Lega, pronto un ordine del giorno contro la teoria Gender. Chiederemo al consiglio di istituire una Giornata per la Famiglia tradizionale

La tutela della famiglia tradizionale, una priorità per la Lega Todi che annuncia un sit-in sull’argomento e un ordine del giorno, in consiglio comunale, contro la teoria gender. “Sull’argomento la nostra posizione è chiara – spiegano il Commissario Toni Aiello e il suo Vice Patrizia Sargeni –  durante la campagna  elettorale per le politiche del 4 Marzo, i nostri parlamentari hanno sottoscritto la così detta “Piattaforma delle politiche Pro Family” un impegno concreto  volto alla salvaguardia dell’unicità della famiglia come previsto dalla Costituzione e del diritto dei bambini a crescere con mamma e papà, ribadendo un no chiaro alle adozioni gay e all’utero in affitto. In consiglio Regionale quando il Pd portò in trattazione la Legge sull’omofobia, il consigliere Lega, Valerio Mancini fece ben 52 interventi applicando quello che in gergo si chiama “ostruzionismo politico”, nel tentativo di impedire l’approvazione di un’assurda legge. Su questa linea chiara e diretta, in consiglio comunale a Todi, il capogruppo Francesca Peppucci e il consigliere Antonella Marconi presenteranno un ordine del giorno per dire No alle politiche gender, no alla rieducazione delle nuove generazioni” nelle scuole e che il materiale divulgativo venga del tutto ritirato. Inoltre chiederemo alla massima assise cittadina di istituire, sul calendario tuderte, la Giornata della Famiglia tradizionale per ribadire l’importanza e il diritto per un bambino di crescere con un padre e una madre”. Sulla manifestazione della Famiglia Arcobaleno la Lega Todi ribadisce: “Nessun nostro esponente politico sarà presente all’iniziativa del 6 Maggio prossimo perché lontana dalle nostre idee e dai nostri valori. Sbaglia chi per una mera visibilità,  strumentalizzerà la concessione del Patrocinio: nella delibera approvata dalla Giunta si legge testualmente “… appare evidente come l’amministrazione comunale di Todi sia fortemente contraria ai principi espressi nello Statuto e nella Carta etica dell’associazione  Famiglie Arcobaleno..” Sulla questione la maggioranza tuderte è compatta, ha idee chiare e coerenti ma non per questo può impedire ad altri di manifestare le proprie, pur non condividendole, nel pieno rispetto di quello che è il principio di democrazia”