SICUREZZA: “DECESSI PER OVERDOSE E ALTRI EVENTI CORRELATI ALL’ASSUNZIONE DI DROGA E ALCOL”- AUDIZIONE DEI PREFETTI DI PERUGIA E TERNI DELLA COMMISSIONE REGIONALE D’INCHIESTA

 

 

 

 

 

 

I prefetti di Perugia e Terni, Claudio
Sgaraglia e Paolo De Biagi, sono stati ascoltati questa mattina a Palazzo
Cesaroni dalla Commissione d’inchiesta “Analisi e studi su criminalità
organizzata, infiltrazioni mafiose, tossico-dipendenze, sicurezza e qualità
della vita”, presieduta da Giacomo Leonelli, per una informativa su
“decessi per overdose e gli altri eventi acuti mortali o a rischio di morte
correlati all’assunzione di droghe ed alcol”, richiesta dallo stesso
presidente.

Durante l’audizione è stato spiegato che alcuni reati, come lo spaccio,
non vengono denunciati a differenza di furti e violenze. E quindi la
variabilità dei dati rispetto a questo crimine dipende dall’incisività
dell’azione di contrasto svolta dalle forze di polizia: paradossalmente il
dato scende in assenza di controlli e repressione.

La criminalità diffusa e legata a traffico e spaccio di droga è presente a
PERUGIA soprattutto nella zona della stazione ferroviaria. I consumatori sono
soprattutto italiani (perugini, studenti fuori sede, abitanti delle province
limitrofe) mentre lo spaccio viene gestito da nordafricani e albanesi. La
linea ferroviaria Foligno-Roma e Terontola-Firenze viene utilizzata dagli
acquirenti delle sostanze, che si fermano per comprare la droga, a volte la
consumano in loco, e poi ripartono. Secondo le fonti istituzionali, nella
provincia di Perugia, nel 2017, ci sono stati 6 i morti per overdose, mentre
nei primi dieci mesi del 2018 sono stati 7, correlati all’assunzione di
eroina, a volte associata ad altre droghe. Coloro che muoiono per overdose
vengono generalmente da un lungo percorso di tossicodipendenza. In prefettura
sono stati segnalati 97 soggetti come assuntori di sostanze stupefacenti. I
23 carabinieri recentemente assegnati a Perugia saranno destinati al
contrasto della criminalità e del traffico di droga. Assume una certa
importanza il recupero delle zone periferiche degradate, affinché lo spaccio
non vi si radichi, e la repressione degli esercizi pubblici in cui viene
venduta droga o alcolici fuori dalle regole. La prefettura collabora al
‘Progetto scuole sicure’ del ministero dell’Interno, a cui invia report
semestrali, e nei pressi delle scuole vengono svolti controlli anche con
unità cinofile.

Per quanto riguarda TERNI, la situazione della sicurezza pubblica viene
definita “soddisfacente” anche se ci sono due settori che generano
allarme: i furti nelle abitazioni e i reati legati allo spaccio di droga;
questi generano maggiore apprensione nella popolazione perché interessano i
giovani e perché si teme che dietro allo spaccio ci potrebbero essere
organizzazioni criminali radicate, un elemento che per ora a Terni non
avrebbe trovato riscontri. I dati riferiti alla detenzione di sostanze
stupefacenti e quelli dei reati di spaccio, in provincia di Terni, hanno
registrato un incremento tra il 2015 e il 2016 (+35 per cento), tra il 2016 e
il 2017 (+29 per cento) per poi decrescere nei primi 10 mesi del 2018 (-30
percento). Il 13 per cento delle persone segnalate per uso di droga sono
minori, con un abbassamento dell’età dei consumatori. Lo spaccio si
concentra nel capoluogo di provincia (80 per cento circa) e nelle località
di passaggio vicino ai caselli autostradali. La posizione geografica di Terni
e i collegamenti con Roma, Perugia e Firenze la rende una piazza appetibile
per il commercio di droga, per il rifornimento delle sostanze e il loro
semplice passaggio.