Toni Aiello (Commissario cittadino LEGA NORD): “Il Pd ha gettato la maschera. Ci riserviamo la possibilità di andare per vie legali”

 

“Il pd tuderte ha finalmente gettato la maschera, mostrandosi per quello che è, un partito qualunquista e demagogico” . A sollevare la questione è il commissario cittadino Lega Nord, Toni Aiello il quale si dichiara “ disgustato” per l’atteggiamento tenuto, durante la massima assise cittadina, da Manuel Valentini, capogruppo del Pd e reo di aver insultato consiglieri e pubblico. Ma andiamo per ordine. L’assemblea cittadina stava discutendo la proposta Lega Nord, ove, tra le altre cose, si chiedeva di agevolare l’ingresso alle strutture sportive comunali a persone con difficoltà economiche certificate e residenti a Todi, da almeno 5 anni. Durante l’acceso confronto, il consigliere Valentini, ha detto, rivolgendosi ai colleghi, citiamo testualmente – “mi fate schifo” – mentre ha dato del “terrone” al commissario Lega Nord, Toni Aiello, presente tra il pubblico.  A seguito di questi incresciosi fatti, tutto documentabili in streaming, la Lega Nord richiederà il materiale e si riserva la possibilità di andare per via legale. “Come Lega non possiamo più tollerare questo modo qualunquista, razzista, antidemocratico e diffamatorio che ha caratterizzato il PD Tuderte, in questo inizio legislatura. Non possiamo permettere che nella massima assise si assista ad un dibattito tanto volgare quanto inutile, continueremo a dare battaglia per il ripristino della democrazia recentemente umiliata  e sacrificata sull’altare dal qualunquismo demagogico del PD, che a quanto pare, non si è più ripreso dalla sconfitta elettorale. Riteniamo inaccettabile l’atteggiamento del capogruppo Valentini e del neo segretario Vannini, anch’esso presente in aula, il quale non si è dissociato da simili affermazioni. Come Avvocato e Commissario cittadino  – conclude l’esponente del Carroccio – valuterò la possibilità di passare a vie legali, dal Pd solo pochezza politica, nessuna idea, nessuna proposta e l’uso di un linguaggio non consono ad un consiglio comunale. Un linguaggio intriso di termini offensivi che evidenzia il limite di chi non ha argomenti per controbattere alle nostre proposte e cerca la strada più semplice: quella della volgarità e degli insulti”.