Fiom Cgil Perugia, Pampanelli confermato segretario generale

Importante, poi, il passaggio di Pampanelli sul tema (attualissimo) della sicurezza e dei morti sul lavoro, in forte aumento in Umbria: “Si muore di appalti e subappalti, si muore di lavoro nero e precario o costretti a lavorare in condizioni di rischio perché sottoposti al ricatto occupazionale – ha detto Pampanelli – Si muore di troppo lavoro o perché il lavoro non c’è. Si muore in acciaieria, come nei campi”. “E – secondo il segretario Fiom – c’è un filo rosso che collega i morti in fabbrica a quelli del ponte Morandi a Genova, che passa dai terreni di Rosarno per giungere ai migranti che solcano il Mediterraneo: si chiama profitto”.
In conclusione del suo intervento Pampanelli ha voluto richiamare la recente Marcia della Pace Perugia-Assisi, alla quale hanno partecipato decine di migliaia di donne e uomini. “I colori, le bandiere, i canti di migliaia e migliaia di persone che camminano verso la rocca di Assisi, questo siamo noi. Siamo il popolo in piazza a Milano contro odio e razzismo. Siamo il popolo di Riace e Rosarno. Siamo tutte le piazze che in questi anni la Fiom ha riempito per il lavoro, l’uguaglianza e la giustizia. Noi siamo un bracciante di Cerignola che non si sottomette alla miseria, che dalla sua terra arsa organizza il cambiamento. Noi siamo Di Vittorio, noi siamo la Cgil”.