione del rischio sanitario dei lavoratori del sito’”.

“A questo punto. Conclude Liberati – la multinazionale Thyssen, con i suoi
fatturati miliardari in giro per il mondo, con i suoi 100milioni di euro di
utili ricavati proprio a Terni, non avrà certo problemi nell’elargire il
più esteso ristoro economico a un territorio da tempo martoriato.
Risarcimenti che un pool di avvocati presto comunque reclamerà anche sulla
scorta dell’incisivo modello offerto dall’attivista americana Erin
Brockovich”. RED/dmb