Presentato in conferenza stampa il Dossier Vignola e Cinema Jacopone.

 

Un  appuntamento atteso con interesse ed attenzione, quello della conferenza stampa con cui Francesco Tofanetti, presidente dell’Associazione Culturale Marte, che ha gestito il Palazzo del Vignola,  e Manfredo Retti presidente dell’Associazione Culturale Jacopone, che a sua volta ha gestito il cinema dal 1983,hanno ripercorso in modo dettagliato, puntuale e preciso le tappe dell’attività delle due associazioni. E’ apparso evidente dall’esposizione cronologica degli avvenimenti, dal meticoloso dossier presentato alla stampa e all’opinione pubblica tuderte, come la Curia diocesana, ormai gestita da burocrati clericali di origine orvietana, abbia voluto allontanare con motivazioni pretestuose le due realtà tuderti dalla gestione sia del Palazzo del Vignola che del Cinema Jacopone. Curia, è bene sottolinearlo, che ha agito in apparente sintonia con la precedente amministrazione comunale guidata da Carlo Rossini. A che pro ?

Tutti i pretesti immaginabili e possibili sono stati utilizzati dalla Curia per denigrare le due realtà associative, nonostante in questo lungo periodo abbiano fornito, in particolare nella conduzione del Cinema Jacopone, un evidente servizio sociale alla comunità tuderte, che sarà da ora privata dello storico Cinema Jacopoine.

Ci piace riassumere il tutto con una parte dell’introduzione del dossier.

” Tutto ha un a fine:dunque è normale che la abbia anche la gestione di un palazzo e di una sala cinematografica. Non è scontato, però, che essa debba avvenire in modo ‘punitivo’, previa insinuazione strisciante di una cattiva conduzione, come è accaduto all’Associazione ‘Marte Onlus’ e all’Associazione Culturale ‘Jacopone’, al momento di lasciare, l’una il Vignola, l’altra il Cinema:soprattutto se tale insinuazione non riesce a esibire le prove, ma rimane nell’ambito del vago e non è in grado di dimostrare nulla .E’ ancor meno scontato ( anzi, da evitare) che tale passaggio rimanga incompreso o scorrettamente interpretato dalla comunità cittadina, di cui le suddette istituzioni hanno profondamente segnato la storia…”