TERREMOTO: “ARCHIVIAZIONE QUERELA COSP-TECNOSERVICE: FARNETICANTE PRETESA RISARCITORIA” – ANDREA LIBERATI (M5S) “IMPEGNO ANCORA PIÙ FORTE E ATTENTO SULLA RICOSTRUZIONE”

 

 

 

 

 

 

 

Verrebbe da ricordare a qualche capo di
maxicoop che non sempre e non tutte le ciambelle riescono col buco: non è
andato in porto il maldestro tentativo di tapparci la bocca su ‘affari &
politica’”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea
Liberati che evidenzia come “ll Gip del Tribunale penale di Perugia, sulle
basi del legittimo diritto di critica e del rilevante interesse pubblico, ha
infatti archiviato definitivamente la querela presentata a suo tempo dal noto
top manager Danilo Valenti, capo della Cosp Tecnoservice, in merito al
carattere asseritamente diffamatorio di alcuni nostri comunicati”.

“L’aspetto più volgare di questa storia – scrive Liberati – resta la
farneticante pretesa risarcitoria, una somma abnorme, 4milioni di euro,
‘una mensilità di fatturato dell’impresa’ richiesta dal gentiluomo per
conto di una maxicooperativa che peraltro vive di commesse e risorse
pubbliche, dunque soggette naturaliter al sindacato ispettivo degli
eletti”.

“In questi due anni – continua il capogruppo pentastellato – noi abbiamo
comunque continuato a fare la nostra parte, resistendo senza tentennamenti e
senza condiscendenza alcuna nei confronti di chi crede di poter adire i
giudici con faciloneria, difendendo la primazia della buona politica. Avevamo
ragione. Resta ovviamente in piedi – spiega -, sia sul piano nazionale che
locale, la grande e irrisolta questione del rapporto tra ‘affari &
politica’, della mancanza di tensione morale in parte degli eletti, vicenda
che abbassa le difese dello Stato dinanzi a speculatori più o meno
arrembanti”.

“Il tempo da noi perso dietro queste inutili controversie giudiziarie –
commenta Liberati – è stato certamente sottratto anche a tematiche cruciali:
tale archiviazione sarà pertanto lo sprone per un M5S ancor più forte e
attento sull’emergenza, ancora aperta, e sull’anelata ricostruzione
post-sisma. Ricostruzione che ancora non c’è, anche a causa dell’elefantiasi
burocratica e dell’iper-legiferazione, con sovrapposizione di norme e
ordinanze, con antinomie e discrasie, tanto da spingere molti professionisti
a rinunziare a priori nel presentare istanze di ricostruzione anche solo
‘leggera’ per conto delle famiglie terremotate: in un simile quadro, grande
è il lavoro che resta da fare anche in Umbria”.

“In particolare – rimarca Liberati -, il nuovo disegno di legge regionale
in materia non convince affatto architetti, ingegneri, geometri e geologi,
così come abbiamo appreso nel corso delle audizioni di queste settimane:
anziché semplificare, la Regione – conclude – rischia quindi di complicare
ulteriormente, cancellando le residue speranze di ricostruire non solo i
nostri antichi borghi, ma soprattutto le comunità socio-economiche, prima
del loro irreversibile spopolamento”