Natale 2017,Todi senza più il Cinema Jacopone. Riaprirà ? Chi erano i soggetti che nell’ombra hanno deciso di cancellare definitivamente dalla gestione del cinema l’Associazione Culturale Jacopone ? Parecchi lo sanno….

 

Abbiamo più volte affrontato l’argomento cinema nella nostra città,in particolare ricordando che dal 28 giugno l’unica realtà esistente è chiusa.Il Cinema Jacopone fu repentinamente reso inoperoso perchè dalla sera alla mattina la Curia,proprietaria del locale,decise che la gestione in essere non doveva proseguire,adducendo motivi legati al mancato pagamento dell’affitto.I pretesti per seppellire una realtà sopravvissuta a varie e notevoli difficoltà furono vari e si possono sempre trovare,a Dio piacendo…. Pretestii,appunto come dimostrato da vari opuscoli diffusi sia dall’Associazione Culturale Jacopone che dall’Associazione Culturale Marte. Chi erano i soggetti che operarono e decisero di far sparire l’Associazione Culturale Jacopone dalla gestione  del Cinema e l’Associazione Culturale Marte da quella del Vignola ?  Non è difficile arrivarci.Basta ragionare su chi nei Palazzi Comunali prendeva ordini esterni….tanto da rimetterci poi la rielezione a Sindaco.Per nomi e cognomi vi rinviamo alla prossima puntata…..

L’atteggiamento del Vescovo di Orvieto,e sottolineamo di Orvieto,ci ha lasciato e ci lascia tutt’ora perplessi,per non usare altri termini.Molte volte abbiamo pensato che un Vescovo non può sapere e conoscere tutto quello che avviene in un territorio molto vasto come quello della Diocesi di Orvieto, la cui gestione ricade anche nel Tuderte . Il nostro territorio è ormai colonizzato da curiali che nulla conoscono di un mondo culturalmente a loro superiore ed estraneo.

Forse non hanno capito però che le ” pecore del gregge ” diminuiscono visibilmente anche a causa dei loro errori. Ci auguriamo che le pecore rimaste abbiano un sussulto di coraggio e NON DIANO PIU’ l’8 per 1000 alla Chiesa Cattolica ! 

Chi crede infine che staremo zitti,si sbaglia. A proposito:il parcheggio esistente in quello che fu il cosiddetto “Orto del Vescovo” è ad usum ecclesiae oppure ad uso pubblico, e quindi a pagamento ?