PARLARE DI VIOLENZA PER CAMBIARE PROSPETTIVA In Biblioteca a Todi tre appuntamenti per dire no alla violenza sulle donne

 

In Biblioteca a Todi tre appuntamenti per dire no alla violenza sulle donne La Biblioteca comunale di Todi dedicherà tre incontri, nel mese di novembre, alla sensibilizzazione per l’eliminazione della violenza sulle donne. Si inizierà a parlare di donne il prossimo sabato 18 novembre alle ore 16 con la Libroterapia guidata da Lucia Magionami. La dottoressa aiuterà i lettori a confrontarsi con “Dopo tanta nebbia” di Gabriella Genisi (Ed. Sonzogno), legal thriller all’interno del quale bullismo e violenze psicologiche sono affrontati con delicatezza e forza. Giovedì 23 novembre alle ore 16 “I giovedì di Emma”, curati da Isabella Martelli, racconteranno con parole e musica, la storia di una donna a cui dobbiamo tutti essere grati: Franca Viola. Grazie al suo coraggio e alla sua ribellione finalmente in Italia lo stupro sarà, nel 1996, considerato legalmente quale reato “contro la persona” e non soltanto “contro la morale”. Il percorso di denuncia e consapevolezza si concluderà giovedì 30 novembre alle ore 16 con le opinioni a confronto del Gruppo di lettura, curato in questa occasione da Nadia Bassetti, durante il quale si affronteranno le vicende raccontate da Dacia Maraini nel libro “L’amore rubato” (BUR). Otto storie affilate e perfette, capaci di emozionare e indignare che ci mettono di fronte il nostro mondo, diviso fra chi conosce il rispetto e chi, con antica arroganza, considera l’altro un oggetto. Un libro forte e importante, che alza il velo su ciò che troppo spesso finisce nell’oblio. Tre incontri che ruotano intorno al 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite in ricordo del brutale assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.