SPORTELLO PER IL SOVRAINDEBITAMENTO: IL CENTRODESTRA BOCCIA LA NOSTRA PROPOSTA

 


La maggioranza di centrodestra boccia in Consiglio Comunale la nostra proposta di apertura di uno sportello per aiutare i cittadini con problemi di sovraindebitamento. Con una mozione il consigliere comunale Floriano Pizzichini chiedeva alla giunta Comunale di lavorare alla definizione di un protocollo di intesa con l’Ordine dei comercialisti e degli esperti contabili al fine di costituire, anche nel nostro Comune, uno sportello di assistenza – senza costi per il Comune –  per quei cittadini che versino in particolari condizioni di difficoltà economiche e che, usufruendo delle normative vigenti ( legge anti suicidi) avrebbero potuto essere aiutate. Un progetto già avviato dal Comume di Assisi e di Perugia che hanno apprezzato e sostenuto l’iniziativa promossa dal Presidente dell’ordine Andrea Nasini. Purtroppo l’iniziativa è stata definita dal capogruppo di Forza Italia  Pennacchi sostanzialemete inutile e incapace di dare risposte concrete alle problematiche sovraesposte. Con queste motivazioni, la maggioranza ha bocciato la mozione, senza appello, senza proposte alternative e, di fatto, banalizzando quanto fatto dal Sindaco forzista di Perugia Andrea Romizi, fino a ieri punto di riferimento politico del centrodestra tuderte. È chiaro che questa iniziativa non avrebbe risolto tutti i problemi esistenti, ma, per noi, dietro ogni risultato positivo ci sarebbe stata una persona, una famiglia, una vita. Una brutta pagina della storia del nostro Comune. Il governo cittadino volta le spalle ad un problema serio e che ogni anno produce decine di suicidi nel nostro Paese.  Un atteggiamento incomprensibile che mostra il lato peggiore di una  politica che, pur di non votare un atto dell’opposizione, rinuncia a svolgere una funzione di sostegno e vicinanza ai cittadini in difficoltà. Un gesto che, al di là delle valutazioni tecniche e dei risutati ottenuti, sarebbe stato di per sè un messaggio positivo di vicinanza e sostegno ai cittadini. Siamo amareggiati e delusi, ma crediamo che ancor più lo siano i tuderti , ai quali chiediamo scusa noi per conto loro.
Todi Civica