Il Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesi ha approvato il conto del Tesoriere dell’esercizio 2016

 

Il Consiglio di Amministrazione di Veralli Cortesinella seduta del 26 luglio 2017 ha approvato il conto del Tesoriere dell’esercizio 2016 da cui risulta un fondo di cassa finale al 31 dicembre(differenza tra riscossioni e pagamenti effettuati nell’anno) di 300.103 euroed il Conto consuntivo dell’anno 2016con un avanzo di amministrazione accertatodi 208.422 euro.

Con lo stesso atto è stata anche approvata la relazione illustrativa del Conto, lo stato dei capitali ed il conto economico, nonché l’elenco dei residui attivi e passivi previamente verificati e riaccertati condeterminazione del Responsabile del Servizio finanziario del 18 luglio.

Gli impegni di spesa corrente nel corso dell’esercizio sono stati leggermente superiori agli accertamenti di entrata corrente, in quantoil significativo incremento dei canoni del nuovo affittodi 482 ha di terreni agricoli era stato introitato a novembre 2015 al momento della stipula deicontratti con il versamento anticipato di una prima rata semestrale, relativa al periodo novembre ’15-aprile’16, anziché trimestrale, come a regime.

La gestione annuale della spesa in conto capitaleè stata ancora una volta connotata dapolitiche di investimento promossesenza ricorrere a capitale di debito, ma esclusivamentemediante utilizzazione di parte dell’avanzo di amministrazionedell’anno precedente, accertato in sede di approvazione del conto consuntivo a fine luglio 2016 o mediante altri fondi di bilancio.

Complessivamente è stata applicata al bilancio di previsione 2016, con apposite variazioni di bilancio e in sede di assestamento generale dello stesso,una parte dell’avanzo di amministrazione 2015 pari a112.123 euro, di cui62.723 euro poi,però, risultata effettivamente necessaria in 60.223 euro, ad integrazione del ricavato dellericonversioni patrimoniali annuali, realizzato nel 2016 in 126.750 euro, perdare copertura finanziaria del rimborso alle banchedelle quote capitale(per complessivi186.973 euro)delle rate annuali di ammortamento dei mutui contratti in passato per investimenti e 51.900 euro per finanziare o integrare il finanziamento di nuovi lavori e interventi e, precisamente, i seguenti:

– le necessarie ed urgenti opere di adeguamento alla normativa di prevenzione incendi presso la Residenza Protetta per l’importo di50.000 euro;

–  l’acquisto di nuove dotazioni tecnologiche volte a migliorare le condizioni e la qualità della vita degli anziani ospiti della Residenza Protetta, per 1.900 euro.

Con prelievo dal fondo di riserva, a fine anno 2016, è stato anche integrato il finanziamento delle ulteriori opere complementariconnesse ai lavori di rifacimento della copertura della zona retro Chiesa e di sistemazione del locale archivio al piano terra – Lotto A – e consistenti nella ristrutturazionedel piccolo corpo di fabbrica adibito a guardiola, interessato da cedimenti fondali, posto inadiacenza ad una delle colonne ( tra l’altro restaurate sempre nell’ambito di tali opere complementari) dell’ingresso principale al complesso immobiliare di Cappuccini, per un importo di 8.339 euroe cosi per un totale di nuovi investimenti per l’importo di 60.239 euro a completo carico del bilancio dell’Ente.

 

Per quanto riguarda le principali voci di entrata,i proventi ricavati dall’affitto dei fondi rusticihanno beneficiato, anche se ancora non totalmente,dei nuovi canonidi affittodei circa 703 ettari di terreni agricoli messi all’asta negli anni 2015 e 2016 e riusciti ad affittare per la durata di sei anni, sulla base di canonistimati con nuove e più adeguate perizie di stima, nonché di unaforte competizione concorrenzialeche ha avuto luogo in sede di gara nel 2015 e di una concorrenza meno ampia nel 2016 ma dell’esistenza di una domanda di tali beni emersa successivamente alla gara pubblica e solo dopo che l’Ente non ha ceduto in alcun modo ad eventualiaspettative ribassiste. I proventi derivanti dalla locazione degli immobili urbani, di consistenza peraltronon rilevante,risultano stazionari ed anche lievemente diminuiti.

