L’assessore Ranchicchio: “Todi rinasce con cultura e commercio”

 

Il turismo: “al 31 maggio del 2018 siamo al +23 per cento di presenze rispetto al 2017 “

 

“Questo primo anno di attività è stato impegnativo ed entusiasmante”. A parlare così è Claudio Ranchicchio, assessore alla Cultura, allo Sport, al Commercio e al Turismo di Todi. Quattro assessorati importanti: “La cultura è tradizione di Todi, il turismo necessitava di rilancio dopo il terremoto, lo sport regala soddisfazioni in tutte le manifestazioni, il commercio per la Regione Umbria significa una buona fetta di prodotto interno lordo”.

Era insomma necessario rimboccarsi le maniche in un centro che, dati alla mano, è uno dei più problematici dell’intera Umbria: “Per quanto riguarda la cultura, abbiamo messo in cartellone una stagione di prosa di assoluto livello, i sette appuntamenti hanno fatto registrare sempre il tutto esaurito, il teatro da 500 posti è stato sempre tutto esaurito. E abbiamo avuto 400 abbonamenti, record storico per Todi. Mi telefonavano un’ora prima dell’inizio degli spettacoli chiedendomi se c’erano ancora biglietti a disposizione”. Il finale è stato degno della stagione: “Il maestro Piovani ha messo in scena qualcosa di straordinario, molto apprezzato dal pubblico”.

Sempre per la cultura non si può non citare “il Festival di Primavera, ovvero 5 appuntamenti di musica classica in 5 location diverse. L’ingresso era libero. Ho affidato la direzione artistica a un violoncellista di livello internazionale, Andrea Cortesi, che è sposato con una donna tuderte”. Infine, “ogni week end Todi ha avuto uno o due eventi. Sono rimasto particolarmente soddisfatto dal fatto che il 3 febbraio abbiamo presentato l’intero carnet di appuntamenti, mentre le altre amministrazioni lo facevano più tardi. Abbiamo distribuito la brochure un po’ dappertutto, chi è venuto a Todi sapeva con anticipo cosa c’era da vedere o da fare. E la conferenza stampa ha visto la partecipazione di un centinaio di persone; oltre ai giornalisti, chi organizzava i vari eventi”.

Passando al turismo, “al 31 maggio del 2018 siamo al +23 per cento di presenze rispetto al 2017”. Lo sport: “Sono particolarmente orgoglioso dei risultati che stanno ottenendo i settori giovanili. Crescono. Qui a Todi possiamo contare su tre società calcistiche, due di basket, una di pallavolo femminile, karate, judo e persino il nordic walking dove vengono portati i bambini già a 8 – 10 anni”.

I prossimi dodici mesi non saranno da meno. Parola di Ranchicchio: “Abbiamo due grandi progetti. Iniziamo con Bevery Pepper, scultrice famosa in tutto il mondo. In occasione dei 40 anni da quando donò quattro colonne alla nostra città, faremo un’installazione in piazza a marzo, in cui si potranno vedere le Todi Columns. Prima, tra dicembre e gennaio faremo una mostra fotografica sulla vita dell’artista americana, durerà un mese. Nella primavera prossima, inaugureremo il nuovo nome del parco, che diventerà appunto Beverly Pepper, con 22 opere donateci dall’artista”.

Altro evento imperdibile quello che ricorderà il maestro Piero D’Orazio. Le sue opere furono regalate a Todi già dieci anni fa, ma la burocrazia ha ritardato i tempi: “Due mesi fa siamo riusciti a sbloccare la situazione. Al Palazzo del Vignola faremo una mostra permanente con le opere del maestro di arte contemporanea. Il primo piano diventerà un museo”.

Todi ha ospitato per la prima volta anche il Wine Show: “Sono stati loro a cercarci perché avevano la sensazione che Orvieto non riuscisse a fare le location più belle per lo svolgimento della manifestazione. Hanno fatto 4 mila presenze contro le 2 mila di Orvieto. Abbiamo e hanno fatto centro, dunque la kermesse si ripeterà e sarà potenziata”. Tra i momenti da ricordare, “lo show cooking con la chef emergente Katia Ciofo che ha cucinato per una trentina di persone. E la degustazione di Amaretto e di Grechetto”.

L’assessore ci tiene poi a ricordare che “ci sono state due nuove aperture commerciali. Nel centro storico si tratta di un negozio di enogastronomia, e il nostro intento è che questa zona della città si riempia di negozi di questo tipo, che valorizzino le specialità tipiche e i tessuti di qualità; nella zona  di Pian di Porto ha aperto la piccola catena Nkd e, nei prossimi due anni, verranno investiti 10 milioni di euro per l’apertura di altri esercizi commerciali. Insomma, la zona intorno a Todi sarà un pullulare di attività. I 10 milioni di investimento sono coperti per metà dai supermercati Emi e per metà da imprenditori privati”.

La fase del terremoto è dunque acqua passata? “Bisogna essere prudenti, ma io voglio anche essere realista. Siamo riusciti a far passare il messaggio che a Todi si vive bene. Non solo siamo riusciti a trattenere chi magari pensava di andar via, ma anche ad attrarre gente da fuori”