Comunicato stampa Todi Samorì ballottaggio – NESSUN ACCORDO POLITICO AL SECONDO TURNO: SAGGIA LA DECISIONE DI FLORIANO PIZZICHINI

“Inconciliabili differenze di metodo politico hanno reso impossibile sottoscrivere accordi con le forze politiche ancora in corso per il turno del ballottaggio!”

Lo ribadisce in una nota il direttivo umbro del movimento politico MiR (Moderati in Rivoluzione) che fa capo all’imprenditore di Modena Gianpiero Samorì e che a Todi si è schierato con una propria componente all’interno della lista “Todi Cambia”.

“Inaccettabile – per i moderati – sopratutto l’atteggiamento di Forza Italia e del centrodestra, che per cinque giorni ha “corteggiato” i singoli candidati del Movimento civico attraverso contatti personali, al fine di disgregare il gruppo. A fronte della compattezza dei candidati e della loro coerenza si è fatta una apertuta che ha visto proporre l’apparentamento a due delle tre liste. Questo nonostante il Movimento civico avesse espresso con chiarezza la volontà di non entrare in giunta, rinunciando a ruoli esecutivi di primo piano. Proposta ritenuta irricevibile sia per il rispetto dei candidati della terza lista e dei suoi elettori, sia perchè inconciliabile con i minimi principi etici ed il rispetto delle persone. Tale posizione è stata mantenuta nonostante sia stata offerto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale, come se la dignità di 1500 elettori si potesse barattare con una poltrona. Purtroppo la verità è che l’ingresso del Movimento civico in maggioranza avrebbe, in caso di vittoria, fatto eleggere ai civici 3 consiglieri comunali, che sarebbero risultati determinanti per gli equilibri di governo ( maggioranza di 11 consiglieri, minoranza di 6 consiglieri). Pertanto si preferisce rischiare di perdere piuttosto dare il peso che la città ha riconosciuto al progetto guidato da Pizzichini. Nulla di nuovo, come evidente. Non possiamo non apprezzare la correttezza e la coerenza di Floriano Pizzichini – concludono gli esponenti del MiR –  cui va dato atto di non aver lasciato fuori un pezzo del Movimento civico per una poltrona. Cosa ben diversa da chi si era sperticato nel dire che non avrebbe mai fatto alleanze e che ha cambiato idea il giorno dopo sperando in un assessorato o per entrare in consiglio comunale”.