Epilogo per il Gruppo Nardi:passa ad una società inglese.Quale il futuro dello storico marchio Marzia srl ? Il Gruppo Nardi non investì mai seriamente nello sviluppo dell’azienda tuderte !

 

Un’altra parte della nostra storia se ne va.Sarà una società inglese, la Xete Investiment che subentra alla famiglia Nardi,e che ha già dato l’incarico alla società svizzera Ancorage di gestire la ristrutturazione,il nuovo proprietario anche della Marzia Srl.

In effetti se ne era già andata quando il Gruppo Nardi,proprietario della Marzia Srl,aveva trasferito la produzione e le maestranze a San Giustino di Selci Lama,là dove è il centro del gruppo. La storica azienda tuderte, famosa e conosciuta in Italia e all’estero nella fabbricazione di seminatrici e da sempre leader nel settore della meccanica agricola,ha rappresentato la storia di Todi. Oggi la città dovrebbe ricordare con più memoria il suo fondatore:Luigi Carbonari,esempio di volontà e capacità imprenditoriali.

Marzia Srl ha rappresentato una parte della  storia dello sviluppo socio-economico di Todi e del suo territorio. L’atteggiamento del Gruppo Nardi però  sin dall’acquisizione dell’azienda  nei primi anni sessanta non fu mai improntato ad uno sviluppo costante dell’importante realtà tuderte. Ci fu una  carenza manageriale ed una incapacità evidente nello sviluppo sia tecnologico che commerciale.Famosi alcuni errori sui quali non temiamo smentite:in particolare l’aver installato componenti di provenienza israeliana su seminatrici destinata al mercato libico !!!! Questi gli errori di un management ancorato a visioni obsolete di un mercato in costante evoluzione anche nel settore della metalmeccanica agricola! Oggi il marchio MARZIA è per noi solo un ricordo,un altro aspetto del territorio in continuo depauperamento.Lo stabilimento nella zone industriale di Ponte Rio,con il suo tetto in amianto  su cui abbiamo più volte chiesto spiegazioni senza ottenere risposta alcuna da chicchessia,è ormai il tipico esempio di archeologia industriale.Uno stabilimento che,insieme ad altre storie,ci racconta come il territorio tuderte abbia ormai perso occupazione e reddito!