“Far ripartire i Paesi colpiti dal sisma nel 2016”,impegno dell’Unione Lavoratori Europei

“Interessante intervista radiofonica ai Sindaci di Accumoli e Norcia, due centri colpiti dal sisma ed in modo diverso impegnati nella ricostruzione. Ambedue erano d’accordo nel fatto che la stessa ricostruzione stenti a partire e che se c’è uno spiraglio questo è visibile nelle mani dell’iniziativa privata. Un Paese gravato da mille problemi, i cui reali strumenti sono oramai insufficienti e le cui cause sono da ricercare lontano nel tempo,ha bisogno se vuole ripartire di uno sforzo che parta dal basso.”

Ci riferiamo, prosegue il comunicato stampa, alla popolazione, all’iniziativa privata, ad uno spirito che accomuni nella solidarietà gli uni agli altri. Umbria, Abruzzo, Marche, Lazio:un unico grande territorio, al di là e al di qua delle montagne! Territori quindi che l’ULE – Unione Lavoratori Europei, attraverso i suoi responsabili presenti nelle regioni di confine, vuole simbolicamente riunire. Un sindacato nazionale, l’ULE,  fuori da schemi e da apparentamenti, che sta dialogando con imprese e lavoratori per cercare tutti insieme il modo per far ripartire quanto ora è fermo.

Crediamo fermamente,aggiunge il comunicato stampa, che serva uno stimolo, una ricerca di imprese, anche in territori lontani, disposte ad investire nelle aree del Centro Italia, rinnovando lavoro e serenità, nella consapevolezza che laddove la natura ha portato distruzione l’uomo può ricostruire. Nuovi insediamenti quindi, nuove imprese per una spinta ad uno sviluppo diffuso che faccia  rivivere i piccoli centri.Siamo certi che le voci che si sono spente potranno così tornare a riecheggiare lungo le viuzze dei borghi.

“L’ULE” – ha affermato il Segretario Generale Fabrizio DeSantis – “ha sempre valorizzato le piccole realtà, affinchè possano diventare competitive e quindi crescere costantemente.Ci auguriamo anche che gli imprenditori trasferitisi un tempo da queste terre in più grandi ed importanti realtà, ottenendo concreti e positivi risultati,vogliano investire in quei luoghi in cui sono nati e in cui hanno ancora le radici.”