Nella convinzione che la chiarezza sia l’arma migliore per affrontare qualsiasi battaglia pubblichiamo, in assoluta solidarietà e piena condivisione, la lettera aperta che Maria Varo detta Tea scrive al candidato sindaco Floriano Pizzichini.

 

La calunnia è un venticello…

Diffamare l’operato delle persone e strumentalizzare a vantaggio proprio la vita degli altri con la calunnia è il primo campanello di allarme per chi si candida ad essere un cattivo amministratore.

Complimenti pertanto Floriano Pizzichini: la ringrazio per non averci creduto.

Nello stesso tempo, visto che non ci conosciamo e non ci siamo mai neppure incontrati, colgo l’occasione per darle qualche informazione.

Cattivi consiglieri le hanno suggerito di provare a privarmi della libertà di candidarmi in una lista a favore del sindaco uscente Carlo Rossini con insinuazioni ed illazioni e additandomi perché sono sposata con un artista che sarà ospitato a Todi con una mostra concordata molto tempo fa e richiesta dalla Pro Todi (tutto il progetto è pubblico, visibile negli uffici preposti e supportato economicamente da privati).

Tale esposizione non è un evento della campagna elettorale, come definito sempre malamente da detrattori locali, ma nasce nel 2014 con le celebrazioni per Donato Bramante.

Nel 2015 una parte della mostra era ad Expo Arte Contemporanea  di Milano su invito della Regione Lombardia.

Attualmente l’esposizione di più di trenta opere dell’artista Ugo Levita, mio marito appunto, è a Firenze. E’ da lì che provengono i quadri che  faranno parte della mostra che si inaugurerà a Todi il prossimo 1 giugno (ore 18:30) presso la Sala delle Pietre dei Palazzi comunali.

E’ davvero curioso che nonostante i documenti, la stampa, i servizi televisivi e la comunicazione on line, nessuno le abbia mai parlato di un lavoro lungo di anni approdato a Todi solo in questo periodo per impegni pregressi dell’artista.

Ha proprio ragione quindi a non credere che un progetto così strutturato, composito e complesso possa essere banale conseguenza della mia scelta di candidatura.

In qualsiasi caso la ringrazio per l’inattesa attenzione e pubblicità –privilegio raro ricevuto da uno sconosciuto– e  mi permetto di darle un suggerimento:  continui a non ascoltare i cattivi consiglieri perché fanno breccia solo fra gli sciocchi e fra chi cerca facili consensi.

I calunniatori vedono negli altri malizie e magheggi che sono loro propri, ma così facendo stravolgono il nostro spazio per impedire un vivere civile e condiviso.

 

Saluti

Maria Varo detta Tea