 

Le entrate della Residenza protettarisultano essere aumentatein quantole presenze medie per i n. 64 posti letto attualmente convenzionati con l’Azienda USL Umbria 1 sono risalite, nell’anno 2016, su una media di 62 ospiti. Le presenzesui n. 11 posti letto non convenzionatie destinati agli anziani solventi in proprio si sono attestatinello stesso anno su una media di 8 ospiti, percentualmente ben più bassa.

Sul versante delle uscite,la voce di spesa più consistente del bilancio di questo Ente e cioè quella relativa alcorrispettivo contrattualmente spettantealla Cooperativa sociale appaltatrice di tutti i servizi della Residenza protetta da 75 posti letto, nell’anno 2016 è risultata appesantitadalla quota di corrispettivo relativo agli ultimi tre mesi 2015 derivante dal vecchio contratto a pagamenti quadrimestrali e comunque essere ammontata ad un corrispettivo totale, corrisposto trimestralmente per i servizi effettivamente prestati nei 12 mesi dell’anno 2016,pari alla rilevante cifra di 1.534.519 euro, Iva compresa, tempestivamente pagata da parte di questo Ente alle scadenze previsteall’impresaappaltatricecheappare, al contrario,impropriamente pretenziosa e portata a voler ricontrattare in qualche modoalcune clausole contrattuali e di capitolato, peraltro accettate in sede di offerta e che, a seguito di una gara pubblica,sono invece immodificabili e devono inveceessere rispettate in maniera categorica. A tale spesa va, inoltre,aggiunto il notevole costo, sostenuto direttamente dall’Ente, dei propri n. 10dipendenti a tempo indeterminato (9 operatori socio sanitari a tempo pieno e 1 operaio professionale a tempo parziale per due terzi dell’orario settimanale d’obbligo) assegnati alle dipendenze funzionali del soggetto prestatore dei servizi.

Sono rimaste consistenti le spese per imposte e tasse, soprattutto per l’IMU, per la quale imposta patrimoniale continuiamo a richiedere ai Comuni competenti aliquote ridotte a favore degli Enti di assistenza, mentre sono rimaste stazionarie le poche spese per consulenze esterne e sono invece aumentate le spese per liti e transazioni, anche connesse a vecchi contenziosi.

La spesa per le indennità del C.di A. sono rimaste al di sotto dell’importo massimo complessivo per effettodell’avvenuta riduzione del numero dei componenti in carica a decorrere dalla metà dell’anno 2015 (con un conseguente risparmio annuo complessivo di quasi 4 mila euro),mentre è continuata a crescere la spesa in conto capitale per il rimborso delle quote capitale delle rate di ammortamento dei mutui contratti in passato per finanziarespese d’investimento.

Il problema vero della gestione economico-finanziaria dell’Azienda pubblica Veralli Cortesi resta, infatti, quellodel consistente costo dell’ammortamento annuale dell’indebitamento pregresso e la necessità, avendo già verificato e scartato per eccessiva onerosità l’ipotesi della rinegoziazione del debito stesso, di un’importante operazione di riconversione patrimonialeper estinguere anticipatamente,in tutto o in parte, i mutui bancari contratti in passato per investimenti ed, in particolare, quello più consistente (4 milioni di euro) acceso per il finanziamento delle opere di adeguamento ed ampliamento della Residenza Protetta.

Peraltro, la persistente crisi del mercato immobiliare e una domanda troppo debole, se non inesistente,non agevolano, oggettivamente, operazioni di riconversione patrimoniale importanti, che invece avrebbero dovuto essere state fatte in precedenza o in luogo del ricorso all’indebitamento o immediatamente dopo quando il mercato immobiliare era ancora in movimento.

Il Presidente Gentili