Mercoledi 20 dicembre presso la sala del consiglio comunale si è celebrato il funerale della coerenza!! In molti sapevamo che questa virtù nel panorama politico uscito dalle ultime elezioni amministrative a Todi era in uno stato “vegetativo”, ma quando poi si arriva al punto di non ritorno, la morte, ci si rende conto in quel momento cosa abbiamo perso! Abbiamo perso la coerenza ed abbiamo assistito all’ ennesimo tradimento del mandato elettorale da parte di una forza politica che durante la campagna elettorale e non solo, ha più volte ribadito che era ancora possibile evitare che il depuratore sorgesse a “Cascianella”! La stessa parte contraria alla variante di Ponterio. Ora, giunti al potere con alleanze adir poco eterogenee , la stessa parte politica diviene paladina dei “grandi marchi” che dovrebbero risollevare le sorti economiche del territorio tuderte con quasi 5000mq di non si sa cosa. Allo stesso tempo la coerenza è deceduta anche per mano dell’attuale opposizione, parte attiva anzi attivissima nel proporre la modifica del PRG tanto da attivarsi, solo pochi mesi fa con una contro raccolta di firme. Dopo la partecipatissima riunione tenuta presso le sala Tiberina, dove si scoprì che tutti gli intervenuti erano fortemente contrari e preoccupati. Usare quell’ episodio spacciandolo per una fase di ascolto vuol dire necessariamente schierarsi. Per Il centro sinistra astenendosi si è contraddetto prostrandosi con un inchino al volere dei potenti, uccidendo la coerenza.
Con Il giochetto delle astensioni ,chiaramente, la coscienza sporca si è vista lontano un miglio.
Strana la coincidenza di certe assenze e di certe uscite fuori sala durante il consiglio, forse il Vicesindaco da buon Generale mal sopporta certi giochetti e dopo tanti anni di prima linea si sente offeso e fuori luogo in quella assise in cui Lui sperava di incidere di più, di fare la differenza come si dice. Ma in questo modo sembra veramente che gli scheletri che aveva promesso di tirare fuori dagli armadi del centrosinistra li abbia veramente trovati per riporli nel suo di armadio!
Gli All’armi non hanno suonato abbastanza forte! Infatti, anche Casapound, forza presente in consiglio perché legittimamente eletta, era provvidenzialmente ASSENTE in sala, ma certo anche loro come il buon Generale si sono sentiti rivoltare lo stomaco, poche ore prima era stata concordata in Conferenza dei capogruppo, la proroga e ora dall’alto i burattinai dettavano legge, ma giustamente loro duri e puri come potevano sostenere pubblicamente il confronto, meglio sentirsi male a casa che durante il consiglio comunale.
L’assessore Marta, bravissima ragazza, non dura come il Generale o i gagliardi di Casapound, ma cosciente dei problemi che le famiglie Tuderti affrontano quotidianamente, avrà pensato “io con questi qua che ciazzecco?”
Lampo di coerenza in questa occasione è da riconoscere al decano della politica tuderte, Buconi Massimo che lucidamente ma appassionatamente e con cognizione di causa ha fatto una analisi puntuale e chiara introducendo il suo intervento con la cronistoria della vicenda e concludendo come meglio non potevamo far noi “grillini”:” il centro commerciale non s’ha da fare”!
Il MoVimento Tuderti 5 Stelle non ha mai nascosto la sua contrarietà alla “variante Ponterio”, in ogni forma la si voglia presentare, spezzatino di negozi, 60 come voleva la giunta Rossini, 2/3 mega negozi come faranno Ruggiano e Primieri, il rilancio di tutta la città deve partire dalle basi, questa variante era stata pensata nei primi anni del 2000, quando ancora si credeva che la grande distribuzione portasse ricchezza e posti di lavoro, i fatti hanno smentito questa tesi, sia a livello nazionale che locale. Abbiamo migliaia di mq di spazi commerciali vuoti in città e nelle frazioni, ripartiamo da questo dato ed elaboriamo un piano concreto e condiviso con tutta la cittadinanza, Todi ha bisogno di organizzazione e soluzioni difficili, non ci facciamo illusioni, ma se ci svincoliamo dai vecchi schemi e da certi giochi politici/clientelari come dimostrato in questo episodio ce la faremo.
Dobbiamo riattivare il dialogo tra Cittadini e Istituzioni, (quello vero) sentire le proposte dei piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, del territorio e nel contempo ripensare ad un rapporto da istaurare anche con i grandi gruppi imprenditoriali mettendo sul piatto non solo i loro vantaggi ma anche le nostre esigenze. C’è anche la necessità di fare investimenti, con niente si ottiene niente, come avevamo scritto nel nostro programma dovranno necessariamente essere investimenti SOSTENIBILI per la nostra città.
Per evitare strumentalizzazioni non possiamo permettere che ci definiscano ancora come quelli che sono “CONTRARI A TUTTO”. Vogliamo aumentare al qualità della vita a Todi? Bene, allora dobbiamo metterci in gioco, è una grande sfida, e non non è possibile vincerla con 4 capannoni a Ponterio. Todi è un “Brand” conosciuto nel mondo, e questo marchio ha un grande valore, non lo dobbiamo svendere, ma proporre.
Massimo Fortunati- Diego Giorgioni
MoVimento tuderti cinque stelle